Ieri finalmente, dopo settimane che non succedeva, mi sono "dedicato" un pomeriggio con la Rossa e siamo usciti insieme ad alcuni altri cinghiali del branco. Ritrovo al solito bar alle 13 e 30 (al mattino lavoravo e quindi sono arrivato a casa giusto in tempo per cambiarmi e non ho nemmeno mangiato!), caffè, luckies, e 4 minchiate intanto che ci aspettavamo tutti. Fabry ha appena preso una Ibis da 140 mm di escursione (gli brillano gli occhi ancora adesso dopo 3 settimane dall'acquisto), Enrico arriva con la sua FM da 8 kg, Marco ha una 29" in carbonio, Silvio un vecchio cancello in alluminio... E poi io con la mia splendida Rossa!!
Si parte: ciclabile a ritmo di lungolago mentre continuiamo a sparar minchiate, sotto un tiepido sole che ci riscalda l'animo, l'arietta è fresca e ci ricorda che ancora non si può spogliarci più di tanto (ho tolto solo i guanti invernali e lo scaldacollo rispetto all'ultima uscita di circa un mese fà). Finalmente arriva lo sterrato e, alla prima salita Marco (il più giovane del branco) forte della sua forma fisica parte subito a razzo e crea un buco di 100mt tra lui e i comuni mortali... Enrico che ha un'impennata d'orgoglio prova a stargli a ruota portandosi dietro Silvio e un po' più staccato Fabri. Io? Faccio da " scopa"...
Arrivo in cima alla salitella e tutti sono fermi e paonazzi in volto con una barretta tra le mani (dopo uno sforzo così immane devono recuperare le forze!), arrivo io bello sciallato e li stuzzico con un "siete già stanchi?" e passo oltre aumentando il ritmo (è l'unico modo per staccarli: scappare mentre loro sono fermi
). Prima discesa di giornata: niente di sconvolgente ma comunque divertente. Velocità sostenuta, fondo regolare (solamente un paio di saltini e qualche pozzanghera che fa perdere il grip), ma subito capisco che sarà una splendida giornata! L'adrenalina comincia a scorrermi nelle vene e in fondo alla discesa.... il paonazzo sono io!!
Adesso arriva la parte pedalata del giro (è un pezzo del circuito dell'ultima Soprazzocco bike) e quì, manco a dirlo, Marco conduce le danze e detta il ritmo ( alla Soprazzocco si è piazzato nella parte alta della classifica e poi... c'ha dieci anni in meno di me!!), seguno l'orgoglioso Enrico, il fedele suo scudiero Silvio, Fabri (che in questo momento stà rimpiangendo la sua epic carbon da 100mm) e io.... faccio la scopa!!
Non sò come riesco a convincere il branco a fare una deviazione dal percorso per salire su un promontorio da cui si gode una splendida vista sul lago e da cui parte una BELLA discesa (di quelle che piacciono tanto alla Rossa!) e che tutti temono come la peste (in passato questa discesa ha mietuto più di una vittima). Siamo tutti fermi vicino ad un casino da caccia posto sul cocuzzolo del promontorio, davanti la splendida vista del lago di Garda, con sullo sfondo il monte Baldo innevato dalla metà in su, alcuni stanno sgranocchiando delle barrette (ma sono così buone? un giorno o l'altro mi devo decidere ad assaggiarne una), si discute su come proseguire il giro: qualcuno comincia ad accusare la fatica di tutti quegli "scatti d'orgoglio" in salita, Marco deve far rientro a casa per impegni e Silvio si vuole "tutelare" per il giro di stamattina (anch'io a breve risalirò in sella).
A destra del casino di caccia inizia la discesona di giornata: un paio di km da brivido con tre "pieghe" a destra e un paio di contropendenze che se prese a tutta ti fanno decollare... Ovviamente il primo a voler scendere sono io (non voglio "tappi" davanti a me che rallentino la "mia" discesa) ma anche Fabri vuole dire la sua con la nuova Ibis!! La sfida per conquistare il "cancelletto di partenza" è all'ultimo sangue! Io addirittura mi attacco letteralmente al braccio di Fabri e lo tiro indietro facendo in modo di mettere la mia Rossa davanti alla Ibis. Al grido di "bastardoooo" Fabri cerca il classico colpo di reni per un ultimo tentativo di sorpasso ma è troppo tardi! Il cancelletto di partenza è aperto e adesso si scatena l'inferno!! :-?
Sento il gusto metallico dell'adrenalina che comincia a scorrere, il primo tratto della discesa è quello con maggior pendenza e quindi si prende subito velocita che, se si dosa bene i
freni, si mantiene per tutta la discesa. Il fondo parte subito compatto e gripposo, ma già prima della metà cominciano i sassi smossi e la prima piega a destra ( con relativo innalzarsi di sassi provenienti dall'anteriore), dietro sento sempre Fabri che al grido di " strabbastardooo" prova a starmi a ruota ma... si allontana sempre di più! Seconda piega da prendere larga perchè subito dopo c'è una contropendenza e se arrivi lento non riesci a decollare! Dopo l'atterraggio c'è una decina di metri da pedalare prima dell'ultimo tratto e dall'ultima piega. Quì prima c'è la contropendenza e poi si piega a destra, non bisogna arrivare troppo lunghi dopo il salto altrimenti si rischia di atterrare in mezzo alla semicurva e .... non è bello!! Infatti il mio "salto" non è dei migliori (meno male che Fabri l'ho staccatto già all'inizio della discesa perchè se mi avesse visto mi prenderebbe per il culo tutta la stagione!!), quindi prendo la piega in sicurezza. Subito dopo una c'è una pozzanghera che sembra una piscina, ai margini c'è un lembo di terreno asciutto ma sono troppo veloce per cambiare così bruscamente la direzione e... ci finisco in mezzo! Arrivo quasi in fondo alla discesa e svolto a sinistra per l'ultimo tratto su sassi smossi e pietre e canalette scavate dall'acqua piovana. Che goduria! C'è ancora un ultimo salto da fare ma dov'è? Ah sì eccolo lì....... Mi sposto leggermente sulla parte sinistra del sentiero e mi metto in traiettoria con quella piccola sporgenza del terreno, arrivo con velocità sostenuta, l'anteriore è a una spanna dal dosso e pompo sulla forka con tutta la mia non trascurabile potenza dei bracci
, la talas,dopo la compressione, si distende e lancia verso l'alto l'anteriore della Rossa proprio mentre la ruota è sul dosso, mi stacco da terra e cerco di non indietreggiare troppo con il (non indifferente) peso per non sbilanciare la Rossa nell'atterraggio. Stacco e volo non male, adesso arriva la parte difficile: l'atterraggio!! Come un pollo arrivo a
ruote pari in tutta sicurezza (l'ideale sarebbe stato arrivare prima con l'anteriore ma... lasciamolo fare a chi ne è capace!), e mentre tocco terra mi parte un urlo: è il grido di battaglia! Da lontano, da molto lontano, arriva la risposta: "bastardooooooooo!".... Fabri stà arrivando!!
Faccio in tempo a fermarmi, appoggiare la Rossa ad un albero e girarmi giusto in tempo per vedere l'ultimo salto di Fabri... beh! Mentre lo esegui non sembra così... spaventoso! Visto mentre qualcun'altro lo esegue è veramente impressionante! Anche Fabri parcheggia la Ibis e poi mi si avvicina, mi batte un cinque e con gli occhi spalancati per l'effetto dell'adrenalina mi dice " adesso comincio a conoscerla" (riferito alla Ibis) e poi giù a ridere mentre gli altri stanno arrivando piano-piano annuNciati dallo stridio ululante dei loro freni
CHE SPLENDIDA GIORNATA!