Bella domanda!
Io insegno in un istituto tecnico e provengo, come studi, dal liceo scientifico (ma a casa avevo e ho l'
officina).
Sfaterei la balla del liceo che prepara, apre la mente, eccetera eccetera... chi una volta sceglieva il liceo era mentalmente preparato allo studio, consapevole di non avere niente in mano, niente di pratico e destinato ad andare avanti all'università.
Intendiamoci, se la scuola è buona e gli insegnanti validi è una eccellente formazione.
Ma pecca enormemente dal lato pratico.
Lasciamo stare classici e altri licei cacao (ormai son tutti licei), lo sbocco è la disoccupazione.
L'istituto tecnico non è più come un tempo, oramai hanno levato moltissime ore di laboratorio, ma se fatto bene è forse più impegnativo del liceo.
E dà comunque un pizzico di pratica, cosa che difetta nella maggior parte della gente per il ben noto terrore italico per le arti meccaniche.
Così, tutti al liceo.
Peccato che oggi come oggi abbia speranza di un futuro chi sa fare qualcosa, dalle mie parti c'è ancora la fila delle aziende per accaparrarsi i diplomati specie se meccanici ed elettronici (per edlizia è il buio più nero, invece)
Poi tutto dipende dagli insegnanti... se trovi dei pisquani incommensurabili sono capaci di distruggerti ogni più fervida mente.
Conosco gente che ha fatto la scuola in cui insegno, che mi domanda di tizio e caio... e quando rispondo che li conosco, invariabilmente partono gli improperi verso quegli esseri inutili, braccia rubate alla miniera...
Scusate, sono fuori di me.
Oggi un paio di ottusissimi burocrati mi hanno praticamente negato l'accesso ai laboratori, alle attrezzature delle officine.
Sto portando avanti un paio di progettini un po' particolari: una microcentrale idroelettrica e la costruzione di una stampante 3D.
Progetti in collaborazione e finanziati da Regione e dalla locale associazione industriali, progetti e lavori che servono prima di tutto ai ragazzi, perché imparino che cosa vuol dire pensare, progettare, realizzare e far funzionare un qualcosa di meccanicamente complesso.
Ebbene, ho fatto richiesta al dirigente di avere accesso anche al pomeriggio alle officine per poter lavorare.
Richiesta accolta, ma c'è un problema.
Utensili e attrezzi sono sotto chiave, serve l'assistente per aprire, ma di pomeriggio deve fare gli straordinari; ho chiesto che diano a me la chiave, me ne assumo la responsabilità, penso di non essere un incapace.
Non si può, al massimo faranno fare "qualche" rientro all'assistente (me ne servono almeno 3 a settimana, da qui a tutto maggio!)
Oggi, dopo l'ennesimo rifiuto a distanza di un mese dalla richiesta, ho scritto una letteraccia pesantissima per informare il dirigente (e in CC ai burocrati) dicendo esplicitamente che se non la smettono di boicottare la cosa faccio naufragare tutto, dando immediata disdetta a industriali e regione, poi informando direttamente i genitori... e se necessario la rendo pubblica.
E smettendo immediatamente di occuparmi del ruolo di coordinatore del dipartimento di meccanica, della collaborazione con le aziende che ci offrono macchinari e attrezzature per i laboratori, via anche dal consiglio d'istituto e basta con impegni per l'alternanza scuola - lavoro e tutto il resto.
C'è chi mi sconsiglia di fare così... no, non posso farla passare liscia a dei maledetti burocrati capaci solo di dire di no (e non aggiungo altro).
Non ho scelto di fare l'insegnante solo per avere più tempo libero.