Nostalgia 2.0...l'evoluzione (la rinascita dei Nostalgici)

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spiri

Biker celestialis
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liberazione, ettore, la meravigliosa, celestina
ragazzotti? urge un consulto online tra amici....
forse è un pò prematuro (ma anche no), chiedo dei pareri riguardo il ciclo di studi che l'anno prossimo Gabriele dovrà scegliere per pre-iscriversi alle superiori. premetto che il mio Ciccio è uno studente "modello", i prof delle medie sono super soddisfatti sia del suo impegno costante (non sempre a dire il vero:spetteguless:), sia dei suoi risultati, che pure del comportamento e della maturità superiore alla media dei ragazzi della sua età. Gabriele da ormai 3-4 anni (dalla 4° elementare circa) si gestisce da solo il tempo e il metodo di studio senza alcun bisogno ne di aiuto ne di controllo da parte di noi genitori. Sebbene abbia degli ottimi giudizi (leggi voti) in tutte le materie,predilige quelle di "carattere" umanistico/letterale, anche se segue molto volentieri programmi televisivi che parlano di argomenti scientifici. E' abbonato a Focus e a top gear (adora parlare di super car e ne conosce tutti i particolari costruttivi).....ora: che indirizzo di studio potrebbe prendere un "personaggio" del genere? Inutile dire che coinvolgendolo in una discussione a tal proposito mi ha risposto: "boh!!":smile:

chiedo consiglio soprattutto a @ottomilainsù essendo direttamente coinvolto nella realtà scolastica, ma ovviamente sono ben accetti i pareri e i consigli di tutti i Nostalgici
:celopiùg:

mah ... io sarei per consigliarti liceo, classico o scientifico e' uguale. il piu' completo.
 

eadessopedala

Biker superis
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Il liceo scientifico da un poco di aiuto per le ingegnerie invece il classico per le umanistiche...io da esperienza mia diretta ti posso dire che ringrazio il giorno che ho imparato a far qualcosa di manuale...perché laureati e pieno ormai...vergognoso perché è diventata una scuola dell obbligo...il mio consiglio oltre a studiare impara a fare un mestiere...ps occhio alle università...perché con certi rami servono a zero x trovare un lavoro[emoji20]
 

Nikkeribe

Biker poeticus
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forse è un pò prematuro (ma anche no), chiedo dei pareri riguardo il ciclo di studi che l'anno prossimo Gabriele dovrà scegliere per pre-iscriversi alle superiori. premetto che il mio Ciccio è uno studente "modello", i prof delle medie sono super soddisfatti sia del suo impegno costante (non sempre a dire il vero:spetteguless:), sia dei suoi risultati, che pure del comportamento e della maturità superiore alla media dei ragazzi della sua età. Gabriele da ormai 3-4 anni (dalla 4° elementare circa) si gestisce da solo il tempo e il metodo di studio senza alcun bisogno ne di aiuto ne di controllo da parte di noi genitori. Sebbene abbia degli ottimi giudizi (leggi voti) in tutte le materie,predilige quelle di "carattere" umanistico/letterale, anche se segue molto volentieri programmi televisivi che parlano di argomenti scientifici. E' abbonato a Focus e a top gear (adora parlare di super car e ne conosce tutti i particolari costruttivi).....ora: che indirizzo di studio potrebbe prendere un "personaggio" del genere? Inutile dire che coinvolgendolo in una discussione a tal proposito mi ha risposto: "boh!!":smile:

chiedo consiglio soprattutto a [MENTION=13543]ottomilainsù[/MENTION] essendo direttamente coinvolto nella realtà scolastica, ma ovviamente sono ben accetti i pareri e i consigli di tutti i Nostalgici
:celopiùg:

Fagli fare il classico... è l'unico che gli può servire a qualcosa in vari rami nel futuro. Se poi lo dovesse trovare difficile o semplicemente noioso a scendere di livello fa sempre in tempo...
 

spiri

Biker celestialis
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Il liceo scientifico da un poco di aiuto per le ingegnerie invece il classico per le umanistiche...io da esperienza mia diretta ti posso dire che ringrazio il giorno che ho imparato a far qualcosa di manuale...perché laureati e pieno ormai...vergognoso perché è diventata una scuola dell obbligo...il mio consiglio oltre a studiare impara a fare un mestiere...ps occhio alle università...perché con certi rami servono a zero x trovare un lavoro[emoji20]
per esperienza personale e per conoscenze personali posso dire che i licei ti insegnano il metodo di studio. nel senso che puoi fare il classico per poi fare matematica. nessun problema. pero' si dopo liceo non hai niente in tasca. questo e' sicuro e deve saperlo il cinghialotto.
:celopiùg:
 

red.hell

Biker forumensus
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forse è un pò prematuro (ma anche no), chiedo dei pareri riguardo il ciclo di studi che l'anno prossimo Gabriele dovrà scegliere per pre-iscriversi alle superiori. premetto che il mio Ciccio è uno studente "modello", i prof delle medie sono super soddisfatti sia del suo impegno costante (non sempre a dire il vero:spetteguless:), sia dei suoi risultati, che pure del comportamento e della maturità superiore alla media dei ragazzi della sua età. Gabriele da ormai 3-4 anni (dalla 4° elementare circa) si gestisce da solo il tempo e il metodo di studio senza alcun bisogno ne di aiuto ne di controllo da parte di noi genitori. Sebbene abbia degli ottimi giudizi (leggi voti) in tutte le materie,predilige quelle di "carattere" umanistico/letterale, anche se segue molto volentieri programmi televisivi che parlano di argomenti scientifici. E' abbonato a Focus e a top gear (adora parlare di super car e ne conosce tutti i particolari costruttivi).....ora: che indirizzo di studio potrebbe prendere un "personaggio" del genere? Inutile dire che coinvolgendolo in una discussione a tal proposito mi ha risposto: "boh!!":smile:

chiedo consiglio soprattutto a [MENTION=13543]ottomilainsù[/MENTION] essendo direttamente coinvolto nella realtà scolastica, ma ovviamente sono ben accetti i pareri e i consigli di tutti i Nostalgici
:celopiùg:

forse una delle scuole più complete attualmente è il liceo delle scienze applicate (quello derivato dall'ex liceo scientifico tecnologico)

rispetto ad un classico o scientifico tradizionale si fanno più ore in classe (e normalmente meno a casa) ed ha un impronta meno teorica e più pratica

ma dipende molto dalle singole scuole (e spesso dalle sezioni), ed il grosso lo fa il corpo docente
 

spiri

Biker celestialis
17/4/10
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liberazione, ettore, la meravigliosa, celestina
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io sono convito che in qualsiasi caso nelle scuole si debba insegnare il metodo piu' che la nozione. sapere COME fare-risolvere-capire un problema e' alla base di qualsiasi lavoro. la nozione la puoi imparare da solo. apri un libro e leggi. il metodo no. devono spiegartelo.
/OT
 

Fraccalo

Biker superis
6/9/12
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io sono sempre fermo ad un giorno della settimana e non so quale e' ... :smile:
questo fine settimana saro' a casa/biblioteca a scrivere. il 12 ho una scadenza (consegna di un progetto). poi si riprende a pedalare ... e non solo

:smile::smile:

Alla fine e' stata una giornata interminabile, dalle 9 alle 20 in laboratorio, fuori un vento e un freddo da paura, e in laboratorio con i condizionatori a 10 gradi, che quasi conveniva restare fuori...

Pere' finalmente e' finita :D
 

spiri

Biker celestialis
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Alla fine e' stata una giornata interminabile, dalle 9 alle 20 in laboratorio, fuori un vento e un freddo da paura, e in laboratorio con i condizionatori a 10 gradi, che quasi conveniva restare fuori...

Pere' finalmente e' finita :D
io ce ne ho ancora per molto. sono alla media di 4-5 ore di sonno a notte. ad oltranza ... e piu' pedalo piu' la vetta si sposta.
 

Fraccalo

Biker superis
6/9/12
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io ce ne ho ancora per molto. sono alla media di 4-5 ore di sonno a notte. ad oltranza ... e piu' pedalo piu' la vetta si sposta.

mamma mia...
io ho finito la sessione di esami martedi, e martedi' stesso sono tornato in lab... tra l'altro mi e' stato detto che devo "scoprire " piu' cose possibili su una "robaccia" di meccanica quantistica che non avevo mai sentito prima per giovedi' prossimo e sono in alto mare (dato che stando tutto il giorno in laboratorio il tempo si riduce drasticamente), pero' in ogni caso questo weekend mi prendo un minimo di relax.
Certo le tue scadenze sono sicuramente piu' pressanti.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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forse è un pò prematuro (ma anche no), chiedo dei pareri riguardo il ciclo di studi che l'anno prossimo Gabriele dovrà scegliere per pre-iscriversi alle superiori. premetto che il mio Ciccio è uno studente "modello", i prof delle medie sono super soddisfatti sia del suo impegno costante (non sempre a dire il vero:spetteguless:), sia dei suoi risultati, che pure del comportamento e della maturità superiore alla media dei ragazzi della sua età. Gabriele da ormai 3-4 anni (dalla 4° elementare circa) si gestisce da solo il tempo e il metodo di studio senza alcun bisogno ne di aiuto ne di controllo da parte di noi genitori. Sebbene abbia degli ottimi giudizi (leggi voti) in tutte le materie,predilige quelle di "carattere" umanistico/letterale, anche se segue molto volentieri programmi televisivi che parlano di argomenti scientifici. E' abbonato a Focus e a top gear (adora parlare di super car e ne conosce tutti i particolari costruttivi).....ora: che indirizzo di studio potrebbe prendere un "personaggio" del genere? Inutile dire che coinvolgendolo in una discussione a tal proposito mi ha risposto: "boh!!":smile:

chiedo consiglio soprattutto a [MENTION=13543]ottomilainsù[/MENTION] essendo direttamente coinvolto nella realtà scolastica, ma ovviamente sono ben accetti i pareri e i consigli di tutti i Nostalgici
:celopiùg:


Bella domanda!

Io insegno in un istituto tecnico e provengo, come studi, dal liceo scientifico (ma a casa avevo e ho l'officina).

Sfaterei la balla del liceo che prepara, apre la mente, eccetera eccetera... chi una volta sceglieva il liceo era mentalmente preparato allo studio, consapevole di non avere niente in mano, niente di pratico e destinato ad andare avanti all'università.
Intendiamoci, se la scuola è buona e gli insegnanti validi è una eccellente formazione.
Ma pecca enormemente dal lato pratico.

Lasciamo stare classici e altri licei cacao (ormai son tutti licei), lo sbocco è la disoccupazione.

L'istituto tecnico non è più come un tempo, oramai hanno levato moltissime ore di laboratorio, ma se fatto bene è forse più impegnativo del liceo.
E dà comunque un pizzico di pratica, cosa che difetta nella maggior parte della gente per il ben noto terrore italico per le arti meccaniche.
Così, tutti al liceo.
Peccato che oggi come oggi abbia speranza di un futuro chi sa fare qualcosa, dalle mie parti c'è ancora la fila delle aziende per accaparrarsi i diplomati specie se meccanici ed elettronici (per edlizia è il buio più nero, invece)

Poi tutto dipende dagli insegnanti... se trovi dei pisquani incommensurabili sono capaci di distruggerti ogni più fervida mente.
Conosco gente che ha fatto la scuola in cui insegno, che mi domanda di tizio e caio... e quando rispondo che li conosco, invariabilmente partono gli improperi verso quegli esseri inutili, braccia rubate alla miniera...


Scusate, sono fuori di me.
Oggi un paio di ottusissimi burocrati mi hanno praticamente negato l'accesso ai laboratori, alle attrezzature delle officine.
Sto portando avanti un paio di progettini un po' particolari: una microcentrale idroelettrica e la costruzione di una stampante 3D.
Progetti in collaborazione e finanziati da Regione e dalla locale associazione industriali, progetti e lavori che servono prima di tutto ai ragazzi, perché imparino che cosa vuol dire pensare, progettare, realizzare e far funzionare un qualcosa di meccanicamente complesso.
Ebbene, ho fatto richiesta al dirigente di avere accesso anche al pomeriggio alle officine per poter lavorare.
Richiesta accolta, ma c'è un problema.
Utensili e attrezzi sono sotto chiave, serve l'assistente per aprire, ma di pomeriggio deve fare gli straordinari; ho chiesto che diano a me la chiave, me ne assumo la responsabilità, penso di non essere un incapace.
Non si può, al massimo faranno fare "qualche" rientro all'assistente (me ne servono almeno 3 a settimana, da qui a tutto maggio!)
Oggi, dopo l'ennesimo rifiuto a distanza di un mese dalla richiesta, ho scritto una letteraccia pesantissima per informare il dirigente (e in CC ai burocrati) dicendo esplicitamente che se non la smettono di boicottare la cosa faccio naufragare tutto, dando immediata disdetta a industriali e regione, poi informando direttamente i genitori... e se necessario la rendo pubblica.
E smettendo immediatamente di occuparmi del ruolo di coordinatore del dipartimento di meccanica, della collaborazione con le aziende che ci offrono macchinari e attrezzature per i laboratori, via anche dal consiglio d'istituto e basta con impegni per l'alternanza scuola - lavoro e tutto il resto.

C'è chi mi sconsiglia di fare così... no, non posso farla passare liscia a dei maledetti burocrati capaci solo di dire di no (e non aggiungo altro).
Non ho scelto di fare l'insegnante solo per avere più tempo libero.
 

spiri

Biker celestialis
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liberazione, ettore, la meravigliosa, celestina
la scuola non e' solo fare costruire immaginare ma anche pensare scrivere dialogare confrontarsi ... almeno nel mondo che penso io. ho fatto il liceo scientifico perche' da piccolo sono stato sempre innamorato della chimica. la chimica. ma non ho scelto istituti tecnici perche' non volevo che diventassi un perito (senza offesa). volevo studiare l'essenza della chimica nella natura. cosi' leggendo talete - cartesio - galileo ho cercato di capire come "facevano" "pensavano". loro erano dei grandi "tecnici" ma anche pensatori scrittori. erano molto attaccati alla realta'. la chimica e la fisica e' realta'. non solo libri. ma studiando anche il loro pensiero ho cercato di capire il metodo scientifico, tuttora difficile da seguire. la filosofia che c'era dietro.
nel mio corso di studi c'era gente da ogni scuola. ti posso assicurare che quelli piu' in difficolta' erano i ragazzi che provenivano da istituti tecnici. bravissimi nei laboratori (avevano piu' esperienza ovvio). ma in netta difficolta' nella teoria.
il fatto e' che lo studio e' fondamentale per migliorarci. se esistono attrezzature che permettono di entrare in una narice per toglierti un tumore da 2 cm sotto l'ipofisi lo dobbiamo ad ingegneri-fisici, oppure molecole piccolissime che vanno dritte dritte verso una sola cellula tumorale lo dobbiamo a chimici-biologi, se abbiamo sistemi ottici che fotografano le cellule staminali che svolgono il loro lavoro benefico lo dobbiamo ai fisici-ottici. gente che studia che applica un metodo che dialoga che ha imparato ad ascoltare gli altri ... altrimenti rischiamo tutti di diventare cinghiali laureati in matematica (de andre').
la meccanica quantistica puo' sembrare un concetto astratto, per esempio. ma non lo e'.
sono sicuro da quello che dici che tu proponi lo stesso.
my 2 cents (e' tardi ...)
 

Traiano

Biker urlandum
Bella domanda!

Io insegno in un istituto tecnico e provengo, come studi, dal liceo scientifico (ma a casa avevo e ho l'officina).

Sfaterei la balla del liceo che prepara, apre la mente, eccetera eccetera... chi una volta sceglieva il liceo era mentalmente preparato allo studio, consapevole di non avere niente in mano, niente di pratico e destinato ad andare avanti all'università.
Intendiamoci, se la scuola è buona e gli insegnanti validi è una eccellente formazione.
Ma pecca enormemente dal lato pratico.

Lasciamo stare classici e altri licei cacao (ormai son tutti licei), lo sbocco è la disoccupazione.

L'istituto tecnico non è più come un tempo, oramai hanno levato moltissime ore di laboratorio, ma se fatto bene è forse più impegnativo del liceo.
E dà comunque un pizzico di pratica, cosa che difetta nella maggior parte della gente per il ben noto terrore italico per le arti meccaniche.
Così, tutti al liceo.
Peccato che oggi come oggi abbia speranza di un futuro chi sa fare qualcosa, dalle mie parti c'è ancora la fila delle aziende per accaparrarsi i diplomati specie se meccanici ed elettronici (per edlizia è il buio più nero, invece)

Poi tutto dipende dagli insegnanti... se trovi dei pisquani incommensurabili sono capaci di distruggerti ogni più fervida mente.
Conosco gente che ha fatto la scuola in cui insegno, che mi domanda di tizio e caio... e quando rispondo che li conosco, invariabilmente partono gli improperi verso quegli esseri inutili, braccia rubate alla miniera...


Scusate, sono fuori di me.
Oggi un paio di ottusissimi burocrati mi hanno praticamente negato l'accesso ai laboratori, alle attrezzature delle officine.
Sto portando avanti un paio di progettini un po' particolari: una microcentrale idroelettrica e la costruzione di una stampante 3D.
Progetti in collaborazione e finanziati da Regione e dalla locale associazione industriali, progetti e lavori che servono prima di tutto ai ragazzi, perché imparino che cosa vuol dire pensare, progettare, realizzare e far funzionare un qualcosa di meccanicamente complesso.
Ebbene, ho fatto richiesta al dirigente di avere accesso anche al pomeriggio alle officine per poter lavorare.
Richiesta accolta, ma c'è un problema.
Utensili e attrezzi sono sotto chiave, serve l'assistente per aprire, ma di pomeriggio deve fare gli straordinari; ho chiesto che diano a me la chiave, me ne assumo la responsabilità, penso di non essere un incapace.
Non si può, al massimo faranno fare "qualche" rientro all'assistente (me ne servono almeno 3 a settimana, da qui a tutto maggio!)
Oggi, dopo l'ennesimo rifiuto a distanza di un mese dalla richiesta, ho scritto una letteraccia pesantissima per informare il dirigente (e in CC ai burocrati) dicendo esplicitamente che se non la smettono di boicottare la cosa faccio naufragare tutto, dando immediata disdetta a industriali e regione, poi informando direttamente i genitori... e se necessario la rendo pubblica.
E smettendo immediatamente di occuparmi del ruolo di coordinatore del dipartimento di meccanica, della collaborazione con le aziende che ci offrono macchinari e attrezzature per i laboratori, via anche dal consiglio d'istituto e basta con impegni per l'alternanza scuola - lavoro e tutto il resto.

C'è chi mi sconsiglia di fare così... no, non posso farla passare liscia a dei maledetti burocrati capaci solo di dire di no (e non aggiungo altro).
Non ho scelto di fare l'insegnante solo per avere più tempo libero.



Più ;-)
 

eadessopedala

Biker superis
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Io insegno in un istituto tecnico e provengo, come studi, dal liceo scientifico (ma a casa avevo e ho l'officina).

Sfaterei la balla del liceo che prepara, apre la mente, eccetera eccetera... chi una volta sceglieva il liceo era mentalmente preparato allo studio, consapevole di non avere niente in mano, niente di pratico e destinato ad andare avanti all'università.
Intendiamoci, se la scuola è buona e gli insegnanti validi è una eccellente formazione.
Ma pecca enormemente dal lato pratico.

Lasciamo stare classici e altri licei cacao (ormai son tutti licei), lo sbocco è la disoccupazione.

L'istituto tecnico non è più come un tempo, oramai hanno levato moltissime ore di laboratorio, ma se fatto bene è forse più impegnativo del liceo.
E dà comunque un pizzico di pratica, cosa che difetta nella maggior parte della gente per il ben noto terrore italico per le arti meccaniche.
Così, tutti al liceo.
Peccato che oggi come oggi abbia speranza di un futuro chi sa fare qualcosa, dalle mie parti c'è ancora la fila delle aziende per accaparrarsi i diplomati specie se meccanici ed elettronici (per edlizia è il buio più nero, invece)

Poi tutto dipende dagli insegnanti... se trovi dei pisquani incommensurabili sono capaci di distruggerti ogni più fervida mente.
Conosco gente che ha fatto la scuola in cui insegno, che mi domanda di tizio e caio... e quando rispondo che li conosco, invariabilmente partono gli improperi verso quegli esseri inutili, braccia rubate alla miniera...


Scusate, sono fuori di me.
Oggi un paio di ottusissimi burocrati mi hanno praticamente negato l'accesso ai laboratori, alle attrezzature delle officine.
Sto portando avanti un paio di progettini un po' particolari: una microcentrale idroelettrica e la costruzione di una stampante 3D.
Progetti in collaborazione e finanziati da Regione e dalla locale associazione industriali, progetti e lavori che servono prima di tutto ai ragazzi, perché imparino che cosa vuol dire pensare, progettare, realizzare e far funzionare un qualcosa di meccanicamente complesso.
Ebbene, ho fatto richiesta al dirigente di avere accesso anche al pomeriggio alle officine per poter lavorare.
Richiesta accolta, ma c'è un problema.
Utensili e attrezzi sono sotto chiave, serve l'assistente per aprire, ma di pomeriggio deve fare gli straordinari; ho chiesto che diano a me la chiave, me ne assumo la responsabilità, penso di non essere un incapace.
Non si può, al massimo faranno fare "qualche" rientro all'assistente (me ne servono almeno 3 a settimana, da qui a tutto maggio!)
Oggi, dopo l'ennesimo rifiuto a distanza di un mese dalla richiesta, ho scritto una letteraccia pesantissima per informare il dirigente (e in CC ai burocrati) dicendo esplicitamente che se non la smettono di boicottare la cosa faccio naufragare tutto, dando immediata disdetta a industriali e regione, poi informando direttamente i genitori... e se necessario la rendo pubblica.
E smettendo immediatamente di occuparmi del ruolo di coordinatore del dipartimento di meccanica, della collaborazione con le aziende che ci offrono macchinari e attrezzature per i laboratori, via anche dal consiglio d'istituto e basta con impegni per l'alternanza scuola - lavoro e tutto il resto.

C'è chi mi sconsiglia di fare così... no, non posso farla passare liscia a dei maledetti burocrati capaci solo di dire di no (e non aggiungo altro).
Non ho scelto di fare l'insegnante solo per avere più tempo libero.

Fossero tutti come te questo paese sarebbe decisamente migliore!!!
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
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la scuola non e' solo fare costruire immaginare ma anche pensare scrivere dialogare confrontarsi ... almeno nel mondo che penso io. ho fatto il liceo scientifico perche' da piccolo sono stato sempre innamorato della chimica. la chimica. ma non ho scelto istituti tecnici perche' non volevo che diventassi un perito (senza offesa). volevo studiare l'essenza della chimica nella natura. cosi' leggendo talete - cartesio - galileo ho cercato di capire come "facevano" "pensavano". loro erano dei grandi "tecnici" ma anche pensatori scrittori. erano molto attaccati alla realta'. la chimica e la fisica e' realta'. non solo libri. ma studiando anche il loro pensiero ho cercato di capire il metodo scientifico, tuttora difficile da seguire. la filosofia che c'era dietro.
nel mio corso di studi c'era gente da ogni scuola. ti posso assicurare che quelli piu' in difficolta' erano i ragazzi che provenivano da istituti tecnici. bravissimi nei laboratori (avevano piu' esperienza ovvio). ma in netta difficolta' nella teoria.
il fatto e' che lo studio e' fondamentale per migliorarci. se esistono attrezzature che permettono di entrare in una narice per toglierti un tumore da 2 cm sotto l'ipofisi lo dobbiamo ad ingegneri-fisici, oppure molecole piccolissime che vanno dritte dritte verso una sola cellula tumorale lo dobbiamo a chimici-biologi, se abbiamo sistemi ottici che fotografano le cellule staminali che svolgono il loro lavoro benefico lo dobbiamo ai fisici-ottici. gente che studia che applica un metodo che dialoga che ha imparato ad ascoltare gli altri ... altrimenti rischiamo tutti di diventare cinghiali laureati in matematica (de andre').
la meccanica quantistica puo' sembrare un concetto astratto, per esempio. ma non lo e'.
sono sicuro da quello che dici che tu proponi lo stesso.
my 2 cents (e' tardi ...)

Concordo con te, quasi esclusivamente chi ha fatto determinati studi poi si occupa di settori dove si fa ricerca e si progredisce, gli altri si accontentano o non ci arrivano proprio.
In questo senso il liceo scientifico è tutto e niente, perché uno ne esce che non sa fare niente ma è in grado di pensare e mettersi a fare a qualsiasi cosa.
Tuttavia ribalto un po' la concezione classica: il merito non è principalmente della scuola, ma della famiglia, che ti predispone ad una certa mentalità.
Quando arrivi alla soglia della scuola superiore se sei già predisposto allo studio e ti poni un obiettivo futuro, beh, andrai avanti senza problemi, anche se frequenterai una scuola piuttosto che un'altra.
Dico questo perché ho allievi che ragionano in questo modo, analizzano, confrontano, risolvono.
Sono pochi, ma ci sono, e se vai a vedere sono quelli che dietro hanno una famiglia che li ha coltivati bene.

Sotto questo aspetto io mi muovo diversamente da molti colleghi, cerco sempre di far ragionare, di far capire i problemi, non mi accontento mai dell'esercizietto risolto a macchinetta, della formula imparata a memoria.
Qualcuno emerge, altri franano, tanti annaspano... e poi i colleghi si meravigliano se con loro vanno bene mentre con me no (e ho avuto rogne in passato con un paio di presidi che badavano solo alle promozioni facili).
Per forza, se alla fine si accontentano di quattro nozioni in croce imparate a memoria... ma questo non è insegnare...
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Provincia di Bs
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Picola ma carattarastica...
ottima osservazione. se ne accorgono in pochi.
come in pochi si accorgono che sulle copertine dei dischi dei cure il loro nome varia:
The Cure
TheCure
Cure
cure

cures è stato usato solo in quel video.
i motivi? clausole contrattuali con l'etichetta e gli editori discografici (che sono entità diverse)
legalmente il modo diverso di scrivere il nome cambia le carte in tavola nei contratti. sarebbe interessantissimo conoscere queste clausole , e cosa cambia a livello di introiti e e copyright per la band (ricordando che purtroppo , dopo esser usciti della Fiction, tutte le canzone prodotte successivamente dubito siano di loro proprietà)

Thank...:celopiùg:
 

spiri

Biker celestialis
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Concordo con te, quasi esclusivamente chi ha fatto determinati studi poi si occupa di settori dove si fa ricerca e si progredisce, gli altri si accontentano o non ci arrivano proprio.
In questo senso il liceo scientifico è tutto e niente, perché uno ne esce che non sa fare niente ma è in grado di pensare e mettersi a fare a qualsiasi cosa.
Tuttavia ribalto un po' la concezione classica: il merito non è principalmente della scuola, ma della famiglia, che ti predispone ad una certa mentalità.
Quando arrivi alla soglia della scuola superiore se sei già predisposto allo studio e ti poni un obiettivo futuro, beh, andrai avanti senza problemi, anche se frequenterai una scuola piuttosto che un'altra.
Dico questo perché ho allievi che ragionano in questo modo, analizzano, confrontano, risolvono.
Sono pochi, ma ci sono, e se vai a vedere sono quelli che dietro hanno una famiglia che li ha coltivati bene.

Sotto questo aspetto io mi muovo diversamente da molti colleghi, cerco sempre di far ragionare, di far capire i problemi, non mi accontento mai dell'esercizietto risolto a macchinetta, della formula imparata a memoria.
Qualcuno emerge, altri franano, tanti annaspano... e poi i colleghi si meravigliano se con loro vanno bene.
Per forza, se alla fine si accontentano di quattro nozioni in croce imparate a memoria... ma questo non è insegnare...
dimmi in quale scuola insegni che ti mando Alessandro ... :spetteguless:

hai detto molte cose giuste. mi spiace per @Rockyluca perche' forse stiamo uscendo un po' dal "seminato" e non rispondiamo alla sua domanda di genitore. non che io abbia una risposta netta per te (neanche per me). nel momento in cui devi decidere per il primo futuro di tuo figlio hai bisogno d'aiuto. a mio avviso dovrebbero essere anche i professori a darti qualche avviso a riguardo.
proprio ieri parlavo con Simo. io e lei abbiamo avuto genitori che avevano al massimo 5 elementare o 3 media. pero' ci hanno sempre spinto. e' come se mi madre fosse stata li' presente a "riprendermi" nelle cadute. pero' non mi hai mai indicato cosa fare. il caso diciamo ha giocato bene nel nostro caso. cmq si' la famiglia e' fondamentale. non per farti ripetizioni ma per sostenerti nel percorso che tuo figlio scegliera'. in principio sono abbastanza contrario ad aiutare mio figlio nei compiti. nel senso che sicuramente saro' presente ma non voglio fargli da secondo professore a casa. non e' giusto per lui e per i professori a scuola. ovvio se ha dubbi posso dirgli su quali libri cercare ma la "pappa" pronta no. sarebbe troppo facile e non apprenderebbe "il metodo-di-come-cercare-capire".
io ho come obiettivo quello di trasmettere a mio figlio che l'unica cosa che non perdera' mai nella sua vita e' la cultura - la sua liberta' di pensiero - di ragionare. una volta che sai non la perdi, la conoscenza.
@Rockyluca io credo che alla fine qualsiasi cosa faccia non e' fondamentale per la sua vita. ha ancora tantissimi anni davanti a lui per provare-capire. l'unico suggerimento e' potresti andare a parlare con i suoi prof. ma credo che tu l'abbia gia' fatto.
:celopiùg:
 

La Strega

Biker serius
14/4/07
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East Coast
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Personalmente io credo di aver totalmente sbagliato scuola. Alle medie avevo la media del 9 in tutte le materie. Ogni professore mi spingeva al proprio indirizzo di studi, a casa? Beh a casa dicevano solamente "farai l'ambasciatrice, guadagnerai un sacco di soldi e ci manterrai tutti e farai 800 nipotini" quindi aiuto zero. Ho scelto di fare il liceo linguistico perchè mi piacciono le lingue straniere ma sarebbe stato meglio non farlo e studiare le lingue per conto mio. C'è da dire che sono stata sfortunata perchè se non fosse stato per la mia predisposizione per le lingue straniere avrei affrontato la maturità con un inglese da scuole medie (come hanno fatto 3/4 delle mie compagnie di classe). Sono uscita da quella scuola senza aver capito niente dalla vita. Ho un diploma inutile se non continuo con l'università ma io di viaggiare per lavoro non ne voglio sapere, non voglio fare l'interprete (fatto l'interprete in tribunale e l'esperienza non l'ho apprezzata per niente). Ho trovato lavoro finora solo grazie ai corsi di formazione professionale che ho volontariamente scelto di seguire (contabilità, amministrazione del personale e buste paga, e dichiarazioni dei redditi), non perchè mi davano la possibilità di lavorare possibilmente non in linea di produzione in fabbrica ed ho casualmente scoperto di essere brava. I miei genitori non hanno mai apprezzato: loro sono operai quindi lo devo essere anch'io (nonostante mia mamma voleva facessi l'ambasciatrice!). Vedono male il mio voler "migliorare".
Il mio consiglio [MENTION=37793]Rockyluca[/MENTION] è quello che tuo figlio cerchi di capire cosa vuole fare da grande (anche se a questa età è quasi impossibile farlo) e cercare un corso di studi che aiuti nel raggiungimento dell'obiettivo. Magari studiare qualcosa al di fuori della scuola per integrare e per avere "più carte in mano". Cercare una scuola che non ti dia un semplice pezzo di carta ma che permetta di trovare un lavoro anche se umile anche se decidesse di non proseguire con l'università insomma.
 
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