Concordo! Ho usato il 35 per un mesetto (10/12 uscite?) non sono riuscito a trovare una distribuzione dei pesi adatta al mio modo di andare. Provato il 50 e magicamente tutto è diventato prevedibile e meno nervoso.
Forse se mi fossi applicato di piu trovavo la sistemazione giusta anche col 35,ma col 50 mi è sembrato tutto al posto giusto.
Io non mi sono trovata col 50mm. Sulla mia bici rallenta un po' troppo le reazioni rispetto al 40 e al 45. Questi mi sembrano abbastanza diretti senza far diventare la bici troppo nervosa.
Pero' e' proprio una questione di preferenze, un attacco da 50mm non si puo' proprio definire lungo
Riprendo il discorso dopo l'ultima uscita (questa volta pedalata).
In salita lo stem da 32 (rispetto a quello da 50) si fa sentire soprattutto in termini di piccolo fastidio alla schiena, avendo ridotto la distanza sella manubrio.
Nelle salite più tecniche e ripide l'anteriore mi è sembrato più leggero (ma forse è solo un'impressione) e quindi più difficile tenere l'avantreno a terra, se non piegandosi portando il busto molto più vicino al manubrio.
La sensazione è comunque che in salita uno stem da 50 sia forse la migliore soluzione (almeno per le mie misure).
Nessun problema con la manovrabilità, che definirei invariata rispetto a prima.
Ne ho approfittato, poi, per un nuovo test in discesa, questa volta su sterrato scassato, a gran velocità. Ribadisco una maggior sensibilità (nervosismo) dello sterzo, essendo le manopole praticamente in asse con la forcella.
Ogni avvallamento, buca od ostacolo viene trasmesso direttamente alle mani, che quindi devono essere ben salde, così come deve essere molto attiva la guida, per evitare di mettere la ruota nel punto sbagliato.
Ma se è una guida di prepotenza che si cerca, l'effetto è quello desiderato.
Probabilmente uno stem da 40mm concederebbe un minimo di comfort in più (soprattutto nel dritto veloce), ma una volta abituatisi anche quello da 32 diventa un bell'andare: pare quasi di avere le ruote da 26"...