Io sono turista, frequento le dolomiti solo 15 giorni in estate, quindi faccio parte dei "cattivi", ovvimente cerco il ristorante ma in valle, uso la macchina pochissimo, il meno possibile, e se posso non frequento i rifugi dove nella maggior parte dei casi la roba che mangi è comprata al supermercato, i prezzi sono assurdi e c'è sempre una confusione che sembra di essere alla stazione dei treni.
In Alto Adige (è dove vado ormai da anni) per loro l'ambiente e il paesaggio sono un'industria, e lo è ormai da una cinquantina di anni. Due anni fa parlavo con una persona a Santa Cristina, un imprenditore locale, e mi spiegava che hanno in progetto di collegare (se non ricordo male) l'arrivo della Saslong con la parte centrale dell'Alpe di Siusi, Compicciò credo, io vedevo un'impatto ambientale enorme e la modifica perenne di un ambiente che amo, lui invece (e in parte giustamente) vedeva un'opportunità di guadagno uno "sviluppo".
Secondo me sono, a dir poco, miopi, perchè stanno consumando l'unica risorsa che hanno e che non si rigenera.
Tutto questo per dire che alla fine, come diceva
@ANDREAMASE , il problema non è il turista ma il tipo di struttura che lo accoglie.
Bisogna tenere duro, continuare a portarsi dietro il nostro pane, speck e formaggio per il pranzo in giro e aspettare che cambino le abitudini e le mode.