Il calvario dell'assemblaggio mi ha portato, dopo un mese di latitanza, ricerche di pezzi eccetera, a tribolare tutto venerdì pomeriggio, tutto sabato e ancora 4 ore domenica mattina. Ma alla fine ce l'ho fatta a salire in sella.
Sperando di incrociare almeno gli unici miei amici che avevano detto dove andavano domenica (a piedi), sono andato al Devero.
Ho dovuto fermarmi molte volte ad armeggiare per sistemare la posizione in sella e provare dei setup della forca revisionata (senza trovare ancora il tuning corretto). L'ammo, dopo aver tribolato più di mezzora in partenza per gonfiarlo (aveva un sag di default del 50%), ero riuscito all'ennesimo tentativo a svitare la pompa senza che si sgonfiasse completamente, ma stavolta era durissimo (sag 10%). Visto che per gonfiarlo devo anche svitarlo dal telaio e visti i cristi per gonfiarlo e non sgonfiarlo, l'ho lasciato di legno, che lavorasse a 110mm e pace. Piuttosto che rovinarmi del tutto la giornata, ho rimandato ai prossimi giorni un setting adeguato.
In giro ho dovuto tirare un po' di viti e ritensionare i raggi. Per cui è stato meglio così, che fossi da solo.
Non avevo dormito per il forte mal di testa e avevo pensieri da smaltire.
Per fortuna i tanti fiori e l'approvazione del telaio XL, che temevo essere troppo grande, dopo 4 anni su una L, mi hanno confortato.
Il Devero è proprio un bel posto.
Mi ero programmato di fare un giro breve e farmi una bella dormita al Lago delle Streghe, per recuperare le notti perse, ma la partenza ritardata, il meteo balordo anti-pennica e la voglia di raidare, mi hanno fatto cambiare i programmi.
Tutto è bene ciò che finisce bene.
Oggi ritorno dal Cico a rifarmi spurgare il freno. grrr.