lo Stato non è qualcosa di astratto, chi ha fatto il servizio civile non ha pulito l'astratto culo di un anziano, non ha spostato astratti libri, non ha guidato astratte ambulanze.
quando impiegarono la leva nelle calamità naturali non erano astratte macerie quelle che scavano, come non erano astratte le persone che cercavano.
noi dobbiamo, tutti noi te compreso, molto a moltissimi volontari impegnati in tantissime organizzazioni che per puro spirito di sacrificio si impegnano per il bene comune nella protezione civile, nella sanità, nell'educazione, nella cultura, ecc. per il solo bene delle Stato (molti anche per il bene degli altri Stati perchè i confini geografici non limitano i doveri)
lo stato non è astratto. sei tu con i tuoi cari ed i tuoi vicini di casa.
le 4 regole che riporto qua sotto, fanno parte di un gruppo di 8 regole scritte dal professore Marco Della Luna (avvocato, professore e psicologo) nel suo libro "Polli da spennare", pagine 78-79-80-81-82.
lette una volta, non le ho mai, mai dimenticate nemmeno per un istante.
1 - non pensare allo stato come a una persona. lo stato è un apparato di regole, mezzi, rapporti gerarchici. è impersonale. non ha sentimenti, volontà, valori. non è un padre. è uno strumento. è assurdo credergli, rispettarlo od obbedirlo perchè è "lo stato". sarebbe come rispettare ed obbedire un trapano, o una penna, un pennello, una bambola.
la maschera del mago di oz. è un macchinario, e chi lo controlla lo usa per se, magari nascondendosi dietro di esso per darsi una dignità mentre è solo un ladro, o usandolo per uccidere, per compiere ogni sorta di abusi.
ne ricava un vantaggio su coloro che non lo controllano, e usa questo vantaggio per sfruttarli e condizionarli. per coprire questo, mantiene una verniciatura di legalità, una apparenza di giustizia, ma se si gratta appena un poco si scopre la realtà
2 - per quanto testè detto, non credere a ciò che viene dichiarato attraverso, per bocca , dello stato , delle istituzioni.
non sono le dichiarazioni dello stato: lo stato non è un soggetto reale, quindi non dichiara nulla. fa da maschera a chi parla attraverso di esso fingendo di essere lo stato e di parlare per la nazione.
invece, sono solamente interessi privati che controllano la macchina e gli altoparlanti dello stato. lo stato , le istituzioni, mentono regolarmente, censurano le verità scomode a chi li controlla.
3 - ricordati che è reale ciò che è reale , e non ciò che dovrebbe essere reale secondo te, ne ciò che viene detto essere reale
4 - se la mente sente o scopre qualcosa che urta le sue convinzioni fondamentali, la sua identificazione, la sua integrazione sociale, familiare, politica, professionale, la mente tende a censurare, rimuovere, respingere, dimenticare quella conoscenza.
le verità inacettabili provocano distorisioni congnitive, percettive, mnemoniche