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Sera drughi un big salutazzo a tutti!!
A proposito di Genesis...li ho sempre maggiormente apprezzati con l'istrionico Peter Gabriel:hail:

beh beh, niente da dire sul periodo, uno dei più luminosi di tutta la storia della musica moderna, e nella fattispecie per il rock progressive.
La pensavo come te, ma devo dire che pian piano, approfondendo la conoscenza del post Gabriel, sono rimasto sorpreso piacevolissimevolmente (l'ho scritto bene?) e benché ovviamente gli album dei primi anni settanta siano inarrivabili, ho cambiato opinione sugli anni successivi.

A trick of the Tail, il primo con Collins alla voce, è un album grandioso: senza dubbio tra i miei preferiti, sia per qualità dei pezzi che per esecuzione, ma anche il successivo wind and wuthering è un gran lavoro.
Dopo l'uscita di Hackett i restanti tre pian piano virano verso il pop, pur restando, nel loro genere, straordinari, ma personalmente apprezzo ancora i due albums successivi, e molti altri pezzi di quelli che verranno poi.

Una su tutte, un piccolo capolavoro, a chiudere nel migliore dei modi l'esperienza del nostro Steve. Nella sua semplicità è veramente una perla:

 
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bajulera

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beh beh, niente da dire sul periodo, uno dei più luminosi di tutta la storia della musica moderna, e nella fattispecie per il rock progressive.
La pensavo come te, ma devo dire che pian piano, approfondendo la conoscenza del post Gabriel, sono rimasto sorpreso piacevolissimevolmente (l'ho scritto bene?) e benché ovviamente gli album dei primi anni settanta siano inarrivabili, ho cambiato opinione sugli anni successivi.

A trick of the Tail, il primo con Collins alla voce, è un album grandioso: senza dubbio tra i miei preferiti, sia per qualità dei pezzi che per esecuzione, ma anche il successivo wind and wuthering è un gran lavoro.
Dopo l'uscita di Hackett i restanti tre pian piano virano verso il pop, pur restando, nel loro genere, straordinari, ma personalmente apprezzo ancora i due albums successivi, e molti altri pezzi di quelli che verranno poi.

Una su tutte, un piccolo capolavoro, a chiudere nel migliore dei modi l'esperienza del nostro Steve. Nella sua semplicità è veramente una perla:

Mah.....potremmo parlarne per ore dei Genesis pre e post Gabriel ed ognuno rimarrebbe delle proprie opinioni....
Io da parte mia ritengo, (giusto per mettere zizzania nella discussione :8-):) che Selling england by the pound sia l'ultimo vero LP marcato Genesis .
Poi a riguardo degli album dopo l'uscita anche di Hackett, mi sembrano virare verso un genere puramente commerciale con qualche brano degno di nota.
 
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beh beh, niente da dire sul periodo, uno dei più luminosi di tutta la storia della musica moderna, e nella fattispecie per il rock progressive.
La pensavo come te, ma devo dire che pian piano, approfondendo la conoscenza del post Gabriel, sono rimasto sorpreso piacevolissimevolmente (l'ho scritto bene?) e benché ovviamente gli album dei primi anni settanta siano inarrivabili, ho cambiato opinione sugli anni successivi.

A trick of the Tail, il primo con Collins alla voce, è un album grandioso: senza dubbio tra i miei preferiti, sia per qualità dei pezzi che per esecuzione, ma anche il successivo wind and wuthering è un gran lavoro.
Dopo l'uscita di Hackett i restanti tre pian piano virano verso il pop, pur restando, nel loro genere, straordinari, ma personalmente apprezzo ancora i due albums successivi, e molti altri pezzi di quelli che verranno poi.

Una su tutte, un piccolo capolavoro, a chiudere nel migliore dei modi l'esperienza del nostro Steve. Nella sua semplicità è veramente una perla
Sono sempre stato molto legato ai primi Genesis anni 70, con questi pezzi lunghi e tecnicamente elaborati. Personalmente credo che il merito di Gabriel sia stato quello di portare un'impronta musicale ma anche teorica di un prog a questa band che probabilmente era meno prog delle altre in circolazione in quel periodo, visto che il livello era molto alto. Certo, lui si prendeva molti meriti, visto che era anche teatrale e polistrumentista e non bisogna dimenticare il supporto degli altri membri, soprattutto il talentuoso Hackett...Ma credo che Gabriel sia stata la vera anima dei Genesis in quel periodo. E' un dato di fatto che i Genesis abbiano venduto di più dopo la sua uscita, ma è altrettanto vero che c'è stata una svolta musicale verso, come dicevi anche tu, il pop...Io sicuramente rimango maggiormente legato a un altro tipo di sound e quindi il nuovo materiale, benché sia di buon livello, non lo preferisco alla prima fase prog. Poi come dice Bajulera si potrebbe parlare per ore e tutto rimarrebbe molto soggettivo. Per rimanere in tema, visto che anche da solista...
 

bajulera

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Sono sempre stato molto legato ai primi Genesis anni 70, con questi pezzi lunghi e tecnicamente elaborati. Personalmente credo che il merito di Gabriel sia stato quello di portare un'impronta musicale ma anche teorica di un prog a questa band che probabilmente era meno prog delle altre in circolazione in quel periodo, visto che il livello era molto alto. Certo, lui si prendeva molti meriti, visto che era anche teatrale e polistrumentista e non bisogna dimenticare il supporto degli altri membri, soprattutto il talentuoso Hackett...Ma credo che Gabriel sia stata la vera anima dei Genesis in quel periodo. E' un dato di fatto che i Genesis abbiano venduto di più dopo la sua uscita, ma è altrettanto vero che c'è stata una svolta musicale verso, come dicevi anche tu, il pop...Io sicuramente rimango maggiormente legato a un altro tipo di sound e quindi il nuovo materiale, benché sia di buon livello, non lo preferisco alla prima fase prog. Poi come dice Bajulera si potrebbe parlare per ore e tutto rimarrebbe molto soggettivo. Per rimanere in tema, visto che anche da solista...
Tutto condivisibile al 100%....rimane che come tutti i grandi gruppi,dopo un periodo di ricerca musicale e di una propria identita',ci sia un momento dove alcuni musicisti ricercano in una carriera solista una svolta diversa.
Collins ha sostituito degnamente Gabriel (anche se da profano mi sembra una nota piu' bassa la sua voce...) ma Peter era un genio visionario e sognatore.....come pochi (forse Waters ....).
 
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intanto chiunque parli dei Genesis merita un "mi piace" d'ufficio. :mrgreen:
Attenzione, io sono il primo a osannare i primi album, la mia personalissima classifica li vede tutti alle prime posizioni (salvo l'album d'esordio, concedetemelo); dico semplicemente che ci sono anche ottime produzioni dopo l'uscita di Gabriel, A trick of the tail per me è un capolavoro al pari di Nursery Crime, tanto per capirci. Il livello è altissimo, e credo che Collins abbia il grandissimo pregio di non far rimpiangere troppo Gabriel.
A proposito di quest'ultimo, in passato ritenevo il progressivo inaridimento della vena prog della band in relazione al suo abbandono, poi a seguito di letture e approfondimenti mi sono reso conto che Gabriel nell'economia interna del gruppo aveva un peso compositivo molto più modesto di quanto non si ritenesse all'esterno. Certo era un fantastico frontman (e si sa che in questa posizione si tenda ad essere preminenti, almeno agli occhi della stampa e dei fan) ma a livello compositivo era certamente secondario al decisivo contributo di Banks e Rutherford. Il primo in particolare, secondo me, è la vera anima dei Genesis, da sempre. O almeno dall'uscita di Phillips dal gruppo, elemento che non per niente è stato spesso rimpianto, decisamente più di Gabriel, soprattutto per il suo talento compositivo (si pensi a The musical box, creatura principalmente sua).
Che lo stesso Gabriel non avesse il predominio e una piena licenza compositiva lo dimostrano diversi fatti:
Il primo è The Lamb, dove il peso del frontman è decisamente superiore ai lavori precedenti, e questo causerà forti attriti con l'amico Banks e porterà all'uscita di Gabriel proprio in ragione del bisogno di un maggiore spazio per le proprie idee. Quest'album è universalmente riconosciuto come del tutto "inusuale" per i Genesis, al punto che con il successivo A trick of the tail cercheranno di tornare ai fasti sinfonici degli album precedenti. Un album che sicuramente può definirsi sperimentale (anche troppo a volte :D) ma che decisamente vira come tematiche e come tipologia di pezzi rispetto ai grandi capolavori di Foxtrot e Selling England by the pound.
Un altro fatto a riprova dello scarso contributo compositivo alla vena prog dei Genesis sono i primi album di Gabriel.
Non capiamoci male, a me piace Gabriel, i primi lavori solisti li adoro, sono geniali e personalissimi, ma di certo non possiamo definirli dei pilastri del progressive rock. In questo senso Gabriel non credo fosse neanche capace di concepire tecnicamente le soluzioni barocche e ardite di Banks o Hackett, e ne è riprova il fatto che non ci provi nemmeno, scegliendo uno stile molto più lineare e compatto.
Per quanto mi riguarda il suo contributo maggiore ai Genesis sono stati i testi estremamente complessi, ricchi di citazioni, paradossi, giochi di parole e immagini oniriche, oltre che una indubbia capacità istrionica e teatrale nell'interpretarli. Le sue maschere e i suoi travestimenti hanno avuto un peso decisivo nel far conoscere la band nei primi anni (immeritatamente, visto che la musica dei Genesis non avrebbe bisogno di nessun tipo di promozione visiva per essere efficace, ma le masse sono fatte cosi, e in fondo anche l'occhio vuole la sua parte) mentre il suo contributo come polistrumentista per me è stato più che modesto (sorrido ogni volta che penso a quello che Collins scrive, affettuosamente, nella sua autobiografia a proposito del convincimento di Peter di essere un percussionista...).
Rimpiango i tempi di Gabriel, ma non tanto per Gabriel in sé, ma per le meraviglie che ci hanno regalato: Supper's ready, The musical box, The cinema show, Firth of fifth, The return of the giant Hogweed, The knife e molte altri ancora, capolavori inarrivabili, perle luminose che a distanza di cinquant'anni brillano come se fossero appena state scritte.
I Genesis continueranno la loro mutevole arte, fino a entrare negli anni '80 e riempire gli stadi e i negozi musicali delle loro note, sempre più pop e sempre più su in classifica. Rimangono grandi album fino a Duke (o almeno in alcuni brani), secondo me, e poi altri grandi album, ma stavolta non più rock, semplicemente un altro genere, in cui saranno ancora una volta dei maestri, anche se in questi ultimi mi trovo scolaro un pò annoiato e disattento.

Scusate se mi sono dilungato cosi, ma... li lovvo quasi quanto andare in bici! :romeo:

E la chiudo con quella che io considero la "summa" del loro periodo migliore, una piccola suite che per me rimane una delle loro migliori creazioni: forse non contiene la complessa struttura di Supper's ready, forse non l'assolo strepitoso di the cinema show, forse non il crescendo straordinario di the musical box, ma ha un pò di tutte queste caratteristiche mescolate assieme.

 

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Attenzione, io sono il primo a osannare i primi album, la mia personalissima classifica li vede tutti alle prime posizioni (salvo l'album d'esordio, concedetemelo); dico semplicemente che ci sono anche ottime produzioni dopo l'uscita di Gabriel, A trick of the tail per me è un capolavoro al pari di Nursery Crime, tanto per capirci. Il livello è altissimo, e credo che Collins abbia il grandissimo pregio di non far rimpiangere troppo Gabriel.
A proposito di quest'ultimo, in passato ritenevo il progressivo inaridimento della vena prog della band in relazione al suo abbandono, poi a seguito di letture e approfondimenti mi sono reso conto che Gabriel nell'economia interna del gruppo aveva un peso compositivo molto più modesto di quanto non si ritenesse all'esterno. Certo era un fantastico frontman (e si sa che in questa posizione si tenda ad essere preminenti, almeno agli occhi della stampa e dei fan) ma a livello compositivo era certamente secondario al decisivo contributo di Banks e Rutherford. Il primo in particolare, secondo me, è la vera anima dei Genesis, da sempre. O almeno dall'uscita di Phillips dal gruppo, elemento che non per niente è stato spesso rimpianto, decisamente più di Gabriel, soprattutto per il suo talento compositivo (si pensi a The musical box, creatura principalmente sua).
Che lo stesso Gabriel non avesse il predominio e una piena licenza compositiva lo dimostrano diversi fatti:
Il primo è The Lamb, dove il peso del frontman è decisamente superiore ai lavori precedenti, e questo causerà forti attriti con l'amico Banks e porterà all'uscita di Gabriel proprio in ragione del bisogno di un maggiore spazio per le proprie idee. Quest'album è universalmente riconosciuto come del tutto "inusuale" per i Genesis, al punto che con il successivo A trick of the tail cercheranno di tornare ai fasti sinfonici degli album precedenti. Un album che sicuramente può definirsi sperimentale (anche troppo a volte :D) ma che decisamente vira come tematiche e come tipologia di pezzi rispetto ai grandi capolavori di Foxtrot e Selling England by the pound.
Un altro fatto a riprova dello scarso contributo compositivo alla vena prog dei Genesis sono i primi album di Gabriel.
Non capiamoci male, a me piace Gabriel, i primi lavori solisti li adoro, sono geniali e personalissimi, ma di certo non possiamo definirli dei pilastri del progressive rock. In questo senso Gabriel non credo fosse neanche capace di concepire tecnicamente le soluzioni barocche e ardite di Banks o Hackett, e ne è riprova il fatto che non ci provi nemmeno, scegliendo uno stile molto più lineare e compatto.
Per quanto mi riguarda il suo contributo maggiore ai Genesis sono stati i testi estremamente complessi, ricchi di citazioni, paradossi, giochi di parole e immagini oniriche, oltre che una indubbia capacità istrionica e teatrale nell'interpretarli. Le sue maschere e i suoi travestimenti hanno avuto un peso decisivo nel far conoscere la band nei primi anni (immeritatamente, visto che la musica dei Genesis non avrebbe bisogno di nessun tipo di promozione visiva per essere efficace, ma le masse sono fatte cosi, e in fondo anche l'occhio vuole la sua parte) mentre il suo contributo come polistrumentista per me è stato più che modesto (sorrido ogni volta che penso a quello che Collins scrive, affettuosamente, nella sua autobiografia a proposito del convincimento di Peter di essere un percussionista...).
Rimpiango i tempi di Gabriel, ma non tanto per Gabriel in sé, ma per le meraviglie che ci hanno regalato: Supper's ready, The musical box, The cinema show, Firth of fifth, The return of the giant Hogweed, The knife e molte altri ancora, capolavori inarrivabili, perle luminose che a distanza di cinquant'anni brillano come se fossero appena state scritte.
I Genesis continueranno la loro mutevole arte, fino a entrare negli anni '80 e riempire gli stadi e i negozi musicali delle loro note, sempre più pop e sempre più su in classifica. Rimangono grandi album fino a Duke (o almeno in alcuni brani), secondo me, e poi altri grandi album, ma stavolta non più rock, semplicemente un altro genere, in cui saranno ancora una volta dei maestri, anche se in questi ultimi mi trovo scolaro un pò annoiato e disattento.

Scusate se mi sono dilungato cosi, ma... li lovvo quasi quanto andare in bici! :romeo:

E la chiudo con quella che io considero la "summa" del loro periodo migliore, una piccola suite che per me rimane una delle loro migliori creazioni: forse non contiene la complessa struttura di Supper's ready, forse non l'assolo strepitoso di the cinema show, forse non il crescendo straordinario di the musical box, ma ha un pò di tutte queste caratteristiche mescolate assieme.

Capisco il tuo concetto, anche se lo condivido in parte. Dall'alto dei miei 56 anni il distacco di Gabriel dai Genesis l'ho vissuto molto bene in prima persona visto che ero un ragazzino e l'ho sempre visto come un precursore dei tempi...Aveva già idee nella sua testa che anticipavano certe tendenze, benché lui in recenti interviste si sia sempre ritenuto un fortunato e probabilmente è anche vero, fermo restando che la fortuna aiuta chi ha talento e soprattutto personalità. La sua uscita dai genesis aveva creato molto scalpore, ma basta informarsi per sapere che oltre a problemi famigliari, la sua leadership nel gruppo era diventata molto ingombrante e creava conflitti nel gruppo...L'invidia è presente nella vita di tutti i giorni nei suoi aspetti più semplici, figurarsi a quei livelli lì. Gabriel spesso scriveva i testi chiuso nella sua stanza senza confrontarsi con gli altri, aveva un approccio molto personale alla musica...Probabilmente anche sbagliando dato che era all'interno di una band, ma poteva anche permetterselo fondamentalmente. Questo non a detta mia, ma secondo i più grandi critici il migliore album dei Genesis di tutti i tempi è Nursery Crime, mentre A Trick of The Tail lo trovo leggermente inferiore se devo essere sincero, benché comunque molto valido. Vorrei citare anche The lamb lies down on Broadway, concept molto interessante poco prima del suo addio, di cui si parla poco ma che secondo me chiude in bellezza una fase importante dei Genesis e di Gabriel.
Spezzo anche una lancia a tuo favore perché è certamente vero che i genesis hanno vissuto bene anche senza di lui arrivando in cima a tutte le classifiche, pur dovendo adattarsi a orizzonti molto più commerciali. Io personalmente facendo parte di un pubblico di nicchia, preferisco un altro sound come già spiegato. Inutile dirti che per me Gabriel dimostra la sua personalità anche nel momento in cui ai suoi concerti canta solo suoi brani da solista senza rivangare il passato Genesis, cosa che invece altri ex componenti come Hackett fanno. Il successo che ha avuto come solista dimostra il suo valore, senza voler andare off topic, ma anche il suo talento versatile, dal momento che è musicista, cantante, discografico, produttore, sperimentatore e appassionato di tecnologia. Ci troviamo di fronte a un personaggio con mille capacità che probabilmente poteva anche dare fastidio, come spesso accade all'interno delle rock band e potremmo citare molti casi. Comunque lunga vita ai Genesis e a tutti i componenti che alla loro maniera hanno contribuito a rendere grande questa band, poi ovvio che ognuno ha le proprie preferenze, ma confrontarsi è sempre segno di intelligenza.
 

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Spezzo anche una lancia a tuo favore perché è certamente vero che i genesis hanno vissuto bene anche senza di lui arrivando in cima a tutte le classifiche, pur dovendo adattarsi a orizzonti molto più commerciali. Io personalmente facendo parte di un pubblico di nicchia, preferisco un altro sound come già spiegato. Inutile dirti che per me Gabriel dimostra la sua personalità anche nel momento in cui ai suoi concerti canta solo suoi brani da solista senza rivangare il passato Genesis, cosa che invece altri ex componenti come Hackett fanno. Il successo che ha avuto come solista dimostra il suo valore, senza voler andare off topic, ma anche il suo talento versatile, dal momento che è musicista, cantante, discografico, produttore, sperimentatore e appassionato di tecnologia. Ci troviamo di fronte a un personaggio con mille capacità che probabilmente poteva anche dare fastidio, come spesso accade all'interno delle rock band e potremmo citare molti casi. Comunque lunga vita ai Genesis e a tutti i componenti che alla loro maniera hanno contribuito a rendere grande questa band, poi ovvio che ognuno ha le proprie preferenze, ma confrontarsi è sempre segno di intelligenza.
Ottima disamina demon,mi ci sto' veramente appassionando a questa discussione e come suggerito da alcuni quasi quasi si potrebbe aprire un topic dedicato!!!
A parte gli scherzi,quando da un gruppo se ne va' il front-man c'e' sempre una perdita di identita' da parte dei fans,che si identificano quasi del tutto in lui.
Prova a pensare ad esempio se Ian Anderson se ne fosse andato dai Jethro Tull....
 

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Ottima disamina demon,mi ci sto' veramente appassionando a questa discussione e come suggerito da alcuni quasi quasi si potrebbe aprire un topic dedicato!!!
A parte gli scherzi,quando da un gruppo se ne va' il front-man c'e' sempre una perdita di identita' da parte dei fans,che si identificano quasi del tutto in lui.
Prova a pensare ad esempio se Ian Anderson se ne fosse andato dai Jethro Tull....

Sicuramente la tua è un'ottima riflessione...personalmente credo che tenere unita una band nel tempo sia una cosa assai complicata.. spesso si dividono per dissidi interni, problemi di droga, morte di un componente, donne. Negli anni 70-80 raggiungere il successo come rock band non era facile, soprattutto perché il livello era molto alto, quindi chi ci riusciva era decisamente sopra la media. Quante di loro però si sono poi sciolte nel tempo o si sono snaturate musicalmente perdendo la loro identità...Alla fine a mio modesto parere è questa la parte più difficile: rimanere se stessi negli anni, quando subentrano interessi economici per noi inimmaginabili e interessi di vario tipo. Purtroppo è facile farsi travolgere dagli eventi, ognuno vuole prevalere sull'altro e diventa una guerra all'interno dello stesso gruppo: ciascun componente vuole imporre la propria idea e si perde il progetto iniziale. Ci sono band nella prog, come nel metal e via discorrendo, che non hanno cambiato la propria linea di pensiero artistica pur rimanendo di nicchia poiché soffocati da un sistema troppo commercialie e io sinceramente le ammiro ed è a loro che rimango maggiormente fedele. Io ho sempre interpretato l'uscita di componenti storici da una band (giusta o sbagliata che sia) come una mancanza di rispetto verso i fan che gli hanno permesso di raggiungere un'alta stabilità economica...Le motivazioni che danno loro sono sempre le stesse: visioni musicale diverse, problemi famigliari, salute, eccetera. Alla base di tutto, concludendo, c'è sempre un forte egoismo personale e questo vale anche per Gabriel come tanti altri. ;-) Tanto comunque c'è la convinzione dietro che il fan ti seguirebbe in ogni caso, anche come solista.
 
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