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Winterhawk

Biker grossissimus
Dani ha scritto:
Ho preso un cd "Helloween, the best, the rest, the rare", non male, non li avevo mai sentiti.
Prova ad ascoltare Walls of Jericho (1986) oppure il più tranquillo, ma ancora valido, Keeper of the seven keys pt.1 (1987): sono -imho- gli albums più rappresentativi della band tedesca che hai citato.
Walls of Jericho è un tipico esempio di disco power-speed metal teutonico della seconda metà degli anni ottanta: le influenze in esso contenute variano dai Running Wild, dai primi Metallica (e con essi la bay area statunitense in genere), dagli storici Judas Priest e Iron Maiden, ma ciò non gli impedisce di essere un ottimo album, dall'identità ben definita. Il successivo Keeper of the seven keys è decisamente più metal classic oriented, e non mancano alcuni cori più melodici, però contiene degli ottimi pezzi, anche ben vari e strutturati, conlunghe durate, alternati comunque ad episodi più brevi e semplici.

Ecco le copertine:

Walls of Jericho
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Keeper of the seven keys pt.1
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Tra le altre cose da ricordare sugli Helloween, c'è l'ottima esecuzione solista del duo storico Hansen/Weikath; su Walls of Jericho Hansen è anche vocalist, mentre dal Keeper pt.1 fece la sua apparizione Michael Kiske alla voce. In seguito alla dipartita di Hansen dagli Helloween nacquero i Gammaray. Un gruppo famoso che fu influenzato dagli Helloween storici sono i grandi Blind Guardian, loro connazionali che hanno lasciato un'impronta nel filone speed/epic a partire dalla fine degli anni ottanta. Hansen ha anche collaborato con loro (cantò come ospite sull'album Tales from the twilight world, affiancando in alcune parti Hansi Kurch).
 

Dani

Biker superis
Un altro gruppo new entry per mè i Manowar, ero alla ricerca di un disco che ascoltavo 15 anni fa ma non ricordo il titolo, allora ne ho provato a prendere un paio che erano in offerta dei Manowar (il gruppo è quello ma il disco no).
Mi piacciono non male.
Ps: "Iron Maiden" sapete se fanno qualche concerto quest'anno? E' il gruppo che ascoltavo quando ero un bocia (bambino) gli ho riscoperti in quest'ultimo anno.
 

Winterhawk

Biker grossissimus
Dani ha scritto:
Un altro gruppo new entry per mè i Manowar, ero alla ricerca di un disco che ascoltavo 15 anni fa ma non ricordo il titolo, allora ne ho provato a prendere un paio che erano in offerta dei Manowar (il gruppo è quello ma il disco no).
Titoli?



Dei Manowar ho parlato pagine e pagine addietro in questo stesso topic, comunque i primi quattro lavori sono quelli che -imho- li rappresentano, poi non mi piacciono più, perchè si sono commercializzati, hanno terminato le idee e ripetuto se stessi.

Ecco il debutto, che uscì per Liberty (1982), contenente le storiche e classiche Dark Avenger (con la narrazione di Orson Welles) e Battle Hymn, oltre che al funambolico e velocissimo assolo di basso William's Tale. Trattasi di album di metal classico, ad eccezione dei tre brani succitati, già in vena epica:
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Il secondo disco, uscì nel 1983 per la indipendente Megaforce di John Zazula (la stessa casa discografica dei primissimi Metallica) ed è il capolavoro assoluto della band, uno degli album migliori del metal epico, a dispetto della copertina ridicola. La musica è molto heavy, cadenzata ed oscura; quest'album, l'unico tra i primi quattro ad essere privo dell'assolo di basso quale brano a se stante, segnerà una pietra miliare in questo genere; segnalare anche un solo brano da quest'album sarebbe impossibile, perchè sono tutti ottimi:
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Perso anche il contratto con la Megaforce, nello stesso anno (1983) la band fece uscire Hail To England, negli U.S.A. su Manowar records (autoprodotto) e in europa per l'indipendente Inglese Music For Nations; anche questo, nonostante sia breve, è un album valido, che segue in parte quanto mostrato nel precedente, seppur non eguagliandolo: segnalo l'ottima opener Blood of my enemies (che ricorda lo stile di Into glory ride), Army of the immortals e la conclusiva Bridge of death, lunga ed oscura come non mai:
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Ed ecco quel che per me fu l'ultimo lp di valore del quartetto Newyorkese: Sign Of The Hammer, che uscì nel 1984 per la 10 records (l'etichetta specializzata per il metal della nota major Virgin); contiene dei classici stupendi, come The Oath, Thor The Powerhead, la stessa title track, ma anche Mountain e la conclusiva Guyana (cult of the damned):
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Eric Adams era un cantante assai valido per questo genere, perchè possedeva una grande potenza, unita ad una tecnica superiore alla media di tanti vocalists del metal e ad una non indifferente capacità nell'interpretare la varie parti presenti nei brani. Gli assoli di Ross The Boss non erano virtuosi, ma comunque potevano dirsi validi per quanto concerne l'intensità ed il pathos. Joey de Maio invece non ha bisogno di presentazioni: la sua tecnica con il basso è fuori discussione, così come la prolifica vena compositiva (i brani sono praticamente tutti opera sua) peccato che il suo carattere egocentrico ed esibizionista lo portasse a mostrare con fastidiosa insistenza quanto fosse bravo con le quattro corde. Gli assoli di basso contenuti in Hail To England (Black Arrows) e Sign Of The Hammer (Thunderpick) sono inutili e fine a se stessi.
Ora (imho) come gruppo sono morti e sepolti da oltre 20 anni, ma i Manowar resteranno sempre nel mio cuore per questi primi quattro dischi. :rock-it:
 

Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
Membro dello Staff
Diretur
16/6/03
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231
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98
Vico Road, Dalkey
www.prosecco.com
Non posso fare a meno di consigliare 2 dischi che in questi giorni ascolto nonstop:rock-it:

Addition by Subtraction
ed il doppio
Controlled by Radar

di McGill/Stevens/Manring

Eccezzziunali!!!:volo:

Michael Manring tra i bassisti è forse il mio favorito, ma Vic Stevens come batterista è incredibile e son contento di averlo scoperto. Scott McGill è pure lui un chitarrista da scoprire per chi non lo conosce.
Cmq per tutti gli amanti dell'"aggressive-progressive" è caldamente consigliato.
:-?
 

bambasoft

Biker infernalis
27/9/05
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Visita sito
Forse sarò un pochino ot..............scusatemi ma mi sembrava opportuno segnalarvi un aggeggino (ampli) da meno di 50 euro che sta rivoluzionando il mondo degli audiofili.
Chiunque può acquistarlo e collegarlo anche a casse da 5000 € e godere del suono, come se al posto suo suonasse un "ampli" da 2000/3000 euro.....
Comunque leggete qua, capirete meglio......... :OOO:

http://www.tnt-audio.com/ampli/t-amp.html
 
Le mie scimmie piu' recenti sono:

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La sola prima traccia, in the fallout, e' stata sufficiente per farmi innamorare di questo disco ...

e

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Qui si va sul metal cristiano :prega: Sara' un accostamento abbastanza inusuale, ma resta un gran disco secondo me. Melodie forse fin troppo orecchiabili, ma non gli impediscono di farsi apprezzare :mrgreen:
 
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