Non si può dimenticare la vocazione industriale del Paese. Ormai è più una vocazione che uno stati di fatto, secondo alcuni, ma di fatto si è nei primi 10 Paesi manifatturieri la mondo. E allora? Eh... allora se si lavora in una grossa industria si scopre che si è sì ancorati a vecchie abitudini, magari parastatali, ma anche che si risparmia - tra mille sprechi ancora in essere - sui costi fissi. Chiudere del tutto un'azienda di centinaia di dipendenti permette di tagliare molti costi per almeno un paio di settimane, come ad es. la mensa aziendale (prevista per legge nelle grosse aziende). Ovviamente alle aziende non interessa un fico secco delle code in autostrada e dei prezzi dei viaggi in esplosione ad agosto.
Peraltro il concentrarsi di quelle due settimane di ferie attorno a Ferragosto è un'eredità del regime fascista, che negli anni Trenta favorì in quel periodo dell'anno il turismo istituendo dei servizi ferroviari dedicati.
Posso comunque confermare che in alcuni settori industriali istituzionali (Difesa e Spazio) anche all'estero in Europa e Stati Uniti non c'è questa grande continuità lavorativa ad agosto.
Peraltro il concentrarsi di quelle due settimane di ferie attorno a Ferragosto è un'eredità del regime fascista, che negli anni Trenta favorì in quel periodo dell'anno il turismo istituendo dei servizi ferroviari dedicati.
Posso comunque confermare che in alcuni settori industriali istituzionali (Difesa e Spazio) anche all'estero in Europa e Stati Uniti non c'è questa grande continuità lavorativa ad agosto.