Ok, eccomi qui dopo le flebo!!! (scherzo!)
Bellissima giornata, sia dal punto di vista meteo che come passeggiata (per modo di dire!).
Il giro è bello tosto, l'avevo già fatto l'anno scorso ma non lo ricordavo così, quest'anno non abbiamo preso il nubifragio come invece era successo l'altra volta.
Appena arrivati sul posto, già da lontano si è vedeva lo splendido salto d'acqua di 113 m (mi hanno detto 3° in Italia), che l'anno scorso non avevo visto causa siccità.
La partenza da Cassino è avvenuta anche con troppa calma (8.45), operativi in bici ore 10.00
Compagni di avventura Alfa, Marcello e il Vespone (dalla sua maglia) alias RobyAnt
Partenza, primo km discesa e poi inizio dell'interminabile salita (1000 m dislivello, da 660 fino a 1260), il giro inizia subito col botto, nel senso che le pendenze maggiori sono proprio all'inizio soprattutto su asfalto che si alterna allo sterrato.
Prima sosta ad una delle 3 fontane incontrate lungo la strada
Paesaggi sempre più belli man mano che si sale,
lasciato alle spalle l'ultimo paese, si sale su sterrato (devo dire molto faticoso in quanto asciutto e sabbioso, con la ruota posteriore che affonda),
passaggio con molta attenzione sulla frana che ancora persiste (la foto non rende nemmeno lontanamente la tipologia di passaggio, ci siamo passati le bici!)
si susseguono tornanti, parti in ombra nel sottobosco e tratti scoperti al sole
Si sale, si sale e poi finalmente..............si sale ancora!!!
Finalmente arriviamo al passo, si passa tra due enormi rocce e si gode appieno del magnifico paesaggio, veramente bello!!!!!!
Solite foto di rito, con sfondo incantevole e precipizio!!
Inizia la discesa su sterrato molto sconnesso (almeno in alcuni punti), bisogna fare sempre molta attenzione per non finire nel sabbione dove affonda l'anteriore o in qualche canaletto scavato dall'acqua. La stanchezza si fa sentire anche in discesa.
Dopo il primo discesone, inizia un tratto di sali scendi immersi nella boscaglia (la strada è sempre uno sterrato abbastanza largo,ma ricoperto da un letto di foglie e rami secchi (pericolosi, da fare molta attenzione).
Personalmente penso che questo sia il tratto più bello di tutto il giro. Trovata la deviazione che l'anno scorso non avevo individuato, il giro prosegue nel sottobosco. Inizia poi il tratto più "rognoso" in quanto si deve risalire e le forze mancano, personalmente ho spinto un poco la bici, finita in una radura la strada, ci si arrampica nel fitto del bosco seguendo un sentierino (all'inizio nemmeno troppo visibile), questo pure è stato abbastanza tosto. Non ricordavo benissimo la lunghezza del tratto e alle domande dei mie compari su quanto mancasse alla discesa continuavo a ripetere che di li a 50 m sarebbe iniziata (più che altro lo speravo).
Finalmente si scende veramente, ancora nel bosco, fino al guado
fatto l'attraversamento, altra piccola risalita fino allo sterrato finale che ci riporterà alle auto.
La discesa finale tutta su strada bianca con numerose pietre che affiorano, è veramente interminabile, non finisce mai (600 m di dislivello), da evidenziare che lungo la discesa abbiamo incontrato 2-3 fuoristrada, un trattore e 5 motocrossisti, (quindi fare attenzione)!!
Ad un ceto punto vedo gli altri fermi ad un tornante:
Robè ma che stai a guardà?
A ecco che!!!
Finita la discesa, arrivati alle macchine stanchi morti, ad uno dei quattro andava ancora di scorrazzare, prima ha individuato un guado al fiumiciattolo poco distante (che non ha fatto poichè altrimenti avrebbe sporcato la macchina di Alfa) e poi si è andato ad arrampicare!!!!
Che vi devo dire, giro molto bello e molto faticoso. Durante la salita pensavo: " azz, e mo me lo devo rifare tra 15 giorni, quasi quasi mi do malato e gli faccio una piantina del tipo al quarto albero girate a destra.....
"