MTBCassino, ci siamo anche noi!!!! - parte seconda

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Effettivamente la cosa è da valutare, che dici lo portiamo lo Skeletro??

Sabato scorso sono uscito alle 17 (da Cassino con auto), partendo in bici dalla chiesetta e facendo Valletta alta, Tronchetto e Villaggio abbandonato con moooolta calma, siamo ritornati alle auto alle 20.00. Ci sentiamo domani mattina by telephone per l'orario.


Ok cmq x me va bene alle 17 alla chiesa a cerreto, ci sentiamo domani mattina!!!
 

skeleton

Biker celestialis
4/11/06
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Cassino FR
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Già abbiamo come "solista" il Colonnello e ti assicuro che sia negli sprint che nella distanza... E' IMBATTIBILE!!!

Allora preferisco non venire....potrei farti fare brutta figura.....e quando esci in bike guardati sempre le spalle....non si sa mai.....potresti ritrovarti qualcuno dietro....:smile:Soprattutto in questo periodo!!:celopiùg:

A volpeee, era una battuta ma "alludeva" ad altro...
 

skeleton

Biker celestialis
4/11/06
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Pineta, dolce pineta.

Dopo aver preso con calma, con molta calma, l’immancabile caffettino con gli amichetti del cuore, insieme a Petrus ci dirigiamo verso la Beneamata.
E’ quasi un mese che non la vedevo e mi mancava da morire!

Nel salire ho ammirato una quindicina di persone con il parapendio che si libravano nell’aria, di fronte ad Ottaduna, Che invidia!!! Anche quella deve essere una bellissima esperienza…

Sono le 18:00, per me un’orario insolito per uscire ma l'ho trovato molto gradevole e rinfrescante (da ripetere).
Ero “eccitato” perché finalmente sapevo che avrei percorso un nuovo sentiero che desideravo di fare da tantissimo tempo e da quanto ne sono venuto a conoscenza ne è passata di acqua sotto i ponti.
Finora nessun sentiero, sassolino, insetto, ecc… della pineta era riuscito a stare lontano dai miei occhi per tutto questo tempo (ndr.: ricordati che sei ‘stardo [dentro e fuori!]).

Partenza dall’ormai consueta Chiesetta di Cerreto, passando per Collecazzillo raggiungiamo la meta(!) e ci dirigiamo al frigobar, dove troviamo una mandria di mucche sedute al bancone, nel pieno di un “pineta party”!!!
Vista l’ora torniamo indietro, anche perché, riassaporata l’aria, lo scopo dell’uscita è altrove. Scendiamo per il Primitivo, che mi gusto poco per via delle lenti scure, arrivati alla piazzola dell’abbeveratoio il tempo di cambiare le lenti e ci facciamo la “nuova” variantina che ci porta all’ingresso dell’obbiettivo!

Finalmente è arrivata l’ora di infrangere un altro tabù: IL CAVATAPPI!

Che dire… un'altro single track bello, veramente bello!!! E’ stato un peccato tenerlo per così tanto tempo “nascosto”, è nato un nuovo bestsellers!!!

E’ il percorso che mancava per completare un’opera d’arte, già di per se preziosa, chiamata Pineta di Vallerotonda “valle dell’inferno” ed ora anche… “del paradiso”!!!!!!!

Mettendo in fila il Primitivo con la sua variantina, il Cavatappi, e la R.I.P., ne esce fuori un percorso all-mountain cazzuto come pochi.


Un GRANDE applauso a coloro che l’hanno ripulito (gli orKoco). RESPECT!


Anche se è durata poco, è stata un’indimenticabile uscita,

GRAZIE PIETRO!!!
 

Ser Petrus

Biker assatanatus
8/10/07
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Cassino
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Tornato a casa verso le ore 19.00, che dire della giornata.... INDIMENTICABILE, ...........
mai presa tanta acqua in vita mia, da Prati di Tivo fino al recupero, acqua e fango a volontà, non so nemmeno io come facevamo a rimanere in bici, verso la fine abbiamo fatto tutti la sosta per cercare di togliere il fango dalle ruote che non giravano più!!!! :smile:

Un grazie al simpatico signore da cui ci siamo fermati circa 2km prima dell'arrivo a alla cui fontana abbiamo tolto la maggior parte del fango non solo dalle bici, ma anche dal corpo, ci mancava solo lo shampoo..

Come si dice una immagine vale più di mille parole..............

27072008290.jpg


Bel giro, prima parte tutta all'asciutto, come anticipato da Garga, prima parte (mezz'ora) di spinta bici su sentiero sassoso e alquanto incazzato (specialmente in alcuni punti), poi pausa e via giù in discesa, i sentieri non sono particolarmente impegnativi se non per il fondo che in molti tratti è ghiaioso e quindi l'anteriore affonda e dà la sensazione di perdita di controllo, bisogna solo lasciare correre la bici e stringere le chiappe!!!!:smile:, continuando la discesa abbiamo avuto una discussione con un signore che si è spacciato per sott'ufficiale della forestale e che ci voleva sequestrare le bici poichè non potevamo scendere in quei posti, poi ha detto che eravamo al limite, ma non dovevvamo uscirer dal sentiero, insomma non lo sapeva nemmeno lui..........., finita questa prima parte inizia una bella salito molto appesa, praticamente si spinge ancora, poi piccolo ma bel passaggio nel bosco prima di arrivare a Prati di Tivo, qui pausa pranzo e birrozza, poi inizia la salita più lunga della giornata (su afalto e pedalabile, circa 4-5 km), alla fine della salita inizia la discesa finale che porta al recupero, non so bene l'altimetria, ma dovevano essere più di mille metri, risolti alcuni problemi di forcellino, si parte e inizia anche un'acquazzone di quelli con la A maiuscola, in pochi secondi siamo già tutti zuppi, proprio quando affrontiamo la discesa finale che come difficoltà ha la pendenza, che spettacolo le pinze freno che surriscaldate fumavano non appena ci si posavano sopra le gocce d'acqua, continua la discesa infinita sulle pietre smosse della strada sotto il diluvio con aderenza praticamente nulla, verso la fine le pietre lasciano il posto all'erba e al fango, quello che è successo lo vedete in foto, lavaggio provvidenziale della bici verso la fine e poi ritorno alle macchine.

Conclusioni

Bel giro in ottima compagnia, esperienza resa indimenticabile proprio dalla pioggia battente!!

p.s. forse è meglio portarsi dietro un forcellino di ricambio (ne hanno rotti 2, uno sulla salita di asfalto ed uno con il fango!!!!)
 

Bikermax

Biker assatanatus
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Pineta, dolce pineta.

Dopo aver preso con calma, con molta calma, l’immancabile caffettino con gli amichetti del cuore, insieme a Petrus ci dirigiamo verso la Beneamata.
E’ quasi un mese che non la vedevo e mi mancava da morire!

Nel salire ho ammirato una quindicina di persone con il parapendio che si libravano nell’aria, di fronte ad Ottaduna, Che invidia!!! Anche quella deve essere una bellissima esperienza…

Sono le 18:00, per me un’orario insolito per uscire ma l'ho trovato molto gradevole e rinfrescante (da ripetere).
Ero “eccitato” perché finalmente sapevo che avrei percorso un nuovo sentiero che desideravo di fare da tantissimo tempo e da quanto ne sono venuto a conoscenza ne è passata di acqua sotto i ponti.
Finora nessun sentiero, sassolino, insetto, ecc… della pineta era riuscito a stare lontano dai miei occhi per tutto questo tempo (ndr.: ricordati che sei ‘stardo [dentro e fuori!]).

Partenza dall’ormai consueta Chiesetta di Cerreto, passando per Collecazzillo raggiungiamo la meta(!) e ci dirigiamo al frigobar, dove troviamo una mandria di mucche sedute al bancone, nel pieno di un “pineta party”!!!
Vista l’ora torniamo indietro, anche perché, riassaporata l’aria, lo scopo dell’uscita è altrove. Scendiamo per il Primitivo, che mi gusto poco per via delle lenti scure, arrivati alla piazzola dell’abbeveratoio il tempo di cambiare le lenti e ci facciamo la “nuova” variantina che ci porta all’ingresso dell’obbiettivo!

Finalmente è arrivata l’ora di infrangere un altro tabù: IL CAVATAPPI!

Che dire… un'altro single track bello, veramente bello!!! E’ stato un peccato tenerlo per così tanto tempo “nascosto”, è nato un nuovo bestsellers!!!

E’ il percorso che mancava per completare un’opera d’arte, già di per se preziosa, chiamata Pineta di Vallerotonda “valle dell’inferno” ed ora anche… “del paradiso”!!!!!!!

Mettendo in fila il Primitivo con la sua variantina, il Cavatappi, e la R.I.P., ne esce fuori un percorso all-mountain cazzuto come pochi.


Un GRANDE applauso a coloro che l’hanno ripulito (gli orKoco). RESPECT!


Anche se è durata poco, è stata un’indimenticabile uscita,

GRAZIE PIETRO!!!
AHHHHHHHH la pinetuccia...
 
Pineta, dolce pineta.

Dopo aver preso con calma, con molta calma, l’immancabile caffettino con gli amichetti del cuore, insieme a Petrus ci dirigiamo verso la Beneamata.
E’ quasi un mese che non la vedevo e mi mancava da morire!

Nel salire ho ammirato una quindicina di persone con il parapendio che si libravano nell’aria, di fronte ad Ottaduna, Che invidia!!! Anche quella deve essere una bellissima esperienza…

Sono le 18:00, per me un’orario insolito per uscire ma l'ho trovato molto gradevole e rinfrescante (da ripetere).
Ero “eccitato” perché finalmente sapevo che avrei percorso un nuovo sentiero che desideravo di fare da tantissimo tempo e da quanto ne sono venuto a conoscenza ne è passata di acqua sotto i ponti.
Finora nessun sentiero, sassolino, insetto, ecc… della pineta era riuscito a stare lontano dai miei occhi per tutto questo tempo (ndr.: ricordati che sei ‘stardo [dentro e fuori!]).

Partenza dall’ormai consueta Chiesetta di Cerreto, passando per Collecazzillo raggiungiamo la meta(!) e ci dirigiamo al frigobar, dove troviamo una mandria di mucche sedute al bancone, nel pieno di un “pineta party”!!!
Vista l’ora torniamo indietro, anche perché, riassaporata l’aria, lo scopo dell’uscita è altrove. Scendiamo per il Primitivo, che mi gusto poco per via delle lenti scure, arrivati alla piazzola dell’abbeveratoio il tempo di cambiare le lenti e ci facciamo la “nuova” variantina che ci porta all’ingresso dell’obbiettivo!

Finalmente è arrivata l’ora di infrangere un altro tabù: IL CAVATAPPI!

Che dire… un'altro single track bello, veramente bello!!! E’ stato un peccato tenerlo per così tanto tempo “nascosto”, è nato un nuovo bestsellers!!!

E’ il percorso che mancava per completare un’opera d’arte, già di per se preziosa, chiamata Pineta di Vallerotonda “valle dell’inferno” ed ora anche… “del paradiso”!!!!!!!

Mettendo in fila il Primitivo con la sua variantina, il Cavatappi, e la R.I.P., ne esce fuori un percorso all-mountain cazzuto come pochi.

Un GRANDE applauso a coloro che l’hanno ripulito (gli orKoco). RESPECT!


Anche se è durata poco, è stata un’indimenticabile uscita,

GRAZIE PIETRO!!!


Su non dire cosi, io te l'ho tenuto nascosto tutto questo tempo solo per fartelo assaporare meglio :smile::smile::smile::smile: l'importante e che non sapesse di tappo:hahaha::hahaha::hahaha:
 
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