Tornato a casa verso le ore 19.00, che dire della giornata.... INDIMENTICABILE, ...........
mai presa tanta acqua in vita mia, da Prati di Tivo fino al recupero, acqua e fango a volontà, non so nemmeno io come facevamo a rimanere in bici, verso la fine abbiamo fatto tutti la sosta per cercare di togliere il fango dalle
ruote che non giravano più!!!!
Un grazie al simpatico signore da cui ci siamo fermati circa 2km prima dell'arrivo a alla cui fontana abbiamo tolto la maggior parte del fango non solo dalle bici, ma anche dal corpo, ci mancava solo lo shampoo..
Come si dice una immagine vale più di mille parole..............
Bel giro, prima parte tutta all'asciutto, come anticipato da Garga, prima parte (mezz'ora) di spinta bici su sentiero sassoso e alquanto incazzato (specialmente in alcuni punti), poi pausa e via giù in discesa, i sentieri non sono particolarmente impegnativi se non per il fondo che in molti tratti è ghiaioso e quindi l'anteriore affonda e dà la sensazione di perdita di controllo, bisogna solo lasciare correre la bici e stringere le chiappe!!!!
, continuando la discesa abbiamo avuto una discussione con un signore che si è spacciato per sott'ufficiale della forestale e che ci voleva sequestrare le bici poichè non potevamo scendere in quei posti, poi ha detto che eravamo al limite, ma non dovevvamo uscirer dal sentiero, insomma non lo sapeva nemmeno lui..........., finita questa prima parte inizia una bella salito molto appesa, praticamente si spinge ancora, poi piccolo ma bel passaggio nel bosco prima di arrivare a Prati di Tivo, qui pausa pranzo e birrozza, poi inizia la salita più lunga della giornata (su afalto e pedalabile, circa 4-5 km), alla fine della salita inizia la discesa finale che porta al recupero, non so bene l'altimetria, ma dovevano essere più di mille metri, risolti alcuni problemi di forcellino, si parte e inizia anche un'acquazzone di quelli con la A maiuscola, in pochi secondi siamo già tutti zuppi, proprio quando affrontiamo la discesa finale che come difficoltà ha la pendenza, che spettacolo le pinze freno che surriscaldate fumavano non appena ci si posavano sopra le gocce d'acqua, continua la discesa infinita sulle pietre smosse della strada sotto il diluvio con aderenza praticamente nulla, verso la fine le pietre lasciano il posto all'erba e al fango, quello che è successo lo vedete in foto, lavaggio provvidenziale della bici verso la fine e poi ritorno alle macchine.
Conclusioni
Bel giro in ottima compagnia, esperienza resa indimenticabile proprio dalla pioggia battente!!
p.s. forse è meglio portarsi dietro un forcellino di ricambio (ne hanno rotti 2, uno sulla salita di asfalto ed uno con il fango!!!!)