News MTB in Trentino: divieti!

windmillking

Biker ciceronis
Dallas ha scritto:
Non sono riuscito a trovare un indirizzo email :nunsacci: :nunsacci: :nunsacci: :nunsacci:




Qui sotto trovi tutti i contatti :)

marco

Uffici dell'Azienda per il Turismo Folgaria-Luserna-Lavarone


Folgaria
Via Roma, 67 – 38064 Folgaria (tn) - italy
Tel. +39.0464.721133 – Fax. +39.0464.720250

Lavarone
Loc. Gionghi, 107 – 38040 Lavarone (tn) italy
Tel. +39.0464.783226 – Fax. +39.0464.783118

Luserna
Tel. +39.0464.789638

[email protected]
 

marco

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Ser pecora ha scritto:
Giro mail di Gardatrentino:

"Cari ciclisti,
Vi ringraziamo per averci contattato in merito ai percorsi sul lago di Garda e di aver manifestato un interesse particolare per il Garda Trentino.
Innanzitutto l'annuncio più importante: contrariamente ai comunicati riportanti il divieto - i percorsi bike sul lago di Garda rimangono invece percorribili!
I sindaci dei comuni di Riva del Garda, Arco, Nago-Torbole, Tenno, Dro e Drena, in collaborazione con Ingarda Trentino, azienda per il turismo S.p.A. e dopo cinque mesi di lavoro e preparazione, hanno realizzato un nuovo accordo relativo ai percorsi bike accessibili del territorio.
Si è anche cercato con questo nuovo progetto di concedere dunque ai ciclisti ampia libertà pur nel rispetto della nuova normativa legislativa territoriale - che regola per l'appunto l'utilizzo di sentieri e percorsi percorribili in MTB.
Pertanto è ora ufficiale ciò che nell'ottobre 2005 era già stato divulgato da parte dell'Azienda di promozione turistica: quale utile strumento per i ciclisti verrà ultimata proprio all' inizio della stagione una nuova cartina che riporterà tutte i percorsi dell'area settentrionale del lago di Garda.
Questa cartina verrà presentata al BIKE-Festival Garda Trentino dal 28 aprile al 1 maggio 2006.
"


direi che le proteste hanno fatto effetto! :}}}:
 

Dallas

Biker immensus
19/2/04
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Egregio sig. ADG
La legge che disciplina il mtb in Trentino, ha proprio lo scopo che ha indicato Lei nella Sua e-mail, cioè quello di fare in modo che tale disciplina sia davvero praticata come sport che rispetta la natura e le altre tipologie di escursionisti che frequentano la montagna. E’ una disciplina che non credopenalizzi la stragrande maggioranza di appassionati della mtb. Forse gli unici ad essere penalizzati sono gli amanti dell’estremo e coloro che vorrebbero avere libero accesso a qualsiasi luogo. Comunque, la legge prevede delle possibilità di deroga. I comuni devono, entro il 1° maggio, chiedere la deroga alla normativa per quei tratti di sentiero che pur possedendo caratteristiche che li rendono vietati, fungono da collegamento indispensabile fra altri tratti di percorso. In questa fase, stiamo lavorando in strettissima collaborazione con le locali associazioni di
mtb per individuare appunto tali tratti, sulla base dei percorsi inseriti nella
cartina che pubblicizziamo.Appena individuati chiederemo ai comuni competenti di inoltrare la richiesta di deroga alla provincia. Credo che ogni ambito si stia muovendo in questo modo. In conclusione, il nostro obiettivo, come apt, è quello di perseguire un costante miglioramento dell’offerta nei confronti dei biker. Ecco perché stiamo producendo una nuova e più curata cartina, che riporta 10 itinerari segnalati anche sul terreno ed abbiamo selezionato le strutture ricettive adeguate ad ospitare questa particolare tipologia di ospiti. Inoltre, in collaborazione con il Parco Naturale Adamello-Brenta, stiamo creando un percorso che compie un giro completo intorno alle Dolomiti di Brenta, che si arricchisce di percorsi satellite, uno/due per ciascun ambito.
Spero di aver risposto alla Sua domanda e rimango comunque a disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento

Cordiali saluti
Alessandra Odorizzi
Direttrice A.P.T. Terme di Comano-Dolomiti di Brenta
 

Dallas

Biker immensus
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Dallas ha scritto:
... Forse gli unici ad essere penalizzati sono gli amanti dell’estremo e coloro che vorrebbero avere libero accesso a qualsiasi luogo.
Togliamo pure il forse, e a quelli cui piace l'estremo? e poi una cosa estrema per in base a cosa viene giudicata? Tra Wade Simmons e Dallas c'è tutto un mondo in mezzo


Dallas ha scritto:
Comunque, la legge prevede delle possibilità di deroga. I comuni devono, entro il 1° maggio, chiedere la deroga alla normativa per quei tratti di sentiero che pur possedendo caratteristiche che li rendono vietati, fungono da collegamento indispensabile fra altri tratti di percorso.
quindi solo sentieri che collegheranno due strade sterrate?
 

601

Biker serius
1/6/05
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Lago di Garda
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Gli alpinisti rinnovano il consiglio e rilanciano sul ruolo dei rifugi e sulla sicurezza in montagna

«Ambiente, vuoto assordante dei politici»

Duro attacco di Franco Giacomoni all'assemblea della Sat

Tante, troppe polemiche. Pochi, anzi zero fatti. La politica trentina sembra disinteressarsi dell'ambiente che è, invece, la risorsa più importante per il Trentino. Non sceglie la strada della diplomazia la Sat, la più grande associazione degli amanti della montagna, per bocciare la politica dei Comuni e della Provincia a favore dell'ambiente. L'accusa, lanciata direttamente dal presidente della società Franco Giacomoni, giunge nel mezzo dell'assemblea dei delegati, svoltasi ieri a Mezzocorona. La Sat, 22.200 soci divisi in 80 sezioni, festeggia l'anniversario numero 134 dalla fondazione e, anziché perdersi nell'autocelebrazione, rilancia il suo impegno: ambiente, rispetto della montagna, sicurezza. Queste le linee guida dell'intervento di Giacomoni. «Molto spesso - attacca il presidente - noi siamo gli unici a parlare di rispetto dell'ambiente. Ma non è possibile che su certi temi solo la Sat e altre associazioni parlino, mentre la politica tace sempre». Il presidente non fa nomi, ma è un dato che all'assemblea di ieri nessun rappresentante è stato invitato. La Sat, ormai, è universalmente riconosciuta come il partito dell'ambiente. Un ruolo che però Giacomoni rifiuta: «Questo non è il nostro compito. Questo è un dovere della politica.In questi anni ho sentito l'ambiente usato per fare politica, ma mai un ragionamento serio sullo sviluppo futuro del nostro territorio». Per dare concretezza alle sue parole ricorda il caso mountain bike. Gli strali della Sat contro l'uso di sentieri di montagna da parte delle due ruote mise in allarme mezzo mondo, ci furono reazioni forti da parte del settore turistico tedesco, «ma dai politici locali fu silenzio assordante». Il discorso ai 300 delegati (che hanno votato il rinnovo del consiglio) ha toccato anche altri punti. Da una parte il monito affinché i rifugi (34 quelli gestiti dalla Sat, assieme a 12 bivacchi) non siano confusi con alberghi a 5 stelle, ma vengano sempre più intesi come «centri di diffusione del patrimonio alpino»; dall'altra l'esigenza di diffondere la cultura della sicurezza in montagna, specialmente in inverno. Sulla neve, ormai, non ci vanno più solo alpinisti esperti, ma pure dilettanti con le ciaspole o per fare delle passeggiate. La Sat sostiene quindi la necessità di ampliare le conoscenze di tutti sui pericoli in montagna. D.B.
 

marco

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601 ha scritto:
Gli alpinisti rinnovano il consiglio e rilanciano sul ruolo dei rifugi e sulla sicurezza in montagna

«Ambiente, vuoto assordante dei politici»

Duro attacco di Franco Giacomoni all'assemblea della Sat

Tante, troppe polemiche. Pochi, anzi zero fatti. La politica trentina sembra disinteressarsi dell'ambiente che è, invece, la risorsa più importante per il Trentino. Non sceglie la strada della diplomazia la Sat, la più grande associazione degli amanti della montagna, per bocciare la politica dei Comuni e della Provincia a favore dell'ambiente. L'accusa, lanciata direttamente dal presidente della società Franco Giacomoni, giunge nel mezzo dell'assemblea dei delegati, svoltasi ieri a Mezzocorona. La Sat, 22.200 soci divisi in 80 sezioni, festeggia l'anniversario numero 134 dalla fondazione e, anziché perdersi nell'autocelebrazione, rilancia il suo impegno: ambiente, rispetto della montagna, sicurezza. Queste le linee guida dell'intervento di Giacomoni. «Molto spesso - attacca il presidente - noi siamo gli unici a parlare di rispetto dell'ambiente. Ma non è possibile che su certi temi solo la Sat e altre associazioni parlino, mentre la politica tace sempre». Il presidente non fa nomi, ma è un dato che all'assemblea di ieri nessun rappresentante è stato invitato. La Sat, ormai, è universalmente riconosciuta come il partito dell'ambiente. Un ruolo che però Giacomoni rifiuta: «Questo non è il nostro compito. Questo è un dovere della politica.In questi anni ho sentito l'ambiente usato per fare politica, ma mai un ragionamento serio sullo sviluppo futuro del nostro territorio». Per dare concretezza alle sue parole ricorda il caso mountain bike. Gli strali della Sat contro l'uso di sentieri di montagna da parte delle due ruote mise in allarme mezzo mondo, ci furono reazioni forti da parte del settore turistico tedesco, «ma dai politici locali fu silenzio assordante». Il discorso ai 300 delegati (che hanno votato il rinnovo del consiglio) ha toccato anche altri punti. Da una parte il monito affinché i rifugi (34 quelli gestiti dalla Sat, assieme a 12 bivacchi) non siano confusi con alberghi a 5 stelle, ma vengano sempre più intesi come «centri di diffusione del patrimonio alpino»; dall'altra l'esigenza di diffondere la cultura della sicurezza in montagna, specialmente in inverno. Sulla neve, ormai, non ci vanno più solo alpinisti esperti, ma pure dilettanti con le ciaspole o per fare delle passeggiate. La Sat sostiene quindi la necessità di ampliare le conoscenze di tutti sui pericoli in montagna. D.B.

Cos'è, la SAT vuol fare le crociate contro la MTB?

Ma perchè non aprono i loro occhioni e si guardano intorno: impianti di risalita dappertutto, cacciatori, jeep (dei sattini) per salire alle malghe, traffico locale nelle valli.
E poi saremmo noi il pericolo per l'ambiente? Ma per favore, piantiamola con ste fesserie.
 

monorotula

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www.mtbcucuzzoli.it
Prima di arieggiare il cavo orale, questo signore avrebbe potuto riflettere sul significato del defilamento della politica. Quanto al riconoscimento universale di partito dell'"ambiente" mi sa che sono in molti che ancora non hanno smesso di ridere.
 

Dallas

Biker immensus
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altra risposta giunta a FreeMTB

Seppur con ritardo, e ce ne scusiamo, rispondiamo alla sua email relativa a questo ancora
caldo e per certi aspetti incerto dibattito sulle strade ed i sentieri che potranno
essere "serenamente" percorsi dagli amanti della MTB.
Allego il file ufficiale emanato dalla nostra società di marketing Trentino
SPA, aggiungendo che per quanto riguarda le deroghe, come da comunicazione del
Servizio Foreste di Primiero ([email protected]),
saranno i comuni a farne capo.
In ogni caso, per quanto riguarda le zone del Parco di Paneveggio Pale di San Martino,
già da alcuni anni il Regolamento di Accessibilità
del Parco di Paneveggio vieta la circolazione con veicoli anche senza motore
su tutti i sentieri alpini al suo interno
Spero di averLe dato informazioni utili a riguardo.
In ogni caso rimaniamo a disposizione per qualsiasi altra informazione di cui dovesse necessitare.
I migliori saluti dalle Dolomiti.


Elena

 

monorotula

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Dallas ha scritto:
altra risposta giunta a FreeMTB

Seppur con ritardo, e ce ne scusiamo, rispondiamo alla sua email relativa a questo ancora
caldo e per certi aspetti incerto dibattito sulle strade ed i sentieri che potranno
essere "serenamente" percorsi dagli amanti della MTB.
Allego il file ufficiale emanato dalla nostra società di marketing Trentino
SPA, aggiungendo che per quanto riguarda le deroghe, come da comunicazione del
Servizio Foreste di Primiero ([email protected]),
saranno i comuni a farne capo.
In ogni caso, per quanto riguarda le zone del Parco di Paneveggio Pale di San Martino,
già da alcuni anni il Regolamento di Accessibilità
del Parco di Paneveggio vieta la circolazione con veicoli anche senza motore
su tutti i sentieri alpini al suo interno
Spero di averLe dato informazioni utili a riguardo.
In ogni caso rimaniamo a disposizione per qualsiasi altra informazione di cui dovesse necessitare.
I migliori saluti dalle Dolomiti.


Elena


Non ho presente il Parco di Paneveggio. Che posto è? Una riserva integrale?
 

lucaseeber

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Cavalese (TN)
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monorotula ha scritto:
Non ho presente il Parco di Paneveggio. Che posto è? Una riserva integrale?
E' un area di circa 1600 ettari adibita a parco naturale, dove tutto e' regolamentato ( o se si vuole vietato) da precise normative per la salvaguardia di un habitat particolare. Le limitazioni comunque non impediscono di poter girare con la MTB, visto che ci sono una serie infinita di stade forestali su cui si puo' passare. Sono off limits i sentieri stretti.
 

milzo

Biker cartograficus
4/2/06
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calvagese (BS)
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Scott Genius eRide 930
Viktor ha scritto:
2) qualcuno di voi ha mai fatto i sentieri 217 e 231 che scendono dalla parte di Corna Vecchia verso la valle di Bondo (sulla strada che poi riporta sù al passo Nota)?
3) non so se questo sentiero è coperto da divieti, ma qualcuno di voi ha mai fatto il 418 che scende da cima Sat verso il torrione S.Giovanni?

Si li ho fatti i sentieri che scendono dalla corna vecchia verso la val di bondo, non ricordo il numero del sentiero ma intendi quello pieno di gallerie scavate nella roccia? Se è questo attento a farlo "troppo" a manetta perchè facilmente troverai qualcuno che sta salendo. Da un lato è parete di roccia, dall'altro è strapiombo.

Sul sentiero che scende da cima sat e porta a riva (se non sbaglio sono 3), in quello centrale, ho visto malmenare un biker tedesco da parte di un gruppo di pseudo signori alpini. Io stavo salendo a piedi e ho visto questa scena infame. Non avevo visto cartelli di divieto alle mtb. L'hanno tirato giù dalla bici a forza e alla bici hanno fatto fare un volo di 10 metri. Avrei voluto intervenire ma sicuramente mi sarei preso un ceffone pure io... Comunque quando hanno visto che mi stavo avvicinando, hanno ripreso la loro strada e lo sventurato biker è sceso a piedi con la bici al fianco. Non dimenticherò MAI questo brutto episodio. I sattini orgogliosi continuavano a dire:
-Lo sanno che non li vogliamo con sto rampichini del caxxo in mezzo alle palle.

Morale della favola, visto l'aria che tira, lascia perdere la cima SAT...
 

BlackteA

Biker tremendus
3/7/04
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Gorizia
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milzo ha scritto:
L'hanno tirato giù dalla bici a forza e alla bici hanno fatto fare un volo di 10 metri. Avrei voluto intervenire ma sicuramente mi sarei preso un ceffone pure io... Comunque quando hanno visto che mi stavo avvicinando, hanno ripreso la loro strada e lo sventurato biker è sceso a piedi con la bici al fianco. Non dimenticherò MAI questo brutto episodio. I sattini orgogliosi continuavano a dire:
-Lo sanno che non li vogliamo con sto rampichini del caxxo in mezzo alle palle.

Eeehh l'amore per la natura.
 

milzo

Biker cartograficus
4/2/06
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calvagese (BS)
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Scott Genius eRide 930
Viktor ha scritto:
ma scusami lui non si è neanche difeso?
cioè, ho capito male o lo hanno prorpio malmenato?

Lui era solo e TERRORIZZATO! Malmenato nel senso che con le brutte lo hanno strappato dalla bici (deve aver preso pure uno scappellotto). Non erano giovani giovani i sattini... Erano moooolto incazzati! E soprattutto in 5 contro un ragazzo di si e no 25 anni...
 

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