News MTB in Trentino: divieti!

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dony

Biker augustus
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marco ha scritto:
"disgraziati". Questo termine è esattamente il centro del pensiero delle varie SAT e degli oltranzisti trentini. Quali "disgraziati" vanno mai su sentieri di alta montagna, dove c'è ben da pedalare e sudare prima di arrivare ad una discesa? Non ti viene in mente che forse questi "disgraziati" sono gente che come te e altri escursionisti che amano la montagna e la natura? Fare di tutta l'erba un fascio è un brutto errore. Anche fra gli escursionisti a piedi ci sono i "disgraziati" che tagliano i sentieri, buttano l'immondizia in giro, fanno casino nei boschi. Eppure non ho mai sentito che un sentiero in Val di Fiemme venisse chiuso perchè qualcuno a piedi tagliava i sentieri in discesa.

non posso che quotare, e tanto anche! :-o o-o
 
questo è una lettera inviata dall'assessore della provincia di trento al sito ufficiale di un noto team trentino:




Gentile/Caro biker Amico del Trentino, Abbiamo raccolto la Tua/Sua segnalazione – assieme a moltissime altre – sulla pratica del mountain bike nel nostro territorio; tanti messaggi giunti in particolare da frequentatori della zona del Lago di Garda. Siamo anzitutto felici di questa dimostrazione di interesse ed apprezzamento verso la nostra offerta turistico sportiva: ed assicuro che questo massiccio invio di e.mail, ci impegna anzitutto a lavorare con ancor più precisione ed equilibrio vista la dimostrazione dell’importanza del mountain bike nel Trentino e del gradimento di tanti appassionati. Una premessa importante e poi alcune precisazioni, spero chiare, mirate a rimettere le cose a posto dopo alcune giornate di allarme ingiustificato durante le quali un “tam-tam” mediatico – legato più all’emozione del sentito dire che alla realtà dei fatti – ha attraversato la rete web. In Trentino nessuno, oggi o domani, deve o dovrà arrendersi ai divieti, alle restrizioni o proibizioni nel praticare il mountain bike: e questo può essere fra l’altro testimoniato dalle centinaia di appassionati che si godono anche quest’ultima parte di stagione lungo i tracciati del Basso Sarca o della Valle di Ledro La Provincia Autonoma di Trento ha avviato lo studio d’una serie di norme (valide nella loro versione definitiva presumibilmente solo a partire dall’estate del 2007) in collaborazione con tecnici, la SAT sezione del Club Alpino italiano che cura la manutenzione dei sentieri alpini, ed i Comuni del Trentino: scopo è salvaguardare le zone più sensibili del nostro ambiente di alta montagna lungo i tratti più critici dei sentieri alpini, prevalentemente alle quote più alte. Questo per assicurare una qualità complessiva del nostro ambiente nell’interesse di tutti – noi residenti, i turisti ospiti, gli sportivi, dei bikers e soprattutto i nostri figli – conservare e difendere il più possibile dal degrado aree particolarmente delicate. Si vuole così impedire il diffondersi incontrollato delle espressioni più esasperate ed estreme (downhill, freerider) del mountain bike lungo quei tratti dei sentieri alpini che – soprattutto a quote dai 1800/2000 metri dove la vegetazione cresce con estrema difficoltà in un microclima fragile e delicato – sono particolarmente soggetti al deterioramento. Come raggiungere questo scopo, crediamo condiviso da tutti? Non attraverso una politica di divieti, bensì affidandoci all’autocontrollo, alla responsabilità al senso civile d’ogni amante della natura ancor prima che del mountain bike. Ed alla sua volontà di convivere anche pacificamente con gli escursionisti, anche loro frequentatori della montagna con ugual diritto. Si è molto parlato dei due parametri (20% di pendenza e ingombro del mtb posto di traverso) all’esame del team di tecnici: sono ipotesi adottate per dare una misura, immaginabile ed oggettiva, per materializzare uno spazio fisico (nell’incrociarsi eventuale fra camminatore e biker) e per riferirsi alle condizioni del terreno, pensando come sia soprattutto lungo le discese ripide per effetto delle violente frenate che le ruote del mtb scavano il terreno sul quale poi la pioggia provocherà un vero e proprio fenomeno di erosione. E’ naturale che senza la ricercata e convinta partecipazione dei bikers il nostro obiettivo non potrà essere raggiunto: per questo anziché adottare una politica dei divieti vogliamo raggiungere la condivisione delle scelte attraverso il coinvolgimento della Federazione Ciclistica italiana e di altri interlocutori qualificati e conoscitori del fenomeno mountain bike. Siamo ancora, quindi, alla fase delle proposte e delle verifiche da mettere a punto con i diversi Soggetti del territorio. Può continuare ad essere quindi del tutto tranquillo (e naturalmente benvenuto) chi ama scoprire il Trentino in sella al mountain bike, percorrendo le strade forestali (oltre 6mila km, vietati al traffico), gli oltre 200 tracciati segnalati anche “single track” e curati ogni primavera, oppure scegliendo gli itinerari delle grandi traversate (prima fra tutte la Transalp Challenge) di valle in valle ed i percorsi dei raduni internazionali (dalla Valle di Non alla Valle di Ledro, nelle Dolomiti di Fassa e di San Martino). Non credete quindi agli allarmi lanciati in modo inopportuno, programmate pure le vostre uscite per la prossima primavera con la certezza di essere come al solito accolti bene in un ambiente ideale per praticare la vostra disciplina sportiva favorita.



Tiziano Mellarini
 

marco

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paolobike ha scritto:
io mi riferisco a quella parte di gente che pensa solo al proprio divertimento dimenticandosi totalmente del rispetto al territorio e alle altre persone, ovviamente non sono tutti così e non voglio fare di tutta l'erba un fascio ma come si sà, a pagare per le cavolate di qualcuno purtroppo è sempre chi non centra niente.sul fatto che dici tu dei bikers che sudano per poter dopo scendere, non sono d'accordo, in quanto l'ultima tendenza e proprio quella di farsi portare in quota dagli impianti da sci, oppure con la complicità di qualche persona del posto, farsi portare con dei fuoristrada o altri mezzi e poi scendere senza pensare che magari c'è anche qualcun altro sul sentiero...
io mi riferisco principalmente a questa categoria, alle persone che non vanno in montagna perchè amano la natura, ma solo per puro e indiscrimato divertimento.
giustamente come dici tu anche fra chi va a piedi, chi va con gli sci, chi in funivia o seggiovia c'è sempre la testa di cavolo che lascia i rifiuti, accende focolai, danneggia in qualsiasi modo il territorio...
non si pensi che voglio difendere a priori questa legge, perchè anch'io amo andare sui sentieri, ma quello che voglio dire è che ci vorrebbe l'impegno di tutti affinchè non si debba arrivare a questi estremi....

1) dove è stata la discussione con i biker, prima dell'approvazione della legge regionale (È una legge regionale, nessun "provvedimento")? Hanno chiamato quelli dell'associazione per le gare, che dei sentieri non hanno la minima idea perchè non ci vanno.

2) Dove sono tutte queste zone piene di biker "disgraziati" che salgono in funivia o in fuoristrada? Per favore citamele.

3) tu dici "giustamente come dici tu anche fra chi va a piedi, chi va con gli sci, chi in funivia o seggiovia c'è sempre la testa di cavolo che lascia i rifiuti, accende focolai, danneggia in qualsiasi modo il territorio..." Che leggi sono state fatte contro questa gente?
 

giaz

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www.nonsolopanza.it
marco ha scritto:
"disgraziati". Questo termine è esattamente il centro del pensiero delle varie SAT e degli oltranzisti trentini. Quali "disgraziati" vanno mai su sentieri di alta montagna, dove c'è ben da pedalare e sudare prima di arrivare ad una discesa? Non ti viene in mente che forse questi "disgraziati" sono gente che come te e altri escursionisti che amano la montagna e la natura? Fare di tutta l'erba un fascio è un brutto errore. Anche fra gli escursionisti a piedi ci sono i "disgraziati" che tagliano i sentieri, buttano l'immondizia in giro, fanno casino nei boschi. Eppure non ho mai sentito che un sentiero in Val di Fiemme venisse chiuso perchè qualcuno a piedi tagliava i sentieri in discesa.


Non posso alto che quotare e straquotare.
I "disgraziati" non sono certo i biker che salgono con i mezzi per poi divertirsi in discesa. Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo caro Paolobike? Uno è "disgraziato" perchè si diverte in discesa??
C'è modo e modo di fare le cose, tutte e comunque si facciano, indipendentemente dal fatto di utilizzare un mezzo o uno strumento.
Ma è inutile ripertere le stesse cose, quindi invece di ripostare belle prose senza senso scritte dai nostri cari amministratori, rileggiti tutto il topic da pagina 1 per piacere!
 
marco ha scritto:
1) dove è stata la discussione con i biker, prima dell'approvazione della legge regionale (È una legge regionale, nessun "provvedimento")? Hanno chiamato quelli dell'associazione per le gare, che dei sentieri non hanno la minima idea perchè non ci vanno.

2) Dove sono tutte queste zone piene di biker "disgraziati" che salgono in funivia o in fuoristrada? Per favore citamele.

3) tu dici "giustamente come dici tu anche fra chi va a piedi, chi va con gli sci, chi in funivia o seggiovia c'è sempre la testa di cavolo che lascia i rifiuti, accende focolai, danneggia in qualsiasi modo il territorio..." Che leggi sono state fatte contro questa gente?



1)quando hanno fatto la legge sul furto hanno interpellato i ladri?

2)prova r farti qualche giro a piedi magari con i bambini in qualsiasi sentiro o stada forestale...

3)i controlli da parte della forestale vengono fatti e anche molti verbali vengono scritti....
 
giaz ha scritto:
Non posso alto che quotare e straquotare.
I "disgraziati" non sono certo i biker che salgono con i mezzi per poi divertirsi in discesa. Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo caro Paolobike? Uno è "disgraziato" perchè si diverte in discesa??
C'è modo e modo di fare le cose, tutte e comunque si facciano, indipendentemente dal fatto di utilizzare un mezzo o uno strumento.
Ma è inutile ripertere le stesse cose, quindi invece di ripostare belle prose senza senso scritte dai nostri cari amministratori, rileggiti tutto il topic da pagina 1 per piacere!


divertirsi è un conto, scendere pensando di essere soli al mondo è un altra cosa
 

giaz

Biker superis
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paolobike ha scritto:
divertirsi è un conto, scendere pensando di essere soli al mondo è un altra cosa

idem quando cammini e butti il mozzicone della sigaretta, quando vuoi fare i numeri col SUV o col Quad, quando vai a 250 in terza corsia in autostrada...
...devo proseguire????

Per questo i fumatori sono piromani, chi ha il SUV o il QUAD è un terrosita e chi fa i 160 in sorpasso in autostrada è un omicida!!
Non parlaimo poi dei bikers che fanno solo discesa.....
 

Dallas

Biker immensus
19/2/04
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Bolzano
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Come al solito, come sempre in Italia si litiga fra di noi e di CONCRETO non si fà nulla, io non ho più voglia di lottare, vivrò alla giornata.
Se gli Amici trentini mi inviteranno nelle loro zone non mi tirerò indietro e quel che deve succedere succeda, deciderò al momento come reagire :prost:
 

Maxgr81

Biker poeticus
Dallas ha scritto:
Come al solito, come sempre in Italia si litiga fra di noi e di CONCRETO non si fà nulla, io non ho più voglia di lottare, vivrò alla giornata.
Se gli Amici trentini mi inviteranno nelle loro zone non mi tirerò indietro e quel che deve succedere succeda, deciderò al momento come reagire :prost:
continueremo a raidare...
 

giaz

Biker superis
9/10/04
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giaz ha scritto:
Spedite a dimb.de 114 firme.
Speriamo bene!!

Io il mio dovere l'ho fatto da tempo.
Poi se ci sono i vari Paolobike, 601 e soci che non capiscono...
...quello è un altro discorso.
Di sicuro sui forum tedeschi queste brillanti uscite non si trovano e quando loro vogliono ridere vengono a leggere il nostro forum di ladri e disgraziati.
 

dony

Biker augustus
13/10/04
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Rovereto (TN)
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Giant Trance - Rockrider 8.2
paolobike ha scritto:
divertirsi è un conto, scendere pensando di essere soli al mondo è un altra cosa

te lo dico anche io...leggi il thread dalla prima pagina e se sei un vero bike capisci altrimenti vai pure per la tua strada e a metterci i bastoni fra le ruote...

se a te sta bene prendere una multa perchè stai scendendo da un sentiero ripido o stretto perchè qualche "disgraziato" (quanti poi???) si comporta in modo indecente non so che farci, a me non va...

vorrei vedere come reagiresti se chiudessero il 90% delle strade ai mezzi a motori perchè alcuni (TANTI) disgraziati (è dire poco...) le trasformano in autodromi...allora sì che faresti il diavolo in 4 per rimettere il :quinonsp: sulla macchina...

domanda: ma ci tieni veramente alla MOUNTAINbike?
 

windmillking

Biker ciceronis
paolobike ha scritto:
questo è una lettera inviata dall'assessore della provincia di trento al sito ufficiale di un noto team trentino:




Gentile/Caro biker Amico del Trentino, Abbiamo raccolto la Tua/Sua segnalazione – assieme a moltissime altre – sulla pratica del mountain bike nel nostro territorio; tanti messaggi giunti in particolare da frequentatori della zona del Lago di Garda. Siamo anzitutto felici di questa dimostrazione di interesse ed apprezzamento verso la nostra offerta turistico sportiva: ed assicuro che questo massiccio invio di e.mail, ci impegna anzitutto a lavorare con ancor più precisione ed equilibrio vista la dimostrazione dell’importanza del mountain bike nel Trentino e del gradimento di tanti appassionati. Una premessa importante e poi alcune precisazioni, spero chiare, mirate a rimettere le cose a posto dopo alcune giornate di allarme ingiustificato durante le quali un “tam-tam” mediatico – legato più all’emozione del sentito dire che alla realtà dei fatti – ha attraversato la rete web. In Trentino nessuno, oggi o domani, deve o dovrà arrendersi ai divieti, alle restrizioni o proibizioni nel praticare il mountain bike: e questo può essere fra l’altro testimoniato dalle centinaia di appassionati che si godono anche quest’ultima parte di stagione lungo i tracciati del Basso Sarca o della Valle di Ledro La Provincia Autonoma di Trento ha avviato lo studio d’una serie di norme (valide nella loro versione definitiva presumibilmente solo a partire dall’estate del 2007) in collaborazione con tecnici, la SAT sezione del Club Alpino italiano che cura la manutenzione dei sentieri alpini, ed i Comuni del Trentino: scopo è salvaguardare le zone più sensibili del nostro ambiente di alta montagna lungo i tratti più critici dei sentieri alpini, prevalentemente alle quote più alte. Questo per assicurare una qualità complessiva del nostro ambiente nell’interesse di tutti – noi residenti, i turisti ospiti, gli sportivi, dei bikers e soprattutto i nostri figli – conservare e difendere il più possibile dal degrado aree particolarmente delicate. Si vuole così impedire il diffondersi incontrollato delle espressioni più esasperate ed estreme (downhill, freerider) del mountain bike lungo quei tratti dei sentieri alpini che – soprattutto a quote dai 1800/2000 metri dove la vegetazione cresce con estrema difficoltà in un microclima fragile e delicato – sono particolarmente soggetti al deterioramento. Come raggiungere questo scopo, crediamo condiviso da tutti? Non attraverso una politica di divieti, bensì affidandoci all’autocontrollo, alla responsabilità al senso civile d’ogni amante della natura ancor prima che del mountain bike. Ed alla sua volontà di convivere anche pacificamente con gli escursionisti, anche loro frequentatori della montagna con ugual diritto. Si è molto parlato dei due parametri (20% di pendenza e ingombro del mtb posto di traverso) all’esame del team di tecnici: sono ipotesi adottate per dare una misura, immaginabile ed oggettiva, per materializzare uno spazio fisico (nell’incrociarsi eventuale fra camminatore e biker) e per riferirsi alle condizioni del terreno, pensando come sia soprattutto lungo le discese ripide per effetto delle violente frenate che le ruote del mtb scavano il terreno sul quale poi la pioggia provocherà un vero e proprio fenomeno di erosione. E’ naturale che senza la ricercata e convinta partecipazione dei bikers il nostro obiettivo non potrà essere raggiunto: per questo anziché adottare una politica dei divieti vogliamo raggiungere la condivisione delle scelte attraverso il coinvolgimento della Federazione Ciclistica italiana e di altri interlocutori qualificati e conoscitori del fenomeno mountain bike. Siamo ancora, quindi, alla fase delle proposte e delle verifiche da mettere a punto con i diversi Soggetti del territorio. Può continuare ad essere quindi del tutto tranquillo (e naturalmente benvenuto) chi ama scoprire il Trentino in sella al mountain bike, percorrendo le strade forestali (oltre 6mila km, vietati al traffico), gli oltre 200 tracciati segnalati anche “single track” e curati ogni primavera, oppure scegliendo gli itinerari delle grandi traversate (prima fra tutte la Transalp Challenge) di valle in valle ed i percorsi dei raduni internazionali (dalla Valle di Non alla Valle di Ledro, nelle Dolomiti di Fassa e di San Martino). Non credete quindi agli allarmi lanciati in modo inopportuno, programmate pure le vostre uscite per la prossima primavera con la certezza di essere come al solito accolti bene in un ambiente ideale per praticare la vostra disciplina sportiva favorita.



Tiziano Mellarini



Riassunto e traduzione dal "politichese" : venite o biker a portare i vostri soldi in trentino, voi ci state sulle pa**e, i vostri soldi no!
Resta chiaro che sui single track non ci dovete andare, potete fare solo le carraie (ufficialmente chiuse al traffico ma su cui passano regolarmente perchè autorizzati fuoristrada, gipponi, motocarri, pulmini, furgoni, camion dei gelati etc...)
O come si dice da noi "paga e tas"

il solito schifo italiano ... e la nostra unica risposta deve essere di NON ANDARE dove non ci vogliono !

marco
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
21.482
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
monorotula ha scritto:
Si tratta di una comunicazione ufficiale, non possono non rispondere, al limite ci mandano a stendere.
Ciao, si sono poi fatti sentire? o hanno annegato tutto?

Pensierino: nella mia sezione del cai mi sono accorto che non c'è demonizzazione verso i fruitori della mtb, ho però constatato con mano che noi del gruppo alpinistico siamo visti come "elitari" dal gruppo escursionistico. Antipatici, asociali, sbruffoni ecc. ... il bello è che non ci siamo mai parlati ma loro hanno subito espresso giudizi nei nostri confronti!! Gli escursionisti "portano soldi" alle sezioni visto che nelle gite organizzate (almeno da noi pagano e non si muovono se non gli fai l'autobus), gli alpinisti e i mtb no! Quindi la SAT (visto che il territorio è sotto la sua gestione) tenderà sempre a privilegiare chi porta iscrizioni e soldi. Ricordo anche che nei rifugi gli alpinisti (non so i mtb perchè è poco che frequento l'ambiente) sono visti come parassiti perchè non consumano o consumano poco... mentre l'escursionista estivo si sa che ci da dentro... [scusate se sono andato fuori topic ma mi preveva far capire come pensano i nuovi escursionisti nella mia zona]
 

601

Biker serius
1/6/05
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Lago di Garda
Visita sito
giaz ha scritto:
Io il mio dovere l'ho fatto da tempo.
Poi se ci sono i vari Paolobike, 601 e soci che non capiscono...
...quello è un altro discorso.
Di sicuro sui forum tedeschi queste brillanti uscite non si trovano e quando loro vogliono ridere vengono a leggere il nostro forum di ladri e disgraziati.
Mi potresti spiegare bene cosa non capisco?
 

monorotula

Moderatur
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13/11/03
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Collegno (TO)
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maxgastone ha scritto:
Ciao, si sono poi fatti sentire?..

No. Pensavamo di rivolgerci alla provincia, dato che dobbiamo pianificare alcune gite di più giorni per il prossimo anno. Speriamo che non risponda Mellarini!
La storia dei rifugi che pediligono gli escursionisti non regge, è solo questione di numeri. Il fatto è che di gente che si sciroppa dislivelli pesanti per raggiungere i rifugi non ce ne sarà mai tantissima, e questo da una parte fa il nostro gioco per via dell'impatto ambientale irrisorio, ma dall'altra ci pone come categoria meno remunerativa rispetto agli escursionisti. Difficile uscirne senza un organizzazione unica.
 

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