La Nirvana è nata per un motivo: dare al pubblico italiano una pista che in italia non trovavi, una pista impegnativa, una pista su cui poter andare veloce, una pista dove l'airtime sui salti venisse sentito veramente.
Ben consci del livello medio di riding italico, da subito sono state fatte dovute varianti, fattibili anche da un bambino.
Ma soprattutto, si è cercato di creare qualcosa che spingesse a migliorarsi, a cercare di girare più grosso.
I panettoni sono comodi, ma personalmente mi danno meno brividi di un doppio, oltretutto, io giro spesso all'alpet, e a parte tre salti su tutta la nirvana, gli altri anche se arrivi corto, non sono pericolosi, se poi la gente arriva a 5metri dal roadgap, si caga addosso, si attacca ai
freni e finisce nel buco, beh, la colpa non è di chi ha costruito il salto, ma di chi lo prende senza rispettare la regola d'oro: prima guardo e valuto, poi provo.
Oltretutto, è stata tracciata sotto la seggiovia proprio per dar modo, già risalendo, di individuare i salti più impegnativi così da non arrivare impreparati e alla cieca.
Riguardo alla maggior sicurezza del panettone: su salti molto grossi (pensate ad esempio al megapanettone della SuperMorzine ad Avoriaz) il panettone è psicologicamente migliore, ma non è più sicuro, perchè se lo provi e arrivi corto, probabilmente ti scalcerà in avanti e finirai di faccia sul landing o sul piatto, un doppio grosso ci pensi due volte prima di farlo. Ho visto a Les Gets molta più gente farsi male sui panettoni della vecchia Rou Libre che sui doppi del Jump Park, diciamo che il panettone aiuta psicologicamente, e se è un salto medio aiuta anche fattivamente, ma su un salto grosso, non è detto che sia la soluzione migliore.
Ora capisco che alcuni trovino la Nirvana troppo impegnativa, ma ci sono tre altre piste su cui affinare il proprio livello, non è obbligatorio girare sulla Nirvana, così come non è obbligatorio chiudere tutti i salti.
Io stesso preferisco fare la prima parte della Jim Morrison e collegarmi dopo alla Nirvana, perchè di norma non faccio alcuni salti grossi, mentre quelli della Jim li chiudo tutti.
Il fatto è che se avessimo fatto salti più piccoli, o solo panettoni, ci sarebbe stato qualcuno che diceva che era troppo facile, sinceramente preferisco sentire gente che la vede come una sfida.
Le prime tre settimane di apertura, quando salivo in seggiovia vedevo Bruno e al massimo altri tre rider chiudere i salti più grossi, oggi vedo molta più gente che li fa, e quando arriva in fondo si gasa con gli amici perchè è riuscita a chiudere il salto che un mese prima non riusciva a fare.
Questo secondo me è lo spirito con cui si deve girare, cercare di migliorarsi, prendere coscienza dei propri limiti, e di tanto in tanto cimentarsi, sempre in sicurezza, con delle nuove sfide.
Poi sicuramente il prossimo anno faremo delle modifiche, in primis sul road gap in quanto non vogliamo che a causa dell'azzardo di uno ci rimetta quello che passa sotto nel momento sbagliato, probabilmente, ma si dovranno valutare costi e tempistiche, si ha già idea di fare nuove varianti sulle altre piste con serie di panettoni, il Monte Alpet è in continuo divenire, ma per fare le cose ci vuole tempo, per ragionarci su, per costruire, per testare. E' un continuo work in progress, e i feedback, tutti, saranno sempre ascoltati e presi in considerazione.