News Motociclisti abusivi nel Parco dell'Etna aggrediscono ciclisti

sembola

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Ma dai,smettiamola... L'unica categoria da additare è quella delle teste di caxxo, qualunque cosa guidino.
Si e no.

Sì, perchè una tdc lo è a piedi, in bici, in auto e sul lavoro.

No, perchè la natura del mezzo che si guida fa differenza, un pedone non ha lo stessa energia cinetica di un'autovettura ed una bici non è in grado di fare gli stessi danni al terreno di una moto o un fuoristrada.
 

Ilcoccolo

Biker tremendus
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Si e no.

Sì, perchè una tdc lo è a piedi, in bici, in auto e sul lavoro.

No, perchè la natura del mezzo che si guida fa differenza, un pedone non ha lo stessa energia cinetica di un'autovettura ed una bici non è in grado di fare gli stessi danni al terreno di una moto o un fuoristrada.
Certo, il mio post era in risposta alla discussione che si è creata sul diritto di uso delle strade pubbliche, chiaramente OT.
Tornando IT, per quanto riguarda la salvaguardia dei nostri boschi, ovviamente è come dici tu, ma non è pensabile vietare tutto a tutti. Che ci siano alcune zone salvaguardate e vietate ai mezzi che fanno più danni ci può stare, ma non si può sempre pensare, come troppo spesso accade in italia, di vietate tutto a tutti, bisogna sempre cercare il giusto compromesso.
In ogni caso, con chi va in moto... o in auto, o in bici in una zona vietata, bisogna essere intransigenti.
 

Ilcoccolo

Biker tremendus
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Il problema è che poi si finisce come con le aree marine protette in barca, e in alcuni casi anche a "nuoto"... o sono totalmente vietati i posti più belli e nessuno può più goderne, oppure se paghi entri, cosa che poco ha a che fare con la protezione dell'ambiente
 

sottopressione

Biker superis
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Purtroppo è morto da tempo il rispetto per il prossimo... è tutto lì il problema.
Oggi si gioca a chi è più aggressivo e si fa delle proprie passioni diritti acquisiti.
Se vi da fastidio la gente c'è sempre l'Alaska che vi darà i giusti spazi... A leggerVi vi sta sulle palle tutta l'umanità...
Fate pace col cervello
 
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sideman

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Il ciclista da solo no. Ma lo sciame di ciclisti che occupano lo spazio di DUE camion e che non riesci a separare nemmeno con la tortura (perché ti si infilano pure sotto lo specchietto) il traffico lo intralciano eccome. Perché per quanto "pro" uno possa essere, più di 30-35 km/h di media non fa.
La verità è che bici e auto sono tra loro poco compatibili. Avrebbero bisogno di infrastrutture il più separate possibili, ma anche bici e pedoni sono tra loro poco compatibili, e quindi la classica ciclopedonale al risparmio (che il "pro" comunque snobba, a volte ampiamente aragione a volte per partito preso) non risolve la questione.
Ed è il motivo per cui giro in MTB, io sulle strade trafficate voglio starci solo per lo stretto necessario e pure quello è già troppo :-)

Allo stesso modo, su una salita stretta (che so, il Gavia) la convivenza è parimenti difficile. Il ciclista va su a una velocità che un'auto non riesce a mantenere, è semplicemente troppo bassa. E lo spazio è poco. Per contro in discesa un ciclista è più veloce (io do loro strada se la situazione lo permette), ma spesso scende con un po' troppa fede in qualche divinità. L'anno scorso sono stato mandato a quel paese perché...ero dietro una curva. Che il tizio ha tagliato a 40 all'ora. ;-)

Gli imbecilli non mancano, però io vedo anche gente che nei limiti rispetta. Però bisogna venirsi incontro (quanto mi manda in bestia, ad esempio, quando ti accodi pazientemente al ciclista in attesa di uno slargo e quello smette di pedalare...un classico di quelli "occasionali"), perché la soluzione ottimale per uno dei soggetti è quella non ottimale per l'altro.

Quanto ai limiti di velocità, visto che sono stati tirati in ballo, in Italia abbiamo un problema: il CdS stabilisce di limiti di massima sensati (130/110/90/50), poi arriva qualsiasi ente locale o gestore dell'infrastruttura che da spazio libero alla fantasia, con limiti che nessuno rispetta (nemmeno quelli che dovrebbero farli rispettare, provare per credere), ma che servono da un lato a fare cassa quando necessario (infatti quasi sempre se l'autovelox lo piazza la Stradale lo tara a un limite sensato, che non è necessariamente quello in vigore), e dall'altro a pararsi il prezioso deretano in caso di incidente.
non posso che quotare e sottoscrivere un post di assoluto buon senso che andrebbe scolpito sulla pietra
 

Fermo80

Biker scrausissimus
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Che bisogna collaborare sono assolutamente d'accordo ma guardiamo la situazione reale:

L'automobilista medio non vuole aspettare neanche UN SECONDO e ti sorpassa senza ridurre di 1km/h la sua velocità sfiorandoti con lo specchietto, (perchè nell'altro senso di marcia c'è un auto in senso contrario) quando nel 99% dei casi basterebbe perdere 5-10 secondi al massimo per farlo in sicurezza.
C'è chi sicuramente non aspetta e rischia. Lui, e fa rischiare tutti gli altri.

Nei confronti dei ciclisti ovviamente si vede un po' di tutto, da quello che ti fa il pelo (anche se ha spazio, ma d'improvviso girare il volante costa fatica) a quelli che invece lo spazio lo lasciano e se del caso aspettano.
E il problema non è quasi mai il ciclista singolo, o la coppia. Come detto, il problema è il gruppone in assetto gara, che occupa uno spazio enorme, che non ne vuole sapere di separarsi in gruppetti (che altrimenti la performance ne risente) e che così facendo mettono comunque a rischio in primo luogo la loro sicurezza.

OT: visto che siamo in modalità "la gente che non sopporto" :8-):, ci aggiungo per giusto peso i ciclisti (tanto da strada quanto da fuoristrada, ma è la seconda categoria quella più rappresentata a quel che vedo, anche se in cima a tutti c'è il ciclista che usa la bici come mezzo di trasporto) che si infilano in galleria, o viaggiano di notte, senza luci. In gardesana la scorsa estate li ho trovati sempre.
Gente magari vestita di tutto punto, con bici di tutto punto, ma per le luci improvvisamente è finito il budget. :azz-se-m:
Regà, alla peggio con 60 euri da Deca ve la cavate e nessuno arriva a leggere la marca sulla lampadna :mrgreen:
 

sembola

Moderatur cartesiano
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una nera e l'altra pure
E il problema non è quasi mai il ciclista singolo, o la coppia.
Io giro da sempre da solo. E mi fanno il pelo lo stesso, pure in zone dove il traffico è scarso e dove nessuno sta andando a salvare delle vite. Forse il problema non è il numero dei ciclisti.


Come detto, il problema è il gruppone in assetto gara, che occupa uno spazio enorme, che non ne vuole sapere di separarsi in gruppetti (che altrimenti la performance ne risente) e che così facendo mettono comunque a rischio in primo luogo la loro sicurezza.
Anche questo è discutibile.
Venti ciclisti in fila indiana occupano uno spazio logitudinale di quaranta metri, equivalente e ben più di un TIR; venti ciclisti "appallati" lo spazio grossomodo di un camioncino. Quale delle due situazioni consenta più facilmente un sorpasso in condizioni di sicurezza è abbastanza facile da capire.

Detto questo, bisogna decidere se il rispetto delle regole debba essere permanente oppure opzionale e dipendente dalla forza specifica degli attori.

Nel primo caso, si multano i ciclisti che non stanno in fila indiana E chi li sorpassa a pochi cm. Tutti, senza se e senza ma, a partire da chi usa il cellulare al volante, autovelox ogni km, e via andare.

Nel secondo caso, se si pretende di sorpassare a pochi cm e a non dare la precedenza a pedoni e ciclisti quando trovi ad essere "l'uomo col fucile" dentro ad un'auto che ti rende "sicuro" ed invincibile, poi tocca accettare di tornare ad essere "l'uomo con la pistola" e arrendersi di fronte al numero. Stacce, come dicono a Roma, è una questione di coerenza, invece nel nostro (bel)paese, si vuole il farwest quando siamo forti e il rispetto della legge quando si è deboli.
 

Fermo80

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I ciclisti non in fila indiana occupano in teria meno spazio longitudinale. Però se ne prendono di più in larghezza: può non essere un problema su strade larghe con buona visibilità, assolutamente da evitare su strade strette di montagna, ad esempio.
Il problema però è che normalmente non fanno il grappolo, ma una fila indiana non propriamente indiana (e parliamo di gruppi numerosi). Quindi occupano in primis tanto, ma tanto spazio in senso longitudinale, e ovviamente (visto che almeno nel mio caso lo scopo è non travolgerli) ne occupano anche in senso trasversale.
Non c'è santo: la civile convivenza impone da un lato di non fare il pelo ai ciclisti e di rispettarne gli spazi vitali, ma dall'altro dovrebbe imporre (anche solo per buon senso) di non fare il gruppo al giro d'Italia, se non è una gara.
 

ammericano

Biker forumensus
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Cannondale
C'è anche una mancanza di regole e di educazione, ne è prova che anche qui non siamo tutti d'accordo su quale sia il modo migliore per muoversi in gruppo in bici

Art. 143 CDS
1. I veicoli devono circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della medesima, anche quando la strada è libera.
2. I veicoli sprovvisti di motore e gli animali devono essere tenuti il più vicino possibile al margine destro della carreggiata.

Art. 148 CDS
5. Quando la larghezza, il profilo o lo stato della carreggiata, tenuto anche conto della densità della circolazione in senso contrario, non consentono di sorpassare facilmente e senza pericolo un veicolo lento, ingombrante o obbligato a rispettare un limite di velocità, il conducente di quest'ultimo veicolo deve rallentare e, se necessario, mettersi da parte appena possibile, per lasciar passare i veicoli che seguono. Nei centri abitati non sono tenuti all'osservanza di quest'ultima disposizione i conducenti di veicoli in servizio pubblico di linea per trasporto di persone.

Art. 182 CDS
1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.
((1-bis. Le disposizioni del comma 1 non si applicano alla circolazione dei velocipedi sulle strade urbane ciclabili))
 

Gigispeed3

Biker superis
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Marostica
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Nomad 6
concordo con Fermo80 che ha scritto

.... Ed è il motivo per cui giro in MTB, io sulle strade trafficate voglio starci solo per lo stretto necessario e pure quello è già troppo :-)...

vale anche per me allo stesso modo.

In strada ho già corso che basta, in moto anche troppo, e non tornerei più in dietro.
Mi rimane la montagna, con i sentieri che amo, fino al punto di metterli a posto, quando posso.

Di vedere quatto panzoni col cross, che arano tutto solo per il gusto di non stare ad ubriacarsi al bar, mi fa andare in bestia.
Non andrei mai a casa loro a fare lo stesso, mi spiace per gli appassionati ma sbagliano, soprattutto quando nessuno di questi si volta a guardare cosa ha lasciato dietro di se.

La convivenza non è possibile in questi termini.
 

sottopressione

Biker superis
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recanati
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Di vedere quatto panzoni col cross, che arano tutto solo per il gusto di non stare ad ubriacarsi al bar, mi fa andare in bestia.
Non andrei mai a casa loro a fare lo stesso, mi spiace per gli appassionati ma sbagliano, soprattutto quando nessuno di questi si volta a guardare cosa ha lasciato dietro di se.

La convivenza non è possibile in questi termini.
definisci casa loro...
per chiarezza... la montagna è casa/cosa tua?
ma cosa lasciano dietro di se? Il plutonio? una cava?
io non vi capisco ma tanto (non mi riferisco a te in particolare sia chiaro) avete già dato segno di intelligenza quanto sostenevate che le e-bike rovinavano i sentieri...
Se continuate a pensare solo a voi stessi ripeto c'è l'alaska e parte della pampa Argentina... li non date fastidio a nessuno
la montagna è di tutti ma....
- il CAI la vorrebbe solo per se al massimo per i suoi iscritti;
- XCountrista la vorrebbe solo per se e fuori gli altri da golgioni che mi devo allenare...
- l'endurista la vorrebbe solo per se perchè voglio godermi le discese...
- il Downista la vorrebbe solo per se con fettucce e saltoni...
- i cacciatori la vorrebbero solo per se...
- i motociclisti la vorrebbero solo per se....
- i fungaioli la vorrebbero solo per se...
basta se non te la sei comprata è di tutti
CONVIVETE o state a casa
ANARCHIA!
:-|
 

ANDREAMASE

Biker meravigliosus
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una da strada, una no e una via di mezzo...

Fermo80

Biker scrausissimus
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Siamo OT pure sull'OT...ma a me le zone 30 estese non piacciono. Servono a poco, non verranno rispettate (e non ci sono mezzi per farle rispettare), annullano l'efficacia anche di quelle circoscritte che invece possono avere un senso e peggiorano pesantemente la fluidità del traffico. Il tutto per...cosa? Poter fare Fulvio Testi in bici? :nunsacci:
Ma capisco che demagogicamente costi meno quella cosa piuttosto che chiedersi come sia possibile che una città piatta e di palude come Milano abbia una viabilità "alternativa" disastrata e disastrosa (oggi, perché fino a qualche anno fa il termine più opportuno sarebbe stato "inesistente") e si faccia ben poco per metterci una pezza.

Però fin quando leggi sul giornale del trionfale annuncio dell'apertura di una ciclabile di 300 (trecento) metri raso campi, in mezzo alla campagna, tra due frazioni, manco avessero costruito in una notte il ponte sullo Stretto (invece c'hanno messo tra una cosa e l'altra una vita) si capisce che non si va molto lontani.
 

Ilcoccolo

Biker tremendus
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Milano tutta zona 30, nascerebbe per disincentivare l'uso dell'auto privata in centro. Decongestionare il traffico e così promuovere i mezzi pubblici e la mobilità dolce... Da quello che ho letto un po' in giro
 
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Si, sulla carta.
In realtà quando Milano è congestionata la zona 30 è inutile, i 30 manco li vedi. :mrgreen:

Per decongestionare io avrei continuato su Area B e Area C (senza distinzioni), mentre la mobilità dolce la incentivi con strade praticabili (e non semplicemente "lente"), infrastruttura dedicata e soprattutto parcheggi. Che se mi muovo in bici la stessa dovrò pur lasciarla da qualche parte, magari con la speranza di ritrovarla quando torno.
 

avalonice

Biker grossissimus
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Si, sulla carta.
In realtà quando Milano è congestionata la zona 30 è inutile, i 30 manco li vedi. :mrgreen:

Per decongestionare io avrei continuato su Area B e Area C (senza distinzioni), mentre la mobilità dolce la incentivi con strade praticabili (e non semplicemente "lente"), infrastruttura dedicata e soprattutto parcheggi. Che se mi muovo in bici la stessa dovrò pur lasciarla da qualche parte, magari con la speranza di ritrovarla quando torno.
Aggiungerei anche creando una rete di trasporto pubblico degna di questo nome, Milano la sufficienza la raggiunge ma è anni luce lontana da altre città europee e non solo del Nord Europa.
 

Ilcoccolo

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Si, sulla carta.
In realtà quando Milano è congestionata la zona 30 è inutile, i 30 manco li vedi. :mrgreen:

Per decongestionare io avrei continuato su Area B e Area C (senza distinzioni), mentre la mobilità dolce la incentivi con strade praticabili (e non semplicemente "lente"), infrastruttura dedicata e soprattutto parcheggi. Che se mi muovo in bici la stessa dovrò pur lasciarla da qualche parte, magari con la speranza di ritrovarla quando torno.
Basterebbe copiare... Che so... Da Olanda? Danimarca? Ecc. Ecc.
Perché lì in auto in centro si va in pochissimi, si va piano... e senza lamentarsi?
 

Fermo80

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Per diverse ragioni: mentalità (il problema in Italia affonda le sue radici in tempi remoti, quando ci hanno convinto che bisognava fare tutto in auto e adesso la gente manco in forneria a volte ci va a piedi), ma anche servizi offerti.
Milano ha comuque un TPL accettabile (in parte offuscato da quella mina vagante di Trenord), ma non so se sarebbe comunque in grado di reggere l'onda d'urto di un massiccio trasferimento dal privato al pubblico.
E paga lo scotto di una infrastruttura viaria inefficiente, sia a livello di circolazione automobilistica sia a livello di possibilità per le biciclette. Milano sarebbe una città ciclabile per eccellenza, è piatta e pure relativamente compatta, eppure i ciclisti sono merce rara, e non senza ragione.
 
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