Più o meno il mio orario, se ben ricordo. Ho incontrato sulla salita due biker, uno che spingeva con maglia gialla fosforescente ed un altro che invece pedalava, li ho salutati.
I tentativi... alla fine è l'unico sistema. Bisogna provare e riprovare, piano piano alla fine tentativo dopo tentativo si migliora. Il problema di solito è che quando la salita è ripida, tendi a salire piano con il rampeghino. Essendo la velocità bassa, l'equilibrio è più precario. Se il fondo è smosso, ovvero se trovi sassoni o altre asperità che ti fanno traballare, rischi di perdere l'equilibrio, quindi ti sganci dai pedali, quindi non riparti più. Penso si debba:
1) migliorare l'equilibrio a basse velocità (tecnica)
2) rafforzare la gamba per "aumentare i giri" quando devi sormontare in piena salita un sasso, un gradino o altro, che ti faranno perdere momentaneamente aderenza o sbandare.
Tentare e ritentare fa bene ad entrambe. La zona di Montevecchia propone diversi "strappetti" che secondo me sono una bella palestra, bisogna cercare delle salite obiettivo e lavorarci pian piano. L'importante è scegliere obiettivi raggiungibili, ovvero poco più in là di quello che si sa fare, altrimenti diventano... sogni
Un'altra cosa che ho trovato personalmente utile è provare a spingere rapporti di poco più duri di quelli a cui si è abituati in salita. Esempio, salita del cancello. Se sali con il pignone più grande, prova a scalare di uno concentrandoti sulla spinta più che sulla velocità, lasciando scariche le braccia e caricando le gambe in modo uniforme pedalando senza strappi. All'inizio non ce la farai a farla tutta, ma di volta in volta aumenti la distanza e alla fine avrai aumentato la forza della gamba, magari di quel poco che ti manca per superare degli strappetti che adesso ti fanno scendere dalla bici.
Buon allenamento!