zar ha scritto:1geko ha scritto:Ieri pomeriggio ero da quello parti e ho fatto il seguente giro: Montevecchia Bassa, Lomaniga, salita del cancello, Deserto, Bernaga, Pianello, Galbusera Nera, Galbusera Bianca, Malnido, Valfredda, Pertevano, Paravino, Molinazzo, Montevecchia: credo di non avere percorso tratti proibiti: i cartelli li ho visti solo a Pianello sul sentiero alto e infatti sono sceso da quello più basso. Molta gente e parecchi SUV affollavano le strade di accesso agli agriturismi. Segnalo inoltre un ingorgo di auto al parcheggio di Ca' del Soldato e auto parcheggiate sul ciglio della strada. Non credo che ieri il problema fossero i bikers (ne ho visti ben pochi), vado spesso da quelle parti e non ho mai visto tanta gente. Per quanto riguarda le proibizioni penso che, in condizioni di affollamento, sentieri stretti (come quello dei cipressi), MTB e pedoni non vadano particolarmente d'accordo, si potrebbero limitare le proibizioni alle domeniche pomeriggio da maggio a ottobre, ad esempio. A parte ieri, devo dire che da quelle parti ho sempre incontrato più bikers che pedoni.
Il tuo giro conferma che si possono ancora fare belle escursioni senza varcare i divieti. Forse qualcuno non ha ancora capito che il sentiero parallelo ai cipressi è tranquillamente aperto. Le auto sono un problema, come ho già scritto stiamo cercando di correre ai ripari. A McVit: anche il Giornale di Merate e la Provincia ne parlarono lo scorso anno, del resto le riunioni dell'assemblea sono pubbliche e vi prendono parte anche i giornalisti. Per la cronaca compongono l'assemblea i sindaci dei 10 comuni del parco. Un saluto a tutti.
Zar, purtroppo, i sentieri non "valgono" tutti un tot al km ne tantomeno a cadauno: se un sentiero ne ha un altro parallelo non per forza l'altro deve essere piacevole come il primo, molto spesso non lo è.
Chi ha scelto questo sport, normalmente, ama percorrere sentieri stretti, col fondo il più possibile naturale e magari anche tortuosi. Si va in giro per i boschi in MTB non per spostarsi dal punto "A" al punto "B" come se fosse uno spostamento in auto per andare a mangiare a ristorante piuttosto che a fare la spesa ma per il piacere dell'affrontare quel determinato tratto di sentiero/bosco. In questo contano il paesaggio, il panorama e l'ambiente in generale ma anche il fondo, la pendenza, il dislivello e più in generale gli ostacoli che il percorso propone. Fare 50 Km di strada sterra "gippabile" stando sempre piuttosto in basso, con poco panorama e con nessun altro ostacolo se non il tempo... Questo tipo di scelta porta a far si che parte dei frequentatori (quelli che amano la "tecnicità" dei percorsi) sceglano altre mete mentre invece restano quelli che fanno allenamenti volti a migliorare resistenza a ritmi elevati (secondo me tra i più pericolosi).
Sono state valutate queste differenze? Qualcuno si è mai posto il problema sul perché venissero scelti i sentieri stretti nonostante le difficoltà di incrocio coi pedoni? Io credo di no ma spero di sbagliarmi.
Una proposta che mi sentirei di avanzare si da ora è:
se temete che biker e pedoni abbiano problemi di convivenza su alcuni tratti perché non en avete fatti alcuni riservati ai biker? Alla fine anche la manutenzione di un sentiero "solobici" richiede interventi diversi da uno misto e da uno "solopedoni" magari in questo modo si potrebbero sistemare i tratti più critici.