Ieri itinerario grandioso sul Monte Legnone (2610 m) con discesa infinita (spannometricamente son circa 2300 m!!!).
Un paio di premesse, prima che qualcuno decida di ripetere l'esperienza:
_la salita prevede un lungo tratto a spinta
_la discesa è esposta e pericolosa nella prima parte, molto tecnica nella seconda.
Ciò detto, ecco l'itinerario per grandi linee:
si sale per la mulattiera costruita durante la I Guerra Mondiale che percorre il versante S-O del monte. La mulattiera è solamente in parte ciclabile, quindi mettete in conto di spingere parecchio.
Giunti ad una bocchetta a quota 2300 m, si percorre un traverso che ci porta sul versante NE dove comincia la discesa (2400 m - impossibile sbagliare, non ci sono alternative).
L'ambiente è selvaggio e molto suggestivo, il cellulare non funziona, il versante è ripido e come detto molti punti sono pericolosi in caso di caduta: occhio!!!!
Arrivati a quota 1800 m ca., si prende la mulattiera (ben visibile e pedalabile al 99%) che risale alla Bocchetta di Colombano (1970 m).
Dalla bocchetta si scende al Rifugio Alpe Scoggione, dove comincia la parte più tecnica di discesa: un sentiero molto scavato con lunghe sezioni ripide e gradonate che conduce alla località Rusico. Non voglio metterla giù più dura di quel che è, ma le difficoltà sono oggettivamente elevate e piuttosto continue.
Da Rusico si continua a scendere sino a giungere in prossimità del paese di Colico, ormai in riva al Lago di Como.
Ser Pecora ha preso la traccia GPS. Il tempo di editarla e la mettiamo nella sezione itinerari (così non incorriamo nelle ire del diretur ).
Un paio di premesse, prima che qualcuno decida di ripetere l'esperienza:
_la salita prevede un lungo tratto a spinta
_la discesa è esposta e pericolosa nella prima parte, molto tecnica nella seconda.
Ciò detto, ecco l'itinerario per grandi linee:
si sale per la mulattiera costruita durante la I Guerra Mondiale che percorre il versante S-O del monte. La mulattiera è solamente in parte ciclabile, quindi mettete in conto di spingere parecchio.
Giunti ad una bocchetta a quota 2300 m, si percorre un traverso che ci porta sul versante NE dove comincia la discesa (2400 m - impossibile sbagliare, non ci sono alternative).
L'ambiente è selvaggio e molto suggestivo, il cellulare non funziona, il versante è ripido e come detto molti punti sono pericolosi in caso di caduta: occhio!!!!
Arrivati a quota 1800 m ca., si prende la mulattiera (ben visibile e pedalabile al 99%) che risale alla Bocchetta di Colombano (1970 m).
Dalla bocchetta si scende al Rifugio Alpe Scoggione, dove comincia la parte più tecnica di discesa: un sentiero molto scavato con lunghe sezioni ripide e gradonate che conduce alla località Rusico. Non voglio metterla giù più dura di quel che è, ma le difficoltà sono oggettivamente elevate e piuttosto continue.
Da Rusico si continua a scendere sino a giungere in prossimità del paese di Colico, ormai in riva al Lago di Como.
Ser Pecora ha preso la traccia GPS. Il tempo di editarla e la mettiamo nella sezione itinerari (così non incorriamo nelle ire del diretur ).