Punt Monte Canto e dintorni...xc, am, enduro...ce n'è per tutti i gusti

  • La Specialized Stumpjumper arriva al numero 15, cioé alla sua quindicesima ediuzione, cambiando forma del telaio, escursione e soprattutto sospensione posteriore, perché adesso troviamo un ammortizzatore sviluppato dal marchio americano in collaborazione con Fox, il Genie.
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


AlfreDoss

Biker electrificatus
2/9/08
16.610
10.255
0
Sotto il Canto (BG)
Visita sito
Bike
Specy Turbo Levo
ho pensato a lungo ad una risposta agli ultimi post, ma alla fine la mia testa tornava sempre allo stesso concetto:
se i miei figli sedicenni si facessero male girando sul canto con un maggiorenne, lo ringrazierei per averli portati a farsi male andando in bici in un bosco, piuttosto che sdraiati di notte nel puzzo di un sottopasso chissà dove.

ciò detto, alcune considerazioni sparse:
- quando torno dal lavoro e vedo il gruppo di [MENTION=166163]LAZZA99PRO[/MENTION] di ritorno o in partenza per il Canto, nell'ordine: 1. mi riempiono di invidia, 2. mi danno gioia e ridanno in po' di fiducia negli adolescenti di oggi, 3. mi fanno sperare che i miei figli diventino come loro...
- il rischio, più o meno, c'è in (quasi) tutte le attività (giusto oggi leggevo di un quarantenne deceduto mentre giocava a tennis...)
- le responsabilità di un "capogita" in mtb (sul canto) credo siano diverse da quelle per esempio di un "capocordata" nell'alpinismo
- per come la vedo io, 16 anni non sono molto lontani dai 18... a quell'età credo che un ragazzo debba saper decidere se e come può affrontare una discesa o se è meglio rinunciare
- purtroppo è vero che la società occidentale contemporanea è marcia e va peggiorando... ne abbiamo esperienza più o meno diretta e quotidiana.

Alla fine si è capito come sta il ragazzo? si ferito seriamente?
Pienamente d'accordo su tutto, ragionassero tutti come te non esisterebbero neanche le paranoie di cui sopra.
E tanti auguri di buona guarigione al ragazzo infortunato.

inviato dal mio Moto G Super Tacky
 

fede707

Biker superioris
20/12/11
867
97
0
MILANO
Visita sito
amìs;7897769 ha scritto:
Leggo su eco bg di grave infortunio ad un 16enne di milano a carvico (canto) con intervento del 118 e trasporto in ambulanza.
Sapete qualcosa di più ?
Certo che portarci dei minorenni a rischiare la salute !!! Se poi non sono figli propri ,mamma mia mi immagino le richieste di danni da parte dei genitori !! Occhio ragazzi che la società contemporanea è Marcia ! Tutti aspettano il momento propizio per rovinarti ....
Ho riletto più volte il tuo post e quelli a seguire.
Però proprio non capisco cosa tu voglia dire o meglio consigliare.
Spero non sia un invito ad abbandonare l'attività sportiva né ai giovani né agli accompagnatori.
Sarebbe la vittoria del marcio, o anche semplice egoismo, sullo sport e la dedizione agli altri.
Per fortuna c'è molta gente che si impegna per gli altri senza farsi condizionare dalla possibile malafede altrui e dal rischio di rimetterci in proprio. Se tutti guardassero solo a non correre rischi non ci sarebbero più volontari sulle ambulanze, chirurghi, insegnanti in gita coi ragazzi, ecc.
Ma in che società vivremmo?
 

lazzaro54

Biker perfektus
19/6/14
2.976
386
0
Lombardia
Visita sito
ho pensato a lungo ad una risposta agli ultimi post, ma alla fine la mia testa tornava sempre allo stesso concetto:
se i miei figli sedicenni si facessero male girando sul canto con un maggiorenne, lo ringrazierei per averli portati a farsi male andando in bici in un bosco, piuttosto che sdraiati di notte nel puzzo di un sottopasso chissà dove.

ciò detto, alcune considerazioni sparse:
- quando torno dal lavoro e vedo il gruppo di @LAZZA99PRO di ritorno o in partenza per il Canto, nell'ordine: 1. mi riempiono di invidia, 2. mi danno gioia e ridanno in po' di fiducia negli adolescenti di oggi, 3. mi fanno sperare che i miei figli diventino come loro...
- il rischio, più o meno, c'è in (quasi) tutte le attività (giusto oggi leggevo di un quarantenne deceduto mentre giocava a tennis...)
- le responsabilità di un "capogita" in mtb (sul canto) credo siano diverse da quelle per esempio di un "capocordata" nell'alpinismo
- per come la vedo io, 16 anni non sono molto lontani dai 18... a quell'età credo che un ragazzo debba saper decidere se e come può affrontare una discesa o se è meglio rinunciare
- purtroppo è vero che la società occidentale contemporanea è marcia e va peggiorando... ne abbiamo esperienza più o meno diretta e quotidiana.

purtroppo non è così ...... un capogita dovrebbe essere a conoscenza sia dei sentieri che delle capacità di chi partecipa e quindi, in teoria, alcuni avvocati potrebbero ipotizzare che la colpa è del capogita che ha portato gente in posti non adatti alle loro capacità ... questo vale per gli adulti, figuriamoci per dei minorenni .....

ci sono alcune scuole di MTB che si rifiutano di fare corsi per minorenni perchè viene richiesta la fedina penale che dimostri di non essere coinvolti in casi di pedofilia .... purtroppo siamo a questo punto .....
 

amìs

Biker serius
19/11/12
198
0
0
Berghem de sura
Visita sito
Lazzaro qui sopra ha perfettamente capito il tenore del mio "avviso".

il resto sono solo ormoni rampanti ......(si scherza.)

il fatto è sempre quello dell'obbligo che si ha verso un minorenne e i profili civilistici derivanti.

In altre parole " tutto bene finchè va tutto bene" ,......poi .....si sa la gente è strana e uno potrebbe essere chiamato a rispondere civilmente (€€€€€€€€€) di una condotta oggettivamente colposa...

tutto li , quindi occhio x chi ha la responsabilità su dei minori e occhio dove e come li porta; perchè poi arrivano i genitori con i "non sapevo andassero anche li" o " non pensavo fosse così pericoloso " e poi arrivano gli avvocati...
 

ilmere

Biker serius
12/6/03
161
15
0
lecco
Visita sito
Salve a tutti,volevo chiedere se esistono dei gruppi che frequentano abitualmente questa zona ai quali aggregarsi con la mia stereo 160 in quanto non conosco la zona..livello medio in salita e buono in discesa.
Grazie
Saluti e buone pedalate a tutti!
 

AlfreDoss

Biker electrificatus
2/9/08
16.610
10.255
0
Sotto il Canto (BG)
Visita sito
Bike
Specy Turbo Levo
Salve a tutti,volevo chiedere se esistono dei gruppi che frequentano abitualmente questa zona ai quali aggregarsi con la mia stereo 160 in quanto non conosco la zona..livello medio in salita e buono in discesa.
Grazie
Saluti e buone pedalate a tutti!
Ciao c'è un sacco di gente, me compreso, che ci gira, sopratutto nel fine settimana.
Purtroppo con i vari Whatsapp ormai ci si organizza in maniera esterna al forum, io poi vado solo in settimana per un giro veloce quando posso.
Quello che ti consiglio è di andare, la compagnia la trovi quasi sempre e magari fai anche amicizia.
Altro consiglio, sali dal lato di Sotto il Monte, nonostante la salita di Pontida sia più agevole, perché i trail più belli e solitamente più asciutti si trovano nel versante Sud.
Segui anche il post, magari qualcuno propone qualcosa.

inviato dal mio Moto G Super Tacky
 

salukkio

Biker imperialis
26/2/08
10.556
1.355
0
Medolago (BG)
Visita sito
Bike
Transition Patrol
Sono un capogita, quali sono le mie responsabilità civili in caso di incidente occorso ad un partecipante alla gita durante l'escursione?
Per rispondere a questa domanda è, innanzitutto, necessario distinguere la figura dell'accompagnatore escursionistico o capogita da colui che impropriamente viene chiamato capogita ma in realtà si limita a svolgere un ruolo meramente operativo (quale ad es., raccogliere le iscrizioni, prenotare il pullman, ecc...).
L'accompagnatore o capogita in senso proprio è invece colui che conosce il sentiero, che ha capacità tecniche superiori a quelle dei partecipanti e assume la direzione della gita; in sostanza, colui che fa da “guida” per il gruppo e a cui ci si appoggia per sopperire alla propria inesperienza e insufficienza di preparazione e a quella parte di rischio necessariamente connessa ad un'escursione che altrimenti non si assumerebbe su di sé.
Quando parliamo di “capogita”, quindi, dobbiamo fare esclusivo riferimento al capogita in senso proprio, intendendo più precisamente un volontario (es. capogita CAI), che può essere qualificato (es. accompagnatore di escursionismo, accompagnatore di alpinismo giovanile, istruttore di escursionismo) oppure non qualificato (es. un socio Cai più esperto), e che va tenuto ben distinto da quella figura professionale che è la guida alpina, la quale svolge la funzione di accompagnamento nell'ambito di un rapporto contrattuale percependo un corrispettivo, ed è anche unica autorizzata a percepirlo in quanto iscritta in apposito albo.
Al capogita non qualificato non si potranno ovviamente attribuire le medesime capacità e responsabilità di un accompagnatore qualificato, ma comunque si può profilare anche a suo carico un profilo di responsabilità civile e penale, nei limiti che seguono.
Infatti, contrariamente al comune sentire, essere volontari non significa essere esonerati dalla responsabilità, civile o penale, in quanto tale responsabilità è creata di per sé dall'affidamento che l'accompagnato fa sulla persona e sulle competenze dell'accompagnatore.
In sostanza, il capogita è colui che svolge di fatto determinate funzioni, in presenza di una differenza di capacità tecniche tale da creare affidamento nella persona che a lui si affida, ed assume su di sé una posizione di garanzia nei confronti dell'affidato e le relative responsabilità per la sua sicurezza.
Quindi, requisito fondamentale per determinare la sussistenza di profili di responsabilità civile è la presa in carico del soggetto accompagnato: in particolare è richiesto che vi sia l'accordo tra le parti - che può essere tacito o espresso, scritto o verbale - sull'affidamento; occorre, inoltre, che sussista un dovere di subordinazione dell'accompagnato nei confronti dell'accompagnatore.
In caso di accompagnamento di minori, peraltro, il “principio dell’affidamento” opera automaticamente e l'onere della prova grava sempre sull’accompagnatore.
E' chiaro, peraltro, che se vado in montagna con una persona che ha le mie stesse capacità tecniche non posso fare automaticamente affidamento su di lui come se fosse un capogita, perché questi non assume di per sé, salvo diverso accordo, una posizione di garanzia nei miei confronti, ma sarà eventualmente responsabile solo secondo le ordinarie norme della responsabilità civile ex art. 2043 cc.
Da quanto sopra, emerge il motivo per cui secondo i principi del nostro diritto, in caso di sinistro, il capogita potrà essere chiamato a rispondere, a livello di responsabilità extracontrattuale, per non aver tenuto un comportamento improntato alle capacità medie che sono attribuite ad una persona avente la sua qualifica, e a seconda della specifica qualifica assunta (es. istruttore CAI, accompagnatore escursionistico, accompagnatore di alpinismo giovanile, capogita non qualificato), ed essere dichiarato tenuto al risarcimento dei danni subiti dall'accompagnato, le cui conseguenze, da un punto di vista meramente patrimoniale possono essere attenuate o addirittura eliminate con la stipula di un'apposita polizza assicurativa della responsabilità civile.
Va precisato, infine, che l'accertamento della responsabilità in caso di incidente parte non dalla gita in sé bensì dal momento della sua preparazione: in particolare, chi organizza una gita deve prestare attenzione alla scelta del percorso (che può anche essere fatta a priori, ad es. mediante predisposizione di un calendario di uscite, con indicazione per ciascuna del livello di difficoltà, che sarà opportuno determinare in base al punto più difficile del percorso); occorrerà poi tenere d'occhio le condizioni metereologiche, anche al momento in cui ci si accinge ad iniziare la gita, così come le effettive e reali condizioni del percorso al momento stesso della gita; infine, particolarmente importante è valutare la capacità dei partecipanti alla gita, nonché lo stato d'uso dei loro materiali, valutando di volta in volta i singoli casi (ad es., se in una gita scialpinistica un partecipante ha dimenticato di portare con sé l'ARVA, il capogita dovrà escluderlo dalla gita stessa, se ha dimenticato il casco in una ferrata, dovrà parimenti essere escluso dalla gita, e così via...)
 

lucabi

Biker tremendus
25/5/11
1.059
858
0
Caprino Bergamasco
Visita sito
Bike
Orbea Wild FS Mteam
Ciao a tutti.
Oggi ho fatto 2 discese lato Pontida, pensavo peggio....
La salita è in ordine con piccoli dilavamenti su un paio di rampe.
Sceso da Uccellaia in assenza di palta (evitato il tratto della curva della morte), neanche nel piano di incrocio col SantAlberto, poi giù a Somasca e li dilavamenti pesanti...
Risalito ho trovato a SB un biker impaltato come non mai: aveva osato il sentiero delle pozze!
Se lui può... io può, giù per il Tronchi.
Praticamente senza palta e solo 2 rami insignificanti, quasi incredibile.
Un poco dilavato nella esse vicino alla casetta e da li in avanti tanti rovi.
Paltissima ovviamente sul piano finale di arrivo, rinsavito ho optato per una comoda discesa cementata.
Mi ha stupito davvero, ha retto bene.
Wile ne sarà felice.
 

Rotaa

Biker novus
15/6/16
26
0
0
Visita sito
[emoji2] [emoji2] [emoji2] pensa che c'è gente invece che si dimentica di mettere le protezioni, e si ricorda solo dopo essere caduto ed aver picchiato il ginocchio, guarda caso proprio sul muschio...

inviato dal mio Moto G Super Tacky



Mi sa che è muschio che ti fa dimenticare le cose
Era successo anche a me con le ginocchiere, fortunatamente non sono caduto :sbadat:
 
[emoji2] [emoji2] [emoji2] pensa che c'è gente invece che si dimentica di mettere le protezioni, e si ricorda solo dopo essere caduto ed aver picchiato il ginocchio, guarda caso proprio sul muschio...

inviato dal mio Moto G Super Tacky
[emoji23] [emoji44]
E pensa che c'è gente che sul muschio prima si dimentica di sbloccare l'ammo, poi si gioca tutti i jolly possibili su fango e pietre viscide e al primo tornante sull'asfalto a roncarro si sdraia come un'idiota...
Per fortuna le protezioni non le avevo dimenticate[emoji845]

Inviato dal mio SM-G800F utilizzando Tapatalk
 

LAZZA99PRO

Biker superis
[MENTION=707]ilmere[/MENTION]
Ho preso la versione con lyrik rct3 e monarch plus rc3 quindi in fatto di bobbing nessun problema, anche se lasciando aperto non bobba per ninete
In salita la corona da 32 non è leggerissima ma una volta spezzato il fiato sale bene e senza fatica [MENTION=41756]4sentieri[/MENTION]
E sentire tutti gli elogi fatti dopo la discesa fino a quando mi hanno fatto notare che la forcella era ancora bloccata


Inviato dal mio LG-D855 utilizzando Tapatalk
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo