Dune 2010 ecco un sunto dei primi 10 mesi con la spagnola
5/6 gennaio
Dopo aver atteso più del previsto il 5 gennaio riesco ad andare a ritirare la bike, dopo i primi settaggi nel negozio, sag degli ammortizzatori e taglio del tubo sella porto a casa la Dune. Il 6 gennaio convinto la fidanzata si va a fare un veloce giro a Finale Ligure sul solito anello invernale, Varigotti manie toboga 24 (ripetuto 2 volte) Dh donne o cosa ne rimane Varigotti. Dopo le prime pedalate mi accorgo di aver cannato a tagliare il tubo sella, la pedalata è stentata e avrei bisogno di qualche cm in più. La bicicletta nonostante questo piccolo handicap sembra pedalarsi bene e la sospensione zero non sembra bobbare per nulla. Salendo verso il toboga c’è anche il primo tratto tecnico, la trazione della pedalata rimane buona, però inizio a toccare parecchie volte sulle pietre con i pedali, dopo tutti questi mesi mi son reso conto che era colpa mia per non essere abituato a un BB rasoterra confronto alla mia vecchia slayer..
Arrivato in cima, inizia il primo Microtest in discesa, le prime sensazioni sono buone la bike si comporta bene e lo Zero al post sembra copiare tutto.. stesse sensazioni che avvertirò mezzora dopo sulla dh donne, le traiettorie era quello che volevo fare e non venivo scalciato. Unico difetto rilevato son le coperture originali, va beh che se non ho i
minion mi sento perso però le intense rimarchiate mi mettevano paura..
16 gennaio
Torno da solo e di corsa a Finale per farmi un giro veloce da astinenza da bike, recupero un tubo sella più lungo, i benefici in salita si sentono, la dune sale veloce e scattante e sia con pedalata rotonda che sforzando sui pedali dietro sembra non bobbare per nulla. Dopo aver indossato le
protezioni inizia la discesa, il tubo sella più lungo di 3 cm si sente, faccio fatica in alcuni punti rimanendo incastrato con i pantaloncini, spero che il KS da 12.5 cm arrivi prima o poi, la talas ha ancora bisogno di un po’ di rodaggio ora è a 55psi per il mio peso di 70 kg forse è un po’ troppo,.
5 aprile
Dopo 2 mesi in cui la bike è stata usa pochissimo per far posto agli sci si va a breil in val roya per provare la discesa della calade, gara di enduro francese che si corre il 18 aprile, finalmente monto il KS 950r da 125 mm, cambio la piega originale con la
race face diabolus da 71 cm x 0.5 di rise e monto le
ruote (hope pro2 + ex 823) con i minion da 2.5, l’andatura tra amici è tranquillissima e in salita la posizione della bike nonostante un top tube da 575 mm rimane raccolta e non da problemi alla schiena, la forcella in salita è a 100 mm, la salita è in buona parte in single track con passaggi su roccia un po’ trialistici, nonostante l’allenamento un po’ latitante molte parti riesco a farle in sella. Ecco la prima vera discesa test 8 km per 600 mt di dislivello, tutto in sottobosco con rocce, tratti morbidi, tornantini e mille altre cose spassose.
Cerco di guidare più avanti possibile per caricare l’avantreno e lasciare che il post faccia il suo lavoro, mi da molta sicurezza e anche nei punti più ripidi la bike si riesce a guidare bene, noto però che se cedo un po’ arretrando inizia a scapparmi un po’ l’anteriore, la bike nelle sezioni molto guidate schizza via veloce e permette dove si riesce di saltare letteralmente da una curva all’altra..
18 aprile
Ritorno a breil per la gara della calade, a parte la gara, è anche la prima vera giornata di sola discesa e fatta tutta d’un fiato, a fine delle 2 manche, mi ritengo soddisfatto, la bike si è comportata bene e ho sofferto solo gli ultimi 3 minuti di gara sul sentiero lastricato..
20 aprile
Inizio ad utilizzare la bike anche per allenarmi in salita e iniziano ad uscire le prime magagne, sostituisco il ragnetto della forcella che è stato assemblato male e non fa presa, controllo tutti i bulloni dopo averne perso uno della guarnitura, la vernice deve essere protetta bene altrimenti dove sfregano le guaine salta..
Per pedalar la unica modifica sono le ruote
mavic crossmax XL con maxxis HR da 2,35, provvedo anche all’acquisto della protezione lizard per l’ammortizzatore RP3
25 aprile
Inizia la stagione freeride, il motivo per cui ho comprato la dune, volevo sostituire il v10 che di solito uso per fare guida con qualcosa di più rilassante e più pratico. Dopo le prime giornate sui sentieri che conosco meglio mi son reso conto che la bike si comporta molto bene, unico sentiero dove sento la mancanza della bike da DH è un toboga velocissimo (il cinghiale morto), li la forcella e i dischi dei
freni da 180mm vanno un po’ in panico confronto alle bike da DH che scorrazzo dietro di me..
Però noto con piacere che con alcuni personaggi francesi patisco molto meno a rincorrerli quando partono a mille :-D
Senza pensarci troppo faccio anche il road gap di 2 mt per 3 di lunghezza del pistino vecchio, il landing accompagna bene e gli ammortizzatori non soffrono
19 maggio
Primi danni alla bike, colpa di un ramo spacco cambio e forcellino, quest’ultimo merce rarissima che non trovo da nessuna parte.. corsa a nizza dal mio sivende di fiducia e ne trovo finalmente uno. 6/11 luglio
6/11 luglio
Altra trasferta in Francia questa volta per la mega avalanche, 4 gg di puro divertimento con poche discese ma di qualità, da 3300 mt a 800mt, la prima mega che feci 4 anni fa, le bike da DH la facevano da padrona, ora ci sono quasi esclusivamente bike da 160 mm, il venerdi dopo le qualifiche del mattino, discesa verso alemont per provare il percorso integrale e nuovo danno al forcellino… per fortuna non mi faccio trovare impreparato e monto uno dei 2 forcellini di ricambio che porto sempre con me. Domenica giorno della mega micro danno allo stelo della 36 talas..
Il venerdì acquisto la protezione in carbonio per l’obliquo, ora dopo 3 mesi di utlizzo vedendo come è bozzato son felice dell’acquisto, tutte quelle pietre non credo facciano bene all’alluminio
6 agosto
gita al monte Bellino in val Maira, 1600 mt di dislivello per 16 km di salita, in totale anello di 30 km, unico limite riscontrato il mio grado di cottura, troppe giornate di freeride e poco pedalato
con protezioni e
zaino con viveri non mi ha fatto vernire male alla schiena permettendo di divertirmi in discesa
11 agosto
Impatto violento del pedale contro una pietra fissa, oltre al dolore fisico, il pedale probabilmente non avvitato bene mangia un po’ di filetto della pedivella, dopo alcuni giorni devo sostituire temporaneamente la guarnitura per fare una boccola in modo da poterla riutilizzare
5 settembre
Giornata relax tra amici e uno di questi mi fa notare che secondo lui, la sospensione della dune avrebbe bisogno di una taratura che permetta di uscire più velocemente dalle curve, secondo lui dovrebbe essere cambiata la curva di progressione dell’ammo. Nella mia ignoranza ora ho la fissa che forse ha ragione :-D vedremo a fine anno quando lo mando a revisionare cosa si può fare..
12 settembre
Alla faccia di quelli che dicono che la dune è delicata. Cappottone da MotoGP, vengo scalciato e finisco nella scarpata mentre la bike finisce in volo contro un faggio facendo un bel botto però rimanendo intera..
28 settembre
La dune festeggia le sue prime 550 discese furgonate. Con una media di 3 km e 400 mt di dislivello a sentiero direi che qualche metro lo ha fatto. in totale tra pedalato e freeride ha circa 120 gg di utilizzo
3 ottobre
sostituzione boccole fox con prodotto hand made, vediamo quanto durano..
6 ottobre
Giornata di caccia quindi di riposo, lavori di controllo sulla bike e manutenzione al KS che non bloccava bene, sostituzione della cordella e pulizia del leveraggio.
Le mie conclusioni sono che è una bike buona e ad un prezzo ragionevole, vediamo se sarà cosi anche per i prossimi anni, spero di non dover ricorrere mai alla garanzia a vita, però penso che mondraker credendo nel proprio lavoro ha fatto bene a proporla.
Ho comprato la bike a scatola chiusa perché dopo aver visto un bel po’ di francesi che scorrazzavo passarmi sulle orecchie con la dune ho deciso di provare,si guida bene e nello stretto è agile, anche se forse secondo me l'interasse è un pò lungo, per come guido io e non sono un drago, è resistente e non ha problemi a sopportare anche giornate in bike park senza chiederle troppo con saltoni o atterraggi in flat. Permette allo stesso tempo di fare giornate di alta quota prendendosela con calma, ultimanente pedalo con la talas sempre a 160 e solo su alcune rampe la bike si impenna,
il modello 2011 ha risolto anche il piccolo inconveniente del tubo sella interrotto, spero che la vernice sia migliore e spero anche che gomme da 2.5 maxxis abbiano più luce nel carro posteriore e che l’ammortizzatore non patisca le vagonate di fango come sul 2010, essenziale rimane per me cmq coprire il telaio nei punti di contatto