mbaction

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


lembokid

Biker infernalis
26/10/04
1.814
353
0
casale monferrato (al)
Visita sito
beh, diciamo che bisogna un pò sbattersi per riavere i propri soldi, non mi pare che siano loro a venirti a cercare... ;-)
hai ragione, mi sono espresso in maniera troppo sintetica. diciamo che, essendo quei soldi solo in parte accantonati ma perlopiù spesi, l'essere disposti a restituirli anche se obtorto collo, rappresenta comunque un gesto di buona volontà.
mi sembra, ora non ho tempo di controllare, che sul sito sia indicata nelle clausole la non restituzione degli abbonamenti.
 
  • Mi piace
Reactions: ANDREAMASE

charliemx5

Biker novus
12/9/09
24
6
0
liscate
Visita sito
La stessa fine che ha fatto, per esempio, Bici da montagna, solo che lì han chiuso baracca e burattini e non si sono più fatti sentire, neanche dagli abbonati.
Qui se non altro, dopo le proteste degli abbonati, si procede al rimborso a chi lo chiede, con la solita prosopopea di Galloni, che forse farebbe un favore a se stesso e chi ha la voglia di leggerlo se scrivesse di meno.

La fantomatica imparzalità che dovrebbe avere solo mtb action è una accusa che faresti meglio a prendere con le pinze, visto che il caro ormai ex direttore la indirizzava ai concorrenti, salvo poi prendersela con gli ex inserzionisti (vedere suo intervento sui social di più sopra), e allora buona fortuna nel distinguere le critiche fondate da quelle non esattamente imparziali.

Alternative? Le trovi da 20 anni sul web, gratis, e con i commenti di chi poi i prodotti li compra, cioé tutti voi. Se fossimo accondiscententi come il Sommo dice di tutti tranne che di se stesso, avremmo chiuso da tempo, perché non possiamo pubblicare solo le letterine alla redazione che ci piacciono.
"Caro ormai ex direttore"...... "farebbe un favore se scrivesse di meno"..... che brutte parole verso chi non se la passa bene.
comunque per me quella rivista rimane INSOSTITUIBILE. questo è un forum . Nato come forum. E per me rimane un forum.
 

marco

Not
Membro dello Staff
Diretur
29/10/02
42.972
18.214
113
52
Monte Bar
www.mtb-mag.com
TC
KM Percorsi
Bike
Diverse
"Caro ormai ex direttore"...... "farebbe un favore se scrivesse di meno"..... che brutte parole verso chi non se la passa bene.
comunque per me quella rivista rimane INSOSTITUIBILE. questo è un forum . Nato come forum. E per me rimane un forum.

Eh già, va tutto bene invece quando il Sommo dà dei prezzolati ai concorrenti.

Da uno che ritiene mtb action INSOSTITUIBILE poi non è neanche lecito aspettarsi che abbia mai letto il mag.
 

lembokid

Biker infernalis
26/10/04
1.814
353
0
casale monferrato (al)
Visita sito
"Caro ormai ex direttore"...... "farebbe un favore se scrivesse di meno"..... che brutte parole verso chi non se la passa bene.
comunque per me quella rivista rimane INSOSTITUIBILE. questo è un forum . Nato come forum. E per me rimane un forum.
se hai letto lo sproloquio di galloni su fb, e che ora a quanto pare ha rimosso, se la passa meglio di molti di noi
 

The Boz

Biker novus
8/8/14
30
13
0
Visita sito
Bike
YT Capra
Eh già, va tutto bene invece quando il Sommo dà dei prezzolati ai concorrenti.

Da uno che ritiene mtb action INSOSTITUIBILE poi non è neanche lecito aspettarsi che abbia mai letto il mag.
dai magari per INSOSTITUIBILE intendeva solo che di cartacee non ce ne sono più!!!
a me piaceva comprarlo, forse più per sfogliarlo che leggerlo, ma vabbè....6 euro risparmiati e moglie felice per evitato accumulo !!!!!!!

mi resta comunque la curiosità/stupore di come era strutturata l'azienda....che forse non era proprio quella che mi immaginavo, ma più semplicemente una "ri"produzione artigianale di quella madre. Aveva anche fatto, recentemente, un articolo su come produceva la rivista....bah
Peccato....
ma la cosa più sconvolgente al momento resta la DH a Discovery e la fine delle telecronache di Warner ....speriamo in buone nuove perché arrivare al 2030 è lunga...
 
  • Mi piace
Reactions: ambri 62

charliemx5

Biker novus
12/9/09
24
6
0
liscate
Visita sito
dai magari per INSOSTITUIBILE intendeva solo che di cartacee non ce ne sono più!!!
a me piaceva comprarlo, forse più per sfogliarlo che leggerlo, ma vabbè....6 euro risparmiati e moglie felice per evitato accumulo !!!!!!!

mi resta comunque la curiosità/stupore di come era strutturata l'azienda....che forse non era proprio quella che mi immaginavo, ma più semplicemente una "ri"produzione artigianale di quella madre. Aveva anche fatto, recentemente, un articolo su come produceva la rivista....bah
Peccato....
ma la cosa più sconvolgente al momento resta la DH a Discovery e la fine delle telecronache di Warner ....speriamo in buone nuove perché arrivare al 2030 è lunga...
in un vecchio numero si spiegava com'era strutturata la redazione. Moglie e figlia presente. Oltre al tester.
 

maxfrusciante

Biker superioris
29/3/12
846
873
0
Verona
Visita sito
Bike
Trek
Apprezzavo la rivista per i toni taglienti e non risparmiava il prodotto se da criticare.
Poi ho sempre non accettato le continue critiche alla concorrenza sicuramente più moderata ma che come tutti i giornali vivono di inserzioni e quindi in un editoria in crisi ci sta non "affondare" un prodotto ma analizzarlo evidenziando i pro e qualche contro un po' come le riviste di macchine e moto.
Anche perché poi si rischia di affondare come rivista...e guarda un po'...
Mi ero accorto di troppi articoli su mtb di nicchia americane, roba introvabile in Europa praticamente presi e tradotto dalla testata madre ma non avevo collegato ad un possibile declino della rivista che ripeto nel bene e nel male mi piaceva molto soprattuto per le prove di accessori e componenti.
 

lembokid

Biker infernalis
26/10/04
1.814
353
0
casale monferrato (al)
Visita sito
se mai vi mancasse... :-)

"Dramma d’azione tutt’altro che superficiale nei sentimenti e romanzo dedicato a come la vita possa sorprendere senza farsi alcun scrupolo! Ma se si semina vento si raccoglie la tempesta che sconvolgerà un’esistenza che due amici, delusi come molti ma ambiziosi e capaci come pochi, tenteranno di piegare a proprio piacimento. Sulle prime funzionerà, emozionando nel susseguirsi delle coraggiose e spettacolari azioni intraprese, ma presto coinvolgerà visceralmente il lettore, trascinato a forza nel turbinio di conseguenze inattese con le quali soltanto negli ultimi istanti della propria rispettiva vita i protagonisti riusciranno a fare i conti. O forse no?
C'è rapina e rapina, ma non ci sarà assoluzione nemmeno per quella ben diversa dal solito perpetrata a danno di "veri delinquenti" da chi se ne godrà gli agognati frutti fuggendo, peraltro in modo rocambolesco tra mari e oceani, in un paradiso fin troppo tale da ogni punto di vista.
Opera prima di un atipico editore e direttore della stampa specializzata internazionale, non si lascerà posare facilmente sul comodino, tra momenti da cardiopalma, sorprese, confessioni ed emozioni descritte con uno stile narrativo profondo, moderno e più che mai cinematografico!

L'AUTORE: nato a Udine nella prima metà degli anni ’60, Gian Paolo Galloni ha vissuto e vive tutt’ora a cavallo tra l’amena provincia veneta di Treviso e la vibrante, anche nel vero senso della parola, megalopoli di Los Angeles, in California. Dopo un’adolescenza in giro per il mondo con un lungo e travagliato soggiorno in Australia che ne ha forgiato (‘guastato’ dice lui) il terribile carattere da primo della classe in ogni materia tranne che in condotta, ha vissuto un vulcanico avvio professionale in ambiti tra il militare e l'automobilistico, con tanto di ironico passaggio dalla cloche di un aereo dell’aeronautica militare ad un ruolo manageriale in seno ad una multinazionale produttrice di contraeree! È stato poi per più di sedici anni editore e direttore in Italia e in Europa di riviste specializzate al top nel settore, ma anche per molti anni (‘troppi’ secondo lui) direttore tecnico della redazione di una rivista americana leader mondiale e presente in oltre cento paesi, offrendo un contributo personale che ha fortemente impattato il mercato globale. Famoso per la trasparenza e l’audacia dei suoi scritti, l’etica professionale e gli sferzanti editoriali, ama svisceratamente vivere e raccontarne. Non per nulla il primo libro l’ha scritto all’età di 6 anni… Si intitolava “Mosco” e parlava di un bambino con i capelli verdi! Pur non essendo mai stato pubblicato, Gian Paolo aveva con esso già dato un’idea ben chiara dell’impegno al quale si sarebbe dedicato anima e corpo in futuro, con l’augurio di farvi un po’ di compagnia nelle vostre vite."

secondo me ha scritto lui anche questa presentazione. un mito
 
  • Haha
Reactions: ACE65 and marco

lupeaq

Biker velocissimus
19/6/15
2.543
1.038
0
L'Aquila
Visita sito
Bike
Rdr Ares
Apprezzavo la rivista per i toni taglienti e non risparmiava il prodotto se da criticare.
Poi ho sempre non accettato le continue critiche alla concorrenza sicuramente più moderata ma che come tutti i giornali vivono di inserzioni e quindi in un editoria in crisi ci sta non "affondare" un prodotto ma analizzarlo evidenziando i pro e qualche contro un po' come le riviste di macchine e moto.
Anche perché poi si rischia di affondare come rivista...e guarda un po'...
Mi ero accorto di troppi articoli su mtb di nicchia americane, roba introvabile in Europa praticamente presi e tradotto dalla testata madre ma non avevo collegato ad un possibile declino della rivista che ripeto nel bene e nel male mi piaceva molto soprattuto per le prove di accessori e componenti.
Perché internet come campa? Di pubblicità....chi foraggia di più ha più visibilità..un esempio? Ora è il momento della Wilier Urta....
 

maxfrusciante

Biker superioris
29/3/12
846
873
0
Verona
Visita sito
Bike
Trek
"Dramma d’azione tutt’altro che superficiale nei sentimenti e romanzo dedicato a come la vita possa sorprendere senza farsi alcun scrupolo! Ma se si semina vento si raccoglie la tempesta che sconvolgerà un’esistenza che due amici, delusi come molti ma ambiziosi e capaci come pochi, tenteranno di piegare a proprio piacimento. Sulle prime funzionerà, emozionando nel susseguirsi delle coraggiose e spettacolari azioni intraprese, ma presto coinvolgerà visceralmente il lettore, trascinato a forza nel turbinio di conseguenze inattese con le quali soltanto negli ultimi istanti della propria rispettiva vita i protagonisti riusciranno a fare i conti. O forse no?
C'è rapina e rapina, ma non ci sarà assoluzione nemmeno per quella ben diversa dal solito perpetrata a danno di "veri delinquenti" da chi se ne godrà gli agognati frutti fuggendo, peraltro in modo rocambolesco tra mari e oceani, in un paradiso fin troppo tale da ogni punto di vista.
Opera prima di un atipico editore e direttore della stampa specializzata internazionale, non si lascerà posare facilmente sul comodino, tra momenti da cardiopalma, sorprese, confessioni ed emozioni descritte con uno stile narrativo profondo, moderno e più che mai cinematografico!

L'AUTORE: nato a Udine nella prima metà degli anni ’60, Gian Paolo Galloni ha vissuto e vive tutt’ora a cavallo tra l’amena provincia veneta di Treviso e la vibrante, anche nel vero senso della parola, megalopoli di Los Angeles, in California. Dopo un’adolescenza in giro per il mondo con un lungo e travagliato soggiorno in Australia che ne ha forgiato (‘guastato’ dice lui) il terribile carattere da primo della classe in ogni materia tranne che in condotta, ha vissuto un vulcanico avvio professionale in ambiti tra il militare e l'automobilistico, con tanto di ironico passaggio dalla cloche di un aereo dell’aeronautica militare ad un ruolo manageriale in seno ad una multinazionale produttrice di contraeree! È stato poi per più di sedici anni editore e direttore in Italia e in Europa di riviste specializzate al top nel settore, ma anche per molti anni (‘troppi’ secondo lui) direttore tecnico della redazione di una rivista americana leader mondiale e presente in oltre cento paesi, offrendo un contributo personale che ha fortemente impattato il mercato globale. Famoso per la trasparenza e l’audacia dei suoi scritti, l’etica professionale e gli sferzanti editoriali, ama svisceratamente vivere e raccontarne. Non per nulla il primo libro l’ha scritto all’età di 6 anni… Si intitolava “Mosco” e parlava di un bambino con i capelli verdi! Pur non essendo mai stato pubblicato, Gian Paolo aveva con esso già dato un’idea ben chiara dell’impegno al quale si sarebbe dedicato anima e corpo in futuro, con l’augurio di farvi un po’ di compagnia nelle vostre vite."

secondo me ha scritto lui anche questa presentazione. un mito
Leggendola pensavo si parlasse di Elon Musk :-):-):-):-):-)
 

Classifica mensile dislivello positivo