Per la copertina di questo mese in linea di massima è stato così, relativamente all'uso di Photoshop, ecc... un po' per la qualità originale della foto (che comunque abbiamo dovuto ingrandire rispetto al formato originale nella risoluzione necessaria) ed un po' perché viene stampata in piano con qualità più alte di quelle del corpo rivista, grazie anche alla carta di grammatura (e non solo) ben diversa.
Per tutto ciò che invece viene stampato in rotativa (il corpo interno) in realtà, ma non ditelo ai fotografi
, noi lavoriamo ogni singola immagine (nessuna esclusa) in post-production, facendo uso di Photoshop, a partire dal recupero dei limiti oggettivi del digitale, fino a qualche aggiustamento, minimale nel caso di Marco (da cui deriva anche il mio apprezzamento), di luci, contrasti e bilanciamenti globali e/o locali, come ad esempio nel controluce delle pagine 70-71 o nella foto di Hans Rey. Non stravolgiamo invece mai le foto... ma a volte con alcuni fotografi dobbiamo perdere un po' di tempo a pulire noi per loro l'obiettivo! Con Marco non è mai successo di dover rimuovere difetti da pulviscolo o altro. Poi la palla passa allo stampatore, che in funzione della qualità del suo servizio dedica più o meno tempo e risorse alla taratura fine di saturazioni, ecc. prima di andare in stampa e durante la sua fase iniziale stessa.
A rivista in mano sembra tutto molto semplice, ed è giusto così... anche perché in effetti lo sarebbe se ci si accontentasse... ma fare un lavoro di qualità richiede invece un investimento di tempo, risorse e tecnica smisurato che però tutti possono apprezzare, anche se magari non spiegare ed approfondire nel dettaglio.
Ancora grazie, ciao,