MANIFESTO La Rivoluzione del Pedale Flat: come migliorare il tuo riding con i flats

rgf

Biker superioris
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Poi casualmente si è messo proprio a vendere dei flat, ma è solo casuale.

Bah se il suo progetto era di vender pedali ce ne ha messo di tempo... il manifesto è di almeno 3 anni fa, fatto di un collage di articoli scritti pure prima. Tra l'altro non so se hai visto il video promozionale su pinkbike ma come venditore è pure peggio che come divulgatore, prolisso e soporifero più della tizia che fa videolezioni di yoga.

Peccato perchè ha idee interessanti, non solo sui pedali, ed è uno dei pochi che cerca di affrontare i temi dell'allenamento in MTB senza i soliti preconcetti e con un approccio un po' scientifico.
 
Ti chiederò un parere su quelle scarpe.
Visto che con le 5 Ten mi vergognerei ad andarci in giro.

Adidas ha recentemente acquisito la Five Ten, ed ha realizzato una scarpa con la famosa suola per pedali flat: l'Adidas Terrex Trail Cross.
Molto comoda. E la suola ovviamente non flette come nelle normali scarpe da passeggio, quindi il piede riesce a trasmettere meglio la potenza al pedale.

Adidas-Terrex-Trail-Cross.jpg


Ciao!
 

Navarre

Biker tremendus
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Sono una persona molto curiosa, con tempo libero a disposizione e buona padronanza della lingua inglese, ma - non me ne vorrà [MENTION=123839]Baich[/MENTION] - non credo che leggerò mai 70 pagine che parlano di pedali e non l'ho fatto neanche questa volta.

Peccato perché c'è scritto appunto che la famosa pedalata rotonda, o meglio il mito di tirare con la gamba che non spinge è appunto un mito, suffragato da studi con riferimenti e un video di un test sul campo (non realizzato da lui), dove emerge che la pedalata più efficiente si ottiene spingendo e non tirando.
 

Clab04

Biker grossissimus
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Peccato perché c'è scritto appunto che la famosa pedalata rotonda, o meglio il mito di tirare con la gamba che non spinge è appunto un mito, suffragato da studi con riferimenti e un video di un test sul campo (non realizzato da lui), dove emerge che la pedalata più efficiente si ottiene spingendo e non tirando.
Scusa, anche io non ho letto.
Cioé, la tesi è che tirare è inutile?
Ma chi glielo dice adesso ai ciclisti da strada?
 

Veleno30

Biker poeticus
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Io non ne capisco nulla di nulla, riporto quello che c'è scritto nel PDF.

Si ma appunto sta scritto in un pdf, mica nel libro delle vertà svelate....
La pedalata rotonda serve a coinvolgere più fasce muscolari nel movimento, più muscoli coinvolti significa più autonomia, miglior dispendio delle energie bruciate, maggiore resistenza. Questo suffragato dagli studi, anche quelli che cita lui ha sostegno della sua tesi.
Quando inventeranno la disciplina dello scatto su 100 mt da fermi potremo valutare o no se conviene pedalare rotondi in termini di resa, per ora però stiamo sul ciclismo praticato ed esistente.
Se poi invece vogliamo dire che con movimenti corretti si può benissimo arrotondare la pedalata anche con dei flat è tutto un altro discorso.
 

Dr. Jekyll

Biker serius
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A mio ignorantissimo parere penso che, come per tutti i componenti di una bici, negli ultimi anni ci sia stato un ottimo sviluppo anche nell'ambito pedali, flat inclusi. Per cui pedali flat attuali possono "rendere" molto meglio rispetto ai modelli flat di qualche anno fa.
Io uso spd da anni, e penso che per me sia la soluzione ideale, visto che tratti troppo tecnici non li faccio (mi manca anche un poco il fegato), e mi piace sentirmi solidale al massimo con la bici, soprattutto in discesa. Non mi è mai passata per la testa, per i miei percorsi, di passare ai flat.
Ma quando vedo i flat attuali, penso che sì... possano essere molto più efficaci rispetto a una volta. Come al solito, è una persona unica che porta la bici, e sta alle caratteristiche proprie e dei percorsi che segue decidere con cosa si trova meglio (bene... ho detto anche oggi la banale ovvietà).
Ciao!
 

Navarre

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Si ma appunto sta scritto in un pdf, mica nel libro delle vertà svelate....
La pedalata rotonda serve a coinvolgere più fasce muscolari nel movimento, più muscoli coinvolti significa più autonomia, miglior dispendio delle energie bruciate, maggiore resistenza. Questo suffragato dagli studi, anche quelli che cita lui ha sostegno della sua tesi.
Quando inventeranno la disciplina dello scatto su 100 mt da fermi potremo valutare o no se conviene pedalare rotondi in termini di resa, per ora però stiamo sul ciclismo praticato ed esistente.
Se poi invece vogliamo dire che con movimenti corretti si può benissimo arrotondare la pedalata anche con dei flat è tutto un altro discorso.

Nel pdf si cita questo video:
https://youtu.be/CNedIJBZpgM
Che ne pensi?
 

rad77

Biker scrausissimus
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Peccato perché c'è scritto appunto che la famosa pedalata rotonda, o meglio il mito di tirare con la gamba che non spinge è appunto un mito, suffragato da studi con riferimenti e un video di un test sul campo (non realizzato da lui), dove emerge che la pedalata più efficiente si ottiene spingendo e non tirando.

Vedi, pur continuando a rammaricarmi per la scelta - ormai presa - di non leggere 70 pagine di trattato sui pedali flat, non ho bisogno che qualcuno tenti di convincermi che la "pedalata rotonda" (che peraltro non si riduce a tirare e spingere, sennò sarebbe "a doppio stantuffo", non rotonda. Ci sono vari livelli di "rotondità"..) è mitologica, quando giornalmente ho la possibilità di provare ed ottenere i miei riscontri in merito.
Imparo leggendo un testo quando non ho la possibilità di provare personalmente, in caso contrario, se ho già la "mia verità", mi limito a prendere atto rispettosamente di quanto scritto, pur non essendo d'accordo.

Già utilizzando i flat avevo dapprima iniziato ad alleggerire il peso della gamba di richiamo, facendo la banale constatazione che la gamba in spinta avrebbe così evitato di dover sollevare anche la gamba a riposo (ed io ho le gambe molto grosse..), trovando giovamento.
Giovamento che è migliorato ulteriormente quando, sempre con i flat, ho iniziato a lavorare di caviglia per assecondare la pedalata, tirando fin dove era possibile prima di perdere la presa.

Con il passaggio agli SPD ho iniziato a tirare fino al punto morto superiore, riscontrando un NOTEVOLISSIMO aumento della potenza applicata e quindi dei tempi di percorrenza.
Parlo di scatti di breve-media distanza che sono quelli che la mia struttura fisica da velocista, con moltissima potenza e scarsa resistenza data da un allenamento incostante, privo di obbiettivi particolari e fai da te, è in grado di sostenere.
Era un periodo di (insensata) caccia al "KOM" (Strava) dei segmenti della mia zona ed improvvisamente mi ero trovato letteralmente a dimezzare (o più) i tempi in segmenti già tentati decine di volte, con medie di velocità stupefacenti per i miei standard.
Evidentemente avevo trovato il modo di esprimere tutta la potenza, cosa che prima non riuscivo a fare (tralasciamo le condizioni pietose in cui versavo dopo determinati sforzi fuorisoglia che è altra questione..).

In seguito mi sono applicato alla vera pedalata rotonda, che consiste in una spinta tangenziale al movimento della pedivella per tutta la rivoluzione della stessa, a 360°. Ci vuole impegno e coordinazione, certo, non basta agganciarsi e non viene naturale se non ci si prova appositamente.
In questo modo, dai dati, non applico più potenza rispetto alla pedalata spingi e tira (che ormai applico solo in piedi sui pedali, come dicevo ispirato da Contador che ha un gesto molto evidente se lo si osserva con attenzione..), però riesco a diluire la potenza lungo tutto il giro di pedale, interessando più fasce muscolari in modo meno intenso, quindi affaticandomi meno, almeno muscolarmente.
Restano invariati i miei limiti fisici, peso 85kg con gambe alla Rummenigge, non posso pretendere di salire come un camoscio in salita e non ho una grande resistenza aerobica agli sforzi violenti, quindi non posso permettermi di sfruttare la tecnica per andare molto più forte per tanto tempo, ma i vantaggi sono evidentissimi. Non ci può essere il minimo dubbio, però bisogna provarci, non basta leggere un manifesto - di qualsivoglia orientamento - o fare click sui pedali.

Se applico la pedalata rotonda, "tangenziale", quando sto già andando forte pedalando normalmente, diciamo a 30km/h, prendo 10km/h in più in poche pedalate.
Se applico la pedalata rotonda quando sto frullando e ancheggio/rimbalzo sul sellino ad ogni colpo di pedale, la mia postura si stabilizza immediatamente e posso aumentare ulteriormente la frequenza.
Giusto per fare due esempi che chiunque può provare con semplicità.

Tutte questo lo scrivo non per essere creduto per iscritto, ma per esortare chi legge e non ci crede a provare. All'inizio serve una discreta concentrazione e coordinazione, praticamente bisogna pedalare come se si avesse una gamba sola, oppure le pedivelle indipendenti tra loro. Quando si riesce a mettere in pratica la tecnica giusta non è umanamente possibile non accorgersi del vantaggio prestazionale, posturale e di affaticamento anaerobico.
Poi, il fatto di tramutarlo in un gesto ripetibile per intere gare o uscite di allenamento o scampagnate spensierate, è solo questione di attitudine ed abitudine, non è certo un fatto matematico.

Io non ce la faccio ad utilizzare la pedalata rotonda in massima spinta per molto tempo, la considero una sorta di "overboost" per affrontare uno strappo di potenza, uno scatto in piano oppure (ooops..) una frullata in discesa alla ricerca di alte velocità, dove per alte intendo incompatibili con la MTB, comprati la BdC, ma 'ndo vai, è arrivato brazuka, etc... :-)

Avevo, ancora una volta, iniziato a scrivere con l'intenzione di fare un trattato di 70 pagine sulla pedalata rotonda, ma siccome ve l'avrò già fatto a fette (si dice così?! :nunsacci: ) mi fermo qui e mi ritiro a guardare foXfiles che c'è Scully che ha appena sparato a Mulder e sono preoccupato.. :)

Ah, un'ultimissima cosa: Degli SPD, della pedalata tiramolla e della pedalata rotonda se ne può fare tranquillamente a meno, così come di alleggerire ossessivamente le bici, di spendere centinaia di euro per un pacco pignoni con più denti delle corone o più in generale di portare all'estremo ogni aspetto dell'andare in bici.
A meno che non ci corra dietro (o - soprattutto - davanti.. ) qualcuno, lì le cose possono essere differenti, è chiaro.

La relativa inutilità di un gesto, però, non lo rende meno vantaggioso in assoluto! :cucù:

o-o

P.S. Iconografia della pedalata rotonda:
pedalata2.jpg
 
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Veleno30

Biker poeticus
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Nel pdf si cita questo video:
https://youtu.be/CNedIJBZpgM
Che ne pensi?

La penso come ho già detto, pedalando a stantufo eserciti spinta su un solo pedale alla volta usando un ristretto numero di muscoli, riuscendo ad integrare nella spinta una minore percentuale di trazione sul pedale passivo, ripartisci lo sforzo su molti più muscoli altrimenti inutilizzati, quindi c'è un beneficio generale.
Quello su cui però non sono d'accordo è che se faccia una discriminante SPD= pedalata rotonda, Flat= stantufo.
Pedalare rotondi ed esercitare trazione è una questione di movimento corretto, giusta impostazione, se una persona pedala allo stesso modo con SPD e Flat i risultati che ottiene sono per forza di cose i medesimi, questo si poteva saperlo anche senza farci un video e relativi test.
Poi detto per inciso c'è gente che pedala malissimo con gli SPD e gente che riesce ad avere una buona pedalata anche con i Flat.
 

sten1959

Biker imperialis
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due ruote con un telaio sopra...
per mè il bene è che ci siano 2 possibilità di scelta , con pro e contro di ognuna e che ci si può cucire addosso la scelta personale...



Per l'appunto....

Ai flat non ci rinuncio; in discesa voglio essere libero di mollare la bike in ogni istante e senza preoccuparmi di sapere se lo sgancio è tarato correttamente, se è pulito, oliato e via discorrendo...

Se poi la mia pedalata è quadrata pazienza :celopiùg::celopiùg:
 

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Biker nirvanensus
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Adidas ha recentemente acquisito la Five Ten, ed ha realizzato una scarpa con la famosa suola per pedali flat: l'Adidas Terrex Trail Cross.
Molto comoda. E la suola ovviamente non flette come nelle normali scarpe da passeggio, quindi il piede riesce a trasmettere meglio la potenza al pedale.


Ciao!

Grazie. Mi informo
 

rgf

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Giovamento che è migliorato ulteriormente quando, sempre con i flat, ho iniziato a lavorare di caviglia per assecondare la pedalata, tirando fin dove era possibile prima di perdere la presa.

Perdonami se tolgo una frase dal contesto. Il lavoro di caviglia io sapevo che era dato per obsoleto e pericoloso per le articolazioni, anche dai difensori della pedalata rotonda.
Non ho a portata di click la fonte, ma son sicuro che se cerchi "ankling injuries" qualcosa in proposito la trovi.
 

rad77

Biker scrausissimus
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Perdonami se tolgo una frase dal contesto. Il lavoro di caviglia io sapevo che era dato per obsoleto e pericoloso per le articolazioni, anche dai difensori della pedalata rotonda.
Non ho a portata di click la fonte, ma son sicuro che se cerchi "ankling injuries" qualcosa in proposito la trovi.

Ciao. Ho smesso coi flat, ma grazie per l'avvertimento, non ne avevo idea. Non mi ero mai interessato alla cosa prima di metterla in pratica; o dopo..
Tra l'altro ho le caviglie già abbastanza conciate a causa di altri sport.
Ora do un'occhiata.

Tuttavia non vedo altro modo per ottenere un arrotondamendo della pedalata con i flat, per tirare almeno il primo quarto della fase di ritorno al PMS.
Però - come detto - non ci ho studiato su, l'ho fatto e basta :)

o-o
 

rgf

Biker superioris
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Ciao. Ho smesso coi flat, ma grazie per l'avvertimento, non ne avevo idea. Non mi ero mai interessato alla cosa prima di metterla in pratica; o dopo..
Tra l'altro ho le caviglie già abbastanza conciate a causa di altri sport.
Ora do un'occhiata.

Tuttavia non vedo altro modo per ottenere un arrotondamendo della pedalata con i flat, per tirare almeno il primo quarto della fase di ritorno al PMS.
Però - come detto - non ci ho studiato su, l'ho fatto e basta :)

o-o

Vale anche con gli SPD. Da quel che ho capito il movimento della caviglia deve essere più naturale possibile, se devi sforzarti per imparare un movimento eccessivo che non viene naturale, ad esempio abbassando molto il tallone durante la fase di spinta, molto probabilmente stai sovraccaricando caviglia e ginocchio.
 

rad77

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Vale anche con gli SPD. Da quel che ho capito il movimento della caviglia, deve essere più naturale possibile, se devi sforzarti per imparare un movimento eccessivo che non viene naturale, ad esempio abbassando molto il tallone durante la fase di spinta, molto probabilmente stai sovraccaricando caviglia e ginocchio.

Avevo inteso che il problema fosse indipendente dal pedale usato, solo che con gli SPD non c'è necessità di una tale torsione della caviglia per sviluppare la pedalata rotonda.
In questo senso legavo il vizi(acci)o cavigliare ai flat :-)
 

sai.amrita1968

Biker serius
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Io ho provato spd e flat. Devo dire che con gli spd in fase di pedalata Ti senti tutto uno con la bici. In discesa però su tecnico ed esposto non mi sono mai piaciuti. La zona dove abito e piena di trail tecnici e pericolosi per cui ho optato per i flat.... mi sento molto più sicuro.... va detto che il mio ridare e molto free ride perciò i flat per me sono il massimo, anche nel downhill però ci sono molti che usano i pedali a sgancio rapido. Dipende da come una persona e abituata. Io sono solo un dilettante. Detto questo riporto l esperienza di una persona che è morta perché dopo essersi fermata per aspettare la moglie... non si è riuscita a sganciare, precipitando così in un burrone. Questo mi spinge ancor di più ad usare e a consigliare i flat!!!!
 

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