Questo è sicuro. bisogna vedere cosa si sono fatti gli altri.
ALBIGNASEGO (PADOVA). «Siamo io e mio figlio le vere vittime di questa storia altroché noi che abbiamo picchiato quella persona. E abbiamo pure dei video e delle foto che dimostrano i fatti». Ribalta la storia il sessantenne che assieme al figlio di 29 anni era stato accusato dall’ingegnere runner, di averlo picchiato perché correva senza mascherina di protezione.
«Venerdì sera ero stato del ferramenta per alcuni acquisti e rincasando, ho incrociato mio figlio che aveva gettato dai vestiti nella campana della Caritas. Ad un certo punto abbiamo notato un tizio che con il cane libero, veniva verso di noi. Il suo animale aveva molestato due cani al guinzaglio di una signora. Lui era sprovvisto di mascherina e non aveva nessuna felpa pronta a coprirgli la bocca, come ha riferito. Ci è passato a mezzo metro di distanza, anche perché era costretto a seguire il suo cane, alitando e sbuffando come chi sta correndo» continua nella sua ricostruzione.
«Mi sono sentito di dirgli che il cane andava tenuto al guinzaglio e che la mascherina andava messa» aggiunge. «Ha risposto con frasi offensive e irripetibili. Pensavo fosse finita lì invece è tornato indietro verso di noi con il petto gonfio per picchiarci. Mi ha dato un calcio alla gamba e mi ha strappato la mascherina dal volto. Ha sferrato una testata a mio figlio colpendolo sul mento e sullo sterno e credo che proprio con questo colpo si sia procurato la frattura facciale che lamenta di avere.
«Mio figlio è caduto a terra è ha battuto la nuca, lui gli si è buttato sopra e gli dava dei colpi nel fianco e sullo sterno. Mio figlio asmatico gridava “aiuto aiuto, non respiro più sono asmatico”. Io in quella situazione ho reagito per legittima difesa dandogli un ceffone sperando che lasciasse libero il ragazzo. Che gridava disperato ed era in affanno. Io so delle sue condizioni di salute e non potevo certo lasciarlo in balia di quella persona.
«Nella concitazione di quei momenti ci ha sputato contro tre quattro volte e ho filmato la scena, c’è quindi un video che riprende il suo comportamento. Sono stati minuti interminabili siamo noi le vere vittime di quella persona. Andando via ha volteggiato il guinzaglio in aria per colpirci e ha preso mio figlio alla gola. In quel momento gli ho dato un’altra manata per allontanarlo.
«Lui ha cercato di dileguarsi, come se non fosse successo nulla, ma avevo chiamato i carabinieri che sono arrivati in poco tempo. In quel momento c’è stata la sua recita e da aggressore ha recitato la parte della vittima. Lunedì mattina ho sporto denuncia ai carabinieri».
Sino a qui la ricostruzione di quello che potremmo definire il controcanto di questa storia, tanto particolare quanto difficile da inquadrare nella sua reale essenza.
I controlli che abbiamo fatto confermano la denuncia. Ma l'uomo che parla qui sopra non ci ha voluto mostrare i video di cui parla espressamente. Il 29enne suo figlio è stato soccorso dall’ambulanza e dimesso in tarda serata. Ora sarà lite legale.