Considerazioni molto interessanti.
A mio avviso c'è da mettere in evidenza anche il fatto che la crescita delle escursioni si è accompagnata ad una reale crescita della bike intesa come progetto ingegneristico.
Oggi una full da 160 mm. è una bike pedalabilissima anche su salite abbastanza dure.
Lascio alle pubblicità e alle riviste i proclami tipo "questa full da 160 mm., in salita si pedala come una front; in salita solo una front, pedala come una front. E non è solo una questione di efficienza di pedalata del carro, Propedal e quant'altro.
Non si può paragonare l'arrampicata fatta con una Flash da 8,5 kg. nemmeno con una full top di gamma da 10,5 kg.
Ciò non toglie che oggi una full sia un mezzo pedalabilissimo anche per il biker della domenica.
Anni fa, un mio compare di pedalate, portò in casa una full usata; la pagò poco......giusto per il gusto di avere una full.
Dopo poco tempo, si assemblò una Cinelli Soft Machine (chi si ricorda quant'era bello quel talaio ???), fatto sta che quella full rimase dimenticata nel garage (che abbiamo in comune).
E' una Specy Stumpjumper FSR del 2004 (una bike di 7 anni fa che sembra un dinosauro !!!). Quasi il top di gamma per l'epoca.
Gruppo
XT, Ammo Fox (credo l'antenato dell'RPL), forka SID (ovviamente con steli da 28 mm e senza lock out) e
FRENI V-BRAKE.
MAMMA MIA CHE.........CAGATA PAZZESCA.
L'ho pedalata qualche volta, giusto perchè su alcuni sentieri la full mi avrebbe voluto salvare la schiena.
In discesa quasta bike da un ingannevole senso di sicurezza.......dico ingannevole perchè tale è.
In salita è un dramma, pesante, goffa, con questo carro che dondola da tutte le parti. Figuriamoci, all'epoca io avevo una S-Works M5.
Mi dispiace essermi dilungato in questi miei ricordi, però il senso della mia affermazione iniziale è questo : non sono solo cresciute le sospensioni, è cresciuto tutto il progetto meccanico MTB.