Made in CHINA

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sembola

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Certo che è legittimo, ma mi chiedo: dove si arriva? secondo me è una strada cieca...volevo dire solo quello....tutto lì.

E' una strada cieca quando si continua a riproporre argomenti già chiariti o non decidibili.
Farsi delle domande è legittimo, continuare a fare sempre le stesse, specie quando ci sono già le ripsoste, è ottuso ;-)
 

gas29

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Guardate nell'allegato.
E' made in Italy, ordinabile dai negozianti, venduto a poco più di quanto vendono i Cinesi rimarchiati, e comunque sotto i 2000 euro.
Io mi inchino all'arte di Sarto, e credo che valga tutto quello che costa.
Se proprio non volete comprarvi il Cinese, piuttosto di strapagare un clone e far guadagnare una catena di trader, distributorim commercianti vari, fate lavorare l'Eccellenza Arigiana Italiana.
(anche i tubi sono progettati disegnati e prodotti in Italia)
 

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eventhepopesmokesdope

Biker paradisiacus
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Poco meno di 2000 per la bike completa? Ottimo!

Perché se invece 2000 è per il telaio il prezzo è altissimo... Indubbiamente comprare telai cinesi rimarchiati e tirar fuori, soltanto per una supposta maggior tutela post vendita, circa 800 euro in più rispetto al prezzo unbranded, è stupido.Molto meglio, come dici, rivolgersi subito in Cina.

Ma a quel prezzo mi compro telai Scott Specy o Cannondale, non replicabili in Cina (intendo non rivendibili senza brand a prezzi stracciati), e progettati con mezzi ben superiori a Sarto.

Francamente, di far lavorare il made in Italy non me ne frega nulla, e come a me a parecchi. Ciò che preme a gente come me sono le nostre tasche. Le mie poi sono molto provate da scelte governative che piacciono molto all'imprenditoria italiana, che preme sui tagli, anche a scapito dell'efficenza della pubblica amministrazione. In soldoni grazie ai tagli lavoro part time e guadagno sui 500 euro mensili. Tutto ciò che faccio è mirato al risparmio (in effetti in questo periodo non compro proprio) e penso che anche gente messa un po' meglio di me, ma con un normale stipendio gradisca risparmiare e comprare in Cina. Fate lavorare il made in Italy è pura demagogia, sono appelli fini a se stessi. Che il Made in Italy tiri fuori prodotti innovativi e dunque acquistabili per ragioni ben precise, o si rassegni alla globalizzazione che è stata tanto decantata nell'ultimo decennio.
 

sembola

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Prego tutti di astenersi da considerazioni socioeconomiche varie, interessanti finchè si vuole ma dal punto di vista della discussione completamente OT.
 

eventhepopesmokesdope

Biker paradisiacus
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Giusto ma era solo per sottolineare il fatto che a magari qualcuno potrebbe gradire poco il ritornello "comprate il made in Italy", soprattutto perché spesso tale motto è sostenuto da molta retorica ma da scarsi investimenti in R & D... intervento censurabile-cancellabile, il mio, in effetti, ma, ritengo, adeguatamente motivato
 

babylonboss26

Biker velocissimus
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questo post ha subito una lenta modifica. Fino ad un certo punto si è scritto che questi telai cinesi sono ottimi, convenienti e nn ''copiati''. Ora, lentamente, si tende a indirizzare l'attenzione verso i prodotti made in Italy, considerazione che condivido in pieno.
Insomma, da che parte state??? :-)
 

sembola

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questo post ha subito una lenta modifica. Fino ad un certo punto si è scritto che questi telai cinesi sono ottimi, convenienti e nn ''copiati''.
A me sembrava di aver letto invece parecchi post in cui si soteneva il contrario. :nunsacci:

Ora, lentamente, si tende a indirizzare l'attenzione verso i prodotti made in Italy...
Non mi pare che ci sia stato un "cambiamento" in tal senso... semmai un'evoluzione da argomenti "da bar" ad argomenti più razionali.


...considerazione che condivido in pieno.
La condividi in pieno ma comperi una Specialized. Insomma, da che parte stai? :mrgreen:
 

gas29

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Ma a quel prezzo mi compro telai Scott Specy o Cannondale, non replicabili in Cina (intendo non rivendibili senza brand a prezzi stracciati), e progettati con mezzi ben superiori a Sarto. .
Mi compiaccio della tua conoscenza della ditta sarto e dei progettisti che hanno lavorato a quei telai.

Io non capisco perchè ci ostiniamo a sminuire l'Italia pensando che gli americani abbiano chissà che, quando, a parte 2-3 accezioni, gli uffici tecnici dei "grandi costruttori" sono fatti da 2-3 persone che come gli Italiani lavorano con Solidworks, Catia o programmi equivalenti.

Guardate che alla fine a fare il progetto, modellazione solida ecc, sono poi i tecnici dei costruttori reali
Se volete ve li elenco:
Banshee, Niner e altri >>>>Pacific Cycles
Specialized >>>> Merida.
e via dicendo
Poi nel blog ti raccontano che: Siamo andati a Taiwan a istruire le maestranze.... suvvia... a chi vogliamo credere!!!

Da questo punto di vista, molto meglio il telaio CINESE comprato a 500 U$d, almeno si compra la sostanza e non l'involucro
 

diego country

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Anche perche' dopo 70 pagine credo che abbiamo capito tutti o quasi le macro differenze tra comprare il telaio cinese e quello del brand prestigioso.
Pero' devo ammettere che sono stati discussi, all'interno del topic ,diversi temi , anche perche' l'argomento era abbastanza vasto.
A me personalmente ha chiarito le idee sulle caratteristiche del materiale made in China, soprattutto Gas 29 e' stato un ottimo chiarificatore essendo "imparato" in materia.
 

eventhepopesmokesdope

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Merida e Pacific che hanno mezzi della madonna, appunto. Scott nel 2005 se ne è uscita con un telaio made in Taiwan da 980 grammi, credo. Ancora oggi offrono pesi da brivido. Cannondale ha un retrotreno flex stay che io non ho mai provato ma che mi descrivono (corridori come Vestri e Balducci, top riders in Toscana, e gente che conosco molto bene e personalmente - Balducci è pure un disgraziatissimo collega) fantastico e unico per trazione ed assorbimento ddelle vibrazioni. Non sto certo dicendo che siano creazioni artigianali, sto dicendo che hanno aziende con mezzi allucinanti dietro, per cui hanno i mezzi per far corrispondere i loro imput di produttori di esperienza e con feedback di atleti di fama mondiale, a un team di tecnici che Sarto non ha.
E se da una perte è vero che, per quanto riguarda gli atleti, questi corrono con qualsiasi cosa che sia messa sotto il loro deretano, è pur vero che ad esempio Cannondale propone indifferentemente Scalpel o Flash 29 o 26 ai corridori, senza imposizioni. E gli atleti fanno molto per migliorare i prodotti. Non è questione di programmi che i tecnici usano, ovvio.

Se proprio devo spendere 1800 euro per un telaio in carbonio, prendo uno Scott o simili. E non per il servizio garanzie, ma per il tipo di prodotto veramente unico che offrono. Se uno non ha i soldi, compra in Cina.

Dato però che sono uno svalvolato, io personalmente ho comprato un alluminio made in the USA...
 
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Sempre e comunque, qualunque sia il differenziale di prezzo? :nunsacci:


Proprio questo il punto. Insomma, per i telai in carbonio, ci sono 4 opzioni.

1 - Cinese preso su internet, tanta spesa, molto probabilmente tanta resa, l'incognita del "probabilmente"
2 - Cinese rimarchiato italiano, mossa poco accorta, i difetti di cui sopra con un notevole sovrepprezzo, l'unico vantaggio è, in caso di guasti, di poter andare a prendere per il collo il marchiatore (beh non lo si può definire produttore)
3 - Marchio blasonato, tanta spesa, tanta resa, la quasi certezza di avere un prodotto unico, vedi le Scott dalla leggerezza inarrivabile o le comodissime Flash (per la Specy... non saprei dire cosa hanno di speciale)
4 - Made in Italy, sicuramente tanta spesa, probabilmente ottima resa ma difficilmente si può contare sul feedback di altri rider o corridori che le hanno provate.

Per l'affidabilità non saprei, vi posso dire che ho visto molte Scott e Cannondale rotte, dunque escludo che i big brand o i made in Italy siano molto più affidabili. Più che altro dipende dal servizio post vendita, che però a quanto leggo pare non sia sempre all'altezza, anche per i prodotti firmati.

Personalmente sono a favore del caso 1, o del 3 se si è danarosi, anche se le mie personali scelte sono diverse perché aborro il carbonio e i brand commerciali, pur se alla fine non escludo di rifinirci (anche se dubito, sono un feticista). Beh però questo mi rende abbastanza imparziale.

Ah, ho dimenticato qualche caso?
 

stefano_81

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verona - lago
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A parità di caratteristiche dei materiali (cosa assolutamente non scontata, ma possibile), l'azienda seria che marchia il telaio deve sopportare i costi di:
-ingegnerizzazione;
-prototipizzazione;
-pre-produzione e prove sul campo dei prototipi;
-verifiche a campione sulla produzione eseguita;
-correzione postuma di errori di progettazione.
Tutto ciò si ripercuote sul costo dei telai, certo insieme a molte altre variabili (che potremmo definire non legate direttamente al costo di produzione quali marketing, costo del lavoro in paesi non terzomondisti, maggiori imposte, ecc...).
 

diego country

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Proprio questo il punto. Insomma, per i telai in carbonio, ci sono 4 opzioni.

1 - Cinese preso su internet, tanta spesa, molto probabilmente tanta resa, l'incognità del "probabilmente"
2 - Cinese rimarchiato italiano, mossa poco accorta, i difetti di cui sopra con un notevole sovrepprezzo, l'unico vantaggio è, in caso di guasti, di poter andare a prendere per il collo il marchiatore (beh non lo si può definire produttore)
3 - Marchio blasonato, tanta spesa, tanta resa, la quasi certezza di avere un prodotto unico, vedi le Scott dalla leggerezza inarrivabile o le comodissime Flash (per la Specy... non saprei dire cosa hanno di speciale)
4 - Made in Italy, sicramente tanta speza, probabilmente ottima resa ma difficilmente si può contare sul feedback di altri rider o corridori che le hanno provate.

Per l'affidabilità non saprei, vi posso dire che ho visto molte Scott e Cannondale rotte, dunque escludo che i big brand o i made in Italy siano molto più affidabili. Più che altro dipende dal servizio post vendita, che però a quanto leggo pare non sia comunque sempre all'altezza, anche per i prodotti firmati.

Personalmente sono a favore del caso 1, o del 3 se si è danarosi, anche se le mie personali scelte sono diverse perché aborro il carbonio e i brand commerciali, pur se alla fine non escludo di rifinirci (anche se dubito, sono un feticista). Beh però questo mi rende abbastanza imparziale.

Ah, ho dimenticato qualche caso?

D'accordo con te su tutto dipende uno che caratteristiche cerca dalla sua bike.
Ti posso portare la mia esperienza personale su Specialized infatti il modello precedente al 2011 ti parlo della 26 aveva un carro rigidissimo davvero scomodo.
Con i modelli 2011 hanno impostato il telaio con un carro che lavora meglio alle sollecitazioni ,vabbe' ti parlo di una 29, inoltre se da fermo spingi la sella forzando con le mani si nota una piccola flessione.
Chiuso OT
 

sembola

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A parità di caratteristiche dei materiali (cosa assolutamente non scontata, ma possibile), l'azienda seria che marchia il telaio deve sopportare i costi di:
-ingegnerizzazione;
-prototipizzazione;
-pre-produzione e prove sul campo dei prototipi;
-verifiche a campione sulla produzione eseguita;
-correzione postuma di errori di progettazione.
Tutto ciò si ripercuote sul costo dei telai, certo insieme a molte altre variabili (che potremmo definire non legate direttamente al costo di produzione quali marketing, costo del lavoro in paesi non terzomondisti, maggiori imposte, ecc...).

Ma quali mai costi di "ingenerizzazione, prototipazione e preproduzione" possono mai esserci, se si parla di telai open mould comperati chiavi in mano? :nunsacci: Costi aziendali, anche rilevanti ce ne sono senz'altro, ed infatti se rileggi le prime pagine i miei primi interventi erano proprio tesi a chiarire questo concetto.

Però, se permetti, a me consumatore può benissimo interessare una beneamata cippa dell' esistenza di alcuni o tutti questi costi aziendali e comperare da chi non ce li ha e mi fa un prezzo inferiore. Esattamente come uso CRC o HiBike, a meno che il negozio fisico mi offra un prezzo interessante o un servizio in grado di giustificare il differenziale di prezzo.
 

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