Gli auspici della giornata si erano rivelati subito i migliori….tepore primaverile al risveglio mattutino, una lieve brezza ad accarezzare le gote fuori dal cancello di casa, ma soprattutto er poro Mecir con solo 10 minuti di ritardo all’appuntamento all’autogrill dell’A1, baldanzosamente acchittato per il sequel de “Il ritorno der Monnezza”, dopo aver ufficialmente vinto il ballottaggio alle primarie con Sergio Er Puzza….
Oltretutto la giornata nasceva già sotto una buona stella, visto che c’erano da beatificare ben 2 ricorrenze compleannistiche, che vedevano stagionare due delle colonne portanti del gruppo M&M, ovvero il sempreverde cipresso Guidoski ed il mirabolante frontista Marcello.
Radunati sull’autostrada, si trovavano del gruppo, l’ormai acquisito con il riscatto del prestito prefissato Tinazio “scrotopalleggiante”, il semprepiùtumefattodesonno Francesco alias “Frabia”, il maestro di sgarupi e acrobatici cappottamenti Alfredo SbardJ, il logorato dal ban Marco, e il narratore di voantri, omaggiato della sacra sindone di Porta Metronia….
Viste le pregresse figuredemm……..ehm, volevo dire esperienze nel bar di Sant’Oreste, fraterno amico peraltro del più celebre Sant’Evaristo, si decideva di contemplare il sacrificio del Guidoski nei medesimi luoghi ove egli ebbe la seconda visione masturbatica della sua vita (la 1^ ovviamente rimarrà sempre la Madonna del lago!!!), dirigendo la colonna di autovetture con MTB incorporate, verso l’uscita di Ponzano Romano.
Il tepore tipicamente primaverile di questa memorabile giornata, faceva sentire i suoi benefici effetti su epidermide ed articolazioni primarie, non appena i nostri amici, parcheggiate le auto nel punto meno esposto alla luce solare dell’Emisfero Nord, aprivano le portiere delle auto…..Ai nostri display di bordo, la temperatura esterna era di addirittura 1,5°C, con una leggera brezza da Nord Ovest di circa 45 nodi…..
Alfredo batteva il record del mondo di vestizione umana, scarico di LaPierre con annesso montaggio di pneumatico anteriore, indossamento di casco multicolor e
zaino idrico e chiusura non centralizzata di Nissan Micra anno 2002, presentandosi pronto, baldanzoso e impennato agli occhi esterrefatti dei suoi compagni di sventura, ancora intenti a cercare pezzi di naso, incisivi e lobi auricolari, moncati e caduti chissa’ dove, al primo spirar di vento.
La vestizione degli altri M&M, può definirsi figlia diretta di ben più celebri scene cinematografiche, usate per descrivere abbigliamenti singolari del Rag. Ugo Fantozzi nelle sue memorabili battute di caccia o durante partite di tennis all’ultimo sangue con il suo amico d’infanzia Rag. Filini.
Sant’Oreste ha potuto rimirare di tutto quest’oggi…..le calzamaglie profilattiche di Tiziano, il berrettello di lana merinos – calzini della GdiF di Daniele a copertura della fluente capigliatura turchina di Marcello, passamontagna direttamente ritirati dal covo del “Freddo” in via della Magliana, cappucci artefatti con Domopak e carta stagnola, caschi addobbati di adesivi
Dainese per nascondere le crepe dovute al materiale scadente, ma soprattutto la demenza che risiedeva da tempo nel gruppo e che sta pian pianino esternandosi….i caschi da bowling sono ora arrivati a 3, con addirittura una coppia di esemplari uguali….Orione rules!!!!
Finite le vestizioni accompagnate da raffreddati pensieri….”ma ndo cazzo namo….tornamosene a casa….senti che minchia de freddo….se se n’annamo subbito semo de strada e se famo un girello alla Marcy….”, mentre il prode Sbardj impennava e scendeva gradini al grido LApieeeeeeeeeeeeevveeeeee, ci si dirigeva con passo alquanto legnoso, verso il luogo di preghiera prescelto per il sacrificio del Miscelone.
I paesani presenti non potevano credere che esistevano dei coglioni simili, che in giornate come quella di oggi avevano il coraggio di pensare di provare a organizzare per uscire in MTB. Tanto è vero che un paio di avventori del Bar, chiedevano interessati le quotazioni delle nostre amate Biciclette parcheggiate fuori dal locale in maniera che nessuno potesse entrare e nessuno potesse uscire, sicuri di recuperarle nel pomeriggio, dopo le morti in successione degli M&M, dovute ad assideramenti ed ipotermie.
A rendere ancor più nefasto il momento, era la constatazione che non ci fosse la seconda musa ispiratrice di notti insonni passate col joypad in mano di Stefano, ma una in carne sostituta, che non stimolava neanche i raggelati istinti transgenici del Mecir.
Consumato il frugale sacrificio, per molti si concretizzava la triste realtà che il giro sarebbe comunque iniziato, senza ricorrere alle avverse condizioni meteo….il via era di quelli col brivido!!!! Alfredo imboccava subito le scalette della piazza, facendo scappare in fretta e furia un gruppo di cinesi intenti ad allestire un mercatino abusivo.
Subito dopo, il Guidoski perdeva la sua verginità sfinterica, facendosi inspiegabilmente “calzare” dalla sua stessa Kona, peraltro con
Reverb in estensione, non proferendo gemito alcuno, ma mostrando una gaudiosa e compiaciuta espressione…..
La discesa iniziale, acclimatava i nostri eroici M&M ormai in ipotermia, consentendo a tutti di scendere belli rigidi ed intirizziti, senza che nessuno si sbriciolasse contro i numerosi ostacoli presenti. Per scaldarsi occorreva una bella salita dalle docili pendenze….ed eccola presentarsi, modello parete lavica, a disintegrare le gambe ibernate ed i quadricipiti ancora comodamente poggiati sul sedile delle macchine.
Ma a ‘sti ragazzi non li ferma niente!!!! Durante il tragitto irto e spinoso verso l’eremo, ognuno degli M&M escogitava qualsiasi espediente pur di sfuggire al freddo ed alle intemperie….chi si riparava all’interno di fermate dell’Acotral, chi costruiva ripari con foglie e rami intrecciati, chi, invece, tentava di riscaldare l’atmosfera con esperimenti fallici, sperando di ingraziarsi le attenzioni di qualche membro, mostrando doti centimetriche “nascoste” mai possedute e faziosamente realizzate con della frutta. Le rampe incalzavano e fiaccavano spirito e resistenza dei nostri ragazzi, ma non la tenacia e l’incoscienza!!
E come per la Torretta, la viste dell’Eremo sulla vetta rappresentava una liberazione, un sollievo, un orgasmo….un godimento tale che si iniziava quasi a sentire caldo, un caldo opprimente, che doveva essere vinto a suon di cazzate! E quindi iniziavano i soliti teatrini M&Meschi: chi trovando dei pantaloncini abbandonati e defecati ne faceva match a “rubabandiera”, chi tentava di scattare foto in sequenza per un panorama a 360°, chi cercava di usarsi violenza tentando acrobatiche imprese su drop di 12 cm, mentre tutti, e dico tutti, coprivano di insulti e gestacci il fortunato alpinista con colbacco alla Boris Eltsin, offertosi per scattare le immancabili foto di gruppo!
Terminata la fase cazzeggio, il gruppo, con in testa Alfredo detto “o’ professor”, iniziava la fase freeride del giro, o per dirla alla Mecir FRIRAAAAIIIIIIIIIIIIID! Dietro a o’ professor incollato alla ruota er poro Bannato, Frabia, lo scrittore, er Traccia, Guidoski n. 5 come Chanel, e il gruppo Frontisti, con Marcello a dare le dritte a Tiziano, impegnato nel collaudo del telescopico gentilmente ricettato da Mecir.
Le prove di ardimento appresso a o’ professor si susseguivano con smadonnamenti, scivolate, alberi presi de petto e qualche caduta da fermo modello incauto sfidante di Mario Brega in Borotalco, per i negozi di
scarpe di Via Veneto in compagnia della figlia, “m’è cascato pe tera come GesuCristo……”.
Alla fine di tutto, veramente impegnativo, ci si crogiolava al sole e al sempre presente ponentino, su un falso piano, che era più falso che piano, che attraverso una fitta rete di sentieri e cunicoli, sempre al grido di Patroclo, riportava i mitici M&M al parcheggio, punto divenuto nel frattempo il più freddo della galassia!
In tal luogo, si consumava il secondo sacrificio, quello di Point Break Marcello, ringalluzzito dalla giornata ventosa, manco avesse il boma al posto del manubrio. Il sacrificio a base di crostata ai frutti di bosco e Brachetto, sacrificava anche il cofano della macchina di Marcellino, quando il duo monnezza (Mecir e sottopalla blindato) alleggerivano eccessivamente di crostata il vassoio, facendolo collassare al contrario sul cofano in mezzo ad uno nuvola di zucchero a velo!!
La giornata si sarebbe conclusa così, se il duo monnezza non avesse compiuto gesta eroiche sulla A1, narrate anche su Isoradio con particolari alquanto inquietanti, tipo un finestrino lato passeggero completamente eclissato da 2 chiappe ad esso spiaccicate!!!!
Oggi è stata messa l’ennesima pietra miliare, viste le condizioni e la difficoltà del tracciato che avrebbero potuto far tirare indietro chiunque. Ma questo è un gruppo vero, unito da uno spirito non comune e spontaneo, che appena conclusa l’impresa ha pensato agli assenti, promettendo un ritorno sul Soratte assieme a loro, magari con una brezza meno intensa ed in un parcheggio meno gelido!!!
Alla prossima!!
PAGELLE
M&M tutti: 10 perché oggi non si possono fare distinzioni o classifiche, ma solo dare il massimo a tutti per la tenacia e la voglia di dare il massimo in condizioni davvero proibitive. Un plauso a tutti ed in particolare ad Alfredo che da vero Cicerone, ha guidato questi miscredenti alla redenzione!!!!
Tiziano: 10 e mezzo – acquistato dagli M&M con la
formula del prestito con diritto di riscatto, sta inanellando prestazioni di una mostruosa consistenza, stupendo i compagni di avventura con azioni sorprendenti e risorse inaspettate. Doveroso sottolineare anche oggi la sua prestazione…………
TRACCIA
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