10 giorni fa ho fatto la traversata da Menaggio a Lugano, passando dal San Lucio e il Monte Bar. 52 km e quasi 2000 metri di dislivello.
Sono partito in treno da Monza per Varenna e traghetto per raggiungere la sponda comasca. Da Lugano a Monza ancora treno (il TiLo).
Credo di aver praticato MTB.
Dopo questa fresca e fantastica esperienza, posso dire di trovarmi d'accordo con il contenuto dell'articolo riportato da
@yura . I trasferimenti con MTB a presso non sono sempre agevoli, ma non lo erano nemmeno in passato, figuriamoci ora dove l'utenza è aumentata. Sulla tratta ferroviaria Milano-Tirano hanno dimezzato i treni con il trasporto bici. Per chi non fosse della zona, se vivi in Milano città, con il treno puoi andare a pedalare in Valtellina in giornata e con il TiLo puoi andare in Canton Ticino, sempre in giornata, senza utilizzare l'auto. Se poi pedalare in Canton Ticino non è vera MTB potremmo chiedere un parere a
@marco .
Sul Lago di Como il trasporto bici, fino a due anni fa, era ammesso solo sui traghetti e quindi solo sulle tratte che collegano Bellagio, Varenna, Menaggio e Cadenabbia. Sui battelli non era possibile caricare le bici e quindi era impossibile raggiungere località come Como, Lecco o Colico. Ora su alcun battelli è possibile caricare le bici.
Quindi si, sono d'accordo, attualmente siamo al limite. Se le infrastrutture si rimodellassero più verso il mondo su due
ruote (vedi per esempio i nuovi carrelli per bici sulle cabinovie della Paganella) il nostro ventaglio di giri, avventure e idee aumenterebbe a dismisura.