Bentrovati al al nostro appuntamento settimanale con il Tech Corner, rubrica di approfondimento tecnico e di officina in esclusiva su MTB-forum.it!
Questoggi cominciamo a parlare di trasmissioni interne, occupandoci di quello che è ad oggi il sistema a trasmissione interna più venduto: lHammerschmidt.
Chiunque vada in mtb a qualsiasi livello si è reso sicuramente conto che la trasmissione di tipo tradizionale, con pignoni, corone e deragliatori, ha parecchi limiti: non si può cambiare sotto sforzo, la cambiata è lenta e poco fluida, non cè continuità quando si passa da un rapporto allaltro. Inoltre soprattutto in ambito gravity, lutilizzo della corona doppia allanteriore crea parecchi problemi legati allo sballonzolamento e alla caduta della catena, tanto che chi non pedala spesso monta il monocorona con tendicatena e guida catena per risolvere questo problema.
Da ormai un paio danni Truvativ ha commercializzato una guarnitura con doppio rapporto interno: lHammerschmidt.
Che cosè lHammerschmidt.
Come abbiamo visto lHammerschmidt è una guarnitura monocorona con un sistema di meccanismi interni che permette di ottenere 2 rapporti:
- Un rapporto diretto 1:1 in cui la corona gira alla stessa velocità delle pedivelle
- Un rapporto moltiplicato 1:1,6 in cui la corona gira ad una velocità 1,6 volte superiore a quella delle pedivelle.
A seconda dei rapporti che si vogliono ottenere è possibile montare una corona da 22 o da 24 ottenendo quindi rispettivamente dei rapporti analoghi ad un 22-36 (consigliato per un uso enduro) o ad un 24-38 (più indicato per un uso discesitico).
Requisiti per montare lHammerschmidt sono un telaio con attacco ISCG (non si possono utilizzare adattatori che simulano lISCG fissandosi al movimento centrale in quanto ruoterebbero durante la pedalata) e che abbia gli ingombri adatti (lHammerschmidt è più piccolo di una normale guarnitura, quindi non ci sono quasi mai problemi, se non legati a delle bielle inferiori di forma particolare).
CARATTERISTICHE SALIENTI
I vantaggi dati dallHammerschmidt sono molteplici:
Vediamo ora di analizzare il funzionamento dellHammerschmidt, cercando di essere il più chiari possibile.
Come abbiamo visto lHammerschmidt dispone di due rapporti: uno diretto e uno con moltiplica 1:1,6. Il funzionamento dellHammerschmidt si basa su un sistema di ingranaggi epicicloidali. Vediamo brevemente di cosa si tratta
Schematizzazione dellHammerschmidt. La parte verde è quella solidale con la pedivella. Quella gialla invece è lingranaggio interno A e quello in rosa lingranaggio esterno B. Nella schematizzazione simuleremo la presenza di una sola puleggia per semplicità, ma nella realtà le pulegge sono 4.
Un sistema epicicloidale è un sistema di ingranaggi costituito da 3 elementi:
-A: un ingranaggio interno (definito sole)
-P: una o più puleggie P che si interfacciano tra ingranaggio interno ed esterno (solitamente più di una, 4 nel caso dellHammerschmidt). L'insieme di queste pulegge è definito planetario.
-B: un ingranaggio esterno (chiamato corona).
Senza scendere in equazioni o dettagli fisici, risulta evidente anche ai meno esperti che tale sistema permette di ottenere una variazione di velocità di rotazione dellingranaggio A rispetto allingranaggio B.
Immaginiamo ora di tenere fermo lingranaggio A e di trascinare la puleggia P in una rotazione attorno ad A. Questa ruotando trascenerà con se ligranaggio esterno B. La velocità di rotazione del centro della puleggia P sarà minore rispetto a quella dellingranaggio esterno B. Questo è il principio che sta alla base del rapporto di moltiplica dellHammerschmidt (configurazione con rapporto 1:1,6).
Vediamo ora di analizzare più nel dettaglio come funziona e da cosa è composto lHammerschmidt.
LHAMMERSCHMIDT E LE SUE PARTI.
Cominciamo con un bellesploso dellHammerschmidt. Prima di continuare a leggere consiglio di guardare attentamente questa figura e di cercare di memorizzarla, altrimenti sarà difficile seguire la spiegazione.
Vediamo quindi di analizzare con ordine. Non tutto sarà chiaro, ma alcuni dettagli verranno spiegati con maggiore chiarezza nei paragrafi successivi.
1) Piatto interno solidale con lSGS e quindi con il telaio.
2) Ruota libera disinseribile, il cuore del sistema. I denti della ruota libera assumono due configurazioni. Quando è inserito il rapporto diretto questi sono abbassati e non vincolano in alcun modo lingranaggio interno #9. Inserendo la moltiplica (rapporto 1:1,6) i dentini si alzano e lingranaggio interno #9 non potrà ruotare in senso orario (fondamentale per il funzionamento della moltiplica, come vedremo in seguito).
3) Cuscinetto che permette la rotazione dellasse rispetto al piatto #1.
4) Bash guida catena interno solidale con la corona.
5) Corona che può essere da 22 o 24 denti a seconda del range di rapporti che si vuole ottenere. Con la 22 si simula un 22-36, con la 24 un 24-38.
6) Ingranaggio esterno B che è solidale con la corona. Svolge anche la funzione di guida catena esterno.
7) Sistema di ruota libera tra ingranaggio esterno B ed ingranaggio interno A. Impedisce che lingranaggio interno A ruoti in senso orario più velocemente dellingranaggio esterno B. Come vedremo questo è fondamentale per il funzionamento del rapporto diretto.
8) Pulegge P: si tratta di 4 pulegge che sono infulcrate solidali con la pedivella. Sono il cuore del sistema di ingranaggi epicicloidali. Nei capitoli seguenti immagineremo la presenza di una singola puleggia per semplicità.
9) Ingranaggio interno A
10) Pista della ruota libera #2 ricavata allinterno dellingranaggio A. Come vediamo quando la catena va allindietro, lingranaggio interno A è solidale allingranaggio esterno B grazie a questa puleggia. Questo comporta che il tiro catena non sia moltiplicato anche con rapproto 1:1,6.
11) Coperchio di protezione: previene lingresso di sporco allinterno degli ingranaggi.
12) Pedivella.
LHammerschmidt demo con coperchio di protezione (#11) trasparente per fare vedere il meccanismo di funzionamento. Si noti in giallo la ruota libera #7 interposta tra ingranaggio esterno B e interno A, così come la ruota libera disinseribile #2 nella zona zona interna a ridosso dellasse. Si notino poi le pulegge solidali con la pedivella.
Fare click per ingrandire.
Analizzate le parti che compongo lHammerschmidt (faremo riferimento alla numerazione qui riportata) cerchiamo ora di capire come funzionano i due rapporti.
RAPPORTO DIRETTO (1:1)
Durante il funzionamento con il rapporto diretto, la corona ruota alla stessa velocità della pedivella.
Vediamo di analizzare più in dettaglio questa configurazione. Come abbiamo visto in precedenza, con il rapporto moltiplicato i denti della ruota libera #2 sono abbassati.
La forza impressa dalla nostra gamba sulla pedivella si trasferirà alla puleggia P sotto forma di forza tangenziale F. Questa forza tangenziale F si trasferirà ai due ingranaggi A e B in maniera uniforme, come rappresentato in figura.
Sullingranaggio esterno B tuttavia agisce la forza della catena Fc che tende ad impedire la rotazione dellingranaggio B. In questo modo quindi la situazione che si dovrebbe verificare è quella con lingranaggio esterno B fermo e lingranaggio interno A in rotazione in senso orario.
A questo punto entra in gioco la ruota libera #7 che, se andiamo a vedere nella figura precedente, impedisce allingranaggio A di ruotare in senso orario ad una velocità maggiore di B. In questo modo quindi lunica configurazione possibile è quella con puleggia P non in rotazione rispetto al suo asse ma semplicemente in traslazione (seguendo il movimento della pedivella) con gli ingranaggi A e B che ruotano alla stessa velocità, con conseguente rapporto 1:1 (l'intero sistema è fermo e in semplice moto rotatorio insieme alla pedivella).
RAPPORTO MOLTIPLICATO (1:1,6).
Durante il funzionamento con il rapporto moltiplicato, la corona ruota con una velocità maggiore rispetto a quella della pedivella.
Vediamo di analizzare più in dettaglio questa configurazione. Come abbiamo visto in precedenza, con il rapporto diretto i denti della ruota libera #2 sono alzati: lingranaggio interno A non può ruotare in senso orario e di conseguenza la forza F impressa dalla pedalata si trasferisce solo sullingranaggio esterno B.
Come abbiamo visto, non potendo ruotare in senso orario, lingranaggio interno A rimane fermo. La puleggia P quindi ruota attorno allingranaggio A e tramite un opportuno numero di denti, fa girare lingranaggio esterno B ad una velocità superiore rispetto a quello della pedivella.
E in questa configurazione che il sistema di ingranaggi epicicloidali entra in funzione.
Questo video mostra le possibili configurazioni di un ingranaggio epicicloidale. Quella su cui si basa lHammerschmidt è la seconda, quella con ingranaggio interno A fermo e puleggia in rotazione attorno allingranaggio interno. Si noti come la velocità di rotazione dellingranaggio esterno B sia superiore rispetto a quella dellasse delle pulegge.
YouTube - Planetary Gear Set
LA CAMBIATA
Ora che visto come funzionano i due rapporti, penso che sia chiaro che allatto pratico lelemento che fa da switch tra una configurazione e laltra sia la ruota libera disinseribile #2.
Quando la ruota libera è attivata (denti sollevati) la configurazione che si presenta è quella del rapporto moltiplicato. Quando i denti della ruota libera #2 sono tenuti abbassati la configurazione che si prospetta è quella di rapporto diretto.
Dettaglio della ruota libera disinseribile #2.
Risulta quindi evidente, proprio per come è realizzato il sistema, che il cambio di marcia è possibile in ogni situazione, sia sotto sforzo, che pedalando allindietro.
Da notare inoltre è che a differenza dei deragliatori tradizionali, dole la trazione del cavo innesta un rapporto più duro, nellHammerschmidt la trazione del cavo abbassa i dentini della ruota libera #2 e di conseguenza attiva il rapporto diretto. Per questo motivo lHammerschmidt richiede un manettino dedicato.
Altro dettaglio che è importante notare è che nella configurazione di rapporto diretto gli ingranaggi sono fermi e quindi non cè alcun attrito supplementare. Nella configurazione di moltiplica (rapporto 1:1,6) cè invece un attrito tra gli ingranaggi. Questa scelta progettuale è sicuramente ottimale in quanto garantisce un minore attrito con i rapporti più agili, ovvero quelli che si usano maggiormente in salita.
Questoggi cominciamo a parlare di trasmissioni interne, occupandoci di quello che è ad oggi il sistema a trasmissione interna più venduto: lHammerschmidt.
Chiunque vada in mtb a qualsiasi livello si è reso sicuramente conto che la trasmissione di tipo tradizionale, con pignoni, corone e deragliatori, ha parecchi limiti: non si può cambiare sotto sforzo, la cambiata è lenta e poco fluida, non cè continuità quando si passa da un rapporto allaltro. Inoltre soprattutto in ambito gravity, lutilizzo della corona doppia allanteriore crea parecchi problemi legati allo sballonzolamento e alla caduta della catena, tanto che chi non pedala spesso monta il monocorona con tendicatena e guida catena per risolvere questo problema.
Da ormai un paio danni Truvativ ha commercializzato una guarnitura con doppio rapporto interno: lHammerschmidt.
Che cosè lHammerschmidt.
Come abbiamo visto lHammerschmidt è una guarnitura monocorona con un sistema di meccanismi interni che permette di ottenere 2 rapporti:
- Un rapporto diretto 1:1 in cui la corona gira alla stessa velocità delle pedivelle
- Un rapporto moltiplicato 1:1,6 in cui la corona gira ad una velocità 1,6 volte superiore a quella delle pedivelle.
A seconda dei rapporti che si vogliono ottenere è possibile montare una corona da 22 o da 24 ottenendo quindi rispettivamente dei rapporti analoghi ad un 22-36 (consigliato per un uso enduro) o ad un 24-38 (più indicato per un uso discesitico).
Requisiti per montare lHammerschmidt sono un telaio con attacco ISCG (non si possono utilizzare adattatori che simulano lISCG fissandosi al movimento centrale in quanto ruoterebbero durante la pedalata) e che abbia gli ingombri adatti (lHammerschmidt è più piccolo di una normale guarnitura, quindi non ci sono quasi mai problemi, se non legati a delle bielle inferiori di forma particolare).
CARATTERISTICHE SALIENTI
I vantaggi dati dallHammerschmidt sono molteplici:
- È possibile cambiare sotto sforzo e in qualsiasi condizione, anche pedalando allindietro e da fermi.
- Il passaggio da un rapporto allaltro è rapido e immediato, senza discontinuità.
- Lingombro è ridottissimo, pari a quello di una corona da 24. Il che comporta una maggiore luce da terra e un minore rischio di impatto contro gli ostacoli.
- Si tratta di un sistema monocorona con guida catena e come tale è praticamente impossibile la caduta della catena sia sul movimento centrale che allesterno.
- E possibile utilizzare una lunghezza di catena inferiore rispetto ad una guarnitura doppia tradizionale ed un cambio a gabbia corta. Questo comporta minori oscillazioni della catena e un minore ingombo del cambio posteriore.
- La linea catena centrale e sempre costante permette di utilizzare con entrambi i rapporti tutti i pignoni della cassetta. Si ottengono 18 rapporti effettivamente utilizzabili e si riduce il numero degli incroci.
- Si elimina il deragliatore anteriore e il meccanismo di trasmissione è interno e non esposto a sporco e agenti corrosivi.
- LHammerschmidt è in una posizione ottimale dal punto di vista della distribuzione dei pesi e del baricentro: è posizionato centralmente e nel punto più basso della bici.
Anche se naturalmente ci sono degli svantaggi:- Il passaggio da un rapporto allaltro è rapido e immediato, senza discontinuità.
- Lingombro è ridottissimo, pari a quello di una corona da 24. Il che comporta una maggiore luce da terra e un minore rischio di impatto contro gli ostacoli.
- Si tratta di un sistema monocorona con guida catena e come tale è praticamente impossibile la caduta della catena sia sul movimento centrale che allesterno.
- E possibile utilizzare una lunghezza di catena inferiore rispetto ad una guarnitura doppia tradizionale ed un cambio a gabbia corta. Questo comporta minori oscillazioni della catena e un minore ingombo del cambio posteriore.
- La linea catena centrale e sempre costante permette di utilizzare con entrambi i rapporti tutti i pignoni della cassetta. Si ottengono 18 rapporti effettivamente utilizzabili e si riduce il numero degli incroci.
- Si elimina il deragliatore anteriore e il meccanismo di trasmissione è interno e non esposto a sporco e agenti corrosivi.
- LHammerschmidt è in una posizione ottimale dal punto di vista della distribuzione dei pesi e del baricentro: è posizionato centralmente e nel punto più basso della bici.
- Pesa di più di un sistema tradizionale da AM. La versione AM rispetto ad una doppia Truvativ Stylo con guida catena pesa 172g in più, mentre la versione FR rispetto ad una guarnitura doppia Truvativ Holtzfeller 2.2 con tendicatena pesa solo 11g in più.
- Richiede un telaio con ISCG 03 o 05
- E un monocorona da 22, mentre quasi tutti i telai moderni sono ottimizzati per una corona sui 32-34 denti. Il tiro catena sul 22 è solitamente più alto, specialmente su molti sistemi 4 link (sul vpp alcune case sconsigliano di montarlo). Si tratta di un problema tecnologico in quanto i produttori cercano di adattare al meglio i telai per sistemi di trasmissione tradizionali, più diffusi, cercando dei compromessi. Da un punto di vista progettuale lHammerschmidt, essendo un monocorona, comporterebbe molteplici vantaggi, potendo ottimizzare il telaio su un singolo numero di denti e non dovendo giungere a soluzioni intermedie di compromesso. Il tiro catena comunque, come vedremo in seguito non è moltiplicato dal rapporto 1:1,6.
- Costo, ad oggi più elevato rispetto ad una guarnitura doppia.
Il funzionamento.- Richiede un telaio con ISCG 03 o 05
- E un monocorona da 22, mentre quasi tutti i telai moderni sono ottimizzati per una corona sui 32-34 denti. Il tiro catena sul 22 è solitamente più alto, specialmente su molti sistemi 4 link (sul vpp alcune case sconsigliano di montarlo). Si tratta di un problema tecnologico in quanto i produttori cercano di adattare al meglio i telai per sistemi di trasmissione tradizionali, più diffusi, cercando dei compromessi. Da un punto di vista progettuale lHammerschmidt, essendo un monocorona, comporterebbe molteplici vantaggi, potendo ottimizzare il telaio su un singolo numero di denti e non dovendo giungere a soluzioni intermedie di compromesso. Il tiro catena comunque, come vedremo in seguito non è moltiplicato dal rapporto 1:1,6.
- Costo, ad oggi più elevato rispetto ad una guarnitura doppia.
Vediamo ora di analizzare il funzionamento dellHammerschmidt, cercando di essere il più chiari possibile.
Come abbiamo visto lHammerschmidt dispone di due rapporti: uno diretto e uno con moltiplica 1:1,6. Il funzionamento dellHammerschmidt si basa su un sistema di ingranaggi epicicloidali. Vediamo brevemente di cosa si tratta
Schematizzazione dellHammerschmidt. La parte verde è quella solidale con la pedivella. Quella gialla invece è lingranaggio interno A e quello in rosa lingranaggio esterno B. Nella schematizzazione simuleremo la presenza di una sola puleggia per semplicità, ma nella realtà le pulegge sono 4.
Un sistema epicicloidale è un sistema di ingranaggi costituito da 3 elementi:
-A: un ingranaggio interno (definito sole)
-P: una o più puleggie P che si interfacciano tra ingranaggio interno ed esterno (solitamente più di una, 4 nel caso dellHammerschmidt). L'insieme di queste pulegge è definito planetario.
-B: un ingranaggio esterno (chiamato corona).
Senza scendere in equazioni o dettagli fisici, risulta evidente anche ai meno esperti che tale sistema permette di ottenere una variazione di velocità di rotazione dellingranaggio A rispetto allingranaggio B.
Immaginiamo ora di tenere fermo lingranaggio A e di trascinare la puleggia P in una rotazione attorno ad A. Questa ruotando trascenerà con se ligranaggio esterno B. La velocità di rotazione del centro della puleggia P sarà minore rispetto a quella dellingranaggio esterno B. Questo è il principio che sta alla base del rapporto di moltiplica dellHammerschmidt (configurazione con rapporto 1:1,6).
Vediamo ora di analizzare più nel dettaglio come funziona e da cosa è composto lHammerschmidt.
LHAMMERSCHMIDT E LE SUE PARTI.
Cominciamo con un bellesploso dellHammerschmidt. Prima di continuare a leggere consiglio di guardare attentamente questa figura e di cercare di memorizzarla, altrimenti sarà difficile seguire la spiegazione.
Vediamo quindi di analizzare con ordine. Non tutto sarà chiaro, ma alcuni dettagli verranno spiegati con maggiore chiarezza nei paragrafi successivi.
1) Piatto interno solidale con lSGS e quindi con il telaio.
2) Ruota libera disinseribile, il cuore del sistema. I denti della ruota libera assumono due configurazioni. Quando è inserito il rapporto diretto questi sono abbassati e non vincolano in alcun modo lingranaggio interno #9. Inserendo la moltiplica (rapporto 1:1,6) i dentini si alzano e lingranaggio interno #9 non potrà ruotare in senso orario (fondamentale per il funzionamento della moltiplica, come vedremo in seguito).
3) Cuscinetto che permette la rotazione dellasse rispetto al piatto #1.
4) Bash guida catena interno solidale con la corona.
5) Corona che può essere da 22 o 24 denti a seconda del range di rapporti che si vuole ottenere. Con la 22 si simula un 22-36, con la 24 un 24-38.
6) Ingranaggio esterno B che è solidale con la corona. Svolge anche la funzione di guida catena esterno.
7) Sistema di ruota libera tra ingranaggio esterno B ed ingranaggio interno A. Impedisce che lingranaggio interno A ruoti in senso orario più velocemente dellingranaggio esterno B. Come vedremo questo è fondamentale per il funzionamento del rapporto diretto.
8) Pulegge P: si tratta di 4 pulegge che sono infulcrate solidali con la pedivella. Sono il cuore del sistema di ingranaggi epicicloidali. Nei capitoli seguenti immagineremo la presenza di una singola puleggia per semplicità.
9) Ingranaggio interno A
10) Pista della ruota libera #2 ricavata allinterno dellingranaggio A. Come vediamo quando la catena va allindietro, lingranaggio interno A è solidale allingranaggio esterno B grazie a questa puleggia. Questo comporta che il tiro catena non sia moltiplicato anche con rapproto 1:1,6.
11) Coperchio di protezione: previene lingresso di sporco allinterno degli ingranaggi.
12) Pedivella.
LHammerschmidt demo con coperchio di protezione (#11) trasparente per fare vedere il meccanismo di funzionamento. Si noti in giallo la ruota libera #7 interposta tra ingranaggio esterno B e interno A, così come la ruota libera disinseribile #2 nella zona zona interna a ridosso dellasse. Si notino poi le pulegge solidali con la pedivella.
Fare click per ingrandire.
Analizzate le parti che compongo lHammerschmidt (faremo riferimento alla numerazione qui riportata) cerchiamo ora di capire come funzionano i due rapporti.
RAPPORTO DIRETTO (1:1)
Durante il funzionamento con il rapporto diretto, la corona ruota alla stessa velocità della pedivella.
Vediamo di analizzare più in dettaglio questa configurazione. Come abbiamo visto in precedenza, con il rapporto moltiplicato i denti della ruota libera #2 sono abbassati.
La forza impressa dalla nostra gamba sulla pedivella si trasferirà alla puleggia P sotto forma di forza tangenziale F. Questa forza tangenziale F si trasferirà ai due ingranaggi A e B in maniera uniforme, come rappresentato in figura.
Sullingranaggio esterno B tuttavia agisce la forza della catena Fc che tende ad impedire la rotazione dellingranaggio B. In questo modo quindi la situazione che si dovrebbe verificare è quella con lingranaggio esterno B fermo e lingranaggio interno A in rotazione in senso orario.
A questo punto entra in gioco la ruota libera #7 che, se andiamo a vedere nella figura precedente, impedisce allingranaggio A di ruotare in senso orario ad una velocità maggiore di B. In questo modo quindi lunica configurazione possibile è quella con puleggia P non in rotazione rispetto al suo asse ma semplicemente in traslazione (seguendo il movimento della pedivella) con gli ingranaggi A e B che ruotano alla stessa velocità, con conseguente rapporto 1:1 (l'intero sistema è fermo e in semplice moto rotatorio insieme alla pedivella).
RAPPORTO MOLTIPLICATO (1:1,6).
Durante il funzionamento con il rapporto moltiplicato, la corona ruota con una velocità maggiore rispetto a quella della pedivella.
Vediamo di analizzare più in dettaglio questa configurazione. Come abbiamo visto in precedenza, con il rapporto diretto i denti della ruota libera #2 sono alzati: lingranaggio interno A non può ruotare in senso orario e di conseguenza la forza F impressa dalla pedalata si trasferisce solo sullingranaggio esterno B.
Come abbiamo visto, non potendo ruotare in senso orario, lingranaggio interno A rimane fermo. La puleggia P quindi ruota attorno allingranaggio A e tramite un opportuno numero di denti, fa girare lingranaggio esterno B ad una velocità superiore rispetto a quello della pedivella.
E in questa configurazione che il sistema di ingranaggi epicicloidali entra in funzione.
Questo video mostra le possibili configurazioni di un ingranaggio epicicloidale. Quella su cui si basa lHammerschmidt è la seconda, quella con ingranaggio interno A fermo e puleggia in rotazione attorno allingranaggio interno. Si noti come la velocità di rotazione dellingranaggio esterno B sia superiore rispetto a quella dellasse delle pulegge.
YouTube - Planetary Gear Set
LA CAMBIATA
Ora che visto come funzionano i due rapporti, penso che sia chiaro che allatto pratico lelemento che fa da switch tra una configurazione e laltra sia la ruota libera disinseribile #2.
Quando la ruota libera è attivata (denti sollevati) la configurazione che si presenta è quella del rapporto moltiplicato. Quando i denti della ruota libera #2 sono tenuti abbassati la configurazione che si prospetta è quella di rapporto diretto.
Dettaglio della ruota libera disinseribile #2.
Risulta quindi evidente, proprio per come è realizzato il sistema, che il cambio di marcia è possibile in ogni situazione, sia sotto sforzo, che pedalando allindietro.
Da notare inoltre è che a differenza dei deragliatori tradizionali, dole la trazione del cavo innesta un rapporto più duro, nellHammerschmidt la trazione del cavo abbassa i dentini della ruota libera #2 e di conseguenza attiva il rapporto diretto. Per questo motivo lHammerschmidt richiede un manettino dedicato.
Altro dettaglio che è importante notare è che nella configurazione di rapporto diretto gli ingranaggi sono fermi e quindi non cè alcun attrito supplementare. Nella configurazione di moltiplica (rapporto 1:1,6) cè invece un attrito tra gli ingranaggi. Questa scelta progettuale è sicuramente ottimale in quanto garantisce un minore attrito con i rapporti più agili, ovvero quelli che si usano maggiormente in salita.