@Malmo, io la penso esattamente come te, lo sai, ma sinceramente provo pena più che rabbia.
La differenza tra noi è loro è che noi facciamo TUTTO e SOLO ciò che ci piace fare ed uscire in bici è sempre un grande divertimento, ma soprattutto, tutti coloro che partecipano a questo trhead sono persone che al di là dei compagni di pedalata hanno piacere a conoscere persone nuove.
C'è più umiltà nel nostro gruppo che in un convitto di madre teresa di calcutta, ed è per questo che ogni domenica ci si ritrova insieme e tra le freddure di monitor, le difficoltà fisiche di merimarr, i consigli del dottor sisco, la filosofia del prof. escariott ecc ecc..passiamo sempre una domenica superlativa.
Io ti comprendo bene perchè in passato ho fatto tanti sport tra cui l'atletica, dove l'umiltà è un requisito fondamentale, forse proprio perche è uno sport individuale, non si creano quelle dinamiche da "branco" che vedi nel ciclismo. C'è da dire che anche il rapporto con la fatica è diverso, e questo cambia molto il carattere dell'atleta, in bici lo sforzo è relativo rispetto alla corsa, è circoscritto ad alcuni muscoli, e si può controllare molto di più, ma soprattutto proprio il gruppo ti permette di rimanere li senza sforzo. In atletica invece non si parla mai, si condivide la fatica solo con se stessi, quindi l'atleta combatte con i propri limiti più che con l'avversario. E poi in genere in atletica a vincere è un negretto del terzo mondo, quindi come fai a fare lo sbruffone...