Ma se non si fanno gare e si vogliono fare percorsi "da telescopico", non sarebbe meglio orientarsi su bici appropriate?
È solo una riflessione,,
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Dipende, nel mio caso ho preferito orientarmi verso il telescopico.
Premetto che ho cominciato a pedalare circa tre anni e mezzo fa ed al momento dell'acquisto ero indeciso tra una BDC ed una MTB e neanche sapevo quale delle due discipline sarebbe stata più adatta a me (partivo proprio da zero).
Così mi sono orientato su una XC in modo da poterci fare sia asfalto che sterrato, scelsi la Scale 60 visto anche il prezzo abbordabile e non sapendo se mi prendeva la passione non rischiavo di buttare via troppo soldi
I primi due anni ho fatto tanto asfalto e sterrati abbastanza semplici, al massimo mulattiere e ciottolati, pensa che montavo le
Mezcal da 1.95 e pure le corna per spingere meglio in pianura e salita.
Poi ho cominciato a scoprire che anche sui sentierini in discesa ci si divertiva parecchio, però quando questi diventavano troppo ripidi e scassati la sella alta e l'assetto tutto buttato avanti (compresa la pipa negativa) erano una manna per i ribaltoni.
Cambiare la bici mi dispiaceva perchè:
- ormai mi ci trovo come un pisello nel suo baccello.
- voglio continuare a fare anche tantissima salita visto che mi piace altrettanto che la discesa (in questi anni mi sono fatto due Sella Ronda stradale, due Stelvio, il Mortirolo, il San Marco, il Vivione la Torre de Busi tanto per citare le più famose e solo nel 2015 ho messo giù in 5200Km quasi 68000 metri di dislivello) e con una bici più votata alla discesa rispetto ad una XC la cosa si fa molto più dura.
- e non meno importante prima di spendere tre o quattro mila euro per una nuova bici vorrei sfruttare un po' di più questa.
Così ho deciso di lavorare un pochino sulla Scale ed per primo ho tolto le corna (dopo aver rischiato di restare impigliato ad un ramo ho capito che in certi frangenti possono essere molto pericolosi), poi approfittando del fatto che dovevo cambiare le
ruote (le originali ormai erano alla frutta ed i raggi stavano saltando tutti) ho cambiato anche i dischi con un modello più performante ed ho messo anche dietro il 180 (altro controsenso per una XC che però in certe discese ha il suo perchè) e per finire ho messo un bel telescopico.
Dopo le prime provo posso dire che sono stati senza dubbio i soldi meglio spesi, ho riprovato a fare i sentieri che facevo prima ed è tutta un altra storia.
Un esempio su tutti, per chi conosce il Canto, dalla chiesetta degli alpini di Mapello al cimitero (per una bici da discesa è una passeggiata):
- con la sella alta in due volte che l'ho fatto ho sempre fatto l'ultimo tratto che presenta dei gradoni in pietra diroccati con la bici a mano ed una volta mi sono pure ribaltato più in cima per una radice (con una 26" al minimo ostacolo se non sei reattivo ti si impunta e se sei alto decolli)
-abbassando la sella a mano (circa 50cm dato che più non scendeva per la vite del secondo portaborraccia) filavo via bello spedito sul sentiero e la scaletta lo fatta sulla bici anche se con un po' di attenzione
- col reggisella telescopico sul sentiero abbassando leggermente la sella andavo come un treno forse grazie al baricentro più basso e di conseguenza arretrato e la scaletta a sella completamente abbassata l'ho passata in scioltezza.
Il tutto mantenendo a sella alta la posizione che sono abituato da sempre (con la pipa negativa) che mi permette avere la massima resa sui pedali e mi fa passare anche le salite con le pendenze quasi proibitive con un discreto controlla della ruota anteriore.
scusate se mi sono dilungato ma è stato per cercare di argomentare la mia tesi ed i motivi per cui io al momento mi ritengo soddisfatto della scelta.