Da un punto di vista squisitamente tecnico, soprattutto riguardo alla dinamica, le biciclette con sospensioni e
freni a disco cominciano adesso ad essere qualche cosa di più che giocattoli.
Freni a disco con quantità di
olio ridicole che richiedono continue sostituzioni, pinze NON radiali, né monoblocco, dischi sottili, con piste frenanti di scarsa superficie e pastiglie che, di conseguenza, si cuociono dopo due discese. Per non parlare di tubi freno in gomma (anziché in treccia metallica) e di pompe freno ancora tradizionali.
Sulle sospensioni andiamo un po' meglio, ma l'utilizzatore medio non è in grado di fare le giuste regolazioni in base a peso e tipo di percorso.
Per non parlare delle
ruote. E da trent'anni che le moto da fuoristrada hanno ruote più piccole dietro (migliore trazione) e più grandi davanti (affrontano meglio gli ostacoli), ma nelle mtb si discute sul senso delle mullet.
Infine i pneumatici. Avete mai dovuto rabboccare il
lattice alle ruote delle macchine o delle moto? E pensare che i cerchi a raggi per pneumatici tubeless esistono da parecchio...
Tutto questo non vuole essere sterile polemica, tutt'altro. Voglio solo dire che c'è ancora tanto spazio per innovare e che quindi, se le case continueranno a fare ricerca e sviluppo approfittando del fieno messo in cascina, per i prossimi anni confido in un mercato tutt'altro che saturo, anzi molto frizzante in termini di novità.