Avevamo visto in un
precedente articolo che la forza che viene trasmessa dalla guarnitura alla
catena dipende da mille dimensioni della corona, ovvero dal suo diametro. Applicando un certo momento torcente al centro della pedivella, più è grosso il diametro della corona (braccio), maggiore è la forza trasmessa alla catena.
Nel caso di una corona ovale, a parità di momento torcente, la forza trasmessa alla catena non è costante ma varia ciclicamente a seconda che la corona si trovi orizzontale o verticale. Nel primo caso (corona con
lato lungo orizzontale) il
braccio b è più
piccolo, quindi la forza trasmessa alla catena più
bassa. Nel secondo caso (corona con
lato lungo verticale) il
braccio B è più
grosso e quindi la forza trasmessa
maggiore.
Forse sbaglio ma io la vedo esattamente all'opposto: è come avere una corona piccola nel primo caso, e ciò ti consente di esercitare una leva maggiore, ma è in concomitanza con la fase di spinta meno efficace per cui si riesce ad imprimere più forza rispetto ad una corona tonda di pari dentatura; viceversa nel secondo caso il braccio di leva B, più grande di b, imprime meno forza alla catena ma nella fase di spinta in cui il ciclista scarica sui pedali la potenza maggiore, da cui un bilanciamento spinta maggiore-braccio di leva maggiore versus spinta minore-braccio di leva minore che rende la trazione sulla catena più costante, perciò con una sensazione di pedalata più piena e picchi di momento torcente alla ruota inferiori. Puoi fare una prova con una ruota, falla girare tenendo il copertone oppure tenendo il disco, la differenza è abissale, ovviamente. Oppure prova a montare una corona da 38, se riesci a tirarla... Con una da 28 l'accelerazione che imprimi alla bici è notevolmente superiore, perché la forza che eserciti sulla catena è maggiore.