Luglio, le previsioni danno una bella giornata
ma troppo in altro ancora c'è un pò di neve, il nostro cuginiere nonche tracciatore
@SID65 sta andando in Germania per pedalare sull'asfalto e quindi ?
Beh attingiamo dal suo vasto repertorio ( per questo gli offriremo una birra da litro ) e partiamo ( io
@dcorradini,
@cer-mtb,
@Scrat,
@ossario) per una metà a quasi 2800 slm in Alto Adige: il monte Cavallaccio (2.763 m s.l.m. - Piz Chavalatsch in romancio) ovvero una montagna delle Alpi Retiche occidentali.
Si parte da Montechiaro e si sale subito con ripide pendenze verso il Castello (del 1228 che venne eretto dai conti di Tirolo per contrastare i vescovi di Coira, presenti sul versante opposto della valle )
e si segue sempre con una pendenza leggermente maggiore delle nostre forestali sulla platzhofweg; il fondo è perfetto ed il nostro forestale
@Scrat di meraviglia come ogni 15 metri esatti cia sia una canaletta di scolo ben pulita ( cosa impensabile anche per il nostro bel Trentino ).
Arrivati ad un bivio giriamo a sx ( sentiero numero 13 ) per arrivare dopo un lungo traverso alla metà del nostro pranzo la Stilfer Alm a quota m. 2077 ( foto sotto )
dove viste le abbondandi porzioni ed il gran caldo decidiamo di dividere i piatti di pasta e dare precedenza ai liquidi
di color paglierino. Dopo aver riempito le borracce alla fontana riprendiamo le bici per i restanti 700 metri D+ che ci porteranno in cima.
La salita è inizialmente molto ripida su mulattiera ma attraversato il torrente Tramentan ( foto sotto) inizia uno stupendo sentiero in salita un più dolce ma che a causa delle pietre oblique per lo scolo dell'acqua, alcuni tratti sassoni ed alcune rampette portano la ciclabilità ad un 70 % percento per i più allenati ed un 50 % per gli altri.
Tutta la salita ci accompagna con paesaggi mozzafiato sull'Ortles e Cevedale, Palla Bianca, che la nostra esperta guida
@cer-mtb ci descrivere per filo e per segno con nomi di creste e dettagli sulle cime e sui ghiacciai...
tratto in salita ben ciclabile
Arrivati in cima dopo la solita foto di rito un pò di sole ed un mezzo panino iniziano una discesa che come ci avevano descritto è interminabile, circa 20 km di puro singletrack tecnicamente mai difficile ma molto divertente con forse se 5-6 passaggi da fare a piedi.
Nella discesa c'è tempo per una veloce risalita fino ad un laghetto ( soprannominato laghet de merda ) e per una bella bevuta ad una malga che ci congede dell'acqua freschissima.
Arrivati sull'ultimo sentiero ( il numero 13 ) verso Glorenza ahimè una brutta notizia
( che magari può interessare al direttore
@marco ) :il signor sindaco di Glorenza ha deciso di vietare le bici dal 07/2017...vabbhè chi sarà mai questo personaggio ( sicuramente non un biker ma sicuramente in sovrappeso
) per dirci che non possiamo scendere da uno stupendo sentiero di montagna e quindi con la dovuta calma ci accingiamo ad arrivare appena sopra Glorenza.
Da qui uno stupendo sentiero con molti sali scendi ci porta nuovamente nei pressi del castello e poi alla macchina.
Giro lungo e piuttosto duro che conterà alla fine 2150 metri D+ e 38 km e molte ore di pedalata-
Un ringraziamento
@SID65 per il prestito della Mondraker che mi ha fatto tanto divertire in discesa