E' un pò tardi ma domani andiamo in Alto Adige insieme a
@cer-mtb e
@dcorradini per un giro con partenza da Valdaora...obbiettivo Piz da Peres 2507 e Forcella Tre Dita...pescando dal vasto repertorio di
@nonnocarb.
http://www.gpsies.com/map.do?fileId=zkflvdtlkbxnbrjs
Piz da Peres - Forcella Tre Dita (Alto Adige)
Domenica 02 Luglio 2017
Dal report del
Piz Chavalatsch del quartetto
@cer-mtb,
@dcorradini,
@ossario e
@Scrat59 al report del
Piz da Peres del trio
@cer-mtb,
@dcorradini e
@SID65.
Partiamo da Valdaora di Sotto salendo velocemente a Passo Furcia dal bitume...il bello verrà più avanti quindi decidiamo di salire dalla via più comoda e meno faticosa anche se la strada per il passo "tira" parecchio.
Al passo pieghiamo a sx in discesa lungo il segnavia 1 in direzione di S.Vigilio di Marebbe e l'imbocco della temibile salita della Val Fojedora.
L'avevo già fatta qualche bel anno fa...me la ricordavo dura e la memoria non mi ha smentito.
Si sale con pendenze via via più intense fino al muro finale...circa 100 - 150 metri lineari.
A Passo Somamunt a 2283 m si tira un sospiro di sollievo.
(foto di @cer-mtb)
Caliamo verso il bel Lago di Fojedora dove l'ambiente cambia decisamente.
(foto di @cer-mtb)
Un sottile tappeto erboso copre lo strato roccioso che piano piano prende il sopravvento
anche se rimanendo sul versante a sud il verde predomina fino a Forcella Tre Dita (2330 m).
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
Già che ci siamo saliamo alla cima Coppi del giro...ormai la vetta del Piz da Peres è nostra.
(foto di @cer-mtb)
(foto di @dcorradini)
La croce a ben 2507 m di quota.
Dopo un meritato riposo e ristoro al sacco ripartiamo per il rientro che dovrebbe annunciarsi formidabile.
(foto di @cer-mtb)
E così è...mentre scendiamo il sipario si apre davanti alla nostra visuale e lo spettacolo ha inizio.
(foto di @cer-mtb)
Impieghiamo più tempo a riscendere a Forcella Tre Dita che quanto fatto all'insù per i continui scatti delle nostre fotocamere.
E adesso?...giù per i ghiaioni sotto la forcella...che goduria signore e signori.
...ci divertiamo come ragazzini a surfare con le gomme immerse in un mare di ghiaia...
indietro e giù
(foto di @dcorradini)
Entrati nel bosco e all'inizio del segnavia 3a purtroppo succede l'irreparabile a prima vista...a
@dcorradini cede improvvisamente il carro della sua gloriosa Ghost.
(foto di @cer-mtb)
Sembra che i fantasmi assalgano a questo punto il morale della truppa...l'ingegno però, come deve succedere in questi casi, prende il sopravvento...inseriamo un pezzo di legno, opportunamente sagomato, all'interno del telaio e in corrispondenza del taglio netto irrigidiamo con la chiavetta inglese legata con del filo di ferro e delle fascette da elettricista...il gioco è fatto.
(foto di @cer-mtb)
Si pensa però a questo punto ad un rientro soft, raggiungendo la carrozzabile asfaltata della salita...macchè, siamo alle prese con un biker con la B maiuscola...Denis irrigidisce il retrotreno per non sollecitarlo ulteriormente bloccando l'ammortizzatore, scendendo senza frenare col posteriore e utilizzando nei tratti più ripidi del sentiero l'antico metodo del freno a piede (ma scusa non ce l'avevi il freno a mano che facevamo prima?...
)
Il sentiero 3a che scende è davvero bello da guidare e parecchio lungo...nonostante la rottura ci concediamo persino a fine giro la parte terminale del pistino freeride che scende da Plan de Corones.
Il rientro dai tre abitati di Valdaora di Sopra, di Mezzo e di Sotto per un bellissimo girone da 40 km e 2120 m di D+ e contornato dall'ottima compagnia dei suoi interpreti.
Qui il "relive" del giro:
https://www.relive.cc/view/1065459418