La telefonata di un pazzo

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Burnout111

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Ti faccio un piccolo esempio
in questo piccolo mondo di MTB MAg tu sei un pò come lo Zuc della situazione, inutile negare che decidi il bello e cattivo tempo, giustamente dato che la piattaforma è gestita da te.
Tutto cio' però non vuol dire che tu la gestisca bene o che tu sia sempre super partes (prendilo come ragionamento per assurdo, non voglio andare contro le regole ma per farti capire un esempio), se ad esempio predi il tue secondo topic di questa discussione dai "degli imbecilli" a chi crede a cosa scrive Trump, (quindi implicitamente dai degli imbecilli a mezza popolazione americana e mezza italiana e mezza...ecc...ecc...)
Se ci pensi bene non è tanto corretto, non è tanto super partes

Ora, qual'è il motivo per cui uno Zuc possa decidere cosa sia corretto o cosa no?
Non è infallibile, ma soprattutto non è super partes... il problema però è che i vari FB, Insta, TWitter , con rispetto parlando, non sono MTB MAG, ma hanno influenza mondiale, strategicamente sulle sorti del mondo... ed è qui il paradosso, è una dittatura mediatica in quanto il potere è concentrato in mano a pochissimi che oramai decidono il bello e cattivo tempo di cosa sia giusto o no...e nessuno è infallibile.

sid

La questione è spinosa oltre che complessa, ti dico come la penso.
Da una parte c'è necessità di bloccare dei pazzi furiosi che con uno strumento in mano potente come i social network potrebbero fare molto male con le loro idee ancora più pazze.
Dall'altro c'è il problema della censura, che unito a quello del social network ed entrambi deposti nelle mani della stesso ente, potrebbero fare una combo micidiale e dettare il bello ed il cattivo tempo in un paese, per farti un esempio, nemmeno la santa inquisizione aveva lo stesso potere, perchè eseguiva ciò che veniva dettato dal papa, ma non poteva decidere ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.

La mia personalissima opinione è che gestione dei social e la funzione di controllo dovrebbero essere separati, con più organi ad occuparsi delle due questioni, perchè sono del parere che la gestione economica volta a fare profitto e quella della censura potrebbero portare ad un cortocircuito tremendo.
Oggi chi comanda le telecomunicazioni ha il potere, bisogna quindi prestare attenzione a chi lo diamo, perchè è come possedere la "bacchetta di sambuco" cit.
 

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Non è roba mia, non conosco con precisione nemmeno la fonte, ma ricevo da buoni amici questa dettagliata analisi, per molti versi condivisibile.
Buona lettura

Un tentativo di sedizione putschista era implicito in tutto quello che Trump ha fatto e detto dopo le elezioni che lo hanno spodestato. Fanatismo, spirito antidemocratico, irregimentazione e indottrinamento di una rumorosa minoranza e delle milizie armate, stand back and stand by: il prezzo della paranoia narcisista di un uomo stupidamente e ferocemente violento non poteva che essere questo, fino all’invasione del Congresso, una falsa rivoluzione in stile Mogadiscio, un’aggressione squadrista contro gli eletti della Repubblica americana per impedire loro di fare la legge, di imporre la volontà popolare espressa nelle urne. Lo spettacolo disgustoso non ha precedenti, e alla fine i toni e i metodi della guerra civile sono diventati gazzarra armata con l’evacuazione dei deputati e dei senatori, del vicepresidente Pence, deli uomini e delle donne che hanno la delega di potere del popolo. C’è solo da augurarsi che la forza della legge repubblicana abbatta rapidamente questo principio di sedizione che non è rivolta ma scatenamento di pulsioni emozionali senza precedenti.
Ma tutto si spiega. Il primo senatore nero della Georgia, un uomo della chiesa afroamericana da lui attaccata con i soliti mezzi da sbraco nel truogolo, è diventato senatore in uno stato confederato e segregazionista per decenni. Un giovanotto progressista ha dato la biada al supernotabile trumpiano per il secondo posto di senatore, e lo supera. La maggioranza in Senato brancola nel buio della paranoia presidenziale o ex presidenziale, ma si vede la luce della volontà popolare. La rivolta nel partito repubblicano, che intuisce il crollo di ogni speranza o ambizione o cupidigia di basso potere, malriposta come fu nella demagogia e nella follia narcisista di un capo non degno della tradizione politica che ha devastato. Il suo vice che gli spiega modesto e timoroso, che no, lui non può rovesciare per decreto, malgrado la lealtà canina di quattro anni, il risultato delle elezioni, non ne ha i poteri costituzionali. E’ in questo quadro che si è arrivati al coprifuoco a Washington e a tutto il resto, in un caos istituzionale e di sicurezza di cui si discuterà per anni, le responsabilità del golpista in chief comprese.
Il calcio in culo è arrivato, questo è il fatto, ed è una gioia preziosa per chi lo invocava da anni. Altro che sopravvivenza del trumpismo, qui quell’anchorman sbalestrato e folle finisce come un veleno politico da eliminare, il pupazzo di paglia e cenere per il quale manifestano, complottano, armeggiano e sparano estremisti e mattocchi farciti dei loro incubi politici e miti eversivi. Cara grazia se quell’irresponsabile e organizzatore della follia potrà evitare, grazie allo spirito di pacificazione e di ripristino del negoziato politico, conseguenze serie per una intera vita spesa sul filo dell’illegalità e ben oltre. Il capo di una gang - questo è Trump - che ha rubato la Casa Bianca agli americani per un quadriennio, che ha potuto graziare tutti coloro che da un carcere o da una condizione di indagati e incriminati avrebbero potuto parlare, incastrarlo per le mene con la Russia, per i ricatti sporchi all’Ucraina, per i giochetti con i militari del Pentagono: questo e chissà quanto altro verrebbe fuori per un presidente che si sarebbe meritato una mezza dozzina di impeachment. Lock her up!, il grido belluino contro l’avversaria di ieri sarà solo un incubo, ma che incubo, per il perdente di oggi, una eco di Lock him up.

Bisogna capire che la sconfitta di Trump, con tutto il carico disonorevole che si porta appresso la sua fisiologica incapacità di accettarla con un minimo di grazia di stato e di lealismo istituzionale, con la sua patologica ansia di rovesciare il risultato con ogni mezzo, è più di un fatto, è un paradigma. A questo modello distruttivo, in epoca di populismo montante, si sono avvinghiati in molti, in America e in Europa, per non dire delle parti del mondo in cui la democrazia è solo un miraggio. Sono i trumpini. Politici avidi, intellettuali deboli, imprenditori da bordello, giornalisti con la camicia a fiori, studiosi di buona leva e di mezza tacca, sono legioni quelli che Trump andava capito e spiegato, che era espressione di una vocazione genuina a respingere la globalizzazione di una classe media delusa e tradita nelle sue speranze, l’uomo del riscatto dei forgotten men. Rifiutarsi di vedere e nominare l’evidenza, cioè la patologica incompatibilità del fenomeno populista con la logica della democrazia liberale e di una società anche solo modestamente aperta e fondata sull’autogoverno con le sue regole e certezze, con la sua divisione dei poteri, con le sue procedure storiche, questa è stata la ginnastica artistica, fatta di piroette e capriole, in cui si sono impegnati opportunisti di ogni sorta e creduloni senza tempra.

Ora spetterà a seri professionisti della politica costituzionale, gente che non si volta dall’altra parte di fronte al disastro pandemico e alle sue funeste ripercussioni su un paese governato a casaccio e nell’indifferenza cinica, prendere atto sul fatto che consenso e dissenso devono tenere ferme le regole del gioco e una sensibilità comune verso l’interesse collettivo. Non ci saranno rivincite o vendette, non è vero che qualunque cosa abbia fatto l’amministrazione americana sotto l’impostura di Trump è impostura allo stesso titolo, ora c’è lo spazio mentale per ricostituire i cardini intorno a cui gira una società evoluta. E questo nel paese più potente e decisivo del mondo, di fronte a tragedie spettacolari e al pericolo del trionfo delle democrazie illiberali, uno scampato pericolo a sentire le notizie elettorali e politiche dalla Georgia e da Washington, un pericolo attivo e drammatico a guadare le immagini del Congresso assediato dagli energumeni armati.
 
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Picola ma carattarastica...
A me spaventa molto questa manipolazione mentale grazie ai social...nessuno più è in grado di pensare razionalmente con la propria testa e quando lo fai notare vieni "censurato" o bloccato e c è chi sta male per questo, chi si suicida per altro, chi agisce violentemente o no,grazie al "Like" che riceve...ma ci rendiamo conto che la stupidità ha preso il sopravvento e quelli furbi e volpi lo han ben capito, facendo far quello che loro vogliono senza usare maniere forti? Piano piano lavano i cervelli e indottrinano a nuovo sistema...siamo solo all' inizio...tra 20 anni io sarò vecchio, ma non lobotomizzato...
 

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1) India e Pakistan
2) pace tra Emirati Arabi ed Israele
3) ritiro di buona parte delle truppe dal medio oriente
4) piano per la pace del mio oriente
5) le due Coree
6) non ha iniziato nuovi conflitti

Per quanto ne so io
1) hanno liberato i Talebani a seguito di quell'accordo quindi vediamo come va a finire
2) certamente un colpo inaspettato
3-4) l'uscita dall'accordo multilaterale con IRAN destabilizza di fatto la regione, il ritiro delle truppe (come da afganistan) poi non so se sia in assoluto un bene
5) insomma, stanno più o meno come prima
6) per fortuna ma certamente non ha disteso i toni neanche all'estero, la sua fortuna è anche che dall'altra parte ha avuto gente che ha esperienza diplomatica e forse ne capisce di più di politica internazionale di lui
 

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Il regime cinese è oramai esportato in tutto il mondo...e vedo che in tanti ne sono contenti...

ti conquistano con gli smartphone a due soldi e poi oltre ad usare i tuoi dati per fare profitto, inondando il globo di scorie di tutti i generi, questa in soldoni il concertone cinese...
adesso che hanno vietato ai commissari OMS di entrare ed iniziato a tartassare che il coronavirus sia nato in Italia sono venuti proprio alla scoperto in maniera plateale.
 

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Biker immensus
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ti conquistano con gli smartphone a due soldi e poi oltre ad usare i tuoi dati per fare profitto, inondando il globo di scorie di tutti i generi, questa in soldoni il concertone cinese...
adesso che hanno vietato ai commissari OMS di entrare ed iniziato a tartassare che il coronavirus sia nato in Italia sono venuti proprio alla scoperto in maniera plateale.
Non me parlerà mai nessuno dei Cinesi e delle loro pratiche mentre stanno distruggendo il pianeta, ma di questa storia dell'assalto alle istituzioni USA da parte di questi scappati di casa con le corna se ne parlerà per anni...Se avessero voluto non li avrebbero nemmeno fatti arrivare fino li e tantomeno entrare al Congresso se giudicati estremamente pericolosi..Ci hanno rimesso la pelle in 4 (manifestanti probabilmente uccisi dalla Polizia) che dimostra che non erano armati e pronti a tutto come capita nei veri colpi di Stato o Rivoluzioni.
Spero che tutto questo non si ripeta ma serva ad insegnare qualcosa sia a chi aizza le folle che a chi insulta metodicamente e cerca di delegittimare il risultato delle Elezioni sia da una parte che dall'altra.
Poi alla fine resteranno i ricchi ed i morti di fame, popoli che vivono nell'opulenza ed altri che mangiano fango ma a chi interessa tutto cio'?
Non certo ai Democrati o ai Reppublicani tantomeno agli estremisti di qualsiasi colore siano e men che meno agli intelletuali comodamente adagiati nei loro salotti....Vedremo se dal 20 gennaio il mondo sarà "un posto migliore" come auspicato da qualcuno
 
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Corriere della Sera: Perché Twitter che limita Trump è democrazia, non censura.
E' una opinione che rispetto ma con la quale sono in disaccordo: i media (ora, alla bisogna, i social sono equiparati ai media) non filtrano i fatti, che vanno riportati integramente, ma eventualmente e legittimamente li commentano secondo una propria linea editoriale, con la quale posse essere in sintonia o meno.
A mio avviso autore dell'articolo è un po' confuso.
 

Tc70

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Corriere della Sera: Perché Twitter che limita Trump è democrazia, non censura.
Anche su FB lo han bloccato...:arrabbiat:
Non può più dir nulla poraccio...qualcuno dirà : "per fortuna" e altri diranno "è censura!"
Non ne veniamo più fuori...
 

MauroPS

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A me spaventa molto questa manipolazione mentale grazie ai social...nessuno più è in grado di pensare razionalmente con la propria testa e quando lo fai notare vieni "censurato" o bloccato e c è chi sta male per questo, chi si suicida per altro, chi agisce violentemente o no,grazie al "Like" che riceve...ma ci rendiamo conto che la stupidità ha preso il sopravvento e quelli furbi e volpi lo han ben capito, facendo far quello che loro vogliono senza usare maniere forti? Piano piano lavano i cervelli e indottrinano a nuovo sistema...siamo solo all' inizio...tra 20 anni io sarò vecchio, ma non lobotomizzato...
Prima dei social si manipolava in altro modo, il social è solo il mezzo, è il mezzo non è il messaggio, che se ne dica.
10-20 anni fa era la televisione che ti "rincoglioniva", ora la tv la guardano solo i vecchi.
Visto che per molti "l'internet" è la novità ahimè, dobbiamo aspettare che le persone imparino a capirla e a fruirla in modo corretto.
 
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MauroPS

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E' una opinione che rispetto ma con la quale sono in disaccordo: i media (ora, alla bisogna, i social sono equiparati ai media) non filtrano i fatti, che vanno riportati integramente, ma eventualmente e legittimamente li commentano secondo una propria linea editoriale, con la quale posse essere in sintonia o meno.
A mio avviso autore dell'articolo è un po' confuso.
riportassero i fatti non ci sarebbe problema. qua invece si istiga a comportamenti non costituzionali.

Qui ci viene in aiuto la filosofia, in particolare Karl Popper con in paradosso della tolleranza, che dice:

Una collettività caratterizzata da tolleranza indiscriminata è inevitabilmente destinata ad essere stravolta e successivamente dominata dalle frange intolleranti presenti al suo interno. La conclusione, apparentemente paradossale, formulata da Popper, consiste nell'osservare che l'intolleranza nei confronti dell’intolleranza stessa sia condizione necessaria per la preservazione della natura tollerante di una società aperta.

Quindi non si può tollerare chi è intollerante.
 

Tc70

Entomobiker
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Prima dei social si manipolava in altro modo, il social è solo il mezzo, è il mezzo non è il messaggio, che se ne dica.
10-20 anni fa era la televisione che ti "rincoglioniva", ora la tv la guardano solo i vecchi.
Visto che per molti "l'internet" è la novità ahimè, dobbiamo aspettare che le persone imparino a capirla e a fruirla in modo corretto.
Si, ma con la Tv potevi girar canale e o spegnerla, alla fine non si interagiva con nessuno.
Con Internet, interagisci con tutto il mondo, ti esprimi, litighi, ti innamori, ti ammazzi, inciti c'è chi non esce più di casa e si autodistrugge psicologicamente, c è chi non sa vivere senza e non stacca mai, va a letto con il telefono!!!...
Cioé, tutto quello che vuoi, ma questo la Tv mica ti portava a farlo...condizionava si, ma non ti portava all" estremo...dopo Carosello la spegnevi e buona notte...;-)
 

MauroPS

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Si, ma con la Tv potevi girar canale e o spegnerla, alla fine non si interagiva con nessuno.
Con Internet, interagisci con tutto il mondo, ti esprimi, litighi, ti innamori, ti ammazzi, inciti c'è chi non esce più di casa e si autodistrugge psicologicamente, c è chi non sa vivere senza e non stacca mai, va a letto con il telefono!!!...
Cioé, tutto quello che vuoi, ma questo la Tv mica ti portava a farlo...condizionava si, ma non ti portava all" estremo...dopo Carosello la spegnevi e buona notte...;-)
conosco gente che ha la tv in cucina, in salotto e anche in camera da letto! ora ha sostituito la tv con lo smartphone, tutto qua.
sì certo con la tv non ci interagivi, forse questo era anche peggio, perché non arrivava nessuno a dirti "ma che caz stai condividendo che è una bufala messa in rete da QAnon,,, :mrgreen:
 

sirc57

molti mi stanno antipatici , alcuni molto di piu
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terra di mezzo libera del cavolo che mi pare
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graziella anno 2023
Non è roba mia, non conosco con precisione nemmeno la fonte, ma ricevo da buoni amici questa dettagliata analisi, per molti versi condivisibile.
Buona lettura

Un tentativo di sedizione putschista era implicito in tutto quello che Trump ha fatto e detto dopo le elezioni che lo hanno spodestato. Fanatismo, spirito antidemocratico, irregimentazione e indottrinamento di una rumorosa minoranza e delle milizie armate, stand back and stand by: il prezzo della paranoia narcisista di un uomo stupidamente e ferocemente violento non poteva che essere questo, fino all’invasione del Congresso, una falsa rivoluzione in stile Mogadiscio, un’aggressione squadrista contro gli eletti della Repubblica americana per impedire loro di fare la legge, di imporre la volontà popolare espressa nelle urne. Lo spettacolo disgustoso non ha precedenti, e alla fine i toni e i metodi della guerra civile sono diventati gazzarra armata con l’evacuazione dei deputati e dei senatori, del vicepresidente Pence, deli uomini e delle donne che hanno la delega di potere del popolo. C’è solo da augurarsi che la forza della legge repubblicana abbatta rapidamente questo principio di sedizione che non è rivolta ma scatenamento di pulsioni emozionali senza precedenti.
Ma tutto si spiega. Il primo senatore nero della Georgia, un uomo della chiesa afroamericana da lui attaccata con i soliti mezzi da sbraco nel truogolo, è diventato senatore in uno stato confederato e segregazionista per decenni. Un giovanotto progressista ha dato la biada al supernotabile trumpiano per il secondo posto di senatore, e lo supera. La maggioranza in Senato brancola nel buio della paranoia presidenziale o ex presidenziale, ma si vede la luce della volontà popolare. La rivolta nel partito repubblicano, che intuisce il crollo di ogni speranza o ambizione o cupidigia di basso potere, malriposta come fu nella demagogia e nella follia narcisista di un capo non degno della tradizione politica che ha devastato. Il suo vice che gli spiega modesto e timoroso, che no, lui non può rovesciare per decreto, malgrado la lealtà canina di quattro anni, il risultato delle elezioni, non ne ha i poteri costituzionali. E’ in questo quadro che si è arrivati al coprifuoco a Washington e a tutto il resto, in un caos istituzionale e di sicurezza di cui si discuterà per anni, le responsabilità del golpista in chief comprese.
Il calcio in culo è arrivato, questo è il fatto, ed è una gioia preziosa per chi lo invocava da anni. Altro che sopravvivenza del trumpismo, qui quell’anchorman sbalestrato e folle finisce come un veleno politico da eliminare, il pupazzo di paglia e cenere per il quale manifestano, complottano, armeggiano e sparano estremisti e mattocchi farciti dei loro incubi politici e miti eversivi. Cara grazia se quell’irresponsabile e organizzatore della follia potrà evitare, grazie allo spirito di pacificazione e di ripristino del negoziato politico, conseguenze serie per una intera vita spesa sul filo dell’illegalità e ben oltre. Il capo di una gang - questo è Trump - che ha rubato la Casa Bianca agli americani per un quadriennio, che ha potuto graziare tutti coloro che da un carcere o da una condizione di indagati e incriminati avrebbero potuto parlare, incastrarlo per le mene con la Russia, per i ricatti sporchi all’Ucraina, per i giochetti con i militari del Pentagono: questo e chissà quanto altro verrebbe fuori per un presidente che si sarebbe meritato una mezza dozzina di impeachment. Lock her up!, il grido belluino contro l’avversaria di ieri sarà solo un incubo, ma che incubo, per il perdente di oggi, una eco di Lock him up.

Bisogna capire che la sconfitta di Trump, con tutto il carico disonorevole che si porta appresso la sua fisiologica incapacità di accettarla con un minimo di grazia di stato e di lealismo istituzionale, con la sua patologica ansia di rovesciare il risultato con ogni mezzo, è più di un fatto, è un paradigma. A questo modello distruttivo, in epoca di populismo montante, si sono avvinghiati in molti, in America e in Europa, per non dire delle parti del mondo in cui la democrazia è solo un miraggio. Sono i trumpini. Politici avidi, intellettuali deboli, imprenditori da bordello, giornalisti con la camicia a fiori, studiosi di buona leva e di mezza tacca, sono legioni quelli che Trump andava capito e spiegato, che era espressione di una vocazione genuina a respingere la globalizzazione di una classe media delusa e tradita nelle sue speranze, l’uomo del riscatto dei forgotten men. Rifiutarsi di vedere e nominare l’evidenza, cioè la patologica incompatibilità del fenomeno populista con la logica della democrazia liberale e di una società anche solo modestamente aperta e fondata sull’autogoverno con le sue regole e certezze, con la sua divisione dei poteri, con le sue procedure storiche, questa è stata la ginnastica artistica, fatta di piroette e capriole, in cui si sono impegnati opportunisti di ogni sorta e creduloni senza tempra.

Ora spetterà a seri professionisti della politica costituzionale, gente che non si volta dall’altra parte di fronte al disastro pandemico e alle sue funeste ripercussioni su un paese governato a casaccio e nell’indifferenza cinica, prendere atto sul fatto che consenso e dissenso devono tenere ferme le regole del gioco e una sensibilità comune verso l’interesse collettivo. Non ci saranno rivincite o vendette, non è vero che qualunque cosa abbia fatto l’amministrazione americana sotto l’impostura di Trump è impostura allo stesso titolo, ora c’è lo spazio mentale per ricostituire i cardini intorno a cui gira una società evoluta. E questo nel paese più potente e decisivo del mondo, di fronte a tragedie spettacolari e al pericolo del trionfo delle democrazie illiberali, uno scampato pericolo a sentire le notizie elettorali e politiche dalla Georgia e da Washington, un pericolo attivo e drammatico a guadare le immagini del Congresso assediato dagli energumeni armati.
piu' parole offensive nei confronti di chi segue trump che tutto il resto .Ecco spiegato il malaffare in termini di giornalismo piu' si offende e piu' hanno credito .ahahahh , Certamente ,visto che non e 'stato un guerrafondaio .le famiglie americane per ora sono contente ,.Nessun morto tra i giovani militari ,, Al confronto di obama e vedremo bin laden2, che di morti ne hanno sulla coscienza .Eppure le masse si ricorderanno solamente i ragazzi di colore uccisi dalla polizia ,ma non delle migliaia periti nelle varie guerre ,ahahhahah
 

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riportassero i fatti non ci sarebbe problema. qua invece si istiga a comportamenti non costituzionali.

Qui ci viene in aiuto la filosofia, in particolare Karl Popper con in paradosso della tolleranza, che dice:

Una collettività caratterizzata da tolleranza indiscriminata è inevitabilmente destinata ad essere stravolta e successivamente dominata dalle frange intolleranti presenti al suo interno. La conclusione, apparentemente paradossale, formulata da Popper, consiste nell'osservare che l'intolleranza nei confronti dell’intolleranza stessa sia condizione necessaria per la preservazione della natura tollerante di una società aperta.

Quindi non si può tollerare chi è intollerante.

sono perfettamente d'accordo, ma come dicevo prima, la bacchetta di sambuco non può stare nelle stesse mani di chi ha il mantello dell'invisibilità e la pietra della resurrezione.
Il potere della gestione del social network, dovrebbe essere diviso da quello della censura ed entrambi questi poteri dovrebbero essere divisi tra almeno due organi... insomma come avviene oggi con la divisione dei poteri legslativo, giudiziario ed esecutivo...
Accentrare troppi poteri nello stesso organo non è mai cosa buona e giusta ed infatti alla fine il sign. Potter distrugge la bacchetta :-|
 
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Picola ma carattarastica...
conosco gente che ha la tv in cucina, in salotto e anche in camera da letto! ora ha sostituito la tv con lo smartphone, tutto qua.
sì certo con la tv non ci interagivi, forse questo era anche peggio, perché non arrivava nessuno a dirti "ma che caz stai condividendo che è una bufala messa in rete da QAnon,,, :mrgreen:
Allora conosci me... :loll:
Io ne ho una in sala, attaccata alla Play , una in cucina per bestemmiare a cena e una in camera per rompere le balls al vicino sotto che tiene acceso il dolby fin le 3 del mattino...lunga storia figliolo...mooolto lunga...:loll:

 

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riportassero i fatti non ci sarebbe problema. qua invece si istiga a comportamenti non costituzionali.

Qui ci viene in aiuto la filosofia, in particolare Karl Popper con in paradosso della tolleranza, che dice:

Una collettività caratterizzata da tolleranza indiscriminata è inevitabilmente destinata ad essere stravolta e successivamente dominata dalle frange intolleranti presenti al suo interno. La conclusione, apparentemente paradossale, formulata da Popper, consiste nell'osservare che l'intolleranza nei confronti dell’intolleranza stessa sia condizione necessaria per la preservazione della natura tollerante di una società aperta.

Quindi non si può tollerare chi è intollerante.
Da qui, nella fattispecie, l'importanza della divisione dei poteri, con propria autonomia, presente negli ordinamenti statali dai tempi di Montesquieu: se i fatti costituiscono reato vanno perseguiti, non censurati.
 
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piu' parole offensive nei confronti di chi segue trump che tutto il resto .Ecco spiegato il malaffare in termini di giornalismo piu' si offende e piu' hanno credito .ahahahh , Certamente ,visto che non e 'stato un guerrafondaio .le famiglie americane per ora sono contente ,.Nessun morto tra i giovani militari ,, Al confronto di obama e vedremo bin laden2, che di morti ne hanno sulla coscienza .Eppure le masse si ricorderanno solamente i ragazzi di colore uccisi dalla polizia ,ma non delle migliaia periti nelle varie guerre ,ahahhahah
Mi sembra proprio il giochetto tanto caro ad uno schieramento politico in particolare, che quando non ha argomenti validi in campagna elettorale non ha altro che denigrare l'avversario politico di turno...
Se poi si hanno i media a favore è anche facile farlo passare per il cattivo.
 
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Mi sembra proprio il giochetto tanto caro ad uno schieramento politico in particolare, che quando non ha argomenti validi in campagna elettorale non ha altro che denigrare l'avversario politico di turno...
Se poi si hanno i media a favore è anche facile farlo passare per il cattivo.
Hai ragione è esattamente ciò che ha fatto Donald da prima delle elezioni di novembre
 
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