Uguale, sulla stessa rotta. Ma meno obesi.invece noi italiani....
Uguale, sulla stessa rotta. Ma meno obesi.invece noi italiani....
Veramente pensi quello che hai scritto in merito agli Americani = un popolo di obesi e trogloditi? Pensa che nel mio ambito lavorativo, l'Informatica, praticamente tutto quanto inventato negli ultimi 30 anni viene da quelle parti. Sono invece d'accordo con te sul discorso della "ridimensionatina", basta consumare a più non posso cose che non ci possiamo permettere e/o che permettono a pochi di arricchirsi mentre i concittadini "meno intelligenti", "meno furbi", o semplicemente "meno fortunati" devono accontentarsi di vendere hot dog all'angolo della via. Penso anche che il discorso della ridimensionatina sia applicabile anche qui da noi.Problemi complessi, purtroppo, non hanno soluzioni semplici. Storicamente i dazi, salvo quelli mirati ad evitare il dumping, non hanno mai avuto effetti positivi. Come paese manifatturiero gli USA fanno pena, e faranno sempre pena, dazi o non dazi. Non sono competitivi, punto.
Senza contare chei dazi americani sono più di natura politica che dettati da strategie economiche.
Semplicemente, se ci fosse qualcuno onesto, che però non verrebbe mai eletto, dovrebbe dire agli americani: sono decenni che vivete a debito al di sopra delle vostre possibilità, bisogna che vi diate una ridimensionatina che lo squilibrio non regge.
Ma è più facile dire la colpa è dei cinesi e dell'Europa che non si prende le nostre schifezze con cui avveleniamo il nostro popolo di obesi e trogloditi.
Scherzi a parte, c'e' una differenza. Le famiglie italiane sono mediamente ricche e piene di risparmi che hanno costruito in buona parte con l'evasione e le regalie dei politici, scaricando i debiti sullo stato e sulle generazioni future, le famiglie americane vivono costantemente a credito da mo ormai.
Restando in argomento...io sono a favore nell'obbligare la produzione interna o quantomeno a rendere piu svantaggioso delocalizzare. Se i dazi sono l'unica strada ben venga, applicati da ogni paese verso la concorrenza sleale estera.
Anche per motivi ambientali. In Italia bisogna controllare emissioni dei processi e i rifiuti vanno smaltiti in un certo modo, sono tutti costi che pesano, la Cina invece è il paese dei balocchi per gli inquinatori essendo gia la discarica del pianeta.l'unica strada è detassare chi produce in loco. Però guarda quanto ti costa un dipendente italiano, lordo (il doppio di quanto riceva lui a fine mese), e quanta fatica fai a licenziarlo se le cose vanno male. Capisci subito perché sia tutto delocalizzato.
La ridemensionata arriverà per tutti e non con un processo guidato purtroppo, ma traumatico e i deboli e gli imbelli soccomberanno.Veramente pensi quello che hai scritto in merito agli Americani = un popolo di obesi e trogloditi? Pensa che nel mio ambito lavorativo, l'Informatica, praticamente tutto quanto inventato negli ultimi 30 anni viene da quelle parti. Sono invece d'accordo con te sul discorso della "ridimensionatina", basta consumare a più non posso cose che non ci possiamo permettere e/o che permettono a pochi di arricchirsi mentre i concittadini "meno intelligenti", "meno furbi", o semplicemente "meno fortunati" devono accontentarsi di vendere hot dog all'angolo della via. Penso anche che il discorso della ridimensionatina sia applicabile anche qui da noi.
l'unica strada è detassare chi produce in loco. Però guarda quanto ti costa un dipendente italiano, lordo (il doppio di quanto riceva lui a fine mese), e quanta fatica fai a licenziarlo se le cose vanno male. Capisci subito perché sia tutto delocalizzato.
Paradossalmente se devi ristrutturare l'azienda per rilanciarla da noi sei fregato e non riesci a fare niente, se invce la vuoi chiudere o fallire scaricando i costi su fornitori, dipendenti e colletività è facilissimo...non solo...ma attualmente se licenzi...non necessariamente perchè le cose vanno male, ma addirittura per giusta causa....chessò....l'hai beccato a rubare.....devi pagare un balzello di 1.500 euro come "ticket licenziamento"....
Anche per motivi ambientali. In Italia bisogna controllare emissioni dei processi e i rifiuti vanno smaltiti in un certo modo, sono tutti costi che pesano, la Cina invece è il paese dei balocchi per gli inquinatori essendo gia la discarica del pianeta.
Poi c'è la sicurezza sul lavoro, etc
Forse in california, stato progressista, ricco che ha saputo sfuttare a pieno gli anni 80, ma gli usa sono sterminati, sono un continente... prova a dirlo degli stati del midwest o del nord west cost.Veramente pensi quello che hai scritto in merito agli Americani = un popolo di obesi e trogloditi? Pensa che nel mio ambito lavorativo, l'Informatica, praticamente tutto quanto inventato negli ultimi 30 anni viene da quelle parti.
l'unica strada è detassare chi produce in loco. Però guarda quanto ti costa un dipendente italiano, lordo (il doppio di quanto riceva lui a fine mese), e quanta fatica fai a licenziarlo se le cose vanno male. Capisci subito perché sia tutto delocalizzato.
1 anno fa mi ero fatto due conti perché volevo aprire un negozio di bici ad Aosta, sarebbe stato mio e avrei forse preso un dipendente.l'unica strada è detassare chi produce in loco. Però guarda quanto ti costa un dipendente italiano, lordo (il doppio di quanto riceva lui a fine mese), e quanta fatica fai a licenziarlo se le cose vanno male. Capisci subito perché sia tutto delocalizzato.
Il mercato globale è in continua evoluzione, la coscienza ambientale di paesei come la Cina e l'India cambia e cambierà, come le condizioni socioeconomiche dei cittadini di stati in cui il costo lavoro è molto favorevole. Già in alcuni paesi europei dell'est il costo del lavoro aumenta e non li rende così competitivi nella manifattura e conseguente oggetto di delocalizzazione... probabilmente anche in Cina si avranno queste trasformazioni, bisogna vedere in che tempi. Gli orizzonti temporali su cui fare valutazioni si accorciano sempre di più....
mi sembra riduttivo proporre questa immagine di un Paese come gli USA. Seattle per esempio, ove sono emigrati miei ex colleghi, è dall'altra parte del continente rispetto a San Diego. Potrei citare esempi all'infinito. Le zone depresse ci sono, ma molte di esse sono ex distretti industriali. Quando un mio compagno di studi è emigrato negli USA, 25 anni orsono!, mi ha descritto una realtà quotidiana, rispetto alla nostra seppur evoluta del bacino di Milano, che per noi è ancora utopia . Negli USA, anche nel midwest, usavano le mietitrebbie quando noi usavamo ancora le falci. Forse abbiamo dimenticato da dove arrivano il frigorifero, la televisione, la lavatrice ... Purtroppo gli USA sono avanti a noi anche nel concetto che il profitto del singolo va oltre la responsabilità sociale. Loro però hanno un diffuso concetto di Nazione da cui ripartire..Forse in california, stato progressista, ricco che ha saputo sfuttare a pieno gli anni 80, ma gli usa sono sterminati, sono un continente... prova a dirlo degli stati del midwest o del nord west cost.
PS: sono un dev e in CA mi ci trasferirei domani :D ma se guardi la politica interna californiana e quella federale viaggiano su binari paralleli
I miti dei saldatori.... Grandissimo direttur... Ho sempre pensato anch'io fosse la solita supercazzola da fanboybasta che tu passi a Treviglio da Bianchi. Ci sono ancora i capannoni, in gran parte vuoti, di quando producevano le bici nel dopoguerra. Ti fai un'idea di quanta manodopera ci fosse bisogno.
Sono in pratica i capannoni che oggi trovi da Giant in Oriente:
Come diceva però qualcuno, i cavalli sono scappati decenni orsono, e non li porti di certo indietro con i dazi. Manodopera "semplice" come quella per fare i telai in alluminio in Oriente non costa niente, infattibile in Occidente. Ci impiegano 2 settimane a formare un nuovo saldatore, mi hanno detto quando sono andato in visita. A proposito dei miti dei saldatori....
E come diceva il Ser nell'articolo, la gabola è già stata trovata:
Vedi l'allegato 286235
Seattle per esempio, ove sono emigrati miei ex colleghi, è dall'altra parte del continente rispetto a San Diego.