la AM più pedalabile in salita, secondo voi, qual'è?

motobimbo

Biker nirvanensus
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Ehhh come siamo suscettibili :omertà: guarda che io chiedevo lumi a chi le ha usate, visto che comunque quando di parla di sistemi più evoluti sicuramente non appare fra questi il monocross, sistema (si dice) semplice e con alcune peculiarità (positive e negative). Io volevo sapere quanto di vero ci fosse. Non credo di avere offeso nessuno.

Non è questione di suscettibilità amico mio, ma è che 'sta storia del monocross esce fuori periodicamente impegnando le fertili menti del forum in discussioni infinite che non trovano mai un esito definitivo.
Il sistema è diffusissimo anche con altri nomi e con varianti architettoniche disparate (bracci e bielle varie), ma sempre di monocross si tratta (unico snodo telaio).
A me personalmente piacerebbe verificare quanti tra i "bikers medi" saprebbero riconoscere un sistema piuttosto che un altro girandoci sopra senza sapere cosa hanno sotto al sedere.

:celopiùg:
 

biafano

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Ehhh come siamo suscettibili :omertà: guarda che io chiedevo lumi a chi le ha usate, visto che comunque quando di parla di sistemi più evoluti sicuramente non appare fra questi il monocross, sistema (si dice) semplice e con alcune peculiarità (positive e negative). Io volevo sapere quanto di vero ci fosse. Non credo di avere offeso nessuno.
IL monocross, non è un sistema semplice...anzi, è quello che da moggiore libertà di modifica...per quanto mi riguarda è l'unico sistema che tipermette di avere una bici che si adatta a varie esigenze, nel senso che se vuoi una bici pedalabile ci sono mono pedalabili e se vuoi una bici discesistica ci sono ottimi mono discesistici...molti parlano di bobbing, ma secondo me, con i nuovi ammo è il fenomeno meno fastidioso...molto più fastidioso in pedalate è il tiro catena, cosa che con un mono ben progettato si elimina...l'inibizione del carro, almeno io non la vedo come una cosa così negativa perchè sullo scassato, cioè dove il carro deve lavorare in genere non si frena...anzi a volte torna anche utile perchè sui gradoni ripidi a bassa velocità la compressione del carro dovuta alla frenata ti da qualche grado di angolo di sterzo in più...io dopo anni di MAESTRO, ora ho un monocross e non tornerei mai indietro...forse alcuni, tipo quello della mia bike, flettono un pò troppo, ma ci sono anche nonocross che flettono molto poco...
 

Alessandro Notari

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IL monocross, non è un sistema semplice...anzi, è quello che da moggiore libertà di modifica...per quanto mi riguarda è l'unico sistema che tipermette di avere una bici che si adatta a varie esigenze, nel senso che se vuoi una bici pedalabile ci sono mono pedalabili e se vuoi una bici discesistica ci sono ottimi mono discesistici...molti parlano di bobbing, ma secondo me, con i nuovi ammo è il fenomeno meno fastidioso...molto più fastidioso in pedalate è il tiro catena, cosa che con un mono ben progettato si elimina...l'inibizione del carro, almeno io non la vedo come una cosa così negativa perchè sullo scassato, cioè dove il carro deve lavorare in genere non si frena...anzi a volte torna anche utile perchè sui gradoni ripidi a bassa velocità la compressione del carro dovuta alla frenata ti da qualche grado di angolo di sterzo in più...io dopo anni di MAESTRO, ora ho un monocross e non tornerei mai indietro...forse alcuni, tipo quello della mia bike, flettono un pò troppo, ma ci sono anche nonocross che flettono molto poco...
Ti ringrazio per il tuo parere, perchè anche se se ne è discusso tanto, vale sempre la pena sentire nuovi pareri in proposito, anche perchè la tecnica sulle mtb è in continua evoluzione, per cui, un sistema che magari cinque anni fà era considerato obsoleto e sorpassato ora si potrebbe rivelare molto performante, per cui, secondo me, ben vengano ogni tanto rispolverate certe questioni. A questo i forum servono.
 

Finger

Biker superis
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Ho testato diverse am, tra cui la citata foxy r 2012, che ho avuto 1 settimana. In salita l'ho trovata eccessivamente faticosa, colpa prob di misure molto piccole per me. L'impressione non è stata solo mia. Ho provato Ariel3, con senzazioni appena migliori solo in asfalto, in sterrato bobba troppo. Infine in salita eccellente, forse la migliore in asfalto, un endurone quasi sconosciuto solid blade 160, ammo bloccabile forca a molle. Il segreto sta nelle quote: 68,5 angolo sterzo, nonostante i 16 kg. Infine la Giant 2 - 2012 che ho da 2 mesi, in asfalto è inferiore alla solid, ma in sterrato è meglio di qualsiasi xc. Attenzione le xc race vanno molto molto più forte in tutte le salite, ma la reign ti toglie la soddisfazione di fare in sella molti passaggi tecnici. Infine non credo molto nelle differenze di peso. Ad incidere conta geometria e posizione, poi gomme e peso ruote, dispersione carro post. Il peso deve sempre essere misurato in relazione all'inclinazione o ai rilanci. In pianura x es: il peso non ha importanza, moser fece il record dell'ora con ruote belle pesanti: Le AM in pianura invece sono delle chiaviche. In xc il carbonio ha rivoluzionato i telai, e a mio avviso è il materiale milgliore, ma ha due difetti: costa ed è molto fragile in caduta - vale la pena nell'AM? Per fare AM credo che Giant, mondraker, GT, canyon, ecc,abbiano buoni mezzi sotto e 2000. La mia va benissimo e la trovi nuova intorno ai 1900, come la dune italia, e gt force. Ho speso +5000 eu per la mia xc race, da 8,4kg, ma è una spesa giustificata dall'agonismo, in AM si può risparmiare, visto che la prestazione è secondaria: la spesa alta è giustificata solo perché è un oggetto di desiderio (come del resto il risultato in xc).

Come si fa a confrontare bici da XC con quelle da AM? Giudicare le performance di una bici da AM sui percorsi da XC e con il punto di vista del XC non ha senso. Sono mezzi destinati ad utilizzi ed obiettivi completamente diversi. Nel XC si fanno percorsi generalmente scorrevoli e a basso contenuto di difficoltà tecniche, addirittura comprendenti tratti in asfalto, con l'unico obiettivo di tagliare il traguardo prima degli altri, sacrificando per questo qualsiasi altro aspetto. Nel AM si affronta la montagna, quella vera, qualsiasi sia il percorso e il fondo che ci si para davanti, salendo con le proprie forze per poi scendere a manetta aperta, con l'unico obiettivo di divertirsi. Alcune tue affermazioni:

- le XC race vanno molto più forte in tutte le salite (ma perchè ti aspettavi che una full AM da 15 kg potesse andare più forte in salita di una frontina XC da 8,5 kg?!? Anche se poi ammetti pure tu che con la XC metti giù il piede in alcuni passaggi tecnici e con la AM ovviamente no)

- le AM in pianura sono delle chiaviche (questo dal punto di vista del XC, ovviamente le AM sono pensate per fare ben altro, se ci vai in pianura hai sbagliato biga)

- le XC vanno meglio su asfalto (se ti fai una bici da corsa su strada quelle vanno ancora meglio!)

- il carbonio nel XC race ha rivoluzionato i telai mentre su AM no ed è troppo fragile in caduta, non ne vale la pena (secondo te un telaio in carbonio di una frontina XC da 8,5 kg è dimensionato allo stesso modo di in una AM da 12,5 kg? Pensi che se un telaio AM in carbonio prende una pigna tale da essere sfondato, se era di alluminio si sarebbe salvato? Il carbonio ha rivoluzionato anche la categoria AM, consentendo di raggiungere un rapporto peso/rigidità sconosciuto all'alluminio, innalzando sensibilmente l'asticella della pedalabilità in salita per le AM, facendole sconfinare alla grande nella categoria delle trailbike leggere)

- ho speso +5000 per una XC race, ma è giustificato dall'agonismo, su una AM si può risparmiare tanto le prestazioni sono messe in secondo piano (questo ovviamente lo dici tu. Da questa affermazione si capisce che hai fatto XC agonistico, magari anche a buon livello, ma che l'AM non lo fai e non sai cosa sia. Non si spiegerebbe altrimenti il tuo metro di giudizio legato esclusivamente alle performance velocistiche in salita e pianura. Tra una AM economica sotto i 2000 e una top in carbonio da +5000 c'è un abisso! Te lo dice uno che questo passaggio lo ha fatto con estrema soddisfazione e non tornerebbe indietro. Certo per apprezzare le differenze bisogna abbandonare la pianura e l'asfalto e andare in montagna ad affrontare i singletrack tecnici e ripidi, allora vedi che differenza fanno il telaio, le sospensioni, i freni, le ruote e le coperture tra una bici da -2000 e una da +5000! Solo in quel contesto si valutano le performance di una AM, divertimento allo stato puro)

Se con una XC race affronti i singletrack di montagna per cui sono pensate le AM, invece di divertirti proveresti autentico terrore, e cercheresti solo di cavartela senza danni per arrivare in fondo, andando anche molto più piano che con una AM, oltretutto spesso saresti costretto a scendere a piedi con la bici in spalla, e staresti spesso anche dal meccanico per riparare i frequenti danni al mezzo. Una BMW X5 su strada è molto più performante, ma se vuoi fare del off road serio ci vuole il Discovery!
 
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biafano

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- il carbonio nel XC race ha rivoluzionato i telai mentre su AM no ed è troppo fragile in caduta, non ne vale la pena (secondo te un telaio in carbonio di una frontina XC da 8,5 kg è dimensionato allo stesso modo di in una AM da 12,5 kg? Pensi che se un telaio AM in carbonio prende una pigna tale da essere sfondato, se era di alluminio si sarebbe salvato? Il carbonio ha rivoluzionato anche la categoria AM, consentendo di raggiungere un rapporto peso/rigidità sconosciuto all'alluminio, innalzando sensibilmente l'asticella della pedalabilità in salita per le AM, facendole sconfinare alla grande nella categoria delle trailbike leggere)
!
condivido tutto quello che hai detto, tranne le tue conclusioni sulla questione carbonio...il carbonio è si rigido e leggero, ma è più delicato... per esso conta la storia delle sollecitazioni che ha subito...se un telaio in al subisce un forte colpo puoi valutarne i danni a vista, per il carbonio no...in più conta molto anche lo stato delle resine che risentono moltissimo delle sollecitazioni termiche...se la bici in carbonio la cambi ogni due anni ok, altrimenti non so!!!
 

maxrosso

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condivido tutto quello che hai detto, tranne le tue conclusioni sulla questione carbonio...il carbonio è si rigido e leggero, ma è più delicato... per esso conta la storia delle sollecitazioni che ha subito...se un telaio in al subisce un forte colpo puoi valutarne i danni a vista, per il carbonio no...in più conta molto anche lo stato delle resine che risentono moltissimo delle sollecitazioni termiche...se la bici in carbonio la cambi ogni due anni ok, altrimenti non so!!!

:down::espulso!: MA SIAMO NEL 2012!!!
 

andrea66

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A me personalmente piacerebbe verificare quanti tra i "bikers medi" saprebbero riconoscere un sistema piuttosto che un altro girandoci sopra senza sapere cosa hanno sotto al sedere.

:celopiùg:

quoto alla grande, e considera però che oggi la gente è più condizionata da quel che legge che da quel che sente sotto il sedere.

Se vai dal mio sivende nelle ore di punta (verso le 19) vedi persone che hanno cominciato ad andare in mtb da poco e che tuttavia discorrono di sistemi ammortizzanti e snocciolano cifre come se fossero progettisti di qualche factory americana....
 

biafano

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:down::espulso!: MA SIAMO NEL 2012!!!
e purtroppo il carbonio rimane sempre un materiale composito...nè omogeneo, nè isotropo e con un comportamento non elastico...
ho lavorato con il carbonio...quello del 2011, con quello del 2012 ancora no... fidati, ha prestazioni spaventose, ma l'affidabilità su un periodo di utilizzo lungo è MOLTO relativa...
 

Finger

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condivido tutto quello che hai detto, tranne le tue conclusioni sulla questione carbonio...il carbonio è si rigido e leggero, ma è più delicato... per esso conta la storia delle sollecitazioni che ha subito...se un telaio in al subisce un forte colpo puoi valutarne i danni a vista, per il carbonio no...in più conta molto anche lo stato delle resine che risentono moltissimo delle sollecitazioni termiche...se la bici in carbonio la cambi ogni due anni ok, altrimenti non so!!!

Guarda, la questione della maggior delicatezza del carbonio in termini generici è sicuramente un falso mito. Dipende caso per caso. Considera che la resistenza meccanica del carbonio, a parità di peso, è superiore all'alluminio in un rapporto di circa 10:1! Tutto sta saperlo lavorare per ottenere un determinato obiettivo. Ci sono tanti tipi di fibre di carbonio e tanti modi di lavorarle e tante resine da utilizzare. Dipende dal know how di chi lo realizza, dal peso che vuole ottenere e dal costo cui è disposto a venderlo (il carbonio buono non può ad oggi costare poco). Tieni presente che con il carbonio realizzano da tempo tutto il telaio delle F1, compresa la cellula di sicurezza che deve proteggere il pilota a 300 kmh, oppure in carbonio balistico realizzano anche degli elmetti militari che devono resistere allo sfondamento contro proiettili che viaggiano a 900 m/s! Con il carbonio puoi fare quello che vuoi, ma lo devi saper fare. Quindi torno a dire che un telaio AM in carbonio, come anche una piega AM in carbonio, se progettati e dimensionati adeguatamente, senza puntare al record sul peso, sono più resistenti dell'alluminio (tutti i test di rottura a carico lo dimostrano, l'alluminio è un materiale che non ha una grande resistenza meccanica!).
Circa la storia delle sollecitazioni ripetute nel tempo, la questione non è ancora molto chiara, ma di sicuro l'alluminio soffre tipicamente del fenomeno della rottura da stress (ne so qualcosa in prima persona, purtroppo), cioè sollecitato nel tempo, nello stesso modo, nello stesso punto, anche con sforzi molto inferiori al suo carico di rottura, prima o poi si romperà di netto e senza preavviso alcuno in quel punto, causa degrado progressivo e irreversibile della sua struttura molecolare. Un telaio in alluminio dopo un max di 6 anni andrebbe sostituito se uno la bici la usa, per evitare, per esempio, quello che è successo a me, quando con un telaio di 10 anni mi si è troncato di netto uno dei foderi bassi del carro (un pezzo molto sovradimensionato, lavorato dal pieno, tranciato di netto in un punto lontano dalle saldature!). Per il carbonio ancora non si sa bene come stanno le cose, le fibre sono virtualmente eterne, ma le resine è vero no. È bene sostituire ogni tot anni anche questi telai, ma non ci sono chiare evidenze che si debba farlo più frequentemente dell'alluminio (poi se uno è appassionato dopo due anni comincia già a cercare una nuova biga). Condivido il fatto che i danni interni alla struttura del carbonio spesso non sono rilevabili a vista, mentre con l'alluminio generalmente si, ma cambia poi molto? Intendo dire che se dai una pigna ad un telaio in alluminio e lo bozzi o peggio lo crepi, che fai, continui ad andarci o lo sostituisci? Col carbonio è lo stesso che con i caschi da moto (che sono in fibre composite anche loro), se ci fai un crash molto importante, anche se non vedi nulla ed è probabile che non abbia subito i danni che invece avrebbe subito l'alluminio, che fai, non lo sostituisci? Mio frate, con la sua Mojo SL in carbonio che ha da più di due anni, ci ha fatto di tutto, compresi molti voli planati e carpiati, e il telaio va che è una spada, senza scricchiolii, come nuovo a parte la vernice.

Poi, in finale, se sei appassionato e ne provi una è difficile resistere e tornare indietro!
 

motobimbo

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quoto alla grande, e considera però che oggi la gente è più condizionata da quel che legge che da quel che sente sotto il sedere.

Se vai dal mio sivende nelle ore di punta (verso le 19) vedi persone che hanno cominciato ad andare in mtb da poco e che tuttavia discorrono di sistemi ammortizzanti e snocciolano cifre come se fossero progettisti di qualche factory americana....

e come no...

location: negozio - "aaaah, io prediligo l'horst che mi da quella sicurezza sullo scassato che non mi da nessun altro sistema...mica mi voglio trovare col carro bloccato in mezzo al casino..."

location: corridoio in discesa pendente con pietre fisse da prendere a fiamma - il tipo dell'horst a 3 o forse 4 km/h che si cappotta sulla prima pietruzza...

:smile:
 

biafano

Biker superis
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Guarda, la questione della maggior delicatezza del carbonio in termini generici è sicuramente un falso mito. Dipende caso per caso. Considera che la resistenza meccanica del carbonio, a parità di peso, è superiore all'alluminio in un rapporto di circa 10:1! Tutto sta saperlo lavorare per ottenere un determinato obiettivo. Ci sono tanti tipi di fibre di carbonio e tanti modi di lavorarle e tante resine da utilizzare. Dipende dal know how di chi lo realizza, dal peso che vuole ottenere e dal costo cui è disposto a venderlo (il carbonio buono non può ad oggi costare poco). Tieni presente che con il carbonio realizzano da tempo tutto il telaio delle F1, compresa la cellula di sicurezza che deve proteggere il pilota a 300 kmh, oppure in carbonio balistico realizzano anche degli elmetti militari che devono resistere allo sfondamento contro proiettili che viaggiano a 900 m/s! Con il carbonio puoi fare quello che vuoi, ma lo devi saper fare. Quindi torno a dire che un telaio AM in carbonio, come anche una piega AM in carbonio, se progettati e dimensionati adeguatamente, senza puntare al record sul peso, sono più resistenti dell'alluminio (tutti i test di rottura a carico lo dimostrano, l'alluminio è un materiale che non ha una grande resistenza meccanica!).
Circa la storia delle sollecitazioni ripetute nel tempo, la questione non è ancora molto chiara, ma di sicuro l'alluminio soffre tipicamente del fenomeno della rottura da stress (ne so qualcosa in prima persona, purtroppo), cioè sollecitato nel tempo, nello stesso modo, nello stesso punto, anche con sforzi molto inferiori al suo carico di rottura, prima o poi si romperà di netto e senza preavviso alcuno in quel punto, causa degrado progressivo e irreversibile della sua struttura molecolare. Un telaio in alluminio dopo un max di 6 anni andrebbe sostituito se uno la bici la usa, per evitare, per esempio, quello che è successo a me, quando con un telaio di 10 anni mi si è troncato di netto uno dei foderi bassi del carro (un pezzo molto sovradimensionato, lavorato dal pieno, tranciato di netto in un punto lontano dalle saldature!). Per il carbonio ancora non si sa bene come stanno le cose, le fibre sono virtualmente eterne, ma le resine è vero no. È bene sostituire ogni tot anni anche questi telai, ma non ci sono chiare evidenze che si debba farlo più frequentemente dell'alluminio (poi se uno è appassionato dopo due anni comincia già a cercare una nuova biga). Condivido il fatto che i danni interni alla struttura del carbonio spesso non sono rilevabili a vista, mentre con l'alluminio generalmente si, ma cambia poi molto? Intendo dire che se dai una pigna ad un telaio in alluminio e lo bozzi o peggio lo crepi, che fai, continui ad andarci o lo sostituisci? Col carbonio è lo stesso che con i caschi da moto (che sono in fibre composite anche loro), se ci fai un crash molto importante, anche se non vedi nulla ed è probabile che non abbia subito i danni che invece avrebbe subito l'alluminio, che fai, non lo sostituisci? Mio frate, con la sua Mojo SL in carbonio che ha da più di due anni, ci ha fatto di tutto, compresi molti voli planati e carpiati, e il telaio va che è una spada, senza scricchiolii, come nuovo a parte la vernice.

Poi, in finale, se sei appassionato e ne provi una è difficile resistere e tornare indietro!
sono completamente d'accordo con te se l'utilizzo che se ne fa è race...sulle presatazioni della fibra di carbonio non ci sono dubbi...se l'utilizzo è quello di un normale utente no...
 

andrea66

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è incredibile come ci sia ancora gente che si ostina a girare con quella robaccia eh?! e tu pensa che io ne ho addirittura 2 di sistemi monocross...devo essermi veramente rimbecillito.

io ho avuto la heckler che andava una bomba, mi ci son divertito un sacco(e non sono mai stato un manico), mi son veramente pentito di non averla tenuta, ora sarebbe un muletto di lusso..... :pirletto:
 

drmale

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Come si fa a confrontare bici da XC con quelle da AM? Giudicare le performance di una bici da AM sui percorsi da XC e con il punto di vista del XC non ha senso. Sono mezzi destinati ad utilizzi ed obiettivi completamente diversi.

Probabilmente mi sono espresso male. Riprendo solo alcune affermazione per ribadire il concetto.
1) quando dico che in pianura non vanno le AM, serve a dimostrare che non è questione di peso la pedalabilità in salita, ma di "sistema bici/biker". (la storia della pianura era a fini esplicativi poiché in pianura le differenze di peso di 1 o 2 o 3 kg non sono ponderabili in maniera oggettiva, salvo nelle variazioni di velocità). Inoltre il peso è dato da mtb + abbigliamento + zaino+polenta e spiedo della sera prima: quindi i kg in più o meno li devi calcolare su tutto il peso: quando togli 1.5 kg alla bici, la bici riduci il 7% del peso, ma all'insieme bici+bike il 2%.
2) Il motivo per cui ho fatto il paragone con XC è perché uno dei timori che avevo quando ho deciso di comprare un'AM, erano legati alla scarsa pedalabilità e guidabilità in salita: timori derivanti dalla prova di almeno 6/7 bici da FR e AM, a mio avviso insoddisfacenti, fino alla citata Solid Blade.
3) siccome la domanda del post è quale è la migliore AM in salita, oggi posso dire che dalla mia esperienza è proprio la Reign, ma è evidente che si tratta di una visione limitata.
4) Quando si valuta un bici il peso non deve essere un'ossessione, salvo per motivi di narcisismo (io ce l'ho più...), mentre è molto più opportuno valutare le misure specifiche di una taglia: la M Giant è grande la M Mondraker è piccola. Valutare l'angolo sella e sterzo, e anche le altre quote, che dicono molto sulla propensione alla pedalabilità e alla discesa, nella consapevolezza che comunque sono quote che cambiano con il variare della altezza forcella.
5) Il carbonio e la componentistica troppo esoterica e leggera, è mia opinione che mal si abbinano a sentieri molto impervi, con rami e tronchi. Il loro valore e la fragilità possono condizionare la libertà di affrontare con la giusta dose follia i percorsi più estremi e divertenti, ma lungi dal dire che è sbagliato comprarli, anzi, per converso non migliorano in modo sostanziale il comportamento del mezzo. Il problema di fragilità del carbonio è relativo a incisioni che possano scalfire le resine e tranciare le fibre, a zone soggette a compressione (come corrispondenza al collarino sella). Ho molta esperienza di telai in carbonio rotti, in breve tempo, anche da me. Mentre l'incidenza di rotture sull'alluminio mi risulta più rara. Inoltre piuttosto che scomodare la F1 o l'ingegneria spaziale per giustificare l'uso del carbonio, scomoderei il motocross, trial e enduro, che in quanto a sollecitazioni sono più vicini al nostro sport.
6) Se mai passerai per la mia città potrai gustare i sentieri scarsamente tecnici che si trovano proprio in centro.
ciao
 

Finger

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sono completamente d'accordo con te se l'utilizzo che se ne fa è race...sulle presatazioni della fibra di carbonio non ci sono dubbi...se l'utilizzo è quello di un normale utente no...

E perchè vuoi privare il povero utente normale (io per fare un esempio a caso) del piacere di possedere ed utilizzare un mezzo dalle prestazioni superiori anche se non fa gare?
 

Finger

Biker superis
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Probabilmente mi sono espresso male. Riprendo solo alcune affermazione per ribadire il concetto.
1) quando dico che in pianura non vanno le AM, serve a dimostrare che non è questione di peso la pedalabilità in salita, ma di "sistema bici/biker". (la storia della pianura era a fini esplicativi poiché in pianura le differenze di peso di 1 o 2 o 3 kg non sono ponderabili in maniera oggettiva, salvo nelle variazioni di velocità). Inoltre il peso è dato da mtb + abbigliamento + zaino+polenta e spiedo della sera prima: quindi i kg in più o meno li devi calcolare su tutto il peso: quando togli 1.5 kg alla bici, la bici riduci il 7% del peso, ma all'insieme bici+bike il 2%.
2) Il motivo per cui ho fatto il paragone con XC è perché uno dei timori che avevo quando ho deciso di comprare un'AM, erano legati alla scarsa pedalabilità e guidabilità in salita: timori derivanti dalla prova di almeno 6/7 bici da FR e AM, a mio avviso insoddisfacenti, fino alla citata Solid Blade.
3) siccome la domanda del post è quale è la migliore AM in salita, oggi posso dire che dalla mia esperienza è proprio la Reign, ma è evidente che si tratta di una visione limitata.
4) Quando si valuta un bici il peso non deve essere un'ossessione, salvo per motivi di narcisismo (io ce l'ho più...), mentre è molto più opportuno valutare le misure specifiche di una taglia: la M Giant è grande la M Mondraker è piccola. Valutare l'angolo sella e sterzo, e anche le altre quote, che dicono molto sulla propensione alla pedalabilità e alla discesa, nella consapevolezza che comunque sono quote che cambiano con il variare della altezza forcella.
5) Il carbonio e la componentistica troppo esoterica e leggera, è mia opinione che mal si abbinano a sentieri molto impervi, con rami e tronchi. Il loro valore e la fragilità possono condizionare la libertà di affrontare con la giusta dose follia i percorsi più estremi e divertenti, ma lungi dal dire che è sbagliato comprarli, anzi, per converso non migliorano in modo sostanziale il comportamento del mezzo. Il problema di fragilità del carbonio è relativo a incisioni che possano scalfire le resine e tranciare le fibre, a zone soggette a compressione (come corrispondenza al collarino sella). Ho molta esperienza di telai in carbonio rotti, in breve tempo, anche da me. Mentre l'incidenza di rotture sull'alluminio mi risulta più rara. Inoltre piuttosto che scomodare la F1 o l'ingegneria spaziale per giustificare l'uso del carbonio, scomoderei il motocross, trial e enduro, che in quanto a sollecitazioni sono più vicini al nostro sport.
6) Se mai passerai per la mia città potrai gustare i sentieri scarsamente tecnici che si trovano proprio in centro.
ciao

Ehi, per carità, mica volevo dare lezioni a nessuno! Non sono proprio nella condizione di poterne dare, credi. Sono assolutamente d'accordo che il peso globale della bici influisce in modo non determinante in AM. Anzi, relativamente al peso direi che questo sia l'ordine di importanza su cui intervenire:

1 - peso della panza e della ciccia e in generale la condizione fisica del biker

2 - peso del carico stivato nello zainetto

3 - peso delle ruote e delle coperture

4 - peso del resto della bici a cominciare dalle masse non sospese

Concordo che nella pedalabilità in salita di una MTB prima del peso contano lo schema della sospensione, la geometria del telaio e la scorrevolezza delle coperture, ma anche il peso, in salita, da comunque una mano avvertibile se l'alleggerimento è consistente.

Nulla da dire sulla Giant, ci mancherebbe. Io non l'ho mai provata, ma ho sempre letto o sentito parlare del sistema Maestro come uno dei migliori. Comunque se cerchi la più pedalabile, non mi stancherò mai di ripeterlo in questo post, io proverei la Ibis Mojo, ce l'ha mio frate, la conosco bene e sono pronto a scommettere che fra le 140 di escursione in pedalata in salita non si batte.

Sul carbonio, quando dici che non migliora in modo sostanziale il comportamento di una AM, non ti seguo più! Provengo da alcune AM in alluminio e ora ho fatto il grande salto, riscontrando molti e notevoli miglioramenti nelle prestazioni e nel comportamento della bici, e il guadagno di peso è solo l'ultimo dei vantaggi ed il meno importante (maggior rigidezza, maggior stabilità, maggior precisione nel seguire le traiettorie spece in curva, maggior comfort per l'assenza di vibrazioni, maggior efficenza in pedalata per l'assenza di flessioni a livello della scatola del movimento centrale... etc). I telai in carbonio da AM, poi, sono nettamente più robusti rispetto ai corrispettivi XC e la componentistica deve essere specifica e correttamente dimensionata per AM. I telai in alluminio si rompono tranquillamente anche loro.

Ma veramente all'interno della tua città puoi disporre di percorsi MTB seri? Di che genere? Così mi fai rosicare, però, non vale!
 

drmale

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Cerca Maddalena Brescia tra i video o su you tube. O anche cagnolera o susi dh. Solo assaggi ma gustosi. Ahi ahi sono andato ot. Pardon.
 
e come no...

location: negozio - "aaaah, io prediligo l'horst che mi da quella sicurezza sullo scassato che non mi da nessun altro sistema...mica mi voglio trovare col carro bloccato in mezzo al casino..."

location: corridoio in discesa pendente con pietre fisse da prendere a fiamma - il tipo dell'horst a 3 o forse 4 km/h che si cappotta sulla prima pietruzza...

:smile:

Bellissima!!!

Ehi, per carità, mica volevo dare lezioni a nessuno! Non sono proprio nella condizione di poterne dare, credi. Sono assolutamente d'accordo che il peso globale della bici influisce in modo non determinante in AM. Anzi, relativamente al peso direi che questo sia l'ordine di importanza su cui intervenire:

1 - peso della panza e della ciccia e in generale la condizione fisica del biker

2 - peso del carico stivato nello zainetto

3 - peso delle ruote e delle coperture

4 - peso del resto della bici a cominciare dalle masse non sospese

Concordo che nella pedalabilità in salita di una MTB prima del peso contano lo schema della sospensione, la geometria del telaio e la scorrevolezza delle coperture, ma anche il peso, in salita, da comunque una mano avvertibile se l'alleggerimento è consistente.

Nulla da dire sulla Giant, ci mancherebbe. Io non l'ho mai provata, ma ho sempre letto o sentito parlare del sistema Maestro come uno dei migliori. Comunque se cerchi la più pedalabile, non mi stancherò mai di ripeterlo in questo post, io proverei la Ibis Mojo, ce l'ha mio frate, la conosco bene e sono pronto a scommettere che fra le 140 di escursione in pedalata in salita non si batte.

Sul carbonio, quando dici che non migliora in modo sostanziale il comportamento di una AM, non ti seguo più! Provengo da alcune AM in alluminio e ora ho fatto il grande salto, riscontrando molti e notevoli miglioramenti nelle prestazioni e nel comportamento della bici, e il guadagno di peso è solo l'ultimo dei vantaggi ed il meno importante (maggior rigidezza, maggior stabilità, maggior precisione nel seguire le traiettorie spece in curva, maggior comfort per l'assenza di vibrazioni, maggior efficenza in pedalata per l'assenza di flessioni a livello della scatola del movimento centrale... etc). I telai in carbonio da AM, poi, sono nettamente più robusti rispetto ai corrispettivi XC e la componentistica deve essere specifica e correttamente dimensionata per AM. I telai in alluminio si rompono tranquillamente anche loro.

Ma veramente all'interno della tua città puoi disporre di percorsi MTB seri? Di che genere? Così mi fai rosicare, però, non vale!

Io ancora prima del peso delle ruote e coperture metterei la loro scorrevolezza.
Secondo me sopravvaluti un pò troppo il carbonio, o meglio, la maggior parte delle caratteristiche di questo sono vere ma passano in secondo piano se applicato su FULL, ecco che allora la rigidità del movimento centrale trova il tempo che trova, la maggior stabilità lo stesso, precisione in curva, maggior confort, sono tutte cose che diventano compito praticamente delle sospensioni ed eventuali qualità costruttive a livello di progetto, o magari sulla carta ci possono essere ma non da essere rilevabili da noi che le cavalchiamo senon da una componente unica nell'ingannare chiunque......SUGGESTIONE DA SPESA FOLLE:smile:
Nemmeno il peso è così palesemente a favore perchè se una top di gamma pesa un 2kg meno della entry level lo deve solo per 2/300 gr al telaio, il resto è dovuto all'esborso spesso molto esoso per i componenti.
 

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