JAGgate, ma non solo ... Aperto nuovo topic x 2014. Vai che si ricomincia ...

JAG

Biker grossissimus
che JAGgata!!! la tentazione ci sarebbe ma i 3000 D+ fatti di notte mi spaventano... non vorrei addormentarmi durante l'ascesa :smile::smile::smile:

te si fora come el pogiol de Giulieta!!!

Ciao Bobo ..... tu si che potresti farmi compagnia !! ma tanto questa la rifarò ancora e non aspetterò sicuramente l'anno prossimo .....
Buona Pasqua, osel de Veruna ...
 

JAG

Biker grossissimus
JAGgata compiuta ...... Una potente tormenta d neve e ben 30 cm di neve fresca mi hanno sconsigliato di sslire fino al ferrantino, poco sopra allo scagnello ho preferito scendere a valle, ma non con poche difficolta` .... Poi a seguire presolana, magnolini, blum e per finire di nuovo in baita. Una scorpacciata di salite e fatica come il JG di una volta .... A seguire il report ..... Auguri a tutti.
 
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JAG

Biker grossissimus
Cominciamo con i numeri:
  • ora partenza 1.30
  • ora arrivo 15.00
  • ca. 63 km (elaborazione Google, 68 secondo GPS)
  • ca. 3.550 mt. D+ (elaborazione Google, 3.300 mt. secondo GPS)
  • ca. 13 ore 1/2 totali
  • ca. 10 ore in movimento
  • ca. 6 ore sotto la pioggia
  • ca. 1 ora sotto la bufera di neve
  • ca. 1/2 con sole
  • ca. 2080 mt. la quota massima
  • ca. 560 la quota minima
  • temperatura minima - 5°
  • temperatura massima + 15°
  • ca. 7.500 kcalorie consumate
 

PIERPIER54

Biker tremendus
5/1/08
1.371
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BG Villa di Serio
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HAIBIKE
Venerdi sera ho provato a legare la JAGyll sullo zaino ....... lei è leggera, ma con tutto il resto .....

zaino + ramponi + racchette + bici = ca. 25 kg.

Il peso dello zaino era "gravato" anche dall'abbigliamento di ricambio e con neve e pioggia ho usato praticamente tutto.




front & rear di yetyjag:smile:
complimenti! chèsta l'è costansa! bel o brut tep tho set in'dacc l'istess!!! YES!!!
 

JAG

Biker grossissimus
Venerdi ore 14.30, la voglia di lavorare è meno di zero, il pensiero poi è già rivolto a quanto mi aspetta dopo poche ore.

“BASTA!” devo andare via …. esco a vado in baita …..

Ritiro da casa madre e morosa, carico la macchina e velocemente arrivo al Dosso di Nasolino (Baita).

La giornata non è delle migliori, nuvole ovunque sempre più nere e prima di cena inizia a piovere, poi sempre più scuro e parte un temporale “esagerato” …..
Meglio, c’è siccità ! …. Si ma io dopo poco sarei partito per il mio giro ….

Pioggia a secchi fino a tarda serata …..

Alle 20.00 cena a base di pasta e pasta bagnata da birra e birra ….. cosa se no!

Poi, in attesa di partire, un bel riposino davanti al camino, guardando un “fast and furius” alla televisione e qualche altra “minkyata” fino a che non mi addormento sul divano.

Mi sveglio poco prima dell’una ….. miiiii …. ! È ora! …… devo andare ……. SI PARTEEEEE.

Mi cambio, collego i faretti alle batterie, mi metto lo zaino (porka Eva se pesa …!) e finalmente inizio la mia avventura …… è la una e ½.

Il cielo è parzialmente nuvoloso, la luna piena si vede a malapena, la temperatura è di +5°, il terreno è bagnato e ci sono moltissime pozzanghere. Prima di arrivare a Valzurio ho già le kiappe belle bagnate, ma so che questo sarebbe stato solo l’inizio.




Prima di partire mi era dato una serie di precisi obbiettivi:

1. pensare bene e magari due volte prima di qualsiasi decisione
2. massima concentrazione in ogni momento e situazione di pericolo
3. osare si, ma senza andare oltre le mie possibilità
4. andare piano, molto piano per conservare corpo e …… mente
5. bere e mangiare moderatamente ma con regolare frequenza
6. modulare il giro secondo le forze residue

A questi mi sono attenuto in modo molto scrupoloso, anche se .......

La salita che inizia dopo Valzurio non è impegnativa, lo sterrato sale con una pendenza media del 8% ma il terreno bagnato trattiene le gomme come se fosse colla …… è già fatica!

--------- seque
 

JAG

Biker grossissimus
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Tutto intorno è buio, ma i potenti faretti montati sul casco illuminano perfettamente dove serve.
Quello da 1.600 lumen è rimasto acceso, al minimo (più che sufficiente in salita), per ben 5 ore + 1 ora al massimo della potenza durante la discesa su Colere, quello da 1.000 lumen è durato poco più di 2 ore e ½ all’80% della sua potenza.
Le batterie erano da 4.5 ah. Ne avevo una terza di scorta, non si sa mai …..

Arrivato a Muschel, il primo guado dell’Ogna poteva essere subito un bel problema, il temporale della sera aveva riempito per bene il torrente e l’acqua era alta ca. 40 cm. con una discreta corrente.
Poco a monte c’è però un tronco uso “ponte” che permette di evitare il guado, ma è viscido e se non fosse per un cavo d’acciaio dove ci si può attaccare, sarebbe meglio passare nell’acqua …

Da li la salita si fa decisamente più impegnativa.
Sono le ore 3 ca. ho fatto poco più di 9 km. ed inizia la camminata che dai 1.300 mt. ca. mi porterà fino ai 2.100 mt. ca. del passo Scagnello.
Da Muschel al passo i tratti pedalati di solito sono ca. il 30%, cioè in tutto poco meno di 2 km. non consecutivi, dei 6 km. di questo tratto.
Con lo zaino cosi pesante e con quello che mi aspetta, la soluzione migliore è di fare tutto a piedi, piano, molto piano.

Sulla mulattiera gli altri 3 guadi che si incontrano sono meno “impetuosi” e pericolosi del primo.
Basta un po’ di attenzione nel mettere i piedi sui grossi sassi appositamente piazzati nel greto del torrente.
In ogni caso, scivolare nell’acqua del disgelo a ca. 0° non è il massimo ….. di notte poi ….

Alle ore 4 ca. supero la baita alta di Pagherola a ca. 1.650 mt., da li lasciata la mulattiera inizio il sentiero 311 che si inerpica sui prati, oramai in fiore, sotto la parete sud del Ferrante e Ferrantino.



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JAG

Biker grossissimus
Il cielo inizia a coprirsi, la luna sparisce sotto le nuvole e si alza un forte vento da sud che preannuncia a breve un possibile cambio di condizioni atmosferiche.

A quota 1.900 mt. il primo canalone dei tre che si incontrano sul traverso prima di cambiare versante, è ricoperto di ghiaccio vivo e quindi anche solo per pochi metri devo mettere i ramponi. Se li si cade di sotto, si arriva direttamente davanti all’entrata della miniera, 150 mt. più sotto …..

A ca. 1.950 mt. inizia a cadere un fine ma insistente nevischio e in terra inizia ad esserci sempre più neve.
La camminata diventa decisamente più “pesante”.
La superficie della neve perde consistenza a causa dell’umidità del vento e quindi in alcuni tratti si sprofonda fino al ginocchio.



Alle ore 5 raggiungo il passo Scagnello, a 15 km. dalla Baita .....







..... e la nevicata inizia ad essere più insistente.

Spente le luci, tutto intorno un buio pesto, altro che alba …. !!

Ora la decisione più importante: prendere la traccia più rapida per la discesa su Colere, cercare di salire al Ferrantino od aspettare li l’alba?
Pur essendo più propenso per la prima, decido comunque di fare una ricognizione in salita, ma in effetti i pochi metri di camminata in salita sulla “invisibile” traccia verso il rifugio Aquila, sono un calvario e preannunciano quello che mi aspetta per scendere a valle.

Troppa neve fresca e la sottostante neve è troppo molle per sostenere il peso mio, dello zaino e della bici.

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Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo