Io ormai da un mese ho abbandonato l'auto, sono quindi un novellino!
Ho l'ufficio a 500 m (bella forza, direte voi
), ma per lavoro, occupandomi di consulenza per le imprese, sono fuori ufficio come minimo 3 giorni alla settimana.
Così per i trasferimenti nel raggio di 20/25 km da Verona parto con la mia city bike vintage (una Atala del 95 dal peso indicativo di 19 kg, ma presto arriverà una fixed..), borsa a tracolla per il pc (che mal di spalla) e via...
Devo dire che tenendo i 20 di media solitamente alla mattina si riesce ad arrivare all'appuntamento in condizioni decenti: negli ultimi pomeriggi invece si suda comunque parecchio, sicchè mi sono attrezzato con cambio maglietta, rinfrescata e pronti.
Quando piove, visto che l'attrazzatura tecnica non manca, ficco tutto nello zaino e preservo anche la schiena.
Come giustamente dice [MENTION=89628]PierVI[/MENTION] la cosa che maggiormente è apprezzabile è il riconquistare il proprio tempo, trasformando un noioso trasferimento di lavoro in un piccolo "viaggio".. clienti e moglie mi prendono per pazzo ma è impagabile vedere milioni di automobilisti inscatolati nelle loro cuccie di acciaio mentre sbraitano, urlano, si annoiano, parlano al telefono si scaccolano.. tutti al calduccio dei loro mezzi a 5 o 7 o 12 posti, ma mi venisse un raffreddore se mai ho visto qualche auto con qualcuno oltre il conducente...
Certo spesso si rischia l'osso del collo, noi ciclisti siamo ancora merce rara specie in centro città
E che dire delle fantastiche piste ciclabili messe a disposizione dei ciclisti?? Con un segnale pomposo ecco preannunciarsi l'inizio della pista ciclabile, qualche centinaio di metri e pof! scomparsa come in una magia di Houdini!!
Economicamente eticamente ecologicamente la bici è il mezzo ideale per la stragrande maggioranza degli spostamenti urbani ed in parte extra-urbani..
Dico questo senza però arrivare all'integralismo di certi approcci: l'auto non è il male assoluto, specie se devi portarti dietro una famiglia numerosa..