Il problema è che mura a 4-5 centimetri, almeno se la gonfio in maniera da avere un minimo di sostegno.
Non è così semplice. Una molla di quale lunghezza e quale costante elastica?
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senza contare che mi è stato riferito che la molla è una via senza ritorno, in quanto l'interno dello stelo una volta che ha ospitato la molla si graffia e non garantisce più la tenuta d'aria.
Vero, la tenuta della parte aria delle Fox Float lavora sullo stelo. Se ci metti la molla, questo si riga.
A differenza delle RS che usano aria come negativa, fox usa una molla (quella lunga della foto).
Inevitabilmente, mentre la soluzione RS presenta un calo di presione graduale da tutto esteso a tutto compresso, con fox, fino a ~4,5cm di affondamento c'e' un contributo sempre minore della molla, poi sparisce.
Questo potrebbe spiegare la maggior cedevolezza iniziale e la maggior durezza nella seconda parte.
Considera che l'elemento elastico negativo (che sia molla o una camera pneumatica poco cambia) funziona solo a sospensione scarica (affondamento nullo). Già al valore di Sag (25% o più) l'effetto della negativa non si fa più sentire, vuoi perchè la camera è in depressione, vuoi perchè la molla è completamente estesa.
Provo a dire la mia...
Da quello che descrivi, Sembola, il tuo problema è in pratica anche il mio sulla Talas 36 RC2. Le Fox in generale (ed è per questo che non mi entusiasmano come funzionamento), ma soprattutto quelle ad aria tendono ad essere vuote verso metà corsa, per poi avere un picco di progressività nell'ultima parte di escursione, utile per prevenire il fondo corsa.
Insomma si tratta di forcelle essenzialmente lineari. Questo da un lato per l'utente medio è un bene, visto che consente di utilizzare buona parte della corsa anche senza spingere come dei forsennati in discesa, ma dall'altro è un grosso problema quando si vuole andare forte.
Per ovviare a questo problema quindi cosa si può fare? Le soluzioni sono 2:
- la prima, che molti rider forti adottano e che uso anch'io, è gonfiare la forcella. Userai meno corsa, la forcella sarà più reattiva, ma almeno non va giù in frenata o in curva. Marco Milivinti (e come lui molti altri) ad esempio gonfiava la Talas a 120PSI proprio per questo motivo!! Un legno insomma... Io non arrivo a tanto, ma comunque giro con pressioni più alte del normale. Il risultato è che la forcella comunque lavora, specialmente sui grossi urti, ma sui piccoli rimane molto reattiva facendoti stancare in fretta braccia e mani. Il problema si riduce molto sulle forcelle Kashima, dove in virtù del minore carico di stacco e della miglior scorrevolezza, la forcella anche se più gonfia lavora meglio sui piccoli urti.
- lavorare con le compressioni: nella tua non c'è nulla, ma sulla mia che è RC2 lavoro con le compressioni. Il mio setup prevede di tenere il registro Low Speed molto chiuso (3/4), per ridurre gli affondamenti in frenata ed in curva, mentre il registro high speed lo tengo ad 1/4 dal tutto aperto, in modo che sugli urti in velocità la bici non rallenti o si insacchi.
Il risultato è che comunque la forcella rimane veramente "di legno", ovvero molto reattiva e poco plush.
Personalmente prediligo una forcella più progressiva: l'ideale è una forcella bella plush all'inizio per poi diventare marcatamente progressiva dopo ca metà corsa. In questo modo la forcella lavora bene sui piccoli urti, anche in velocità, ma non tende ad insaccarsi sui grandi urti, non va a fine corsa e non si chiude in frenata o in curva, garantendo un ottimo feeling di guida. Purtroppo ottene quest'effetto sulle Fox è praticamente impossibile...
Cosa fare quindi per migliorare la tua che non ha il registro di compressione... La soluzione nel tuo caso sarebbe aumentare il freno in compressione. Ci sono 3 strade:
- aumento viscosità dell'
olio: un olio più viscoso aumenta la frenatura idraulica. Dovrai utilizzare il registro del ritorno più aperto, ma di contro otterrai un maggior freno in compressione. Tutte le forcelle, anche le RL hanno una valvola che frena la compressione, solo che non è regolabile. Non ci fosse, la forcella andrebbe giù a velocità fotonica (provate a comprimerla senza olio nell'idraulica, poi mi direte!). Un olio più viscoso aumenterà tutte le frenature idrauliche, tra cui appunto anche la compressione.
- aumento livello dell'olio: aumentando il livello dell'olio, riduci il volume dell'aria presente nel fodero. Minor volume significa maggior progressività, in quanto l'aria aumenta maggiormente di pressione a forcella compressa ed esercita una resistenza all'affondamento maggiore. Il rovescio della medaglia è che potrebbero saltare i paraolio per la sovrapressione... Non è un dramma nel caso comunque, li rimetti dentro e poi rabbocchi l'olio.
- intervento di tuning sul pacco lamellare della compressione: in questo caso da far fare a qualcuno che sappia metterci le mani, ma intervenendo sulle lamelle puoi aumentare la frenatura in compressione.