News Incidente mortale nel bikepark di Viola St. Gréé

mago68

Biker extra
1/2/09
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alle pendici di monte morello
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Stereo 150
Ma chi ha detto che un bike park dev'essere una pista da motomondiale?? Dov'è scritto? Perché secondo te solo i Trail lavorati sono pericolosi? Vai a chatel e poi mi dici...
Ho scritto molto chiaro. Il non lavorato può essere anche estremo sarà come madre natura lo ha creato. L’ artificiale invece potrà essere più divertente ma non a scapito della sicurezza. L’ esempio della pista rispetto alla strada vuol essere un esempio di come si possa correre con vie d’uscita e percorso libero rispetto ai passi dove ci sono ostacoli e persone che lo percorrono con altri motivi / obiettivi.
 

mago68

Biker extra
1/2/09
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alle pendici di monte morello
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Stereo 150
rispetto ciò che hai detto, ma come modificheresti le regole? , il modo per evitare queste tragedie è chiudere i bike park e quindi così li non succederebbe più nulla, ti sembra una cosa giusta?
Dico solo che il maggior divertimento non può essere a scapito della sicurezza se siamo su un qualcosa di artificiale. Sul naturale nessuno può pensare che un eventuale infortunio dipenda dagli altri se non da se stesso, mentre sull’artificiale questo non vale. Mettila come vuoi ma qualcuno ha pensato e realizzato quella struttura senza calcolare tutti i rischi, parandosi dietro un cartello è una liberatoria. Troppo poco per me. È come una ferrata rispetto ad una via di arrampicata, è come una pista battuta rispetto al fuoripista. Esistono differenze quando si affronta un qualcosa creato dalla natura eun qualcosa creato dall’uomo. Questo sulla mia esperienza di montagna in tanti anni.
 

giallo

Biker tremendus
18/2/05
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Ancona
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YT CAPRA, Ellsworth Dare "mullet"
È un fatto che mi lascia sgomento e non voglio commentare l'incidente. Sarebbe solo retorica.
Però c'è un equivoco di fondo in ciò che scrivi.
Non sono d'accordo quando scrivi "questi rischi ... DEVONO essere ridotti al minimo".
Ci sono persone che si lanciano con la tuta alare, altre che si buttano giù dalle creste delle montagne con gli sci, altre ancora che surfano onde mostruose, c'è chi nuota con gli squali ecc.
Nessuno le costringe a farlo e NESSUNO PUÒ E DEVE OBBLIGARLE A RINUNCIARE se non vogliono, nonostante sia estremamente rischioso.
Io sono per l'autodeterminazione e per la libera scelta, nonostante comporti anche gravissime conseguenze.
Credo che in un bike park i rischi intrinsechi siano o comunque dovrebbero essere chiari a tutti (difatti si firma una liberatoria) per girare. Ci si assume la responsabilità quando si firma. Perciò pollice verso a chi vorrebbe dare "saggi consigli" a posteriori...
Come cantava De Andrè
"Si sa che la gente dà buoni consigli
Sentendosi come Gesù nel tempio
Si sa che la gente dà buoni consigli
Se non può dare cattivo esempio".

Comunque mi dispiace tantissimo per questo ragazzo...
N°1 non mi sento assolutamente Gesù nel tempio
N°2 il cattivo esempio fortunatamente lo posso ancora dare
N°3 non citare il grande Faber invano
Il mio non è un saggio consiglio a posteriori ma è frutto di una esperienza personale: per fortuna solo due costole rotte.
La liberatoria lascia il tempo che trova, la responsabilità è sempre del proprietario dell'impianto o del terreno. Se casco con la bici facendo un sentiero che passa in un terreno privato, anche all'interno di un bosco o di un parco, ho la facoltà di denunciare il proprietario.
 
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tylerdurden71

Biker tremendus
16/9/11
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Udine
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Disgrazie assurde che non devono succedere mai ,sappiamo bene che questo gioco comporta dei rischi, ma questi rischi per quanto possibile, devono essere ridotti al minimo. Non condivido per nulla l'esigenza di costruire salti di questo tipo quando si ottiene la stessa cosa con un bel panettone, il divertimento è lo stesso ma la sicurezza è praticamente totale. Se si chiude il salto si è soddisfatti, se si arriva corti pace, sarà per il prossimo giro; se arrivi corto in un doppio spesso il prossimo giro non c'è. Un pensiero va alla famiglia del biker , condoglianze
concordo pienamente con te!
 

dodo81

Biker popularis
23/12/14
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N°1 non mi sento assolutamente Gesù nel tempio
N°2 il cattivo esempio fortunatamente lo posso ancora dare
N°3 non citare il grande Faber invano
Il mio non è un saggio consiglio a posteriori ma è frutto di una esperienza personale: per fortuna solo due costole rotte.
La liberatoria lascia il tempo che trova, la responsabilità è sempre del proprietario dell'impianto o del terreno. Se casco con la bici facendo un sentiero che passa in un terreno privato, anche all'interno di un bosco o di un parco, ho la facoltà di denunciare il proprietario.
Vai pure per tribunali a denunciare e poi mi dici.... Auguuuuuri! ahahah
La liberatoria è una presa di responsabilità. Se ti rompi le corna primo le corna sono tue, secondo non piangere sul latte versato: ci sei andato di proposito.
Poi gli avvocati te la possono cantare e suonare come vuoi... Ma per me non cambia

PS: quindi chiudiamo i bike park o li facciamo tutti i gomma piuma?
 
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Maiella

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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
Che brutta notizia. Non frequento i bike park perché non mi interessano, però, immagino che non si possa imputare questa disgrazia al bike park e alla sua gestione. Anche nei sentieri naturali è accaduto l'irreparabile, con poveri ragazzi che ci hanno rimesso le penne. Ridurre quanto accaduto al dualismo naturale/artificiale mi sembra poco utile.
 
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andrea.zucchini

Biker serius
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Rimini
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oggi mondraker domani boh
Mi sembra molto presuntuoso dire che il povero ragazzo non sarebbe deceduto se ci fosse stato atterraggio completo.
Questo ragionamento molto superficiale allora equivale a dire che su una pedana completa è impossibile morire .
Invece non è così, salto e sicurezza sono un ossimoro, se decidi di saltare ergo staccare le ruote /aderenza da terra ti assumi un rischio, non è solo un "gesto tecnico" e il rischio lo corri in ogni tipo di salto.
Non è possibile costruire un "salto sicuro".
La pedana era ben visibile da distanza quindi la colpa non è certo della pedana e ovviamente neanche del malcapitato.

Per me la cosa importante di cui far tesoro di questa faccenda , è che la MTB è divertente ma comporta dei rischi che possono essere anche molto alti facendo cose normalissime come un pomeriggio in un bikepark.

Secondo me per proteggere se stessi la cosa migliore è essere preparati il più possibile : allenarsi e tenersi in forma, frequentare corsi in cui si impara ad affrontate salti con la giusta tecnica, in modo da capire se un determinato salto è alla nostra portata, avere la bici a posto senza comprare i pezzi cinesi su aliexpress , cambiare le gomme prima che abbiano aderenza zero, spendere il giusto in protezioni e cambiarle prima che siano inefficaci.

In questo modo si abbassa (abbassa non annulla) il rischio . Di sicuro non prendersela con i trailbuilder o chi gestisce un bikepark.
 

marpa

Biker dantescus
29/12/08
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Poirino (TO) Piemonte
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TYEE CF 29
notizia bruttissima per cui condoglianze alla famiglia . Gli incidenti sono spesso il risultato di molte cause . Da una parte sappiamo che andare in MTB significa accettare dei rischi , un componente che si rompe, fattore umano , stanchezza , distrazione e sono tutte cose che possono capitare sia al pro che a chi va in MTB per puro divertimento ... qui parliamo di bike park e secondo me qualsiasi struttura deve essere pensata e realizzata pensando proprio che se per qualsiasi ragione qualcosa non si svolge nel modo corretto un ipotetica caduta sia la meno traumatica possibile .. onestamente anche immaginando dei materassi in mezzo alla struttura se finisci dentro e‘ facile immaginare quanto sarebbe traumatico l’impatto contro la struttura . Fare Sicurezza significa proprio prevedere per quanto possibile le conseguenze di un incidente e applicare qualsiasi soluzione per ridurre le conseguenze .
 
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Ivo

Biker paradisiacus
21/2/04
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Bassa modenese
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Enduro Expert 2010
Ma non sarebbe meglio interdire i commenti, in simili occasioni? Quando ho detto la mia, cosa ho aggiunto alla tragedia? Per esempio io giro solo su terreni naturali, vado piano e non salto, ma interessa?
Discutere se e come migliorare la sicurezza è un argomento solido. Può servire a ridurre eventi drammatici come quello in oggetto.
 
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sembola

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una nera e l'altra pure
La liberatoria è una presa di responsabilità. Se ti rompi le corna primo le corna sono tue, secondo non piangere sul latte versato: ci sei andato di proposito.
La liberatoria non vale molto e comunque molto meno di quello che si pensa possa valere, se si hanno delle responsabilità non si possono "declinare". Non siamo in USA (fortunatamente, aggiungo).

Poi gli avvocati te la possono cantare e suonare come vuoi... Ma per me non cambia
Se "cambia" o no non dipende da te o da me, ma dalla legge, dalle circostanze e dall'interpretazione di un eventuale giudice.

Detto in generale, sia chiaro.
 
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VinciTrail

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Orbea OIZ M-Team
non mi permetto di commentare l'accaduto perchè quando qualcuno ci lascia le penne non è mai buona cosa commentare..

dico solo che, su Youtube canale PinBike (mi pare) ogni venerdì esce un nuovo video "Friday fails" e stanno al 170° video..
per ogni video ci sono almeno una decina di cadute veramente toste..
spesso perchè c'è gente che si "improvvisa" fenomeno e si lancia sui drop o lungo le piste alla cavolo di cane..
 

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