Domanda da totale inesperto: perchè in questi casi non si mette anche la passerella tra il punto di stacco e quello di atterraggio?? C'è una ragione tecnica?
Il buco c'è perché è appunto un "gap" Se non c'era il buco era una passerella, come già ce ne sono altre nello stesso park "senza il buco" In cui ci si passa semplicemente sopra decidendo in base alla velocità se saltare o no.Guarda ti rispondo pure io perchè leggendo il tutto mi stavo chiedendo:
Ma perchè fare il buco??? Si va verso la sicurezza su tutto e tu fai qualche cosa che toglie la sicurezza ad un salto, quale è il senso??? quello del rischio???
E' esattamente il concetto del trapezista che fa trapezio con le reti sotto, oppure senza reti, non aggiunge assolutamente niente all'esercizio la rete, se non quel grado di rischio che fa adrenalina..., ma qui si parla di un bike park aperto a tutti, per me è fuori dal modo aver pensato una cosa del genere.
Gli alberi non li puoi segare, vai piano e non li prendi... nel buco ci entri se sbagli che tu vada piano o forte, non puoi decidere di farlo in sicurezza, non sarà mai in sicurezza anche con i materassi sotto
sid
Come già spiegato prima, perché semplicemente è più "emozionante" Farlo col vuoto sotto.Domanda da totale inesperto: perchè in questi casi non si mette anche la passerella tra il punto di stacco e quello di atterraggio?? C'è una ragione tecnica?
Ok. Avevo fatto anche io la domanda. Grazie per la risposta.Come già spiegato prima, perché semplicemente è più "emozionante" Farlo col vuoto sotto.
Nessuna ragione tecnica
Straquoto. Viola è una piccola perla, sanno farti sentire a casa. E lo scrive uno che è felice di fare 5 ore di auto ( tra andata e ritorno ) e in giornata per andarci.io vorrei soltanto si smettesse di scrivere questi inutili post. Un enorme abbraccio alla famiglia, e a tutti coloro che, lavorando nel park (e sono persone dal cuore enorme le conosco) si sentono oggi coinvolti.
Non è colpa di nessuno, la vita...purtroppo ...spesso scivola via, nei modi e nei tempi più disparati.
Buon viaggio a te che non ci sei più e coraggio a chi resta con te nel cuore.
Ok. Avevo fatto anche io la domanda. Grazie per la risposta.
Ora però mi chiedo: in quel saluti non c'è margine di errore. Se arrivi troppo piano e ci cadi dentro (da 2 metri e mezzo di altezza) o sbatti contro la struttura difficile che te la cavi. Allora mi chiedo: perché ad esempio non mettere una rete anti caduta nel buco?
Parlavo di "pericolosità" , non di difficoltà tecnica. tutto quello che c'è sopra in caso di errore probabilmente genera una clavicola o un polso rotti.Non è esattamente così, nel. Senso che è vero che la pista in questione è estremamente facile da affrontare anche per i meno esperti dato che il terreno è quasi tutto flow, non ci sono Rocce, radici o altri passaggi tecnici che richiedono esperienza.
Tuttavia fin dall'inizio inizio è caratterizzata da numerosi panettoni e salti doppi con gap, alcuni anche con lunghezza maggiore della, rampa in questione (tutti segnalati ottimamente tra l'altro) quindi sta a chi la affronta decidere se farla in modalità semplice oppure per divertirsi con i salti, e logicamente se si evitano i salti in terra presenti sulla pista, difficilmente si arriverà giù decisi ad affrontare l'ultimo gap.
La pista si chiama appunto "saltimbanco" Per via dei tanti salti presenti, quindi penso che quella rampa sia perfettamente adatta a stare in quel punto
Scusa...allora sarebbe anche più emozionate ad andare senza casco... se sbagli hai più probabilità di morire che col casco...però è vietato...anche se avresti comunque avuto la scelta.... tua personaleCome già spiegato prima, perché semplicemente è più "emozionante" Farlo col vuoto sotto.
Nessuna ragione tecnica
ti sfugge un particolare importante... quel coso è costruito appositamente cosi, i dropponi dello Utah ci sono e non aprono certo un bike park per farteli fare.Condoglianze alla famiglia, prima di tutto. Spiace apprendere cose simili.
Purtroppo è uno sport estremo condurre la bici in discesa, in particolare affrontare ostacoli e, se si sbaglia, c'è il rischio di farsi male. O peggio.
Detto ciò, siamo in un forum e mi sento di commentare, nella tragedia.
La preparazione fisica e mentale è essenziale. E sapere cosa vai a fare pure. Detto ciò, anche i professionisti si fanno male, ricordate alla Rampage Basagotia? E quindi cosa diciamo? Evitiamo i mega dropponi dello Utah?
Nelle gare dh McDonald si ruppe la schiena, evitiamo le gare?
Io mi sfasciai un crociato a Morzine, sul doppione LeMonstre. Chiudiamo il park?
Al monte Alpet c'è un doppio con gap MOLTO più difficile di quello che si vede nelle foto. Lo chiudiamo e lo "banniamo"?
E che dire dei percorsi triple black di Chatel o Whistler?
Purtroppo è capitato e magari è stata solo una questione di sfortuna.
Non starei a fare una crociata anti strutture. Direi piuttosto una preghiera per il rider.
Lasciando stare il terribile incidente che è successo purtroppo, Il buco o gap c’è , ma se non ci fosse è comunque la stessa cosa , se uno arriva veloce lo scavalca senza problemi .Guarda ti rispondo pure io perchè leggendo il tutto mi stavo chiedendo:
Ma perchè fare il buco??? Si va verso la sicurezza su tutto e tu fai qualche cosa che toglie la sicurezza ad un salto, quale è il senso??? quello del rischio???
E' esattamente il concetto del trapezista che fa trapezio con le reti sotto, oppure senza reti, non aggiunge assolutamente niente all'esercizio la rete, se non quel grado di rischio che fa adrenalina..., ma qui si parla di un bike park aperto a tutti, per me è fuori dal modo aver pensato una cosa del genere.
Gli alberi non li puoi segare, vai piano e non li prendi... nel buco ci entri se sbagli che tu vada piano o forte, non puoi decidere di farlo in sicurezza, non sarà mai in sicurezza anche con i materassi sotto
sid
Assolutamente vero.in tutti gli sport (e non solo negli sport) la sicurezza progredisce anche (e soprattutto) quando succedono fatti tragici.
Hai ragione sul fatto che l'intervento dell'elicottero in alcuni periodi sia pressochè quotidiano.Parlavo di "pericolosità" , non di difficoltà tecnica. tutto quello che c'è sopra in caso di errore probabilmente genera una clavicola o un polso rotti.
Comprendo e rispetto la tua visione più agonistica, tuttavia i precedenti non lasciavano presagire nulla di buono. Ho casa qui e ti posso garantire che l'elicottero, l'unico mezzo con cui si presta assistenza sanitaria urgente in questa zona, atterra spesso al bike park. In estate è capitato che intervenisse una volta al giorno sui tre giorni di apertura.....
Quando gli eventi "casuali" più o meno gravi si ripetono trovo doveroso interrogarsi su cosa si possa fare tra tutti per evitarli. Non si tratta di cercare colpevoli ma di capire dove trailbuilders e riders potrebbero ulteriormente migliorare.
Purtroppo è andata così e frequentando i park ne ho visti molti di salti non chiusi e gente arrivata corta , magari parte un braccio , una spalla o una gamba ma sinceramente in anni non ho mai visto morire qualcuno , purtroppo il fato ha voluto così.Ok. Avevo fatto anche io la domanda. Grazie per la risposta.
Ora però mi chiedo: in quel saluti non c'è margine di errore. Se arrivi troppo piano e ci cadi dentro (da 2 metri e mezzo di altezza) o sbatti contro la struttura difficile che te la cavi. Allora mi chiedo: perché ad esempio non mettere una rete anti caduta nel buco?
Mi sento di dissentire.Come già spiegato prima, perché semplicemente è più "emozionante" Farlo col vuoto sotto.
Nessuna ragione tecnica
Concordo, io aggiungo che di anni ne ho quasi 50 quindi, imho, rischio già abbastanza a fare MTB come la faccio, almeno cerco di tenere le ruote per terraHai ragione sul fatto che l'intervento dell'elicottero in alcuni periodi sia pressochè quotidiano.
Però, oltre che sulla pericolosità del doppio in sè, farei un ragionamento su tutto il resto intorno, ovvero sul popolo del MTB biker.
Il doppio è lì... lo vedo, capisco che è pericoloso e non lo faccio. So che lo farei ad occhi chiusi, ma non lo faccio. Ma sono sulla terra da 40 anni e sulla MTB da 30. Ho smesso di fare cazzate che facevo anni fa perchè ho capito che sono cazzate pericolose e basta. Probabilmente ne sto facendo altre ma non me ne sto ancora accorgendo.
Il giovane e/o l'inesperto possono fare il doppio senza avere piena contezza del rischio. La mancanza di consapevolezza è responsabilità del singolo, ma si potrebbe cercare di favorirla. Per esempio questo MAG potrebbe dedicare più spazio alla sicurezza a discapito dell'onanismo tecnologico e/o dei video di millemila salti.
Non è censura ma correttezza di informazione: faccio vedere il video di Danny Macaskill e contesualmente spiego che quell'omino lì nella vita fa solo quello, vive per quello e di quello, è preparato per farlo ed è preparato anche per contenere i rischi nelle inevitabili cadute: non è una persona normale. Ma nonostante ciò si è già rotto tutto quello che poteva rompersi ed è vivo e non paralizzato per miracolo.
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