dunque, provo a fare il punto.
da una parte un decesso che, ovviamente, addolora tutti. non ci sono parole, in queste occasioni, che non risultino retoriche o fiacche.
poi c'è l'opinione popolare, la nostra, sul come e il perchè, se la cosa poteva o doveva essere evitata.
riflettendoci a freddo, mi vengono in mente alcune cose che espongo randomicamente:
- ci sono mille video di youtube su gente che gira al nurburgring e finisce contro i guardrail. a volte si fanno anche male, si capottano, le macchine prendono fuoco... mi domando se chiedono i danni alla direzione del circuito.
- se bevo sette margarita e poi faccio un incidente in macchina, posso fare causa al barista che me li ha serviti?
- se compero la mtb sabato e domenica vado in bike park e mi rompo il bacino posso fare causa al bike park?
- libero arbitrio = responsabilità delle proprie azioni
- quelli che dicono che un bike park deve essere come un luna park dovrebbero fare qualche ricerca in rete perche nei luna park succedono cose spiacevoli come in tutto il resto del mondo...
- ...il che mi porta a pensare che, in effetti, la gente muore facendo qualsiasi cosa: i surfisti vengono morsi dagli squali, gli alpinisti cadono, ogni tanto un paracadute non si apre.. ma anche in maniera banale, nella vasca da bagno, in ufficio, mentre va in vacanza con la famiglia, il giorno delle nozze della figlia... è un incrocio tra la legge di murphy e quella dei grandi numeri.
- i bike park sono aperti a tutti, ma non tutto è per tutti. pretenderlo è da immaturi, o da "turisti" di questo ambiente. le chicken line sono lì per quello.
- quindi cercare di dare la colpa agli altri, a "quelli che dovevano mettere le reti, il parapetto, i materassi, chiudere il gap, un semaforo, gli airbag" o "allora metteteci le tagliole, le suocere, i fichi d'india così vi sentite più fighi" non ha senso. nessuno ti obbliga a saltare nel cerchio di fuoco. se lo fai e ti bruci è un problema tuo. io sto aspettando di farmi operare per la rottura di sovraspinale e sottospinale per un incidente in park. la responsabilità è mia e non mi sono sognato nemmeno un attimo di parlarne col gestore
- questa è un'abitudine che l'italiano ha preso in questi anni: faccio causa. per tutto. tutto quello che mi scoccia, mi ferisce o mi fa arrabbiare, indipendentemente dal buonsenso.
- anche i pro sbagliano, cadono, si rompono e a volte muoiono. l'incidente, l'imprevisto, capita a tutti.
- torno sui bike park. cosa dovrebbero fare, un esamino a ogni biker prima di rilasciare il giornaliero? e comunque ricordiamoci che in un bike park pago la funivia. non ci sono tornelli davanti ai sentieri, posso salire pedalando, o farmi portare su da un amico col furgone e nessuno mi impedisce di scendere dalle piste...
- tutto sempre IMHO