News Incidente mortale nel bikepark di Viola St. Gréé

Matt87

Biker novus
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Valsesia
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Allora, facendo un parallelismo, perché rivedere la sicurezza dei circuiti dopo l'incidente di Senna? O perché snaturare la F1 con un oggetto come l'halo dopo l'incidente di Bianchi?
Certo, forse la F1 non sarà più uno sport di eroi e temerari e avrà perso parte del suo fascino, ma quanti piloti ad oggi non ci sarebbero più guardando solo le ultime 2 stagioni?

Il gesto atletico "one shot", dove l'errore mette a serio rischio la propria salute, andrebbe lasciato ai professionisti in situazioni assolutamente controllate...l'errore, l'imprevisto, la fatalità può sempre accadere...
Ripeto, ciò non significa (almeno per me) togliere le difficoltà dai bike park, una certa dose di rischio è intrinseca e non evitabile, ma quantomeno dal mio punto di vista si dovrebbero evitare rischi "inutili" come quello...
 

lorenzom89

Biker grossissimus
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emilia romagna
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Allora, facendo un parallelismo, perché rivedere la sicurezza dei circuiti dopo l'incidente di Senna? O perché snaturare la F1 con un oggetto come l'halo dopo l'incidente di Bianchi?
Certo, forse la F1 non sarà più uno sport di eroi e temerari e avrà perso parte del suo fascino, ma quanti piloti ad oggi non ci sarebbero più guardando solo le ultime 2 stagioni?

Il gesto atletico "one shot", dove l'errore mette a serio rischio la propria salute, andrebbe lasciato ai professionisti in situazioni assolutamente controllate...l'errore, l'imprevisto, la fatalità può sempre accadere...
Ripeto, ciò non significa (almeno per me) togliere le difficoltà dai bike park, una certa dose di rischio è intrinseca e non evitabile, ma quantomeno dal mio punto di vista si dovrebbero evitare rischi "inutili" come quello...
Quello che dici è giusto MA NON nell'ambito mtb e bike park.
Ti spiego perché.. in formula 1 quanti piloti morivano in quel periodo? Tantissimi. Anche 2/3 all anno su 20/30 piloti partecipanti.. avevi praticamente 1 probabilità su 10 di lasciarci le penne in quegli anni..
In bdc quanta gente muore per strada.. in tanti purtroppo.. troppi.. per questo è giusto sensibilizzare gli automobilisti e prendere delle misure.. (piste ciclabili, ciclovie, luci sulla bici ecc..).
Bene veniamo alla mtb e ai bike park.. in quanti ci lasciano le penne ogni anno? Pochissimi (io sinceramente è il primo che sento). Come già scritto da altri arrivare corti su un salto del genere ti espone probabilmente a farti male, anche molto male..e la cosa fa parte del nostro sport sopratutto per le discipline gravity.. ma per lasciarci le penne ci vuole sfiga purtroppo.. rimane una cosa molto rara..
 

Pietro.68

...estiqaatsi...
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due...
Bene veniamo alla mtb e ai bike park.. in quanti ci lasciano le penne ogni anno? Pochissimi (io sinceramente è il primo che sento). Come già scritto da altri arrivare corti su un salto del genere ti espone probabilmente a farti male, anche molto male..e la cosa fa parte del nostro sport sopratutto per le discipline gravity.. ma per lasciarci le penne ci vuole sfiga purtroppo.. rimane una cosa molto rara..
Vai a spiegarlo ai parenti del morto...
 

mauri88mtb

Biker superis
14/9/20
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Fiorenza
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triciclo full suspended 18"
miglior modo per mitigare l impatto è fare dei corsi di guida, usare tutte le protezioni, usare la testa, andar per gradi, seguire le regole dei bike park.

Giusto ... quello è ciò che fai tu ...... da parte del gestore dell'impianto invece prevedi di ridurre il rischio il + possibile dei tratti + critici e rischiosi .... Questo vale per tutti gli impianti : se sei su una pista da sci , tu fai l'equivalente di quello che hai detto in chiave sciistica e il gestore provvederà a renderti la pista + sicura possibile senza farti correre riscghi inutili .... in un circuito tipo misano o magione fai quello che puoi , crei linee di fuga dove ai spazio per farlo , non lo fai dove non ce l'hai (Ad esempi la 3 curva di magione dopo il via) e sicuramente quando girarai lì , casco tuta protezioni moto a posto gomme in ottimo stato etc . Poi se caschi e ti fai male , ci sta , ma almeno sia tu che il gestore avete fatto il massimo per mitigare il rischio
 

lorenzom89

Biker grossissimus
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emilia romagna
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Vai a spiegarlo ai parenti del morto...
Certo. Razionalmente si spiega eccome. Era in un bike park, ha approcciato nel modo sbagliato un salto per esperti e purtroppo è stato sfortunato. Purtroppo ha fatto tutto da solo.

Scusate la schiettezza ma le morti ingiuste sono ben altre.. sono le morti stradali per colpa di altri.. i terremoti.. gli oncologici.. ecc..
Comunque in italia va tanto di moda il trovare sempre il colpevole per qualsiasi cosa e crocifiggere magari il gestore di una struttura o i ragazzi che fanno manutenzione.. ora perfino in un bike park..
Con questo poi passo e chiudo perché l argomento inizia a diventare un pò tetro..
 

torakiki.gt

lupus in bicycla
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Certo. Razionalmente si spiega eccome. Era in un bike park, ha approcciato nel modo sbagliato un salto per esperti e purtroppo è stato sfortunato. Purtroppo ha fatto tutto da solo.
Cmq chiariamo ancora una volta che il salto NON era per esperti, ma un salto di medio-facile approccio.
C'è molta più probabilità di farsi male in un Rock garden che su un salto.
Che poi questo incidente serva per valutare meglio la sicurezza dei park ok, ma soprattutto il modo di mettere se stessi in sicurezza, dato che vedo spesso girare gente più o meno giovane senza protezioni adeguate se non un paio di ginocchiere e un paraschiena minimale... E a volte nemmeno quello..
 

30x26

Biker marathonensis
23/1/03
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Torino
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Dico solo che le immagini parlano : non è stato fatto niente per mitigare il rischio , niente protezioni , niente di niente

non e'cosi' . se guardi quelle che ho fatto io il giorno successivo (pagina 6 messaggio 105) vedi che i materassi ci sono. nelle mie foto sono sulla struttura di atterraggio ma al momento dell'incidente proteggevano la parte frontale della rampa di atterraggio. inoltre c'e' abbondante retina antiscivolo. in piu' prima del salto c'e' un cartello raffigurante la rampa interrotta con un chiaro simbolo di pericolo.
 
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Barons

+ ! NCLT ! +
19/10/13
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Green Marino
non e'cosi' . se guardi quelle che ho fatto io il giorno successivo (pagina 6 messaggio 105) vedi che i materassi ci sono. nelle mie foto sono sulla struttura di atterraggio ma al momento dell'incidente proteggevano la parte frontale della rampa di atterraggio. inoltre c'e' abbondante retina antiscivolo. in piu' prima del salto c'e' un cartello raffigurante la rampa interrotta con un chiaro simbolo di pericolo.
Per quello che è servito , in questo sfortunato caso niente , le protezioni e la sicurezza c erano ma purtroppo la sfiga ha voluto così…
 

ymarti

Biker delirius tremens
16/9/03
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Milano
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Specialized Demo 8 26 oldschool & Nukeproof Mega 29 newschool
La gestione del rischio è una scienza e come tale va approcciata.Tutto parte da un presupposto, il rischio zero NON esiste.
Detto ciò, uno fa le sue valutazioni e decide cosa fare. Ovvio che una volta che identifico i rischi posso mettere in atto tutte le azioni per mitigare i rischi stessi. Ma se non li identifico?
Questo vale per tutti. Perché ci mettiamo il casco? Perché no, per esempio, il neck brace? Ognuno di noi fa una valutazione, in pratica anche inconsciamente del rischio, e decide.
Vedo una struttura segnalata come pericolosa (=il gestore mi ha definito il rischio), decido se farla o no (=mio risk management). La pista è segnata come nera (=valutazione del rischio del gestore) la faccio con la graziella (=mia valutazione).

Senza andare troppo lontano...cosa ci ha insegnato il COVID? O cosa ci sta insegnando? Che una approccio di risk management su una pandemia NON è stato fatto. Non eravamo pronti e sappiamo tutti le conseguenze.

Finalmente si iniziano a fare studi di gestione del rischio su impatto tempeste tropicali in città occidentali, oppure di impatto asteroidi sulla terra. Il rischio è basso? Si vero...ma esiste! Anche per la pandemia il rischio era basso, tanto basso che non ci ha pensato nessuno!

Quindi tutto per dire che possiamo scrivere pagine e pagine ma gli eventi devono essere approcciati in modo scientifico. A danno compiuto, non bisogna focalizzarsi solo sull'incidente ma è importante vedere la complessità dell’organizzazione, creando un nuovo studio di gestione del rischio, rinforzando le aree sane (che saranno più stressate) che compenseranno quelle più deboli.

Oh, a teoria sono un drago eh? Poi predico bene e razzolo male ahahahhah @Koroviev vienimi in aiuto!!!!!!!!

:-)

PS: non mi viene il link a koro...è normale?
 

sideman

Biker pazzescus
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Il pedale dal piede lo puoi perdere in qualunque caso dal momento che inizi la discesa dietro casa tua o in park . A qualcuno sembra assurdo a chi gestisce un qualunque park no!
Sinceramente mi pare di sognare,
eppure il concetto è assolutamente elementare, ma sembra per alcuni un' integrale per fisica quantistica

Si parla di ridurre il rischio dove si può, senza alterare in nessun modo la difficoltà del passaggio, cosi che il gesto tecnico non cambi
Non è difficile da capire

Lo volete capire che non è la % di rischio di farsi male che rende un passaggio più o meno tecnico e l'atleta che lo fa più o meno bravo?
Entra in testa?

Il rischio serve solo a stupire, esattamente come quegli idioti che si fanno i selfies in equilibrio sulla punta del grattacielo, sono bravi ? no sono idioti, ma raccattano likes che poi qualche volta non possono nemmeno vedere...

mi sembra di sognare che siamo ancora a discutere di questo...
 

Pietro.68

...estiqaatsi...
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due...
La gestione del rischio è una scienza e come tale va approcciata.Tutto parte da un presupposto, il rischio zero NON esiste.
Detto ciò, uno fa le sue valutazioni e decide cosa fare. Ovvio che una volta che identifico i rischi posso mettere in atto tutte le azioni per mitigare i rischi stessi. Ma se non li identifico?
Questo vale per tutti. Perché ci mettiamo il casco? Perché no, per esempio, il neck brace? Ognuno di noi fa una valutazione, in pratica anche inconsciamente del rischio, e decide.
Vedo una struttura segnalata come pericolosa (=il gestore mi ha definito il rischio), decido se farla o no (=mio risk management). La pista è segnata come nera (=valutazione del rischio del gestore) la faccio con la graziella (=mia valutazione).

Senza andare troppo lontano...cosa ci ha insegnato il COVID? O cosa ci sta insegnando? Che una approccio di risk management su una pandemia NON è stato fatto. Non eravamo pronti e sappiamo tutti le conseguenze.

Finalmente si iniziano a fare studi di gestione del rischio su impatto tempeste tropicali in città occidentali, oppure di impatto asteroidi sulla terra. Il rischio è basso? Si vero...ma esiste! Anche per la pandemia il rischio era basso, tanto basso che non ci ha pensato nessuno!

Quindi tutto per dire che possiamo scrivere pagine e pagine ma gli eventi devono essere approcciati in modo scientifico. A danno compiuto, non bisogna focalizzarsi solo sull'incidente ma è importante vedere la complessità dell’organizzazione, creando un nuovo studio di gestione del rischio, rinforzando le aree sane (che saranno più stressate) che compenseranno quelle più deboli.

Oh, a teoria sono un drago eh? Poi predico bene e razzolo male ahahahhah @Koroviev vienimi in aiuto!!!!!!!!
Si sono fatti passi da gigante sulla sicurezza. Nei posti di lavoro come nello sport. Per dire negli sport di velocità una volta morivano tanti piloti. E nel 99% a seguito delle conseguenze dell'impatto. Adesso hanno eliminato tutti i rischi ad esclusione di uno ancora molto difficile da eliminare che è quello di essere investiti da un altro pilota.
Sui posti di lavoro ci sono ancora vari infortuni ma anche qua la causa è quasi sempre il fatto che sono stati rimossi i dispositivi di sicurezza.
Se vado in un BIKE PARK so che c'è sempre una certa quota di rischio. Il sasso sporgente, l'albero in mezzo al trail e il salto artificale. Ma si può fare qualcosa per limitare il rischio? E questo qualcosa è stato fatto? Queste sono le domande che portano a migliorare le condizioni di sicurezza.
:-)

PS: non mi viene il link a koro...è normale?
Si perchè se fai troppo l'asino finisci in castigo per un po'...
 
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lorenzom89

Biker grossissimus
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emilia romagna
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Cmq chiariamo ancora una volta che il salto NON era per esperti, ma un salto di medio-facile approccio.
C'è molta più probabilità di farsi male in un Rock garden che su un salto.
Ma cosa vuol dire il salto NON era per esperti?
Scusa ma non ti è mai capitato di fare certi trail nei boschi con strutture "abusive" ? Con drop, rampe, passerelle fatte da ragazzi della zona nel tempo libero. Beh li vedi cartelli? Vedi dichiarazioni sul livello di difficoltà?
Semplicemente quando uno approccia un trail farebbe bene prima ad informarsi sul tipo di difficoltà e se fa per lui e poi la prima volta andrebbe fatto piano per valutare bene i passaggi e le difficoltà.

A mettere tutto in super sicurezza poi si rischia di far peggio! Ti dicono che è una pista azzurra o rossa omologata certificata per non esperti.. quindi tu spegni il cervello e scendi a cannone tanto c è il gestore che ha messo in sicurezza tutto? NO!

Io ti dico la mia esperienza.. nelle gare di motocross le volte che c era la pista perfetta pongosa a fine giornata era un macello.. partivano 5/6 ambulanze.. perché la gente poi spegne il cervello e guida sopra le proprie capacità.
Quando la pista invece era scivolosa..tecnica.. secca.. a fine giornata non c era un solo infortunato! Sembra assurdo ma è così
 

Pietro.68

...estiqaatsi...
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Ma cosa vuol dire il salto NON era per esperti?
Scusa ma non ti è mai capitato di fare certi trail nei boschi con strutture "abusive" ? Con drop, rampe, passerelle fatte da ragazzi della zona nel tempo libero. Beh li vedi cartelli? Vedi dichiarazioni sul livello di difficoltà?
Semplicemente quando uno approccia un trail farebbe bene prima ad informarsi sul tipo di difficoltà e se fa per lui e poi la prima volta andrebbe fatto piano per valutare bene i passaggi e le difficoltà.

A mettere tutto in super sicurezza poi si rischia di far peggio! Ti dicono che è una pista azzurra o rossa omologata certificata per non esperti.. quindi tu spegni il cervello e scendi a cannone tanto c è il gestore che ha messo in sicurezza tutto? NO!

Io ti dico la mia esperienza.. nelle gare di motocross le volte che c era la pista perfetta pongosa a fine giornata era un macello.. partivano 5/6 ambulanze.. perché la gente poi spegne il cervello e guida sopra le proprie capacità.
Quando la pista invece era scivolosa..tecnica.. secca.. a fine giornata non c era un solo infortunato! Sembra assurdo ma è così
ma di che parli? ma riesci a fare un discorso che abbia una logica, senza mischiare tutto assieme?
una gara di motocross è riservata ai piloti (anche se comunque devono rispettare tutta una serie di norme di sicurezza) e non centra nulla con un BP aperto a tutti e dove inoltre paghi per entrare. E poi cosa centrano le strutture "abusive" con un salto artificiale messo su un bp aperto a tutti e per di più a pagamento?
Se non sapete di cosa parlate fate molta più bella figura a stare zitti invece di venire qua a scrivere stupidaggini immense....
 

sideman

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Ma cosa vuol dire il salto NON era per esperti?
Scusa ma non ti è mai capitato di fare certi trail nei boschi con strutture "abusive" ? Con drop, rampe, passerelle fatte da ragazzi della zona nel tempo libero. Beh li vedi cartelli? Vedi dichiarazioni sul livello di difficoltà?
Semplicemente quando uno approccia un trail farebbe bene prima ad informarsi sul tipo di difficoltà e se fa per lui e poi la prima volta andrebbe fatto piano per valutare bene i passaggi e le difficoltà.

A mettere tutto in super sicurezza poi si rischia di far peggio! Ti dicono che è una pista azzurra o rossa omologata certificata per non esperti.. quindi tu spegni il cervello e scendi a cannone tanto c è il gestore che ha messo in sicurezza tutto? NO!

Io ti dico la mia esperienza.. nelle gare di motocross le volte che c era la pista perfetta pongosa a fine giornata era un macello.. partivano 5/6 ambulanze.. perché la gente poi spegne il cervello e guida sopra le proprie capacità.
Quando la pista invece era scivolosa..tecnica.. secca.. a fine giornata non c era un solo infortunato! Sembra assurdo ma è così
Discorso interessante ma completamente OT

Oramai non si sa più nemmeno di cosa si parla...non avendo argomenti...
Paragone assolutamente fuori luogo, cosa ci spiega con il mettere i sicurezza un passaggio?

Secondo te se io metto in sicurezza quel passaggio lo rendo più pericoloso perchè poi uno lo affronta con più leggerezza, mentre se ci metto sotto tagliole, coccodrilli e cavi elettrificati sto più concentrato e rischio meno perchè ho più paura di farmi male???

siamo al puro delirio...
 
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ma di che parli? ma riesci a fare un discorso che abbia una logica, senza mischiare tutto assieme?
una gara di motocross è riservata ai piloti (anche se comunque devono rispettare tutta una serie di norme di sicurezza) e non centra nulla con un BP aperto a tutti e dove inoltre paghi per entrare. E poi cosa centrano le strutture "abusive" con un salto artificiale messo su un bp aperto a tutti e per di più a pagamento?
Se non sapete di cosa parlate fate molta più bella figura a stare zitti invece di venire qua a scrivere stupidaggini immense....
Le stupidaggini le dici tu.
Cosa centra se hai pagato per gli impianti o no??? Io magari vengo li con ebike e salgo per la forestale 10 volte e non pago un solo euro! Un bike park deve essere approcciato come un qualsiasi trail!
Non è un luna park per bambini!!
La mtb lato gravity adesso va tanto di moda e la fanno anche i ciambellani che prima stavano solo sul divano davanti alla tv ma rimane UNO SPORT ESTREMO e in tanti se lo dimenticano!
Sport estremo come sci o snowboard nei park, il paracadutismo, l alpinismo ecc..
Certi rischi sempre ci sono e rimarranno.. e se li togli snaturi lo sport.
Cito wikipedia : Sono definiti sport estremi quelle attività sportive anche tradizionali, ma accomunate dalla ricerca di emozioni straordinarie ottenute attraverso la sperimentazione del pericolo ed un intenso impegno fisico.

Quindi se non sperimenti il pericolo te spiegami che razza di bike park diventa? Diventa un bel luna park cicloturistico per ciambellani.. wow
 
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Ma cosa vuol dire il salto NON era per esperti?
Scusa ma non ti è mai capitato di fare certi trail nei boschi con strutture "abusive" ? Con drop, rampe, passerelle fatte da ragazzi della zona nel tempo libero. Beh li vedi cartelli? Vedi dichiarazioni sul livello di difficoltà?
Semplicemente quando uno approccia un trail farebbe bene prima ad informarsi sul tipo di difficoltà e se fa per lui e poi la prima volta andrebbe fatto piano per valutare bene i passaggi e le difficoltà.

A mettere tutto in super sicurezza poi si rischia di far peggio! Ti dicono che è una pista azzurra o rossa omologata certificata per non esperti.. quindi tu spegni il cervello e scendi a cannone tanto c è il gestore che ha messo in sicurezza tutto? NO!

Io ti dico la mia esperienza.. nelle gare di motocross le volte che c era la pista perfetta pongosa a fine giornata era un macello.. partivano 5/6 ambulanze.. perché la gente poi spegne il cervello e guida sopra le proprie capacità.
Quando la pista invece era scivolosa..tecnica.. secca.. a fine giornata non c era un solo infortunato! Sembra assurdo ma è così
Intendo semplicemente dire che al di la della sicurezza passiva (materassi,reti ecc..) per fare quel salto non serve essere dei pro o arrivare a una velocità elevata, ma lo può fare chiunque con un minimo di esperienza sui salti al contrario di altri gap presenti sulla stessa pista che sono più difficili.
Non ostante ciò sui cartelli è comunque indicato come salto per esperti perche appunto avendo il gap si viene avvisati che non è una normale passerella è quindi non va sottovalutata
 
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lorenzom89

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Secondo te se io metto in sicurezza quel passaggio lo rendo più pericoloso perchè poi uno lo affronta con più leggerezza, mentre se ci metto sotto tagliole, coccodrilli e cavi elettrificati sto più concentrato e rischio meno perchè ho più paura di farmi male???

siamo al puro delirio...
Certo che è cosi! Come hanno scritto alcuni in precedenza in certi park proprio sui sentieri facili è dove la maggior parte si son fatti male con arrivo di elicottero perché prendevano sponde troppo forte o cose del genere..

E ovvio che se in una stagione su un salto si fanno male in 10 allora i gestori qualcosa fanno.. neanche loro vogliono il male dei rider.. gli si ritorcerebbe contro..

Però a prescindere ridurre il rischio delle strutture e dei passaggi non ha alcun senso!
Un drop è un drop perché se non droppi ti fai male.. se ci fai la passerella non è più un drop.. uguale per i salti doppi..
Poi NESSUNO ti obbliga a fare queste cose pericolose! Esistono tanti giri xc, forestali, cicloturistici.. se non ho voglia di rischiare vado a fare quelli!
 

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