19/ Il ritorno.
Ferragosto, lunedì, per Zwickau è una normale giornata lavorativa.
Si lavora alla manutenzione delle linee tramviarie, i negozi sono aperti.
In città non c'è molto da vedere, il centro storico non esiste quasi più dopo le distruzioni della guerra e la ricostruzione.
Solo il duomo testimonia il passato, assieme ad alcuni palazzi di epoca ottocentesca.
Qui è normale vedere questi traini, perdonate la foto, ho zoommato mentre scattavo.
I famosi semafori pedonali un tempo in uso nella DDR.
I semafori sono asserviti ai tram.
E' meglio fotografare i tram, il resto della città offre uno spettacolo piuttosto desolante, il numero di edifici abbandonati è probabilmete maggiore di quelli abitati.
Non ci si deve meravigliare, fino alla caduta della DDR questa era una importante città industriale, qui si fabbricavano le Trabant, le famose automobili simbolo della DDR.
Ma nel 1990 la Trabant era ormai anacronistica, con il suo motore a 3 cilindri 2 tempi da 600 cc, la carrozzeria in plastica, non poteva competere con i prodotti dell'industria occidentale.
Il postino? Qui va in bici!
Qui c'era un edificio...
E' ora di partire.
Se la città non brilla per la sua bellezza, nel campo dei trasporti è un caso quasi unico.
Esattamente in centro ha il suo capolinea una linea ferrovaria che si dirama dalla stazione centrale.
Il binario, per le vie del centro, è a doppio scartamento, normale e metrico, per tram e treno.
Il servizio è svolto da questi mezzi anfibi, dei tram-treno, concepiti in modo da muoversi sia in città sia su tradizionali linee ferrate.
Con il mio Quer-Durchs-Land Ticket che inizia di validità alle 9.00, prendo il treno per risalire in stazione.
Meglio così, la bici pesa troppo...
Arriva il Franken-Sachsen Express che mi porta a Norimberga.
A Hof il treno si divide, della doppia di 612 prosegue solo la sezione di testa.
A Pegnitz ci attende (sullo stesso binario) la sezione da Bayreuth, entriamo in stazione e la manovra di aggancio avviene contestualmente alla fermata.
Tempo di effettuare la fermata (4 minuti) si riparte.
A Norimberga ho giusto il tempo di scendere, cambiare marciapiede e risalire sul Muenchen-Nurneberg Express per Monaco.
A Monaco invece ho tutto il tempo che voglio.
Mi informo sulle modalità per tornare in Italia, trovo posto sul CNL 485 con arrivo a Trento a notte fonda, dopo aver appurato che mi possono venire a prendere.
Vado fino a Dachau per salutare un mio alunno; qui la sua famiglia gestisce una gelateria in centro, le sue vacanze significano lavorare, e tanto.
Torno a Monaco, aspetto che un violento temporale passi, esce persino un timido arcobaleno, poi lauta cena all'Augustiner Braustube. o-o
Qui avvisano con precisione di tutti i lavori e interruzioni per manutenzione alle ferrovie.
Ultima foto prima di caricare la bici; non si direbbe, ma pesa come se avessi caricato un paio di incudini!
Trento, ore 1.50 del 16 agosto, sono "a casa".
Fine del viaggio.