15/ Verso est.
Bad Hersfeld è una città termale dell'Assia, nota per un importante festival operistico che si tiene nelle rovine dell'abbazia.
L'abbazia o, meglio, quel che ne rimane, è il principale monumento della città.
Il complesso monastico venne fondato nel 769, il culmine della sua potenza fu raggiunto alla fine dell'XI secolo.
A partire dal 1500 si ha la sua decadenza, l'ultimo abate morì nel 1606.
Il colpo di grazia arrivò con la Guerra dei Sette anni: l'esercito francese usò la chiesa come polveriera e deposito di viveri e la incendiò durante la ritirata del 1761, distruggendola completamente.
Della della grande chiesa abbaziale romanica restano solo le mura perimetrali, oggi immerse in un suggestivo scenario.
A Bad Hersfeld operarono due illustri personaggi, oggi ricordati da un monumento nel parco dell'abbazia.
Konrad Duden, a destra, filologo e creatore del "Duden", il più importante dizionario della lingua tedesca.
Konrad Zuse, a sinistra, è stato uno dei pionieri della tecnologia del computer.
A lui si riconosce la primogenitura del moderno computer: nel 1936, a 26 anni, realizzò il primo elaboratore a logica binaria, programmabile, capace di eseguire calcoli in virgola mobile, completamente meccanico!
Il clock era dato da un motore elettrico, regolabile da 0,3 a 1 Hz.
Se pensiamo che questi mezzi funzionano grazie ad un computer...
Questo forse no, ma stiamo parlando del "Container" costruito nella DDR negli anni '70.
Saluto la stazione di Bad Hersfeld e mi avvio sotto un tempo assai incerto.
Si sale dolcemente per la ciclabile ricavata sul sedime della ferrovia per Heimboldshausen, chiusa al traffico merci nel 1993, parzialmente smantellata nel 1999 e convertita in pista ciclabile fino a Schenklengsfeld.
Mi sto avvicinando al confine con l'est...
Ma a Schenklengsfeld la ferrovia ricompare: è stata acquistata da privati che la intendono usare come ferrovia museo.
Per ora è "alle tot", tutto morto, come mi dice un simpatico signore che mi vede armeggiare con un macaco nel tentativo, riuscito, di girare uno scambio arrugginito.
Ora si scende, la ciclabile è stata comunque realizzata, qui non manca lo spazio: non c'è niente al di fuori di qualche casa sparsa!
Questa montagna di detriti è la discarica di una miniera di sali di potassio a Philippstahl, in una zona esattamente a ridosso del confine con la Turingia.
Dietro a quella montagna c'era la DDR.
Capisco perché la ferrovia per Bad Hersfeld è morta all'inizio degli anni '90: fino a prima costituiva l'unica via per il trasporto del materiale, ora che il confine non c'è più è molto più facile passare per la linea principale che si trova a poca distanza.
Continuo a scendere, la linea presenta pendenze non proprio indifferenti.
Un montacarichi di un pozzo, la ferrovia arriva proprio alle spalle di questo edificio.
A Heringen fa capo la linea per Gerstungen, da qui partono le tradotte merci con il materiale estratto dalle miniere.
La montagna di detriti è impressionante.
Tanto per cambiare ricomincia a piovere... non essendoci modo di trovar riparo l'unica soluzione è andare avanti, ormai sono abituato.
La mappa della Turingia: stasera intendo arrivare a Gotha, domani a Gera e dopodomani terminerò il giro a Zwickau, in Sassonia.
Il tempo è instabile, di tanto in tanto schiarisce, poi butta giù acqua.
Alle porte di Gerstungen... piccolo "museo" privato?
Gerstungen è sulla linea principale Bebra - Eisenach - Gotha - Halle, uno dei pochi corridoi di comunicazione ferroviaria rimasti aperti dopo la divisione della Germania.
Qui il traffico è notevole, sia passeggeri sia merci.
La stazione però ha visto tempi migliori...
La città ha un aspetto curato.
Da qui in avanti si passa il confine più volte, questa zona rimase interdetta fino al 1989, da allora un po' alla volta le vie furono riallacciate.
Oggi si passa liberamente.
Sono nella valle del Werra: tipico pavè orientale, bello ma micidiale per la bici.
Pali della luce d'epoca.
Ancora poco e sono ad Eisenach, la città del Wartburg (e della Wartburg, l'automobile della DDR).
Eisenach ha un bel centro storico, curato e ordinato.
Ma la salita al Wartburg si presenta ardua, complicata da un micidiale pavè a blocchi irregolari.
Però una volta conquistata la vetta il panorama e il castello ripagano della fatica.
Il castello del Wartburg è un luogo sacro per i tedeschi, qui si scrisse parte della storia di questa nazione.
Qui trovò rifugio Lutero, qui si svolsero pagine importanti del processo che condusse all'unificazione della Germania.
Ricomincia a piovere, prima di trovarmi sotto il diluvio lungo la discesa di pavè levigato, è meglio scendere!
Si va avanti su stradine secondarie, belle ma...
... tra pavè e sterrato la marcia non è delle più confortevoli.
"Piccolo trattore tedesco"
Alle porte di Gotha interseco la Thüringerwaldbahn, tramvia che da Gotha giunge fino a Tabarz, nella foresta della Turingia.
lascio alle immagini il compito di descrivere i luoghi, anche il meteo mi dà una mano con una temporanea schiarita.
Alle porte di Gotha... da che parte si va?
Beh, Gotha è verso destra, quindi si va a destra!
Non riesco ad arrivare in città prima di un nuovo diluvio, ragioni ovvie suggeriscono di non mettere a repentaglio la macchina fotografica.
Solo a sera, dopo cena, smette e così vado in stazione per cercare qualche informazione sulle possibilità di ritorno.
Mi restano due - tre giorni di vacanza, meglio pensare a come tornare.
Intanto... la stazione: all'esterno il piazzale è completamente rinnovato, la stazione dei tram è a fianco, tutta nuova.
L'interno... beh, avrebbe bisogno di una buona ripassata.
Sono trascorsi oltre vent'anni dalla riunificazione, le tracce del triste passato resistono ancora qua e là.
Oggi ho fatto i conti con la pioggia ma ormai sono vaccinato: 133 km, 1050 metri di dislivello.
15/ Continua.