Assolutamente d'accordo, ma paragoniamo le mele con le mele, non i panzoni con gli atleti.
Lo stesso professionista, 65-70kg e in perfetta forma:
- corre XC col tutù perché le
protezioni -per quanto minimaliste- erodono secondi e gli precludono il podio, e accetta il rischio di (o meglio: confida nella sua preparazione per non) triturarsi sul rock garden della Capoliveri.
Quindi, finché un cambio di regolamento XC non imponga maggiori protezioni per tutti, azzerando l'handicap, è giocoforza che nessuno le userà, per non auto-rallentarsi (e non per scarsa intelligenza, come qualcuno ha scritto);
- corre enduro con le protezioni serie, sia perché lì sono obbligatorie per tutti (quindi no handicap), sia perché le velocità, le forze in gioco e la violenza che arriva al corpo e alla bici sono talmente superiori e prolungate rispetto all'XC, che renderebbero un suicidio scendere col tutù.
In entrambi i casi, è ovvio che se qualcosa va storto, a parità di ogni altro fattore, l'atleta ne esce mooolto meglio del panzone.