dal mio punto di vista la questione "lavoro" è relativa. tutti lavoriamo e penso nessuno sogni di passare la domenica sera al pronto soccorso. se il tuo lavoro è tale per cui un infortunio anche lieve non lo puoi assolutamente mettere in conto francamente io farei altro, giocherei a padel per dirla con una battuta. la mtb mette in conto anche infortuni, piccoli o grandi che siano.
La questione dei corsi federali era per dire che nelle basi della mtb c'è la tecnica, poi non credere che quelli che prendono il patentino da maestro ne facciano tutti una professione, molto pochi in realtà. i più sono semplici appassionati. ma siamo OT
il senso del mio commento voleva essere: io questo spostamento lo vedo come un bene, che convincerà qualche amatore a fare qualche ripetuta in meno e qualche esercizio di tecnica in più.
trovo anche irrispettoso nei confronti di chi è capace di affrontare certe difficoltà definirli semplicemente "spericolati e con sprezzo del pericolo" perchè non è così. chi è bravo lo è a 360 gradi (non sto affatto parlando di me che sono un brocco, giusto per non fraintendere).
non ho definito tutti quelli che affrontano un tratto tecnico degli spericolati...
faccio un esempio pratico per spiegare il mio punto di vista che evidentemente è stato frainteso:
su 100 partecipanti, i primi 10 sanno quello che fanno, sono preparati atleticamente e tecnicamente, spesso in virtù di tanto tempo per poter curare questi aspetti, o il fatto di averli allenati magari in età giovane.
seguono poi altri 20 30 che che si allenano con metodo ma che per una serie di motivi saranno meno abili dei primi. già tra questi quelli che affrontano le parti tecniche con "perizia" sono pochi... alcuni si lanciano, altri le fanno a piedi...
gli altri 70 60 sono sicuramente "abitudinari" della bici, ma tra questi in pochissimi sapranno affrontare come si deve (senza correre rischi inutili) le parti tecniche. è gente che pedala ma che sicuramente non segue una preparazione atletica...figurati se fanno allenamenti specifici per la tecnica di guida... tra gli ultimi spesso si vede gente con lo zainetto che di fare la gara non importa nulla o quasi... sono lì per godersi un percorso segnalato con tanti ristori e insieme a tanti altri come loro... e sono proprio questi che bisogna coinvolgere perché sono proprio loro che fanno numero, che consentono la sostenibilità economica dell'evento, che fanno fare la gara ai primi 10.
quindi si inseriscono passaggi "spettacolari" che alla fine "servono" solo per pochi eletti...
io sono convinto che l'obiettivo di una gara xc amatoriale sia quella di far "divertire" tutti in sicurezza, cercando di riuscire a coinvolgere il maggior numero di persone possibili. ci sta il dover scendere e spingere la bici.. fa parte del gioco... ma l'inserire sempre più parti tecniche, proprio per quanto esposto prima, va esattamente in direzione opposta...