Come si suol dire, "Houston abbiamo un problema".
Questi personaggi attaccano in Europa, perché sanno che possono dire e fare quello che gli pare senza nessuna conseguenza.
Di pari passo la politicanteria ha deciso che l'Europa deve salvare il mondo.
Nel frattempo Cina, India, eccetera se ne strafottono e continuano imperterriti a fare quello che fanno, ma nessuno osa andare a casa loro a dire certe cose, perché finirebbe a marcire in una prigione divorato dai topi.
Questi personaggi sono degli idealisti, degli utili idioti, dal cervello incapace di discriminare tra che cosa è giusto fare e che cosa non è assolutamente sensato fare, e sono manipolati (al pari di tanti politicanti) da chi in questa "transizione ecologica" ha colto delle enormi opportunità di business.
Sarebbe troppo lungo dire tutto, ma se ben guardate tra i più attivi sostenitori di questi personaggi ci sono i vecchi petrolieri, che hanno cambiato nome e facciata buttandosi nell'idrogeno green e nel solare.
Tutti ben convinti nell'osteggiare l'unica reale minaccia al loro business: la conversione della produzione di energia elettrica dai fossili al nucleare.
Senza il nucleare, le rinnovabili non potranno reggere il sistema e serviranno ancora i combustibili fossili, ovviamente "green".